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La Botanica dei Ricordi

Syriacus

Giardinauta
Vi è mai capitato di pensare a come spesso vi siano delle piante che occupano un posto particolare nel nostro cuore, spesso perché legate a dei ricordi?

Ci sono delle piante e degli esemplari specifici (l'albero davanti casa, la siepe vicino a scuola, ...) a cui siete più affezionati in quanto simboleggiano un ricordo, una persona, un luogo... e che avete magari trasferito o riprodotto? :)

Per me occupano senz'altro una poszione di primo piano le primule selvatiche, l'alloro, l'hibiscus syriacus, il melograno, una rosa particolare, l'olea fragrans, gli ippocastani, ..e potrei continuare! :love:

:Saluto:
 

artemide

Florello Senior
le fresie.
anni fa, un giorno venne a trovarci in ufficio un cliente, portandoci come omaggio un enorme mazzo di fresie.
ogni volta che si usciva e rientrava in ufficio si era immediatamente avvolti dal loro meraviglioso profumo.

le violette selvatiche.
le adoro... mi fanno tornare indietro negli anni quando da bambina con le mie amiche, facevamo delle scorribande in bicicletta nei campi vicino a casa mia, e intorno a noi nei prati c'erano tantissime violette.

I mughetti.
il mio profumatissimo bouquet da sposa era fatto di roselline rosa e mughetti.

la gardenia.
amo il suo profumo, passerei ore e ore con il naso immerso nei suoi petali.
 

Fearan

Maestro Giardinauta
La passione per il giardinaggio me la ha trasmessa mia mamma, la maggior parte delle piante del mio giardino le ha piantate lei, ed ognuna è a lei che rimanda.
 

Cla_R86

Aspirante Giardinauta
Nel mio giardino ogni pianta ha la su storia e per questo vi sono affezionato. Certo alcune sono più speciali di altre come alcune rose e alcune clematidi.
 

lilith

Master Florello
Il glicine. Da piccola abitavo in campagna e davanti casa c'era un immensa pergola di glicine, veramente spettacolare! Ricordo ancora il colpo d'occhio quando era tutta in fiore, il profumo dolce e i mille insetti e insettini, api, calabroni. bombi che ronzavano sui fiori! Dopo i rami spogli dell'inverno la primavera su annunciava con tutte quelle piccole "pignette" che sarebbero diventate grappoli fioriti e in un secondo tempo arrivava l'esplodere del verde fogliare che portava all'estate un'ombra deliziosa. Ricordo visivo e olfattivo indelebile!
 

elena_11293

Master Florello
dopo aver letto il post iniziale son partita dalle piante e dai fiori che più ricordo del giardino dei miei nonni (bocche di leone, papaveri californiani, grandi fichi, albicocco dai frutti squisiti...) e da un paio di pratoline che ho preso per ricordo dal micro giardino della mia scuola superiore a venezia quando mi sono diplomata, poi mi sono venute in mente le piante di epiphyllum rosso fuori dalla casa dove abitavo a bologna durante l'università, di cui ho ancora i figli nati da una taleina fatta a suo tempo.... e da lì e leggendo anche i post qui sopra ho iniziato a ricordarne tantissime, davvero troppe per citarle tutte, tutto un mondo di forme, colori e profumi che, sì, proprio accompagna nella vita anche a distanza di tanto tempo. che fortunati che siamo a godere di questa bellezza intorno a noi! :)
 

Artep

Giardinauta
Il calicanto e le primule. La prima pianta era presente nel giardino della casa in cui sono nata, quando ci siano trasferiti ne abbiamo portata con noi una margotta che ha attecchito a casa nuova e ora è molto grande.

Le primule le piantato sempre con mia nonna. Sulla tomba ne ha due cesti (per tu totale di 13 piantine) che sono diventati enormi, sembrano due palle tonde multicolor.
 

gigliofiorito

Giardinauta
Vi è mai capitato di pensare a come spesso vi siano delle piante che occupano un posto particolare nel nostro cuore, spesso perché legate a dei ricordi?

