pane radicale e rinvaso

[susie]

Visto che si sta parlando di rinvasi, anche se siamo un po'... abbastanza fuori stagione, mi potreste dare qualche dritta su come trattare il pane radicale prima di un rinvaso, quando si presenta duro e compattissimo?

Mio padre, quando rinvasa, lo apre e districa le radici (rompendone inevitabilmente molte) senza farsi tanti problemi e anche le piante effettivamente non sembrano risentirne:confuso:

Potreste spiegarmi qual è la tecnica corretta? Così mi preparo, con un certo anticipo, per questa primavera!


Grazie!

 

[pollice blu]

Penso proprio che il tuo papa abbia ragione... io non l'ho mai fatto ma su questo interessantissimo forum ho letto che quendo è duro e compatto (torba...) bisogna aprirlo e districare le radici come hai descritto.

Naturalmente all'occorrenza seguirò, come al solito, le istruzioni.

 

[kiwoncello]

Sì, la procedura è esatta, però va eseguita nel periodo giusto, cioè in genere intorno a marzo-aprile. Ovviamente in casi disperati quando la pianta necessita di un rinvaso imemdiato ad es in questo periodo sfavorevole si può ricorrere allo stratagemma di bucherellare con un cacciavite o punta il pane radicale.

 

[susie]

Grazie per le risposte, tuttavia ho le idee ancora un po' confuse su quanto sia necessario intervenire sul pane radicale: voglio dire basta aprirlo un po' togliendo gli strati superficiali di terriccio, oppure bisogna cercare di liberare le radici dalla maggior quantità possibile di terra vecchia? E come ci si comporta con lo strato esterno, spesso compatto anch'esso, in cui si trovano tutte le radici superficiali?

 

[e.leo]

Ciao susie.
Elimina lo strato superficiale cioè quello che si stacca facilmente perchè privo di radici e apri delicatamente lo strato sottostante per allargare le radici liberandole dalla terra senza paura sono quelle più giovani e delicate quindi è normale che si rompino facilmente.Sullo strato esterno potresti intervenire ad esempio con una forchetta per togliere un po di terra ma di norma io lo lascio stare

 

[kiwoncello]

Io intervengo raramente sul pane radicale ed in genere rinvaso (nel più largo) trasferendolo come tale. Nel caso in cui debba salvare piante molto sofferenti o ringiovanire vecchie piante poco vitali allora sì, riduco drasticamente l'insieme radicale (salvando però la rete di radichette superficiali essenziali per l'ossigenazione) e poto bassissimo, addirittura a tronco 20-30 cm.

 

[susie]

Un esempio: ieri ho visto in una azalea acquistata pochi mesi fa alcuni rametti afflosciati cat:: ho voluto vedere come fosse sistemata dentro il vaso ed è uscito immediatamente il pane radicale, ammattonato e gommoso: ma sotto di esso c'era un bello spessore di altro terriccio pressato e umido.
Dunque il rinvaso era stato fatto prima della vendita, ma dal pane radicale non era uscita nessuna radice...erano due "entità" separate di cui la seconda probabilmente soffoca la prima.

Mi rendo conto che allora, come dici tu Kiwo, sia tutto un problema di drenanti.
Se non hai bisogno di intervenire sul pane radicale è perché non si è formato l'ammasso spugnoso e l'ammasso spugnoso non si è formato perché il terriccio era ben drenato...

Avrò un bel lavoro con le mie piante la prossima primavera...:azz:

Grazie mille pollice blu, leo e kiwo!

 

[Ducan]

A proposito di rinvasi...ho una piccola azalea che non ho travasato dopo la fioritura:martello: ma ne avrebbe davvero bisogno. Posso rischiare di farlo a settembre :confuso:magari mettendola direttamente nel vaso + grande toccando poco le radici?