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Il Lavoro oggi

francesco saverio

Giardinauta Senior
Ciao A tutti
sono Saverio e vorrei tanto conoscere le vostre opinioni sul mondo lavorati
vo.Cosa ne pensate?Io posso solo dire che sto assistendo oggigiorno continuamente adelle novita' che fino ad un certo periodo non c'erano:
L'entrata dell' euro ci ha veramente impoveriti ed io che ho due figli
sono spaventato un domani dalla loro crescita che certamente ne risenti
ranno a livello lavorativo.Certo ci vorranno ancora parecchi anni, loro
adesso stanno studiando e poi andranno all'universita' ,ma l'idea che
tanto nostro sacrificio produrra' o potrebbe produrre loro solo del lavoro
part-time o call center, da padre attuale mi spaventa.Vorrei tanto conoscere
la vostra opinione al riguardo.
Saluto tutti. Ciao da:froggie_r Saverio
 

SeMi82

Aspirante Giardinauta
Ciao Saverio,
non è l'euro che ha creato questa crisi.
E' il gap legislativo. Purtroppo la legge consente ai datori di lavoro di sfruttare i giovani finché ne han voglia.
Lo sto "vivendo" sulla pelle.
Ho 24 anni, ho un lavoro che mi piace, per il quale ho studiato, ma purtroppo passo da un co.co.pro. ad un contratto di apprendistato...sai perchè? perchè è la prassi.
Eppure svolgo un lavoro da dipendente (8 ore al giorno, lavoro di routine... ecc ecc). Ovviamente tutto per pagare meno contributi da parte dei datori di lavoro..e la conseguenza è la precarietà. Beh mi pare un compromesso poco equo.

Un consiglio: l'università ai tuoi figli falla scegliere bene... alcune oggigiorno non servono più a niente.
 
S

scardan123

Guest
Si è passati da un eccessiva presenza di tutele, a una eccessiva assenza.
Vedo in ufficio da me due persone, che fanno lo stesso lavoro: una con la maternità e qualche problema di salute se ne è stata a casa per mesi, pagata. L'altra che se facesse un figlio ha la certezza che la sbatterebero fuori, niente rinnovo del contratto. Una non fa niente e dice "tanto che possono farmi?", l'altra lavora un sacco e dice sempre "speriamo non mi licenzino, non so cosa farei". Ma una equa via di mezzo, mai???

Una volta assumere una persona era come sposarla: non potevi liberartene mai, oggi invece molti sono assunti su base settimanale o mensile. Io penso che sia profondamente ingiusto. Certo in alcuni casi permette di assumere persone che non assumeresti mai, in altri casi permette di supplire a momentanei picchi in cui ti serve avere più gente che però non potresti tenere nei momenti di calo, e a volte è utile un co.co.co se lo usi come un lungo periodo di prova, ma.... non puoi lasciare una persona a vita precaria. O la licenzi, o la assumi davvero: insomma, patti chiari.
Io non parlo da precario, a me va di lusso, ma vedo molti che sono precari da anni e non c'è altro motivo che il volere risparmiare qualche misero soldino da parte di chi li impiega. Lo trovo indecente, inoltre demotiva chi lavora con un qualche contrattino presa-in-giro, e dà una pessima impressione ai colleghi che invece lavorano a tempo indeterminato.

Il discorso che questi co.co.co servano a introdurre chi è giovane nel mondo del lavoro è totalmente ipocrita: se uno vale o no, è capace o no, non dipende dall'età. Si vede subito con un buon colloquio e 2-3 mesi di prova se uno è un furbetto o se è un bravo lavoratore.
 
S

scardan123

Guest
Ah, dimenticavo, il quadro normativo che ha portato di fatto alla precarizzazione del lavoro non ha alcuna attinenza con l'unificazione della moneta, che semmai ha avuto alcuni effetti positivi per gli interessi sul debito pubblico.
I rincari di cui parla francesco saverio non sono conseguenza diretta del passaggio all'euro, di per sé neutro sul piano dei prezzi, ma di come è stato applicato, cioè in modo 1-poco controllato e 2-decisamente non neutro. Di fatto ha operato come una sorta di ultima inflazione nazionale, visto che ora -con la moneta europea- il tasso di inflazione è sotto il controllo della banca centrale, non più dei singoli stati, che quindi non possono emettere più o meno moneta per gonfiare/sgnofiare la loro inflazione nazionale in base a quel che gli fa comodo.
 