Ci sono delle piante e degli esemplari specifici (l'albero davanti casa, la siepe vicino a scuola, ...) a cui siete più affezionati in quanto simboleggiano un ricordo, una persona, un luogo... e che avete magari trasferito o riprodotto? :)

Per me occupano senz'altro una poszione di primo piano le primule selvatiche, l'alloro, l'hibiscus syriacus, il melograno, una rosa particolare, l'olea fragrans, gli ippocastani, ..e potrei continuare! :love:

:Saluto:

ricordo i mazzi di peonie, di gigli, che inondavano con il loro profumo la mia casa di bambina.........
 

ilares

Aspirante Giardinauta
La passione per il giardinaggio è venuta per me relativamente tardi. Tutta la famiglia di mia madre era costellata da amanti di piante e fiori e fino a due anni fa avrei giurato di essere uscita fuori razza. Non capivo: le piante erano solo un dovere in più! Innaffiale, puliscile, strappa l'erbaccia, pota...che seccatura! Poi mi sono sposata e ora ho una casa mia, con un lungo balcone. Com'era triste quel balcone senza verde!!! Allora ho scoperto l'amore per le piante e la soddisfazione che deriva dal prendersene cura.
Ci sono molti fiori che sono nel mio cuore per i ricordi, piante da giardino che cerco di far rivivere sul mio balcone: le fresie e i mughetti, che mi ricordano mia madre, le palle di neve e il pergolato di roselline gialle che mi ricordano i giorni di primavera da piccola in campagna, le calle che mi ricordano l'ingresso di del giardino di mia zia e le peonie che circondano il muro intorno all'orto.
Ma la regina del mio cuore, timida ma carica di ricordi, è la violetta mammola: il suo viola che tappezza ogni vaso, balcone e giardino; quel profumo che porta la primavera, lo stesso profumo della boccetta sul comodino, il profumo che amava mia nonna.
Tutte le nostre viole mammole provengono da quelle che crescevano nel giardino del mio bisnonno. Una pianta presa da mia nonna, passata ai figli e ora ai figli dei figli. In famiglia, quasi tutti abbiamo in casa almeno un vasetto o un pezzettino di prato coperto da quelle stesse viole. L'abbiamo presa spontaneamente, nessuno ci ha obbligato. C'è qualcosa di più in quella pianta. Eppure non ho mai conosciuto il mio bisnonno e non ho mai visto quello che mia madre diceva essere "il giardino dei sogni", pieno di profumi e colori, con la lunga pergola di glicine, il tavolo e le panche coperte di mosaici colorati, circondati dalle ortensie, le camelie, le rose e i rampicanti. Il giardino ora non esiste più e, uno per volta, anche le persone che lo hanno visto non ci sono più. Eppure quel piccolo vaso sul mio terrazzo fa rivivere tutti i ricordi, miei e non miei, e spero che un giorno potrò raccontarli, in una bella giornata di marzo, davanti al verde e al viola acceso, ai miei figli, iniziando "sai, queste violette vengono dal giardino del tuo bisbisnonno. Era un giardino bellissimo..."
 

gigliofiorito

Giardinauta
e le ortensie azzurre!!!!!!!! Che mia mamma aveva in vaso e metteva fuori tutte le sere e ritirava a mezzogiorno perchè non dovevano prendere il sole del pomeriggio...... ricordo anni di costanti cure e innaffiature rigorosamente con acqua piovana..... e ogni primavera il signor Felice che se le portava a casa con un carrettino a mano per cambiare il terriccio e usare quello "Buono" di "castagno" diceva lui e potarle e concimarle a dovere perchè diventassero azzurre..... quante cure e amore ma le ortensie hanno sempre ripagato con delle fioriture straordinarie......
ricordi di tanto tanto tempo fa...... ed ora a distanza di decenni mi è venuta la passione per il giardinaggio cerco in giro per garden le piante che avevano la nonna e la mamma in giardino
 
Ultima modifica:

ironbee

Guru Giardinauta
Tra le piante che ho ce ne sono due che associo immediatamente a due componenti della mia famiglia.
Una è una palma washingtonia che mia nonna ricevette in regalo quando nacque mia mamma, un piccolo ciuffo in un vaso che venne piantato e ora è alta più di 4 metri (per fortuna è cresciuta con estrema lentezza).
L'altra è un pero william piantato da mio zio generale almeno 40 anni fa, che con la sua immutata vigoria e solidità sembra aver fatto proprie le buone qualità del suo "padre", che dietro un'apparente rudezza lasciava trasparire una polpa dolce, proprio come quella delle pere.
 

ROSITA78

Giardinauta Senior
non saprei dire..io ho tantissimi ricordi d'infanzia legati alla cascina dei miei nonni dove da bambini si andava quasi ogni pomeriggio in estate.. pensandoci mi vengono in mente i ranuncoli spontanei, quelli di campo, li coglievamo a manciate, e poi duravano poco, facevamo ognuno il suo mazzolino che mettevamo in un vasetto o portavamo a casa, bellissimi, con quel centro che sembra una gocciolina di olio dorato..
e poi c'erano gli iris d'acqua, quelli gialli, che crescevano sui lati del fosso appena fuori la cascina, però quelli non li coglievamo, un po' perchè non ci si arrivava, e un po' perchè ci hanno sempre insegnato che erano protetti..
 
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