Ciao, dipende dalla specie di Clematis; alcune radicano facilmente altre molto difficilmente. Ecco cosa riporta il
sito di Sosò in merito alla moltiplicazione delle Clematis:
SEMINA
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La semina è sicuramente il metodo di moltiplicazione più affascinante: se le Clematidi vengono impollinate da altre che crescono nelle vicinanze c'è la possibilità di ottenere un fiore nuovo e originale. In genere le piante migliori non nascono per caso: dietro c'è il lavoro di ibridatori e giardinieri che, nei vivai, cercano di mettere insieme le migliori caratteristiche di specie diverse. Ma il caso, a volte, "ci mette lo zampino", come per la C. montana 'Freda': la signora Freda Deacon - Woodbridge, Suffolk (UK) - notò che un seme era germogliato ai piedi della C. montana che cresceva nel suo giardino; la pianta nata da quel seme si dimostrò essere una delle migliori C. montana di sempre. [/FONT]
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Insomma, quando si seminano Clematidi non si sa mai cosa esattamente nascerà; la semina è un lavoro non particolarmente difficile, ma un po' lungo e dispendioso... però sicuramente molto affascinante![/FONT]
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I semi si raccolgono dalle infiorescenze in autunno, nel momento in cui queste si seccano e passano dal verde al marrone; si conservano in un luogo fresco ed aereato, oppure si piantano immediatamente, distribuendoli su uno strato di terriccio da semina (50% torba - 25% sabbia - 25% perlite oppure 30% terriccio universale - 30% torba - 30% sabbia). [/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Si annaffiano abbondantemente e si ricoprono con uno strato di sabbia grossolana, tenendoli poi in un posto fresco ed ombroso. Conviene contrassegnare il vaso con un'etichetta, per ricordare il nome della pianta seminata. [/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]A questo punto... un po' di pazienza: a volte può passare anche un anno prima che le nascano le nuove Clematidi! ;-)[/FONT]
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Quando le pianticelle hanno almeno 4 foglie possono essere trapiantate in vasetti di 9/10 cm di diametro, con terriccio leggero; per i successivi 10-14 giorni il vaso deve rimanere all'ombra, per permettere alla piantina di assestarsi; poi, per lo sviluppo seguente, bisognerà posizionarlo in una collocazione che sia la più luminosa possibile.[/FONT]
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Nel momento in cui le radici della piantina avranno riempito il vasetto, trapiantarla in un vaso da 2 lt. e lasciarla irrobustire prima di metterla a dimora.[/FONT]
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Le piante nate da seme in genere iniziano a fiorire più tardi rispetto a quelle moltiplicate per talea o propaggine.[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]TALEA[/FONT]
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La talea è il metodo di moltiplicazione più usato, perchè più veloce e perchè permette di ottenere Clematidi identiche alla pianta madre. [/FONT]
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Per ottenere una buona talea bisogna scegliere una specie che radichi con facilità (v. tabella).[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]MOLTIPLICAZIONE PER TALEA[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Quale Clematide scegliere? [/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]FACILE - C. alpina, C. montana, C. tangutica, C. tibetana 'Bill MacKenzie' [/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]MEDIA DIFFICOLTA' - C. macropetala, C. viticella, Ibridi a grande fiore [/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]DIFFICILE C. armandii, C. texensis [/FONT]
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La talea deve essere effettuata in primavera o all'inizio dell'estate (in questo periodo radicano più velocemente), utilizzando i migliori getti nuovi. Da un ramo si potranno ottenere anche più talee, scartando solamente la punta, troppo giovane, e la base, troppo legnosa.[/FONT]
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Lo stelo si taglierà tra due nodi (vedi disegno), il primo taglio (1) 4 o 5 cm sotto una coppia di foglie e il secondo (2) pochi mm. sopra la stessa coppia di foglie. Eliminare poi le foglie da un lato dello stelo (3), per ridurre la dispersione di umidità (non necessario per Clematidi con foglie piccole e sottili). Spuntare l'apice erbaceo dall'altro lato dello stelo (4) e lasciare solamente due foglioline. [/FONT]
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Le talee ottenute misureranno circa 5 cm., ed ognuna avrà solamente una coppia di foglie.[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Trattare la parte inferiore delle talee con ormoni radicanti e piantarle in vaso (vedi disegno), in terriccio per semina (50% torba - 25% sabbia - 25% perlite oppure 30% terriccio universale - 30% torba - 30% sabbia). [/FONT]
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Contrassegnare il vaso con un'etichetta e sistemarlo in un luogo luminoso ma lontano dai raggi diretti del sole; andrà bene coprirlo con un cappuccio di polietilene. Controllare spesso le talee: bisognerà togliere subito ogni foglia che risulti danneggiata, per evitare la formazione di muffe.[/FONT]
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La nuova pianticella dovrebbe radicare dopo circa 6 settimane. [/FONT]
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Dopo la comparsa delle radici le talee possono essere trapiantate in un vasetto di 10 cm. utilizzando terriccio comune. Tenere ancora lontano dalla luce diretta per i primi dieci giorni.[/FONT]
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Quando le radici si saranno ulteriormente sviluppate, trasferire la Clematide in un vaso da 2 lt..[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Dopo un anno la nuova pianta sarà pronta per essere messa a dimora.[/FONT]
PROPAGGINE
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La propaggine è il metodo di propagazione più semplice, e si effettua in tarda primavera. Per effettuarla la pianta prescelta dovrebbe avere almeno un fusto lungo; per questo, in previsione di questa operazione, bisognerà lasciarne qualcuno non potato, preferibilmente ai lati della pianta.[/FONT]
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Occorre piegare delicatamente un ramo della pianta madre ed interrarlo o direttamente nel terreno oppure in un vaso con terriccio da semina (50% torba - 25% sabbia - 25% perlite oppure 30% terriccio universale - 30% torba - 30% sabbia). [/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Nel segmento di ramo che risulterà interrato bisognerà praticare un'incisione di 2/3 cm. (circa 5 cm. sotto un nodo) con un coltellino affilato, per favorire l'emissione delle radici. Questa incisione dovrà essere cosparsa di ormoni radicanti ed interrata; il ramo verrà tenuto fermo mediante del filo di ferro piegato ad "U" ([/FONT][FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]vedi disegno).[/FONT]
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Tenere il terreno sempre umido, magari aiutandosi con una pacciamatura di ghiaia o letame. [/FONT]
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La propaggine radica dopo uno o due anni: allora è possibile staccarla dalla pianta madre e piantarla, preferibilente in vaso, per un altro anno, in modo che si formi un forte apparato radicale.[/FONT]