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Riflessione: una temperamento/peculiarità, ne sclude obbligatoriamente altre?

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riverviolet

Guest
Parlavo con una mia amica di uomini, (tanto per cambiare, di piante vengo a parlare quì, ma in genere con i conoscenti, non si parla d'altro che pall!) e alla sua affermazione di: 'se non son strunz non mi piacciono poichè se buoni sono incompetenti sotto le lenzuola e sono noiosi', mi ha lasciato nell'impossibilità di rispondere e dir, non è vero.

Al chè, il mio cervello bacato ha comincito a viaggiare.
Mi chiedo con qualche dubbio se frasi come quella della mia amica siano alla fine, veramente delle fissazioni pregiudizievoli, che abbiamo tutti, ma che si basano sul nulla.

Una persona dal temperamento pacato, rispettosa, tranquilla è per forza noiosa in tante altre cose e così, è poco brillante, accattivante?
Ritenete vero, che un buon amante per esempio, sia il bello e maledetto?

Al di là delle lenzuola, che pur hano la loro importanza, è vero che una persona ad tendenzialmente prepotente non possa anche essere gentile?

mi sento tanto Marzullo, ma tant'è stà cosuccia sono ore che mi frulla per il cervello.
 

RosaeViola

Master Florello
Secondo me la tua amica ha un po' la sindrome che hanno anche molte mie amiche: quella di aver bisogno di un aguzzino.
Dietro a questi comportamenti io ci vedo sempre molto il bisogno di ritrovare modelli famigliari, in cui queste figlie sono state abbondantemente strapazzate dai genitori e cercano negli uomini, un modello che conoscono bene e quindi sanno come comportarvisi.

Per quel che mi riguarda SMENTISCO CATEGORICAMENTE che gli uomini gentili a letto non valgano molto.
Per quel che riguarda invece il pregiudizio che le persone gentili siano senza carattere e noiose, beh, mi sembra davvero ridicolo e risibile.
NON E' AFFATTO VERO. Diciamo che forse le persone così, non sono molto visibili o magari vadano scoperte pian piano, ma non c'entra proprio nulla quello che dice la tua amica con la realtà.

Spesso, le persone prepotenti, nascondo dietro a questo tipo di comportamento, buchi pazzeschi a livello affettivo o, peggio ancora, una personalità vuota e inconsistente.
 

giumaca

Giardinauta
Ho come marito:love: la persona più straordinaria:love: , paziente:love: , gentile:love: , ben educata:love: del mondo, non è aggressivo, non è impulsivo, non è imperioso, eppure non è affatto noioso in nessuna, e dico NESSUNA, e ribadisco NESSUNA :ciglione: situazione.
Io credo che le persone che sanno tenere a freno gli impulsi, hanno molto più carattere degli altri.
Lasciamelo dire River non sò proprio che tipi abbia per sua sfortuna incontrato la tua amica:martello2, ma ti assicuro che quello che lei afferma non potrebbe essere più falso.
E poi detto per detto, non si dice anche che la calma è la virtù dei forti?:eek:k07:

 

spadino

Giardinauta
giumaca ha scritto:
Ho come marito:love: la persona più straordinaria:love: , paziente:love: , gentile:love: , ben educata:love: del mondo, non è aggressivo, non è impulsivo, non è imperioso, eppure non è affatto noioso in nessuna, e dico NESSUNA, e ribadisco NESSUNA :ciglione: situazione.
Io credo che le persone che sanno tenere a freno gli impulsi, hanno molto più carattere degli altri.



Allora ma è possibile che si debba per forza etichettare sempre tutto??? Scusa Giumaca, ma secondo te non esistono persone passionali (e con passionali NON intendo maleducate, impazzienti, grossolani e cafoni) con carattere? ma che dici?
Io non mi ritengo nè un cafone, nè un burino, nè un maleducato, nè nè nè nè. In più non sono nè tranquillo, nè pacato anzi chi mi conosce dice che l'influsso dell'Etna si vede molto, eppure difronte ad un "pacato" non mi sento senza carattere, anzi.
Io sono molto passionale, ma ciò non toglie che mi permetta il lusso di pensare e riflettere, solo che lo faccio in frazioni di tempo molto più ridotte rispetto ad un pacato.
 
