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ricordi d'infanzia

Eltuena

Guru Giardinauta
In diverse risposte, ho notato che molte/i di noi hanno piacevoli ricordi di quando erano piccoli. Aperta campagna, mare, nonni, buona cucina ecc. Sarebbe bello se dedicassimo qualche riga a questi ricordi. Io ricordo la mia fanciullezza come un periodo bellissimo, senza problemi e pensieri. Appena potevo correvo a giocare fuori. Un giorno, sono andata con mamma a fare visita ad una signora che abitava in campagna. Quell'aria aperta, quel cielo azzurro e quel profumo misto di erba e piante ancora lo ricordo. In particolare, nel mio giardino, puntualmente verso fine primavera, sento lo stesso profumo ed è incredibile come quell'odore mi riporti indietro negli anni in un attimo. Mi rivedo bambina da quella signora.
 

Paola-Luna

Florello
del cortile (non era proprio un giardino ben curato) di mia madre ricordo i narcisi, le peonie, la Queen Elisabeth, le viole odorate, la Paul's Himalayan Musk (tutti ancora vivi a tutt'oggi!), le piante di prugne in fiore (ormai abbattute), il rabarbaro con le cui foglie ci facevo le casette alle lumache, i lamponi..... quante marmellate e quanti sciroppi!!!!! E poi le "casette" in cortile con le amichette, le "pappette" a base di terra e segatura, quante ore passate a giocare alle "mamme".......... ore spensierate......
Ora la mamma la faccio veramente e il giardinaggio a volte mi spezza la schiena..... ma è sempre bellissimo.... anche se ormai non si è più spensierati........ beata gioventù!
 

Scatolina

Guru Giardinauta
Io ho un ricordo indelebile nella mente del percorso estivo in bici casa-lavoro. Passavo per una stradina di campagna che fiancheggiava un campo di grano... ne ricordo ogni passaggio: le distese verdi del grano tenero, il mare dorato in piena estate tempestato di papaveri rossi e il deserto polveroso che restava dopo la trebbiatura, con le balle sparse per tutto il campo e quell'incredibile odore di fieno tagliato

Quello che più mi è rimasto è il volo delle rondini su questi campi... rondini che si vedono sempre meno oggi. :(


Scat
 

taty

Giardinauta Senior
mamma mia, penso che questo sarebbe un bel titolo per un libro ricco ricco di ricordi, ne ho un infinitaà, dal rincorrere mio nonno nelle "fasce" quando andava a raccogliere le patate,al meraviglioso rumore che faceva la sua motosega quando tagliava la legna, o il profumo dell'erba tagliata...è una fortuna che molti di noi abbiamo ancora impressi forti quei ricordi, ed è meraviglioso come al sentire un profumo, ora, basti chiudere gli occhi che si torna indietro come una magnifica macchina del tempo casalinga, ho un proposito per la mia vita futura, non far perdere questi "tesori"...ne' le nostre nipotine...nè per i figli che avremo...
sono qualcosa che l'anima cerca, e con la quale si arricchisce...
quant'è bello non crescere mai.....almeno in quei momenti!
Grazie...perchè raramente ho condiviso pensieri cosi profondi...
Taty
 
R

RINO

Guest
Il mio ricordo o meglio i miei ricordi d'infanzia sono legati alla Svizzera tedesca dove io ebbi i natali in questa casina di legno sotto ad una collina con prati estesi pieni di Primule, il ricordo del prestinaio che con una specie di autocarro portava il pane e noi li ad aspettare le briciole che si formavano nel cestone erano belle tostate , oppure Pasqua e la padrona di casa nascondeva i conigli di cioccolato in mezzo alla campagna (un'anno nevicò e fu veramente facile trovarli)il ricordo delle innumerevoli scosse prese con il filo elettrico del recinto delle vacche il ricordo di quando il padrone di casa venne su e mi prese per le orecchie sotto lo sguardo acconsenziente dei miei genitori ,facendomi raccogliere gli aeroplani di carta che facevo volare dalla finestra , e le bolle di sapone? con una cannuccia di carta e del detersivo ne facevo di grosse! il natale, le feste le luci e i colori in ogni dove ,la neve il ghiaccio bello! bellissimo
Il trauma : quando i miei genitori dissero andiamo in Italia! quante volte mi sono voltato da quella maledetta macchina , quanto piansi su quella maledettissima macchina, il mio primo giorno qui (arrivammo d'aprile di sera tardi) il giorno scesi le scale del condominio e andai fuori mio dio!! carte giornali sacchetti pattume in ogni dove sui bordi delle strade lungo il fiume un disastro , non riuscivo a parlare con i miei coetanei io parlavo solo tedesco , problemi a scquola , quante lacrime sul giradischi ascoltando quelle musiche folcoristiche svizzere in un vinile a 45 giri
Non gli ho mai perdonato ai miei genitori questo ed anche loro si sono accorti dell'enorme sbaglio fatto allora......ma è tardi per tornare indietro
Come vedi ricordi belli indelebili come i ricordi traumatici indelebili anche quelli
Un Bacio
Rino
 
