Secondo me il male peggiore ai giorni nostri è l'ignoranza.
Non nella suo significato più comune "non aver studiato", ma proprio nell'ignorare.
Ignorare l'altro, ignorare i problemi, ignorarare i sentimenti.
Ignoranza che ti rapporta agli altri con supponenza, con delirio di onnipotenza.
Ignorare i sentimenti altrui, significa passarci sopra con tutte le scarpe.
Non vedere oltre al proprio orticello (così sono in tema).
L'ignoranza ti toglie ogni voglia di confronto: comunque ti senti superiore.
L'ignoranza ti toglie la voglia di cambiare: tanto è impossibile e tutto sommato sto bene così.
L'ignoranza ti toglie ogni sentimento: l'egoismo regna sovrano.
Se ignori, non sai. Se non sai non te ne fai un problema.
riporto la discussione entro confini regular, ok?
l'ignoranza è un male grande, certo, ma, e forse sono ottimista, c'è pure l'ignorante che ne è cosciente e cerca di conoscere, sapere, capire. d'acchito mi viene da dire 'lo ammiro molto', ma, per averci avuto a che fare (sgombro il campo, parlo di vita-fuori-di-qui, anche perchè non esiste solo g.it, nevvero?) nel mondo del lavoro per anni, a mente fredda gli trovo un bel po' di pessime qualità, l'unica cosa che continuo ad ammirargli è il sano, reale e quasi infantile stupore davanti alle cose nuove.
c'è una domanda che di fronte a determinate persone, a determinati atteggiamenti - e sempre fuori da g.it sono, neh! - invece mi pongo spesso e sempre non trovo una risposta definitiva. mi raccomando, non prendetela per una catalanata: è meglio uno intelligente e cattivo o uno stupido e buono? il mio innato mettermi alla prova mi fa propendere per il primo, ma non si ha sempre voglia di tanta studiata cattiveria...
spero non sia troppo ot