R

riverviolet

Guest
Hum, eppure sono tante le persone affascinate da quelle pericolose, selvatiche, che vanno avanti senza guardar ciò che seminano.
Certo, il discorso 'letto' era ed è solo un caso ed un esempio, ma cambiando situazione e atmosfera, quante persone sono letteralmente rapite, quasi ipnotizzate da gente che ha potere, sebbene quel potere è costruito sulle lacrime altrui?

E le persone sopracitate, in grado di far piangere, possono e sanno anche amare, sanno curarsi di altri, sanno anche prendersi a cuore questione importanti?

Anche il cinema è popolato dal fascino dei 'maledetti', molto intensi, molto elettrizzanti, ma perchè? Solo per tare educative o anche perchè possono risvegliare un certo istinto animale forse sopito sotto il cumulo dell'educazione stessa?
Forse che, queste persone, ridano il gusto di seduzione e gioco, meno cervellotico, meno studiato e più spontaneo?

E i 'maledetti', quelli che 'non devono chiedere mai' (uomini e donne), sono così e ciò esclude che possono anche provar tenerezza, oppure sono così intrappolati nel loro ruolo, da non osare altro?

D'altronde, in amore, 'vince chi scappa', avrà pure le sue basi concettuali.
E per amore, si intende anche l'adulazione, l'imitazione, l'dentificazione a modelli, di successo, perchè è questa l'immagine della persona di successo, o no?
 
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lobelia

Florello Senior
Si annoia chi non ha interessi, passioni, autostima, chi lascia agli altri lo scettro della decisione, chi non si ama, chi non ama la vita.
A parte che sotto le lenzuola si è in due ( di solito...) e la curiosità e il gioco e la fantasia sono appannaggio di entrambi, per cui, a qualsiasi "lacuna" si può provvedere con sensibilità, gentilezza e rispetto allargando l'altrui repertorio, io per istinto sono contraria alle generalizzazioni e al giudizio superficiale.
Non mi fermo mai all'apparenza e ai luoghi comuni.
E poi chi l'ha detto che le tribolazioni amorose, le tragedie e i trambusti siano più stimolanti della stabilità, della complicità, dell'impegno? Quanto è difficile rinnovarsi dopo dieci anni di matrimonio, rimettersi in discussione con la stessa persona che conosce tante sfumature di te da non lasciarti alibi, trovare il tempo e la forza di cercare nell'altro quella luce interiore che la rende una creautura unica e irripetibile esattamente quanto noi?
Un amore malato è un amore che giudica e condanna l'altro prima di conoscere e amare veramente se stessi.
E' facile dare agli altri la colpa delle nostre insoddisfazioni, più difficile avere senso critico verso se stessi e capacità d'introspezione.
La consapevolezza dei propri limiti è il primo passo per riconoscere e accettare quelli altrui e per saper amare le differenze.
 

giumaca

Giardinauta
spadino ha scritto:
Allora ma è possibile che si debba per forza etichettare sempre tutto??? Scusa Giumaca, ma secondo te non esistono persone passionali (e con passionali NON intendo maleducate, impazzienti, grossolani e cafoni) con carattere? ma che dici?
Io non mi ritengo nè un cafone, nè un burino, nè un maleducato, nè nè nè nè. In più non sono nè tranquillo, nè pacato anzi chi mi conosce dice che l'influsso dell'Etna si vede molto, eppure difronte ad un "pacato" non mi sento senza carattere, anzi.
Io sono molto passionale, ma ciò non toglie che mi permetta il lusso di pensare e riflettere, solo che lo faccio in frazioni di tempo molto più ridotte rispetto ad un pacato.

