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Serra riscaldata - soluzioni casalinghe

danielep

Florello Senior
Da anni accarezzo l' idea di munirmi di una piccola serra, max 3-4 metri quadri, con possibilità di integrare il riscaldamento solare con un riscaldamento autonomo non eccessivamente dispendioso ( e ventilazione, suppongo).
Le finalità sarebbero quelle di tenere all' esterno piante quali cactacee, ibischi rosa-sinensis, dipladenie , ecc. che, al momento, sono costretto a tenere in casa durante l'inverno.
Piante insomma che non necessitano di una temperatura da appartamento, ma che non gradiscono nemmeno temperature troppo prossime allo zero.
Qualcuno ha esperienze o idee in proposito?
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
io ne ho una " fatta in casa" molto più piccola.....con piccolo riscaldamento altrettanto fai da te....potrebbe essere molto più efficiente però credo sia un parziale "buon successo......dato che ci ho ricoverato e fatto svernare dipladenie, surfinie, solanum j.album oltre altre pianticelle e anche se con difficoltà tre stefhanotis (con difficoltà perchè a parte una molto esposta le altre due han filato ma non fiorito).....dipladenie e surfinie son rifiorite tantissimo (lo sono ancora adesso nonostante che in notturna le temperature medie siano ora e per loro abbastanza basse.....
la serretta è di c/a 2mq.....ci ho fatto negli anni tante prove per riscaldarla una di queste scaldava decentemente ma aveva un "contro" abbastanza predominante.....

eccoci al punto e giusto per rispondere al tuo quesito .....avevo imbastito un sistema che attraverso una lampadina a incandescenza ed un ventilatorino coaudiuvati da un programmatore/sensore/temporizzatore si accendevano ogni tot tempo per altrettanto tot durata.....la lampadina scaldava un piccolo ambiente e il ventilatore immetteva tale aria scaldata nella serretta.... più era freddo fuori (e quindi di conseguenza l'interno della serretta) più il sistema aumentava il tempo di accensione.
risultato serra ben coimbentata .... però già ahimè c'è un però.....l'aria ( + o - a 20°) immessa dal ventilatorino asciugava e seccava troppo sia l'umidità sia le piante all'interno della serretta.....le piante più vicine seccavano di brutto la parte aerea ed in ogni caso ero costretto ad innaffiare come se fosse primavera inoltrata....
oltre al fatto che alle piante salvate dal gelo continuando a vegetare senza interruzioni stagionali ....poi quando serviva nel loro effettivo periodo di fioritura ....erano "grame"....e più stentate del solito.
quindi per concludere scaldare va bene ma per me e l'esperienza mia.... l'aria calda "forzata" in una serra così piccola come quella che vorresti per quanto "ben regolata" è e diventa troppo esagerata /deleteria.

ora non saprei che tipo di serra avevi in mente ....ma se ne compri una di 3/4 mq comprane una che sia molto ben isolante (magari con rivestimento a "doppio strato/ alveolare" poi mettici dentro un qualche tipo di riscaldamento a pavimento .....a pavimento perchè il caldo prodotto se ne va verso l'alto , così scaldi tutta la serra partendo dal basso e quindi dai vasi e dalle radici delle piante sino al colmo senza stressare le parti aeree delle piante stesse.....
:ciao:
 
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Icchy92

Guru Giardinauta
Se tenute asciutte molte cactacee resistono anche a basse temperature (ma dipende dalla specie, dovresti controllare una per una). Altrimenti non è male usare delle lampadine ma senza ventole, così fornisci sia luce che calore. L'ideale sarebbero molte piccoline ad incandescenza, ovviamente con consumo totale abbastanza basso però.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Con le cactacee non ho "buoni rapporti "...però mi consta che in realtà han poca sete solo per il fatto che sanno come trasformare l'umidità dell'aria nell'acqua di cui necessitano per sopravvivere. ...
In parole povere bevono attraverso l'aria/umidità che le circonda. ....
o mi sbaglio?
È quindi molto importante il microclima che si riesce a creare nella serra. ...
ma ciò vale anche per tutte le altre piante. ....il doverle innaffiare perché l'aria è troppo asciutta implica anche un veloce abbassamento della temperatura del pane radicale e un conseguente stress per le piante .....
meglio una serra sufficientemente calda con una giusta umidità piuttosto che una serra appena calda troppo "torrida /asciutta "
 

