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Tumore batterico - messaggio molto tecnico

A

allodola

Guest
Ciao a tutti,
posto questo messaggio con una vaga speranza di risposta, è una richiesta quasi impossibile, e lo so che il soggetto è molto tecnico e pesante ma insomma tentar non nuoce. In autunno ho avuto una infestazione terribile di tumore batterico (Agrobacterium tumefaciens)su una siepe di rosmarino. Naturalmente la malattia doveva essere latente da tempo, comunque ho dovuto estirpare tutte le piante (più di 100!), e trattare il terreno con calce. Dovrei anche solarizzare, ma per motivi estetici mi trovo obbligata a sostituire la siepe. Orbene, sono alla disperata ricerca di un qualsiasi prodotto che contenga l'antagonista Agrobacterium radiobacter, ceppo 84 o 84-C. Mi avevano detto che l'Agrobiotec prouceva il Metaradil, ma non lo trovo più. Altri prodotti in commercio all'estero (in America) sono Galltroll, Norbac 84-c e Nogall.
C'è qualcuno che sappia dove trovare questi od altri prodotti analoghi?
Grazie,
Allodola
 
R

Roberta

Guest
Non so se può esserti utile ma ho trovato un sito internet il quale dice che l'Agrobacterium radiobacter è reperibile presso le università di Napoli o Bologna perché in commercialmente il prodotto non esiste. http://www.vivaizanzi.it/prodotti/pesco/pesco.htm

"Tumore batterico: il "cancro" delle radici è un patogeno presente in tutti i terreni coltivati e penetra nella pianta attraverso le ferite o i tagli delle radici formando le caratteristiche globosità mammellonari. L’infezione può avvenire tanto in vivaio quanto dopo l’impianto; se i tumori, che possono svilupparsi in diverse localizzazioni dell’apparato radicale, sono presenti solo su qualche radice lo sviluppo della pianta non ne risente, mentre se la massa tumorale è consistente e colpisce il colletto o la parte centrale delle radici delle giovani piante, si può verificare una crescita stentata con ingiallimento fogliare e lento deperimento. Salvo casi particolari, in vivaio le infezioni sono oramai molto contenute sia per la rotazione che si fa con colture di monocotiledoni, sia perché si utilizzano germogli da seme appena nati o piantine prodotte in vitro (GF 677) entrambe con radici integre.
In ogni caso la lotta deve essere preventiva evitando terreni a rischio, eliminando le piante affette da tumore ed evitando di creare lesioni all’apparato radicale o al colletto con le varie operazioni colturali.
In caso di forte rischio si può ricorrere, dopo il raccorciamento, ad immersione delle radici in una soluzione contenente un batterio antagonista quale l’ "A. radiobacter" reperibile presso alcune Università italiane (Bologna - Napoli)".

Dal sit: http://web.tiscali.it/cmg2000/index.htm?http://web.tiscali.it/cmg2000/consigli.htm
ho trovato anche:

"TUMORE BATTERICO
(Agrobacterium tumefaciens)
Questo batterio determina l’insorgenza di tumori, spesso di notevoli dimensioni, su diversi organi legnosi delle piante, in particolare radici. Il tumore altera profondamente la struttura dei tessuti, per cui quando è di dimensioni rilevanti può portare a morte la pianta. Il batterio è in grado di colpire molte specie vegetali; risulta pericoloso nelle coltivazioni di Rosa, fruttiferi ed Evonimus. Da rilevare che il patogeno si conserva nel terreno per almeno 2 anni e che penetra nella pianta principalmente da ferite.

DIFESA
Il controllo dell’Agrobacterium si basa esclusivamente su interventi preventivi, perché non esistono presidi sanitari, autorizzati in agricoltura, in grado di curare questa alterazione. Efficaci risultano lunghe rotazioni con graminacee o altre monocotiledoni e l’immersione delle radici del materiale da mettere a dimora in poltiglia bordolese al 4-5% per 30 secondi. Nella difesa da questo batterio si può anche ricorrere alla lotta biologica basata sull’impiego dell’Agrotacterium radiobacter K84 antagonista di A. tumefaciens; tuttavia attualmente non esistono formulazioni commerciali di questo antagonista".
 

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