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Potare....si, no, quando, quanto ????

P

petunia

Guest
Perchè non apriamo un dibattito sul tema confrontando le nostre esperienze?
Amo lasciar vivere le piante secondo natura eliminando soltanto qualche ramo spezzato o malformato o nato nel posto, diciamo così, sbagliato ma, quando mi ritrovo con piante diventate troppo legnose( vedi Lavande), quando vedo la siepe di Cipressi dei miei vicini,rigorosamente squadrata ma così rigogliosa in confronto alla mia lasciata crescere secondo natura e quindi costretta ad alimentare più vegetazione,entro in crisi e penso di aver sbagliato tutto.
Lo so che una pianta è diversa dall'altra e che esiste una giusta misura non so però cosa significa e in cosa consiste la giusta misura; ecco, magari su questo potremmo discutere, voi come vi regolate?
Ciao Petunia
 
M

MrsHide

Guest
Ciao Petunia!

Quando per la prima volta ho affrontato il giardinaggio in piena terra, ho anche affrontato seriamente il problema della potatura. Per dieci anni avevo giardinato in vaso, e lì la potatura era praticamente obbligatoria, per contenere le piante. Ma davanti alla natura vera ho voluto imparare da lei… cominciando a non potare, visto che in natura non si pota. E’ un’ottima regola, in linea di principio, ed è sempre quello che consiglio di fare a chi non sa fare niente, ma poi c’è un poi. Il giardino per definizione è artificiale, un giardino naturale è una contraddizione di termini, non esiste. Se tu vuoi un giardino veramente naturale, dopo un po’ di tempo te lo ritrovi pieno di erbacce (che “naturalmente” sono le più atte alla lotta per la sopravvivenza), con gli arbustoni che soffocano gli arbustini, con le piante eliofile in primo piano e le sciafile defilate più sotto, con lavande e cistus e santoline e rosmarini e quant’altro, che si spogliano alla base. Il criterio estetico è un criterio squisitamente umano, alla natura non importa niente che le piante si spoglino alla base, vorrà dire che lì s’installeranno piante amanti del secco e del terreno povero, se il vento o gli uccelli vi porteranno i semi giusti.
Quindi dopo un anno o due di attente osservazioni, impari da sola cosa devi fare, ma alle osservazioni aggiungi buone letture e conversazioni con esperti.
E so che, nonostante le letture che ti dicono di tagliare le lavande, tu non le tagli, e infatti non le ho tagliate neanch’io, e dopo ti ritrovi con bastoni e qualche ciuffetto in cima, anch’io, e cominci a tagliare più sotto, nel legno… e perdi la pianta. La lavanda non ributta dal legno, e se è tanto vecchia, neanche da sotto. Io ho perso la mia.
Son sempre gli stessi santi patroni del giardiniere, San Studio e San Sbaglio.
Il problema della potatura è vasto, e se una pianta oltrepassa i limiti assegnati, o perde forma e bellezza, o fiorisce poco, bisogna imparare se e come potare.
Ogni volta che c’è un problema se ne parla, e chi ne ha fatto esperienza qui nel forum ce lo racconterà.
Che le grandi siepi si spoglino alla base, l’ho visto e l’ho letto tante volte. So che in alcuni casi si può rimediare, seppur seguendo molto bene le regole (con i tassi per esempio), ma mi pare che i famigerati cipressi leylandii non siano della partita.
Se vuoi, ne riparliamo ancora, c’è sempre qualcosa da fare. Si prende un approccio diverso e si nasconde quel che è diventato brutto, con altre piante, e magari il risultato è anche più piacevole di prima.
Buon giardinaggio! Mariangela
 