Icchy92

Guru Giardinauta
No non prendono l'acqua dall'aria :) ovviamente poi se questa è secca anzi vi è una più veloce evaporazione
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
No non prendono l'acqua dall'aria :) ovviamente poi se questa è secca anzi vi è una più veloce evaporazione
scusa ho letto solo ora......
ho premesso il "cattivo rapporto con le cactacee" .....
detto ciò proprio, e per questo, mi sono attenuto al solo "leggere e riportare " quanto scritto su "L'Enciclopedia delle cactacee" edita dalla Zanichelli....
dove appunto viene scritto che (cit.) "..... i cacti traggono beneficio da una leggera nebulizzazione....da effettuarsi alla sera imitando la rugiada caratteristica del loro ambiente naturale"
ed ancora...."....tuttavia le piante tenute in serra calda riscaldamento centrale (riferendo tal consiglio al periodo stagionale del riposo invernale) dovrebbero essere innaffiate ogni tanto e quel poco necessario per mentenere umido il terreno....Le piante di giungla e di foresta pluviale dovrebbero essere tenute un po umide di modo che la base della pianta non si disitrati...."
quindi traendo un senso a ciò scritto ....l'umidità purchè non sia pesante rimane un beneficio per le cactacee.....piuttosto e forse avrei potuto più giustamente scrivere
"bevono, vivono anche attraverso l'umidità /aria che le circonda".....
ed ancora e a supporto.....
http://www.cactusedintorni.com/Appunti-di-coltivazione/index.html
http://www.lacasadellegrasse.it/le-piante-grasse.html
http://www.lacasadellegrasse.it/le-piante-grasse.html


oppure cit. da http://www.ccb-sardegna.it/virtual/32.html
"....L'assorbimento dell'acqua compete per la massima parte alle radici, che spesso sono molto superficiali. Il fittone, che penetra nel terreno, può essere anche molto piccolo in proporzione alla pianta: pochi centimetri nelle Cactaceae globose, pochi decimetri nei grandi Cereus. A poca profondità nel terreno si dipartono radici laterali molto lunghe, che si estendono orizzontalmente con radici più sottili e ramificate. Anche se le piante sono distanti tra loro diversi metri sotto la superficie del terreno (da uno a cinque centimetri di profondità) si ha un fitto reticolo di radici sottili, in grado di assorbire non solo la pioggia, ma perfino l'acqua delle precipitazioni occulte (rugiada e nebbia). Sulle spine delle Cactaceae, sui rilievi delle foglie di altre piante (le punte del Delosperma echinatum e il ciuffo di peli delle foglie di Trichodiadema etc.) si può condensare l'umidità dell'aria che può essere in parte assorbita.

