malattie delle palme

[ivan]

Posseggo una palma nata 30 anni fa nel giardino.
Da qualche mese noto che le foglie si seccano nelle zone apicali mentre quelle centrali ancora rimangono verd. I nuovi germogli risultano fragili e facilmente danneggiabili dal vento. Di cosa potrebbe trattarsi? gradirei che qualcuno mi indirizzasse a capire quale potrebbe essere la causa di tale deperimento, grazie

 

[Pietro Puccio]

Sarebbe opportuno conoscere la specie, o avere una descrizione per individuarla.
Saluti
Pietro Puccio

 

[ivan]

si tratta di "Phoenix".
Grazie per interessamento.

 

[Pietro Puccio]

Se l'essiccamento è dissimmetrico, cioè prevale da un lato rispetto alla nervatura centrale, è molto probabilmente Fusariun oxysporum, che forse ha già fatto vittime a Mondello. Purtroppo al momento l'unica soluzione è la distruzione, cercando di non contaminare suolo ed altre piante e disinfettando accuratamente gli attrezzi. Naturalmente, date le dimensioni, prima di procedere è bene consultare un patologo vegetale.
Pietro Puccio

 

[ivan]

No, l'essiccamento è simmetrico e per tutta la lunghezza della nervatura centrale.
Nello stesso giardino, a pochi metri, è presente un'altra palma stavolta di sesso maschile che sta benissimo. Ho da pochissimo operato una potatura per stimolare la crescita dei germogli e ho notato che è zuppa di acqua lungo il tronco. potrebbe essere semplicemente un eccesso di acqua/o di cattiva qualità (intendo presenza di cloro ad esempio)?

 

[Pietro Puccio]

Meno male, il Fusarium dovrebbe essere escluso, però il fatto che si sia presentato il problema improvvisamente in una sola, e non anche alla vicina, farebbe pensare ad una patologia e non a carenze nutrizionali (a proposito qual'è il tipo di suolo) o qualità dell'acqua. Il tronco bagnato dovrebbe essere il risultato delle recenti piogge, data la notevole capacità di assorbire l'acqua dei residui dei piccioli. Infine, se posso permettermi, contrariamente a quanto ritenuto da molti, anche professionisti del settore, l'asportazione di foglie ancora verdi nelle palme non stimola l'emissione di nuove foglie, ma la deprime, specie se ne vengono tolte più del 40-50% della chioma. E ciò in dipendenza alle modalità di crescita di queste piante.
Pietro Puccio

 

[ivan]

Le informazioni fornite sono molto interessanti. credo che il terreno sia piuttosto acido (presenza di pini, sono presenti anche alberi di limone) ma lo è sempre stato; solo prima dell'estate ho sparso sul terreno dell'ammendante organico misto a del terriccio per la preparazione del prato. L'acqua mi è sembrata un pò clorata (acqua municipale) e la zona è quella di Mongerbino (salsedine). Effettivamente credo di avere commesso un errore nel potarla perchè questa mattina la situazione è peggiorata, infatti le foglie lasciate si sono abbassate eccessivamente. Mi hanno consigliato di praticare dei fori nel terreno per farlo arieggiare, forse è eccessivamente impregnato di acqua a causa delle irrigazioni nel periodo estivo finalizzate alla crescita del prato.

 

[Pietro Puccio]

Ciao,
ho chiesto del suolo perchè a volte gravi carenze nutrizionali possono presentare sintomi molto simili a quelli di malattie fungine. In questo sito sono descritti in maniera estremamente sintetica, ma corretta, le pià gravi situazioni che si possono avere con le palme, vedi se riesci ad individuare quella che si avvicina di più:
http://cufan.clemson.edu/hgic/factsheets/hgic2007.htm

Poi, premesso che non sono nè agronomo nè botanico, ma semplicemente un 'maniaco' di palme, se puoi inserire una foto, potrebbe darsi che anche qualche altro frequentatore del forum, possa dare utili indicazioni.
Infine, se possibile, informati se nella zona si sono avuti casi simili, come accennavo, a Mondello e in Via Libertà, si sono avuti recentemente casi di Phoenix canariensis adulte 'quasi' improvvisamente defunte.
Saluti
Pietro Puccio

 

[ivan]

Ti ringrazio moltissimo per i consigli e per il sito... sto dando un'occhiata all'articolo, è molto interessante. Svolgerò le indagini necessarie e proverò ad inserire anche una foto. Saluti e a presto,
Ivan Tortorici