Paola-Luna

Florello
ciao, anni fà, quando frequentavo un club per bonsaisti, mi fù detto che uno dei detti (scusa il gioco di parole) dei bonsaisti giapponesi, era 'taglia e lascia crescere'...... questo per quanto riguardava però la forma da dare ai bonsai, senza l'uso di filo, pesi, tiranti etc...... sono comunque dell'idea che se non si provvede ad una 'corretta' potatura, per qualsiasi pianta, non solo quest'ultima ne può soffrire, ma si rischia di ritrovarsi sì con un giardino naturale, ma anche molto disordinato...... tornando alle rose.... non ne traggono forse vantaggio dalla potatura??????
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Cara Petunia, il tuo quesito è impegnativo più di un tema di maturità! E' comunque di fondamentale interesse e spero perciò che ci siano molti seguiti specifici, come quello sulle H.T. di Mariangela. Io non l'esperienza di Mariangela, ma ho dovuto comunque constatare che la potatura, sia essa lieve, media o severa, è necessaria alla maggior parte delle mie piante; necessaria nel senso che assicura una crescita proporzionata e, come nel caso della plumbago capensis, un maggior vigore nell'affrontare la durezza dell'inverno. E' vero, con quelle cesoie in mano ci si sente tutti un pò dei serial killer, ma poi, se la potatura è fatta bene, i sensi di colpa svaniscono e il bagaglio di esperienza aumenta. Ho constatato che è importante saper potare anche piante molto giovani. Per esempio, ho letto recentemente che le piante di clematis nei primi due anni di crescita dovrebbero essere potate alla base per favorire la produzione di getti a livello del terreno, senza invece cercare di ottenere al più presto dei fiori. Ciò perchè, nel caso la pianta sia colpita in qualche parte dal famoso "mal clematideo", "seccume della clematis" o "clematis wilt" ,come si voglia chiamarlo, potando alla base il ramo malato, sarà comunque possibile salvarne qualche altro e quindi evitare la perdita dell'intera pianta. Questa regola mi pare abbastanza disattesa dai vivaisti (correggetemi, se sbaglio), che vendono piante vecchie all'incirca di un anno, già fiorite, perchè le clematis riescono a fiorire in cosi' breve tempo, ma con due-massimo tre rami dalla base. Riguardo ai tempi della potatura, in generale io mi regolo cosi': rimuovo rami e fiori secchi in qualsiasi momento mi sembri necessario farlo (es. rose in miniatura, azalee); poto abbastanza severamente o in autunno o all'inizio della primavera i rampicanti i cui fiori nascono sui rami prodotti nello stesso anno (es. appunto plumbago, e clematidi del gruppo 3). Ho qualche dubbio ancora invece su come esattamente corportarmi con i rampicanti che fioriscono su rami dell'anno precedente, ma credo che in tal caso la potatura debba essere leggera e fatta in autunno allo scopo di armonizzare la pianta. Mi è capitato spesso però di potare anche in momenti diversi, per fronteggiare situazioni di emergenza, ovvero importanti sofferenze della pianta, dovute a carenza prolungata d'acqua, marciume, o altra causa non ben identificata. Mi piacerebbe invece avere qualche informazione specifica sulla potatura dell'oleandro, e sapere se e come viene fatta da chi ne ha uno. Ciao, Lucia.
 
P

petunia

Guest
Grazie Mariangela, Paola Luna e Lucia
per le vostre risposte, in effetti avete ragione nel dire che il giardino spontaneo è una contraddizione di termini( Mariangela), che si rischia di ritrovarsi con un giardino naturale ma disordinato( Paola Luna) e che, comunque, una potatura, lieve o meno che sia, è necessaria ( Lucia).
Il giardino che ho nell'anima, il giardino della mia infanzia, quello a cui(neppure tanto inconsciamente)tendo, era splendido nella sua spontaneità ma quella spontaneità così...."ordinata" era frutto di un discreto, quanto sapiente, lavoro umano.
Le mie piante sono figlie di quelle piante( sono riuscita a riprodurle quasi tutte per talea prima che il giardino fosse distrutto), adesso sono adulte e ci tengo a che non muoiano.
Oggi ho " ringiovanito" una forsythia con un certo rimorso, seguendo dettagliatamente le istruzioni di " Giardinaggio senza problemi" (Selezione dal Reader's Digest); speriamo bene!!!!
Siete davvero molto in gamba tutte e tre, grazie!!
Petunia
 

alex

Giardinauta Senior
ciao,petunia volevo dirti solo poche parole riguardo la potatura,e' neccessario intervenire sulle piante evitando che si invecchino,potandole le stimoli ad emettere sempre nuovi getti ed a mantenerle sempre giovani negli anni.guarda ad esempio le rose,si togli sempre il vecchio e si lascia no i getti giovani dell'anno,il proverbio nei confronti dei rosai e'infatti:fammi povero e ti faro' ricco!ciao alex
 