anche dopo altre varie letture sono stato molto sul generico più che altro perchè non so quali cactacee o "similari" andrebbero riposte in tale serra ......
speravo solo in tal modo di essere il più utile possibile.....
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Wow quante informazioni :D comunque sì ovviamente le piante sono in grado di assorbire un po' di acqua anche attraverso le foglie (o il fusto, nel caso dei cactus). In natura a volte l'umidità condensa durante la notte sulle piante, scivolando fino al terreno dove viene assorbita e venendo assorbita in piccola parte anche direttamente dalla parte aerea. Io personalmente in inverno le mie le ripongo in un angolo riparato del balcone, ma a volte una leggera bagnatina anche a dicembre/gennaio non gliela nego, preciso però che sono in un substrato in gran parte minerale. Il problema invernale infatti è che con le basse temperature vi è il rischio che bagnando poi l'acqua ristagni (sia perché le piante ne assorbono di meno, sia perché dal terreno con il freddo ne evapora poca) con il rischio di marciumi e muffe, però questo dipende molto anche dalla composizione del terreno... poi ovviamente parlo per quelle piante che sono in grado di resistere anche a basse temperature, altre invece sono troppo sensibili e quindi per forza vanno tenute ad una temperatura superiore. Se la serra è riscaldata e/o secca quindi bisogna bagnare ogni tanto, ma lo si capisce anche dalle condizioni delle piante, se sono molto "magre" o meno... ho scritto un papiro sorry :D
 

danielep

Florello Senior
Attualmente le piante grasse le ritiro in casa davanti a finestre rivolte a sud-est, temperatura non eccessiva (moglie permettendo); bagno le succulente una volta al mese, i cactus hanno ricevuto l'ultima acqua 10 giorni fa e non ne vedranno più sino a marzo. Ho visto che funziona anche se non posso mantenere temperature più basse in casa:) che sarebbero probabilmente più indicate, anche in funzione della fioritura. Comunque, chi più chi meno, fioriscono (in estate).
L'idea della serra ce l'ho appunto perché, al di la della rottura di avere piante che intralciano il cammino e limitandomi negli acquisti e nella riproduzione di piante:rolleyes:, tuttavia aumentano di dimensioni e di numero.
Marco, non dici di dove sei ( in Italia è alquanto generico) e una serra a San Donà di Piave ha altre esigenze da una a Terracina o a Savona (senza scomodare il sud-Italia che di serre non ha bisogno).
Poi, tutto è relativo: mio cognato, in centro a Milano, circondato da palazzoni, su di un muro esposto a sud ha una bouganvillea da anni ed una pianta di limoni , senza serra!!!!!!!!!!!!!!
Più che altro mi incuriosivano esperienze sul riscaldamento: una o più lampadine penso siano poca cosa per una serretta media, un termoconvettore, tipo caldobagno, ha il problema dell'aria calda e secca.
Marco suggerisce riscaldamento a pavimento. Ok, ma ho speso 30 € per un tappetino da usare in seminiera e, vista la resa, che cosa mi ci vorrebbe per una serra?
Comunque, per quest'anno, ho intanto ritirato le grasse (a giudicare dalle previsioni avrei potuto tenerle fuori ancora 15 gg-ogni anno più tardi)
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
adesso vi metterete a ridere ma uno si ingegna.....
io per tenere la mia serretta a temperature appena accettabili ....dato che purtroppo ho poca scelta, è esposta a sud, ma posizionata a nord ed in inverno il sole è basso e pochissimo perchè è schermato da un condominio.....
dopo aver provato il convettore ad aria forzata e calda ......ora adopero, per i miei 2 soli mq, ( 2 mt x 1 in altezza) un sistema tanto empirico ed ironico quanto però funzionante.....
ho scoperto quanto funzionali e "duttili" siano quegli scaldini elettrici simili alle borse dell'acqua calda che tanto piacciono alle donne (alla mia signora di sicuro)....
sono fornite di sensore di temperatura interno quando arrivano in temperatura si disinscerisce il trasformatore di carica...
ne ho messe tre all'interno...le ho cablate e lasciato inserito il loro trasformatore quando si raffreddano si "ricaricano/riscaldano" automaticamente sono piene di gel ci impiegano, all'esterno, c/a due ore per raffreddarsi, vanno più o meno in alternanza tra di loro e mantengono la temperatura costante della serretta a c/a 4/6 gradi al di sopra della temperatura esterna......oltretutto spendo anche molto meno di quando avevo la termoconvenzione di aria calda dato che gli scaldini si innestano per c/a e solo 10 minuti (forse anche meno) , raggiunta la temp. il trasformatore va in standby , non consumano corrente, ma forniscono il caldo accumulato.... vanno in alternanza quindi......funzia.
ecco finita la "barzelletta"....
 
