ingredienti

[ironbee]

In cucina, oltre a quello che si prepara (che la moglie prepara :love_4: ) in casa, si utilizzano anche prodotti preparati industrialmente.
Qualcuno mi spiega perchè è lecito che sull'etichetta, alla fine degli ingredienti tipici, ci sia una indicazione del tipo "Può contenere tracce di ..." seguita da una lista di sostanze che non hanno niente a che vedere con il prodotto.
Ma come lavorano queste aziende cat: da considerare possibile una contaminazione dei loro prodotti?
Chi ha intolleranze e allergie alimentari deve tenere conto anche di queste postille o sono frasi inserite al solo scopo di pararsi da eventuali azioni da parte dei consumatori, ma in realtà questi ingredienti "parassiti" non sono mai presenti?

 

[vesna]

per legge deve essere scritto ed è giusto cosi, anche per tutelarsi.
per esempio in parecchi stabilimenti che producono ciocolata , fanno anche ciocolate con frutta secca da guscio, che sono uno dei alimenti piu alergizanti (vedi aracchidi, noci etc), o ne usano l'olio.
la stessa cosa capita nei stabilimenti di olio, dove producono quello di mais producono anceh quello di arachidi etc etc.

 

[ironbee]

Ma se prepari una torta di nocciole e il sugo per la pasta, consideri possibile trovare delle nocciole nel sugo?
Va bene tutelarsi, ma allora possono anche scrivere "Può contenere tracce di grasso lubrificante"?
E poi perchè chi produce miele e nocciole al miele può (e deve, perchè il miele non può avere contaminazioni di nessun tipo) garantire che le nocciole sono solo dove devono essere, mentre gli altri non sono tenuti a lavorare bene? :martello2

 

[Piper]

Non è un'obiezione pertinente, secondo me.
Nelle nocciole al miele, quest'ultimo viene aggiunto dopo, quindi non vedo come dovrebbe contaminarsi di nocciole il resto del miele.
Diverso è il caso di uno stabilimento che usa una linea produttiva fatta di macchinari che magari costano un milione di euro per fare dei biscotti alle arachidi e poi usa la stessa linea per biscotti semplici.
Forse non hai mai visto un forno industriale, perchè capiresti bene che non è possibile smontare pezzo per pezzo un macchinario lungo decine di metri per pulire fino all'ultima briciola di arachide.
Mi è capitato di vederne uno, anni fa.
All'inizio del macchinario un addetto inseriva tutti gli ingredienti (tra l'altro di ottima qualità), secondo la ricetta, in un'impastatrice simile ad una grossa betoniera.
Da lì in poi la macchina faceva tutto da sola, con la sola supervisione dell'addetto, ovvero la macchina impastava, lasciava lievitare, poi tagliava, modellava, disponeva tutto su un lentissimo nastro trasportatore e intanto il prodotto lievitava mentre avanzava piano verso il forno, nel quale entrava da solo sempre sul nastro trasportatore, poi usciva, raffreddava e infine veniva confezionato.
Tutto con una sola, complicatissima macchina.
Non per questo si lavora necessariamente male.