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Nuovo metodo per la raccolta del miele

elena_11293

Master Florello
proprio interessante, perché pare così vengano anche disturbate di meno. peccato solo non sia in materiali naturali e spero che chi lo usa magari con poca esperienza non prosciughi completamente gli alveari dato che la raccolta è così semplice..

sentiremo che ne pensa ironbee, che certo ne capisce :)
 

Fearan

Maestro Giardinauta
Mah...onestamente non credo possa funzionare, senza considerare che non lo ritengo affatto meno traumatico per le api.
chiunque abbia visto l'interno di un arnia sà che, se lasciate fare, le api riempiono ogni spazio possibile con cera, e negli spazi più piccoli, con propoli.
La propoli è vero e proprio cemento colloso! Alle volte, quando si vanno ad estrarre i telini propolizzati, si spacca il legno senza riuscire a tirarli comunque fuori.
Loro fanno vedere queste belle arnie pulite, dove questi orrendi telaini di plastica devono essere continuamente 'spaccati' longitudinalmente per far fuoriscire il miele,
ma a parer mio funziona solo perchè è tutto 'nuovo', ma una volta che gli spazi vuoti saranno riempiti, là dentro non si muoverà più niente a parer mio...

Meno traumatico! Bah...intanto quelle povere api, sono continuamente investite da questo flusso di miele che scorre, e che all'interno dell'alveare impiastriccierà ogni cosa, api comprese. Se un'ape all'interno dell'alveare si impiastriccia per sbaglio, le altre la ripuliscono per benino, perchè lei è una e le altre sono tante, ma se tantissime api si impiastricciano allo stesso modo..non sò se si salvano tutte sinceramente.

Una smielatura fatta ad arte invece, non ha alcunchè di traumatico, o comunque lo è minimamente, poichè due giorni prima della smielatura si posiziona un 'accessorio' chiamato 'apiscampo' tra il melario ed il nido. E' una specie di tavoletta con un foro che permette alle api di andare in una sola direzione: possono uscire dal melario e andare nel nido, ma non possono ritornarci, quindi il melario in due giorni si svuota, e quando tu vai a prendertelo è vuoto, senza nessuna ape da traumatizzare. Prima di riportarlo se ne approfitta per rupilirlo per benino, sostituire i telini sciupati e rimetterlo in sesto.

ci sono poi considerazioni tecniche assurdamente non prese in considerazione. I pericoli di saccheggi.
Lasciare del miele attorno ad un alveare equivale più o meno a condannarlo, poichè le altre api e tutti gli altri insetti in un raggio di 5 km verrano presi da una specie di febbre che li indurra ad attaccare la malcapitata famiglia. questo accade soprattutto d'estate, quando le fioriture sono a fine, ma può succedere anche in altre stagioni, specialmente con una gestione così sconsiderata.

Poi non si capisce quanto impiega a riempirsi un barattolo...in estate un barattolo di miele lasciato al sole o comunque al caldo a quel modo, perde la maggior parte delle qualità organolettiche che ha, ed insieme adesse, sapori e profumo.

Inutile poi sottolineare che, con quella cifra, ci si comprano 40 arnie!!!

Potrei annoiarvi oltre, ma credo di aver detto abbastanza....
ovviamente anche a me piacerebbe sapere cosa ne pensa iron bee...
 
Ultima modifica:

Icchy92

Guru Giardinauta
Non me ne intendo quindi anche a me piacerebbe sapere il parere di chi ne sa di più :D per il fatto che si possa riempire tutto di cera e propoli l'avevo sospettato anche io, però se non ci fossero quei problemi secondo me sarebbe un metodo meno traumatico (se usato bene)
 

ironbee

Guru Giardinauta
Scusate, mi ero perso questo post.
Sinceramente non ho capito bene come funziona, quella leva che aziona la ragazza che cosa va a muovere.
Direi che Fearan ha descritto molto bene come funziona il prelievo dei melari per la smielatura e i pericoli di maneggiare del miele nelle vicinanze dell'arnia.
Poi bisogna stare lì ad aspettare che il barattolo si riempia per metterne un altro, come minimo una decina di barattoli vengono pieni.
Aggiungo che si smiela solo i favi totalmente o almeno parzialmente opercolati, che sono quelli dove il miele ha raggiunto il giusto grado di umidità.
Poi le api gradiscono poco i favi costruiti su cera non completamente naturale, figuriamoci se mettono il loro nettare in contenitori di plastica!
Per fortuna fa riferimento all'arnia Langstroth, che si usa nell'Europa del nord e ha il melario alto come il nido.
Da noi si usa l'arnia Dadant con il melario alto la metà del nido e quindi possiamo evitare di porci il problema se usarlo o no.
 

Fearan

Maestro Giardinauta
La cosa folle è che, spingendo sullo spirito ecologista delle persone, hanno lanciato un crowd founding che ha portato nelle loro tasche qualcosa come quattro milioni di dollari!


che poi già gli australiani sono abituati male! Manco hanno la varroa in australia, tenere le api laggiù è mooooolto più semplice che farlo qua!
 
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