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Icchy92

Guru Giardinauta
Così però rischi che la temperatura in certe giornate salga molto, l'ideale sarebbe un qualcosa collegato ad un termostato che stacca la corrente quando la temperatura è superiore a tot gradi
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Così però rischi che la temperatura in certe giornate salga molto, l'ideale sarebbe un qualcosa collegato ad un termostato che stacca la corrente quando la temperatura è superiore a tot gradi
hai voglia che salga di più, magari .....di notte... ma non succede neanche lontanamente.... il max. è proprio dai 4 ai 6 gradi in più.....il massimo che mi è capitato, meno male, è stato che non si è formato il ghiaccio all'interno durante delle gelate....detta papale papale se dovesse calare sottozero di 10° in serra gli scaldini si raffredderebbero tutti insieme, più velocemente, e si scalderebbero di conseguenza insieme per via delle molto basse temperature ( non sono collegati /temporizzati insieme tra loro) mentre di solito a temperature che vanno tra i -5 ed i +5 riscaldandosi separatamente si ricaricano max in due, ma mai davvero contemporaneamente .....ad esempio uno è caldo appena ricaricato, mentre un altro si sta raffreddando ed un altro si sta ricaricando.........
....comunque dato che di giorno e di solito vi sono temperature più alte i tre scaldini sono collegati ad un programmatore/temporizzatore (di quelli ad orologio, sul cavo che porta corrente in serra e che funge da interruttore) perciò di notte sono sempre elettricamente collegati poi via via che sale il sole e a mattino inoltrato sono temporizzati/collegati a singhiozzo dapprima per 10 minuti ogni mezz'ora, poi venti minuti ogni ora ( che non è la stessa cosa, ogni mezz'ora la temperatura cala meno che in un ora intera) sino al tardo pomeriggio, quando ricominciano a calare le temperature, al contrario sino a ripristinare il collegamento continuo ed ininterrotto serale e notturno ....
diciamo che il tutto fa si che la mia serretta non sia davvero una "serra fredda" ma solo moderatamente riscaldata.....

l'unico vero neo è che gli scaldini usati in tal maniera durano al massimo due stagioni poi si gonfiano e si devono sostituire ..... ma dato che ve ne sono di mediocri a cifre quasi irrisorie (dai 25 ai 35 euro l'uno ) davvero facendo due conti con le piante che da tre anni a sta parte "ho salvato" e riadoperato senza doverle ricomprare nuove .... (dipladenie, talee varie , solanum, stephanottis, surfinie e qualche altra alla bisogna) e che in bolletta si sono aggiunte c/a e solo 40euro a inverno ......per me ne vale ancora la pena .....

PS dimenticavo ho usato quegli scaldini e non dei classici "tappettini" (tanto per rimanere nell'artigianale) perchè gli scaldini si riscaldano sino ai 50°/55 ( al tatto scottano davvero) mentre tappetini e affini arrivano a riscaldarsi per meno gradi e consumano di più .....e il tutto funzia perchè la mia serra è medio-piccola (anzi direi piccola) ed è fatta con rivestimento doppio quindi ha già un minimo "d'isolamento".... non come quelle in semplicissimo "naylon".....altrimenti il tutto non servirebbe proprio a niente.........
mentre il vero ideale per me sarebbe un riscaldamento a pavimento ad olio (come i termo elettrici che si vendono) ma consumerebbe davvero molto....oppure se la serra si ha la fortuna di averla posizionata adiacente al muro di casa ..... portarci, collegandosi al riscaldamento domestico, e adattare delle condutture per acqua calda al pavimento.....avendo cura di regolare il tutto con una valvola termostatica come quelle che si montano sui termo di casa per regolare la temperatura............
 
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