M

micio

Guest
Nata e cresciuta anche io come Rino sull'altipiano della Svizzera tedesca lego i miei ricordi di infanzia ai boschi dove spesso andavo in bici (di nascosto da mia madre)al profumo dei pini, all'incontro inaspettato di lepri, cerbiatti e scoiattoli che non ho mai più visto da quando sono in Italia.
Ricordo quando da bambini ci straiavamo sul prato per guardare le nuvole che passavano sopra le nostre teste, la ricerca spasmodica di un trifoglio a quattro parti (mai trovato), lo sfogliare le margheritine che crescevano spontanee ed il suono di trombetta che produceva il gambo di un fiore giallo quando ci soffiavi dentro....
Avevo dimenticato tutto questo, ieri leggendo i vostri messaggi ho tolto le ragnatele e sono affiorati questi momenti nascosti nella mia mente...
 
A

Alchemio

Guest
E' stupendo leggere queste cose. ci sono sempre i fiori a fare da contorno alla vostra vita.
 
M

Maria A.

Guest
io sono nata in Abruzzo, ricordo intorno alla mia casa il verde dei prati, l'orto di nonna, i giardinetti con i tagetes e le rose.... ero piccolissima quando ci trasferimmo a Roma, ma quel verde non l'ho mai dimenticato. Cercavo di ritrovarlo in ogni modo, forse per questo finivo per assaggiare tutte le piante che mi capitavano a tiro. Le guardavo, le riguardavo, e alla fine ne prendevo un pezzettino. Una volta mangiai una calla e quasi quasi mi portarono in ospedale, ricordo ancora la lingua gonfia che avevo....
 
I

Isabella3

Guest
I m iei ricordi sono ravvivati tutti i giorni dalle piante che vedo in giardino, molte delle quali le ha poste a dimora mia nonna; in questi giorni stiamo valutando di trasferirci fra qualche anno, magari in una casa più grande, e con più terreno: come farò a trasferire l'enorme glicine che sis ta preparando a regalarci uno splendore di fioritura, è da quando sono nata che lo vedo puntuale tutti gli anni; e le rose della mia nonna?, l'albicocco con i frutti deliziosi, dolci e profumati, che ha piantato il mio nonno? chissà poi che varietà è.... e tutte le rose, i lillà, i grandi cedri, la algestroemia.....
Intanto me li godo, e ripenso a quando ero piccina...
ciao
Isabella
 

Antonella65

Maestro Giardinauta
della nonna paterna io ricordo gli innumerevoli vasi di sanseveria che teneva sul terrazzo, li coltivava con tanto amore e li riproduceva continuamente, poi file di gerani e di piante grasse che crescevano altissime.
la mia nonna materna abitava in collina, e la prima immagine che ho di quel cortile è l'enorme pianta di fico che ogni estate regalava buonissimi frutti e ci permetteva di riposare all'ombra. E poi, visto il clima stupendo, belle rose, gerani, un rododendro e un'enorme pianta di lillà profumatissimo. Per ultimo ciliegi, una distesa infinita a cui attingere a giugno, castagni e vigneti.
Ora il fico non c'è più ed io non ho mai comperato una sanseveria, vivono e crescono nei ricordi della mia infanzia.


[ 12.04.2004, 11:18: Messaggio scritto da: Antonella65 ]
 
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