francesco saverio

Giardinauta Senior
Ciao Scardan,
mi fa molto piacere che qualcuno abbia avuto qualche interesse per questo problema da me esposto.Devo sincecamente dire che mi aspettavo di piu' nel senso che volevo delle opinioni da parte di piu' giardinauti, forse non interessa il problema o forse non gli riguarda.Sul tipo di universita' da far fare ai fligli certamente saranno loro a decisere.Io posso solo indirizzarli nel giusto modo.
Comunque mi fa piacere se qualcuno mi possa consigliare al riguardo poi per l'euro, hai ragione tu sono stati i commercianti coaudiuvati dal nostro sistema
di non controllo.IO ho un fratello che vive in germania, sposato con una tedesca e posso dire a suo dire che li' non e' avvenuto niente di simile.
Adesso e' molto difficile che il sistema possa riequilibrarsi, anche perche' manca il lavoro e quello che si offre e' purtroppo sottopagato e sono dei contratti a termine.Speravo che il nostro governo facesse qualcosa al riguardo
e lo spero tutt'ora, i notsri figli ne hanno bisogno.Io ho avuto molta fortuna nella vita , ma ho fatto sascifici che oggi chiunque non riuscirebbe a fare.
Ciao Ciao ti saluto :lol: :lol: Saverio
 

Pin

Master Florello
Posso considerarmi una datrice di lavoro, ma non mi metto tra quelle che se ne approffittano.
La segretaria dello studio si è fatta i suoi 30 mesi di apprendistato, ora è a dempo indeterminato, funziona bene e quindi resta.
Perchè non usufruire di agevolazioni che vanno bene per il lavoratore e datore di lavoro?
Ho avuto anche dei co.co.co, ho dei clienti che ne abusano.
Ho dei clienti che dando lavoro a circa 500 persone, sono strozzati dai contributi, quindi i nuovi inserimenti sono contratti a progetto.
Il male sta all'origine, logicamente non tengo conto di chi ne abusa o se ne strafrega.
Vivendo varie realtà sono addentro ai vari problemi e riesco a vederli da ambo le parti. Da una parte devo dare consulenza a come spendere meno, dall'altra sono riuscita a far inserire varie persone nel mondo lavorativo.
Il discorso è sempre lo stesso, ed è come un gatto che gira in tondo e si morde la coda.
Se gli enti previdenziali sono in deficit hanno bisogno di soldi, se i datori di lavoro devono pagare somme eccessive di contributi, si rifanno su contratti vacillanti, rendendo i giovani dei precari che invecchiano.
Le riforme da fare sarebbero molte e il discorso è molto + ampio.
Sono anche una madre che ha avuto i suoi problemi sull'indirizzo scolastico da consigliare, certo non imporre.
Sognavo un architetto.............
Lui ha sempre sognato moto e motori.
Quindi lavora in una concessionaria d'auto.
Indirizzare i figli verso una strada o un'altra? Se ne può discutere, ci si arrabbia in quanto genitori, ma alla fine giustamente fanno quello che vogliono.
E' da dire che oggi come oggi è difficile che riescano alla prima a trovare la loro strada, ma credo che l'aiuto che gli possiamo dare come genitori è quello di spronarli a cercare di realizzarsi, sostenendoli aiutandoli ma senza imporsi
 

Starla

Giardinauta Senior
Si è passati da un eccessiva presenza di tutele, a una eccessiva assenza.
Vedo in ufficio da me due persone, che fanno lo stesso lavoro: una con la maternità e qualche problema di salute se ne è stata a casa per mesi, pagata. L'altra che se facesse un figlio ha la certezza che la sbatterebero fuori, niente rinnovo del contratto. Una non fa niente e dice "tanto che possono farmi?", l'altra lavora un sacco e dice sempre "speriamo non mi licenzino, non so cosa farei". Ma una equa via di mezzo, mai???

