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propaggini

Scarboc

Guru Giardinauta
Ciao, è il primo esperimento che faccio per quanto riguarda le propaggini. Questa primavera ho interrato un paio di rami della banksiae lutea e ci ho messo un bel sassone sopra sperando che a contatto con la terra facessero delle radici. Nella vostra esperienza, è meglio aspettare la fine dell'inverno per dissotterrarli e vedere cosa è successo?
Da me sono cominciate le brinate e suppongo non sia il momento più propizio, però pensando che le rose a radice nuda si spediscono adesso, sinceramente non so come muovermi.
Avete esperienze in merito?
 

teddy63

Esperto Sezz. Rose
la propaggine è molto simile alla margotta come metodo riproduttivo
hai scorticato un po' il ramo prima di interrarlo?
per le mie propaggini in autunno taglio il "cordone ombelicale" con la madre così da dare modo di continuare da solo, poi verso febbraio, finchè è ancora possibile impiantare a radice nuda, provvedo all'espianto
 

Scarboc

Guru Giardinauta
Ciao Teddy, grazie per la risposta.
Macchè, non ho scorticato niente, ho solo interrato il ramo con qualche foglia (penso di aver tolto le foglie ma chi si ricorda:confuso:).
Quindi in teoria dovrei staccare il ramo interrato, giusto? mal che vada potrebbe formarsi una talea. Grazie per i consigli, allora procedo :)
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Dato che si parla di propaggini in generale (ottimo argomento, se posso esprimere un parere), mi inserisco con la mia esperienza.
Non ho mai trovato rami della Banksiae Lutea che abbiano attecchito da soli (forse vanno aiutati come illustrato dalla foto di Teddy); ho 2 piante grandi con rami che si allungano ovunque e durante le operazioni di pulizia non ho notato che i rami che poggiavano a terra avessero prodotto radici autonomamente.
Cosa invece che accade con la rosa botanica Wichurana che non necessita di essere aiutata. Coltivo questa rosa in una parte del giardino abbastanza selvaggia, vicino ad una recinzione e ad un muro di confine in modo da farcela arrampicare o poggiare sopra, ma vicina anche ad un nocciolo. Lascio che i suoi rami si appoggino su quelli del nocciolo e che si allunghino anche oltre la muraglia e a terra (esperimento di tappezzante). Ho trovato già un paio di rami che, toccando terra, abbiano prodotto radici da soli, anche senza averci messo un peso a tenerli fermi. Uno di questi nell'autunno '12 è stato separato dalla pianta madre e trasferito in vasetto.
Penso che i rami verdi giovani prodotti nella stagione non necessitino di "aiuto". Oppure sì? Sono anche piuttosto sottili e quidi risulterebbe più difficile scortecciarli. Che ne dici Teddy?
La radicazione dei rami, più o meno facile, potrebbe essere una caratteristica del DNA di ogni singola rosa? Magari più spiccata nelle botaniche, dato che originariamente dovevano farcela da sole senza l'aiuto dell'uomo.
 

teddy63

Esperto Sezz. Rose
non ho mai fatto propaggini della Lutea (diventa enorme ed è non rifiorente, non saprei a chi darle), mentre l'ho fatto con successo con la Bancksiae Purezza, proprio con i suoi rami sottili: in effetti sono davvero piccoli per scortecciarli e nel farlo si rompono facilmente: attecchisce ugualmente anche senza operazione chirurgica

La radicazione dei rami, più o meno facile, potrebbe essere una caratteristica del DNA di ogni singola rosa?
certamente si, e vale non solo per la propaggine ma anche per le talee
 