Ehi, quanto ardore....
io stavo solo difendendo ciò che amo, ed amo tanto, non dico che chi è impulsivo come d'altronde lo sono io, non sappia pensare, ma ti posso dire benissimo che se io a volte per impormi devo strepitare, mio marito lo fa in un modo molto molto diverso, usando toni pacati, ma ti assicuro che a volte riesce ad arrivare (e non mi riferisco al solo ambito familiare, ma alla vita in generale) prima e meglio di me o chi come me.
E credimi, lungi da me ogni intenzione di intaccare la tua sensibilità o il tuo amor proprio, ma se ho scelto lui è proprio perchè credo che di meglio non ci possa essere, e ho scelto mio marito soprattutto per il suo carattere.
 
M

Mary74

Guest
Dunque.....la passionalità non è etichettabile nè nell'uomo nè nella donna. L'amourrrrrrrr si fa in due , ci vuole affinità , feelinggggggg e non lo si fa sempre allo stesso modo. In quei frangenti subentrano tanti fattori l'attrazione, la passionalità , se si ama o meno il partenr...
Se il patner è una persona sensibile capisce se in quel minuto si ha bisogno di dolcezza, di coccole o di più passionalità .

miiiiiiiiiii mi censurano!
 
R

riverviolet

Guest
lobelia ha scritto:
E poi chi l'ha detto che le tribolazioni amorose, le tragedie e i trambusti siano più stimolanti della stabilità, della complicità, dell'impegno? Quanto è difficile rinnovarsi dopo dieci anni di matrimonio, rimettersi in discussione con la stessa persona che conosce tante sfumature di te da non lasciarti alibi, trovare il tempo e la forza di cercare nell'altro quella luce interiore che la rende una creautura unica e irripetibile esattamente quanto noi?
Forse perchè nel primo c'è qualcosa che manca nel secondo, lo slancio spontaneo?

Ragazzi, temo come al mio solito di spiegarmi da cane.
Ho in testa dubbi molto precisi ma articolati e mi riesce difficile estrappolare con chiarezza.
Il 'letto' è solo un esempio e cosìanche l'amore romantico, non fermatevi a questo.

Quel che mi chiedo io è proprio quello che ha rilevato immediatamente Spadino.
I giudizi, magari anche palesi sul carattere delle persone li diamo tutti, su quali basi mi chiedo io?
Su una tendenza statistica di come si presenta una data persona?

Ovvero, un violento/a, lo è sempre? Non è capace in alcun modo di essere anche un non violento?

il sentore della 'massa' sul'individuo affascinante, qual'è?
Non è il signor giacca e cravatta, super manager del, con forte intrapendenza, privo spesso di scrupoli? (almeno in prima istanza!)
Questo signore, è così? O lo è a volte, ma questo a volte, è quel che poi lo frega, sentendosi magari rispondere: 'credevo tu fossi diverso?'

Perchè come la mia amica, ce ne sono tante di donne che amano l'uomo che 'apparentemente' non cade ai loro piedi, che apparentemente non esprime la propria voglia di sedurre con poesie e canzoni, ma con l'esuberanza, con l'indifferenza.
Questa tipologia d'uomo, paraddossalmente genera un gran senso di sicurezza e stabilità, ovvero, se è così sicuro di sè, dall'essere arrogante e sceglie me, è in grado di apportare anche alla mia vita altrettanta sicurezza.
Ma quell'uomo (o donna) è forse ingabbiato in quel ruolo?

Non si rischia di fare di un atteggiamento parziale, un immagine totalizzante di una persona?

Mi vengono in mente le persone chiamate dall'umanità 'mostri', quelle che vengono oggi giustiziate dalla più grande Democrazia del mondo, che dopo anni sono cambiate e l'umanità altra, chiede clemenza.
Sono cambiate, o si è solo spostato l'ago della bilancia e del parziale, della visualizzazione della massa?

Mi sà che, ho aperto un post stupido, poichè non riesco a chiarire quel che mi gira per la capa. :storto:
 
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