U

Ugo Laneri

Guest
Ciao Lucia, ti riferisco la mia esperienza sulla potatura dell'oleandro, che non coltivo direttamente, ma ho sott'occhio nel giardino della palazzina e lungo la strada
dove abito. Ho visto potare le piante adulte in tutti i modi: a)quasi a zero; b) piante di 1,5 m tagliate a circa 0,5m; c) piante di 1,5 m tagliate a circa 1m. In ogni caso le potature, effettuate generalmente in autunno-inverno, producevano poi un rigoglio vegetativo, con un grande accestimento (talvolta eccessivo). Le piante c fiorivano abbastanza rapidamente alla fine della primavera seguente; le b iniziavano a fiorire ad estate inoltrata; delle c non ricordo se riuscivano a fiorire entro l'anno seguente. I testi raccomandano (almeno) di accorciare i rami fioriferi, dopo la fioritura, a metà della lunghezza ed i rami laterali a 10 cm dalla base.
A parte l'oleandro ed altre piante molto resistenti, sottolineo che per le legnose, in particolare quelle a legno tenero(ad es. Catalpa e Paulownia) è opportuno usare del mastice (o succedaneo) dopo le potature, le quali vanno eseguite nel momento opportuno, a regola d'arte.
Ciao, Ugo

[This message has been edited by Ugo Laneri (edited 09-01-2001).]
 

Paola-Luna

Florello
Petunia credo che per quanto riguarda la potatura della tua forsythia, tu abbia commesso un grave errore: se non sbaglio le piante che fioriscono all'inizio della primavera, vanno potate dopo la fioritura e prima che si schiudano le foglie. Nel mio giardino ho 3 cespugli di forsythia, e prima le lascio fiorire e poi le poto severamente (aprile inoltrato)...... ricacciano come matte e durante la bella stagione le poto anche 2/3 volte per mantenere una forma 'ordinata'..... bye
 
S

Stefano Armeni

Guest
Anche io amo lasciar vivere le piante secondo natura, ma questo è un lusso che si può permettere chi ha grandi spazi a disposizione o chi ha scelto sapientemente le essenze da coltivare nel proprio giardino ed il loro sesto di impianto, ma quando il desiderio e la passione di coltivare più piante di quelle che gli spazi a disposizione consentono, solo con una sapiente potatura ci può consentire di costringere le piante a volumi più contenuti senza comprometterne lo stato di salute e l'eventuale fioritura.
Riguardo la lavanda ti posso dire che con tutto l' impegno e la volontà non sono mai riuscito a far superare i sei/sette anni di splendore a queste piante, che oltre tutto non sono affatto longeve, sulla forsythia ti ha dato una risposta appropriata Paola-Luna, che ti ha fatto notare che tutte le piante a fioritura primaverile (che fioriscono sui rami dell'anno precedente) per non compromettere la fioritura devono essere potate dopo la stessa, nel caso della Forsytuia anche in maniera energica.
Riguardo i cipressi non meglio identificati come quasi tutte le conifere non tollerano bene potature forti o di ritorno, è quindi auspicabile una potatura di contenimento frequente minimo annua.
Talvolta una potatura drastica su alcune essenze arbustive (come indicata da Ugo Lanieri per l'oleandro di tipo "a") può essere opportuna per ringiovanire una pianta, e tutto sommato simula la risposta delle piante ad alcuni fenomeni naturali quali per esempio gli incendi e ribadisco naturali, che non dovrebbero essere visti unicamente come effetti devastanti ma come elementi facenti parti di alcuni ecosistemi che caratterizzano anche il nostro territorio in particolar modo riguardo la macchia mediterranea e per questo che alcune piante arbustive per riottenere un giusto vigore possono essere potate in maniera drastica (facendo classificare a mia vista questo tipo di potatura come metodo pseudo-naturale), altro discorso per le essenze arboree spesso potate in maniera da comportare una forzatura eccessiva alle stesse. Rimane il fatto che in un giardino il tipo di potatura da effettuare è sicuramente vincolata della scelte dello stile del giardino stesso, quindi la giusta potatura per una pianta è determinata si dalle sue caratteristiche e nel rispetto della natura, ma anche dal contesto in cui viene inserita.
Saluti Stefano
 
P

petunia

Guest
Grazie, Amici, per il vostro contributo.
Quando ho potato la forsythia (Paola Luna), sapevo di farlo fuori tempo; il problema è che la mia non sempre fiorisce, il più delle volte le foglie si schiudono direttamente, senza fioritura. Ho notato che questo succede quando l'inverno è particolarmente mite e le piante sono già in pieno fermento a febbraio e, visto che la temperatura è ancora di 13-15 gradi ho pensato chye non sarebbe fiorita neanche quest'anno.
Non so se si tratta solo di una coincidenza, magari esiste qualche altro motivo per cui una forsythia non fiorisce.
Per gli oleandri, Ugo, direi che il mio metodo è quello da te indicato con la lettera "c" e le fioriture sono sempre maestose, non mi è andata bene, invece,con il metodo "a"(che ho applicato solo a poche piante) anche se viene largamente praticato, e con successo in prossimità del litorale ( io vivo a 15 km e a 220 metri da e sul mare).
Sono lieta di risentirti Ugo, era un po' che non ti facevi vivo.
Le mie Lavande, Stefano, hanno sicuramente più di sette anni e mi conforta sentire che anche le tue non sono più così belle, le ho trasferite in un posto più nascosto del giardino e ci pianterò delle salvie,come consigliato da Gimmy, per nascondere la parte legnosa.
Ciao a tutti Petunia
 