Scarboc

Guru Giardinauta
Suppongo che le rose più recenti, selezionate per avere determinate qualità e non altre, siano meno "rustiche" delle antiche o botaniche, per cui anche più difficili da riprodurre. Le più antiche probabilmente sono poco più che rovi, quasi infestanti...ho un orto dove vivono allegramente rose canine che devo sfoltire regolarmente per non farle propagare troppo. Per cui calza a pennello la questione del DNA di cui parlava Lisyy, come avviene anche per gli animali, ad esempio per i cani, più la razza è selezionata più è delicata e soggetta a malattie o patologie rispetto al progenitore da cui deriva.
Nonostante dicano tutti che la banksiae sia una rosa facile da riprodurre a me le talee non hanno preso lo scorso anno, ma nemmeno una. Sto cercando di riprodurla per regalarla e quest'anno ho riprovato con talee ma ho anche tentato questo esperimento della propaggine.
Lisyy, fortissima la cosa che capita alla tua botanica...fossero tutte così avremmo i giardini pieni di rose :)
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Spero di non andare fuori argomento, ma ci tenevo a dire che la mia B. Lutea nasce proprio come talea. Quando l'acquistai, circa 10 anni fa, non era altro che un rametto di talea in un vasetto da 12 cm di diam. (pagata 10000 lire) in un vivaio qui in città. Non volevano neanche vendermela perchè era ancora piccola e appena appena presentava segni di attecchimento. Ma la cercavo da tanto che me la portai via lo stesso. Ovviamente, credo che la talea venne fatta dai vivaisti stessi e seguita e accudita con la cura che necessita un "articolo in futura vendita".
Perciò posso pensare che con i dovuti accorgimenti (professionali, credo) la talea della Lutea si possa anche fare.
Personalmente farei molto più affidamento sulla propaggine come metodo di riproduzione. Altrimenti non resta altro che la divisione dell'arbusto, per chi può eseguirla. Io l'ho fatto.
 

Scarboc

Guru Giardinauta
No che non vai fuori argomento. Penso che professionalmente, come hai giustamente specificato, si possa riprodurre tutto (Nonosanremo lo fa, quindi si può, anche se personalmente le talee verdi non sono ancora riuscita a farle). Per quanto riguarda la banksiae forse la mia è stata solo sfortuna oppure è davvero difficile da riprodurre, non so, comunque è vera la cosa che ci son rose più "facili" e più difficili. Ad esempio su 5 rametti di white meidiland l'anno scorso, senza accorgimenti nè particolari cure me ne sono attecchiti due, mentre su una decina di rametti della banksiae nemmeno uno. Chiaramente oltre al problema genetico ci sono in ballo quei diecimila fattori come il clima, l'esposizione, la modalità di riproduzione, il coltivatore, ecc.ecc.
 

darbin

Esperto Sezz. Rose
Spero di non andare fuori argomento, ma ci tenevo a dire che la mia B. Lutea nasce proprio come talea. Quando l'acquistai, circa 10 anni fa, non era altro che un rametto di talea in un vasetto da 12 cm di diam. (pagata 10000 lire) in un vivaio qui in città. Non volevano neanche vendermela perchè era ancora piccola e appena appena presentava segni di attecchimento. Ma la cercavo da tanto che me la portai via lo stesso. Ovviamente, credo che la talea venne fatta dai vivaisti stessi e seguita e accudita con la cura che necessita un "articolo in futura vendita".
Perciò posso pensare che con i dovuti accorgimenti (professionali, credo) la talea della Lutea si possa anche fare.
Personalmente farei molto più affidamento sulla propaggine come metodo di riproduzione. Altrimenti non resta altro che la divisione dell'arbusto, per chi può eseguirla. Io l'ho fatto.

la banksiae viene quasi sempre venduta da talea,nonostante in effetti non sia fra le "facili"con lei bisogna scegliere sempre rami nelle zone in cui hanno gli internodi più ravvicinati,le rose che fanno rami lunghissimi hanno spesso le zone più in basso con gli internodi molto distanti,nino sanremo fa quasi sempre talee "verdi" che sono le talee apicali le quali sono le più sicure come attecchimento ma per contro sono le più sogette a marciume radicale e del colletto,per sanremo non è un problema ,per noi amatori un po lo è.

le wichuriane hanno nel DNA una capacità di radicazione delle talee unica e la trasmettono alle progenie,tutte le rose con foglie lucide hanno sangue di wichuriana.

però nella propaggine anche in rami sottili si puo fare una piccola scorticatura e anche togliendo il peduncolo fogliare in realtà si favorisce la formazione di radici.
 

Scarboc

Guru Giardinauta
Le talee verdi per me penso saranno sempre un eterno enigma.
Come faranno quelli di sanremo a farle? mah.
Comunque la propaggine che ho fatto come al solito era di un ramo apicale con pochi internodi, se non ricordo male avevo proprio tolto le foglie in corrispondenza del tratto che poi è stato interrato; vi aggiornerò quando staccherò il tutto dalla pianta madre (penso di lasciarlo attaccato fino a febbraio, dopo le gelate lo taglio).
 
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