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Info per potatura ginestra

Ditonerosso

Aspirante Giardinauta
Salve! Ho una ginestra che è stata gestita ad albero (6 rami acirca 10 cm dalla base) pura essendo stata impiantata in maniera molto superficiale.
E' cresciuta di circa 1,80m ma le ultime perturbazioni hanno fatto disastri: sradicata, abbattuta e 3 grossi rami cono stati divelti dalla base.
Ho provveduto a
- raddrizzarla ed assicurarla
- posizionare del mastice per potature sulle ferite

Considerato che ormai forse è troppo grande per scavare e fissare meglio le radici e la base, pensavo di:
- potarla drasticamente: max 1m
- apportare della terra per solidificare la zona magari con degli innesti nel terreno con qualche paletto

Che ne dite? Cosa mi suggerite come possibile alternativa?
Per la potatura, quando mi consigliate di effettuare l'"eventuale" taglio drastico?

Saluti.
 

di mauro rosario

Master Florello
Il mio consiglio ricade oltre ad una drastica potatura la pianta va tirata fuori scavando una buca di almeno una 70 di cm ed una volta messa a dimora arrivati a 40 cm vanno inserite delle pietre che faranno d'ancoraggio alla pianta,ciao e buona coltivazione
 

Ditonerosso

Aspirante Giardinauta
Cioè? ...

1) scavo tutto intorno e la estraggo.
Domande:
- Quando ... già adesso, prima della fioritura?
- Diametro consigliato del buco per preservare le radici? ... non ho idea di come sia fatto l'apparato radicale
- Se trovo radici le estraggo o le taglio?

2) Estratta la pianta scavo per fare un buco di 70 cme posiziono la pianta

3) ricopro di terra fino a 40 cm

4) aggiungo le pietre

5) finosco di ricoprire

6) attendo la fine della fioritura

7) poto ... a che altezza da terra?
 

di mauro rosario

Master Florello
Da quello che tu hai detto riguardo la messa a dimora della pianta in modo superficiale ritengo che l'apparato radicale sia superficiale anche questo,quindi basta fare uno scasso intorno alla pianta e verrà fuori senza incontrare problemi ,il lavoro va fatto adesso e non a fine fioritura ,la buca va fatta 70 x 70 si inserisce la pianta ,si copre con il terriccio sino a 40 poi si mettono dentro delle pietre formando uno strato da 15 cm e il tutto va coperto con il terreno che a 20150220_114856.jpg sua volta va pressato con i piedi ,poi si pota la pianta a 50 cm da terra.e vada data una buona dose d'acqua,riguardo la sua concimazione questa va fatta a fine marzo con un npk equilibrato,spero di essere stato chiaro,se si sono altri problemi fammi sapere,ti mando la foto di una delle mie ginestre che qui nascono spontanee,ciao e buona coltivazione
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Non mi pronuncio sull'efficacia del riposizionamento, ma solo perché personalmente non lo farei: non sono così coraggiosa!
Posso però fornire alcuni preziosi consigli sull'allevamento della ginestra (probabilmente Cytisus x praecox, mi sembra dalla foto) basati sulla mia esperienza con due piante di oltre 10 anni.
La maggior parte dei Cytisus scoparius e C. x praecox deve essere potata ogni anno per tenere gli arbusti in ordine e impedire che gli steli si allunghino eccessivamente dando alla pianta quell'aspetto da "manico di scopa" che le caratterizza anche per la fragilità contro le avversità (vento, neve, ecc.). Se lasciate libere di svilupparsi per alcuni anni, diventeranno spoglie alla base e produrranno anche meno fiori.
La potatura deve iniziare presto (nel senso di piante giovani), in ogni caso prima che i rami principali diventino adulti e lignificati. Ogni anno, quindi, a fine fioritura (giugno- inizi di luglio) potare i rami che hanno fiorito fino al punto in cui si stanno sviluppando i nuovi getti o si riconoscono gemme rigonfie. L'obiettivo è di rimuovere almeno metà della vegetazione prodotta l'anno precedente.
Non potare assolutamente fino al legno vecchio perché i cytisus non ricacciano facilmente nuovi germogli. Così come gli arbusti trascurati o molto vecchi non rispondono a potature severe tanto che risulta preferibile la loro sostituzione.

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Ecco i miei due esemplari di Cytisus x praecox "Alba" e "Allgold" (ultima fioritura primavera 2011) defunti proprio sotto il peso di due nevicate nell'inverno 2012/13 che ne hanno spezzato i rami più giovani fino all'attaccatura sul legno vecchio. Invana l'attesa di una ripresa di ricaccio sui rami ormai lignificati. Eliminate l'anno scorso.
 

Ditonerosso

Aspirante Giardinauta
Mi dispiace ... erano molto belle.

In merito alla spiegazione superficiale ... scusa ma sono un neofito ed ho acquisito la cura del giardino solo dallo scorso giugno: tra malattie e rogne varie ... complicato ... tanta roba da sapere ... tante indicazioni differenti e contraddittorie ... ma comunque bello e soddisfacente.

L'impianto radicale ... comunque è molto superficiale tanto che la zolla della pianta originale era al livello del terreno.

Grazie e Ciao!
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Ti fa onore che tu cerchi il più possibile di accudire le piante ereditate.
Posso confermarti che anche le mie, benché piante con più di 10 anni, non avevano un grande apparato radicale profondo, anzi...
Per quanto riguarda la ginestra, soffre il fatto di non essere stata accudita al meglio durante gli anni passati; persa per persa, dopo la fioritura potresti cercare di abbassare i rami più lunghi e vecchi cercando di individuare i getti nuovi più in basso possibile. Se fossi nella tua situazione, intanto pianterei dei supporti verticali a fianco cui legare i rami in modo che eventuali altre giornate di bora o maltempo non possano recare troppo danno. Personalmente abbandonerei l'idea dello sbancamento della pianta intera con questo freddo (minime previste attorno allo 0°C o anche meno per i prossimi giorni).
 
Ultima modifica:

Ditonerosso

Aspirante Giardinauta
dopo una girgiornata di vento molto forte che la aveva sradicara e che aveva causato la rottura di 3 grossi rami, ho messo del mastice da potatura fulla ferita ed ho piantato un palo di ferro vicino. Ho provvisoriamente bloccato il palo alla pianta subito sopra l'attattaccatura dei rami superstiti.
Appena passa questa perturbazione e condomini permettendo .. farò l'intervento.

La cosa che mi lascia perplesso è che sulle caratteristiche della pianta ho trovato che viene utilizzata per consolidare i pendii e pertanto pensavo che l'apparato radicale fosse molto sviluppato e robusto ...

Grazie.
 

di mauro rosario

Master Florello
Nella vita prima o poi si devono prendere delle decisioni e per una pianta che il vento a tirato giù non c'è nessun ancoraggio che tenga l'unica soluzione è tirarla fuori e rimetterla nella buca con l'apparato radicale il più profondo possibile e l'ancoraggio va fatto alla radice,poi fai quello che vuoi .Io ti ho dato il mio consiglio come tecnico agrario,ciao e buona coltivazione
 
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