M

MrsHide

Guest
Ciao Petunia,
forse le tue forsizie non hanno abbastanza sole. Se sono correttamente potate, cioè dopo la fioritura, l'unico altro motivo è la mancanza di sole, perché le vedo fiorire anche per la strada, dove nessuno concima, quindi non dovrebbero essere molto esigenti in fatto di nutrimento.
Possono tollerare l'ombra d'estate, ma in autunno e in inverno, quando si preparano a fiorire DEVONO avere sole.
Saluti, Mariangela
 
P

petunia

Guest
Ciao Mariangela,
la forsythia è in pieno sole e in estate,infatti, soffre nonostante l'acqua non le manchi mai.Ieri ho scoperto che si sono schiuse tante foglioline verdi, non era mai successo in gennaio, sono in piena fioritura anche limoni e aranci.
Se la mancata fioritura non dipende dall'inverno mite, probabilmente dipenderà dal fatto che la potavo poco. Che ne pensi?
Petunia
 
P

petunia

Guest
Mariangela,
sei la stessa Mariangela che curerà una rubrica in altro sito ????
 
S

Stefano Armeni

Guest
Ho avuto modo di coltivare e veder coltivare molteplici varietà di forsythia, alcune producono fiori anche singoli e comunque più radi, altre a gruppi ed in maggior quantità, alcune fioriscono in maniera graduale (meno appariscente) altre concentrano l'apertura dei fiori, anche le varie tonalità di giallo possono essere più o meno intense e quindi differentemente appariscenti, ma non mi è mai capitato di non vedere forsythie fiorire affatto, ne ho viste alcune non potate per anni e fiorire sempre in maniera eccellente. Mi permetto di suggerirti di non potarle nel prossimo anno (neanche poco). La potatura in particolar modo se energica stimola l'emissione di nuovi germogli, considerando la particolare condizione climatica attuale non c'è da stupirsi se le tue piante stanno vegetando.
Riguardo la potatura degli oleandri di tipo "a", non può sicuramente portare benefici alla fioritura più prossima, ma si dovrebbe eseguire esclusivamente per il ringiovanimento di piante troppo lignififate, poco accestite o che abbiano perduto la forma desiderata, e per una buona fioritura attendere un anno in più .

Saluti a tutti Stefano
 

Lucia

Aspirante Giardinauta
Grazie a Stefano e Ugo per i consigli sulla potatura dell'oleandro. Per il momento mi ero limitata a potare di pochissimo gli apici. Vediamo come andrà, poi l'anno prossimo eventualmente sferzerò un attacco più convinto, alla "Seven". Dopo i vostri messaggi ho cominciato anch'io ad indagare per strada ed ho verificato anche qui a Padova i tre diversi tipi di potatura indicati da Ugo. A proposito Ugo, meno male che ti sei rifatto vivo, il tuo fans club cominciava a preoccuparsi. Hai visto quanti quesiti difficili ti attendono? Ciao a tutti e grazie, Lucia.


[This message has been edited by Lucia (edited 11-01-2001).]

[This message has been edited by Lucia (edited 11-01-2001).]
 
P

petunia

Guest
Vi segnalo un manuale che ho scoperto ieri in libreria " Potatura secondo natura" di M. Lombardi e Serra Zanetti. Fabbri Editori , costa 38.000.
 
N

Nascarone

Guest
Scusate sono nuovo del forum e sono alla ricerca di varii consigli,ho un giardino di 3000 metri quadrati il tutto con siepe perimetrale composta da circa 220 leilandi e dopo vari anni di potatura da parte del giardiniere ho deciso di provare ha potare da solo visto il continuo aumento di euri richiesti,dato che ho tutta l'attrezzatura disponibile vorrei sapere sarei ancora in tempo nel potare ora oppure ormai e troppo freddo,quale sarebbe il periodo migliore visto che avrei molto piu' tempo disponibile da Settembre a Febbraio.
Nell'attesa di consigli porgo distinti saluti.
 
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