:confuso: Ma lavoriamo nella stessa azienda??!?! Io sono quella che è nello stesso posto da 4 anni con contratto a tempo determinato... ma mi ritengo fortunata perché il lavoro mi piace ed è leggero, contributi ferie e quant'altro... certo sentire sempre la sedia che balla sotto le chiappe non è bello... ma si prende quello che c'è.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Vedendo com'è il lavoro oggi, credo ci sia un profondo abisso tra quello che è l'università e il mondo del lavoro "reale". I datori di lavoro approfittano dell'attuale legge per abusare dei contratti a progetto, nati per tutt'altro scopo, ma divenuti ormai prassi, perciò sarebbe necessaria una riforma in tal senso. Però io vorrei anche fare un discorso di autocritica nei confronti di chi si iscrive all'università o di chi indirizza i giovani alla scelta delle facoltà: ci sono alcune lauree assolutamente inutili, non tanto per il contenuto o la preparazione, quanto per la totale assenza o quasi di sbocchi lavorativi, che fanno sì che i giovani laureati si ritrovano in mezzo alla strada senza nessuna possibilità se non quella di cambiare continuamente posti di lavoro precari, che dopo aver trascorso 10 anni in università si ritrovano in età da famiglia senza avere nulla di certo per il proprio futuro. Ora, certamente anche l'università sarebbe da riformare, o se non altro snellire, ma credo che la scelta di quale facoltà frequentare dovrebbe essere fatta sulla base delle effettive richieste, piuttosto che sulla moda del momento o sul nome che attira di più.
Inoltre secondo me non è da sottovalutare nemmeno la possibilità di non fare l'università: ci sono un sacco di lavori richiestissimi che richiedono solo il diploma (e che alla fine vanno a fare anche i laureati perchè non trovano ciò per cui hanno studiato), o nessun diploma. Avete idea di quanto guadagna un idraulico o un artigiano in genere? Tutti lavori che non vuol fare più nessuno perchè i ragazzini sono spinti a cercare sempre un obiettivo come la laurea, che purtroppo per come stanno oggi le cose non è più all'altezza dell'idea che ci si faceva un tempo.
Non dico che sia positiva questa situazione, ma molto spesso al giorno d'oggi di fronte alla prospettiva di studiare altri 10 anni e trovare lavori precari per altri 10, un ragazzo neo-diplomato dovrebbe almeno prendere in considerazione l'idea di cominciare a lavorare fin da subito. Almeno si mette avanti...
Per non parlare del fatto che solo il 30% di chi si iscrive all'università raggiunge la laurea, perciò quel restante 70% magari se iniziava a lavorare prima avrebbe se non altro risparmiato i soldi degli anni che ha studiato....
 
S

scardan123

Guest
ci sono alcune lauree assolutamente inutili, non tanto per il contenuto o la preparazione, quanto per la totale assenza o quasi di sbocchi lavorativi,
Inoltre secondo me non è da sottovalutare nemmeno la possibilità di non fare l'università: ci sono un sacco di lavori richiestissimi che richiedono solo il diploma

Del tutto d'accordo con Boba. La scelta dell'università va anche guidata da un sano realismo, cioè decidere se quella cosa che mi piace la faccio 3-5 anni e poi vado a suonare in strada, o se invece mi dà una buona prospettiva. Se non mi dà un lavoro, allora la coltivo come un hobby, o come seconda laurea, o come passione personale o se ho una famiglia ricchissima alle spalle. E mi laureo invece in qualcosa che mi piace e mi dà anche delle prospettive.

Ci sono un mucchio di giovani laureati mediocri che non trovano niente, mentre un falegname mediocre ad esempio troverebbe subito. E non è certo un lavoro umile, sporco o ridicolo. Penso che se uno si iscrive all'università ha senso farlo solo se la fa molto bene: ci sono imprese che ad esempio selezionano -giustamente- solo tra i 110lode, cioè se non sei laureato col massimo non ti guardano manco in faccia, e questo perché ci sono ormai troppi laureati scarsini, che magari non sanno parlare una lingua straniera in modo decente, o che hanno fatto l'università per fare la bella vita mantenuti da mamma e papà.
Spesso anche succede che vengono fatti iscrivere dai genitori che voglio un figlio o una figlia "dottore" (senza sapere che in TUTTO il resto del mondo è dottore solo chi è medico, o chi ha un dottorato di ricerca, non certo un laureato!).
 
Ultima modifica di un moderatore:

francesco saverio

Giardinauta Senior
Ciao a tutti i giardinauti e non,
devo mandare un affettuoso saluto a pinuccia (imprenditrice) a bob74
e a Starla che vivamente mi hanno risposto,e quindi ho avuto parecchie
notizie su questo problema.Per l' universita' ai miei figli, e' chiaro che io
faro' il sacrificio di mantenerli, dopodiche' saranno loro ad andare avanti nello studio.E se andranno bene e un domani si dovrebbero laureare, certamente si vedra'.Poi il mondo lavorativo e' un altro pianeta, sinceramente anche in anni
addietro (anni 70) inizi anni 80.Io che sono un diplomato nautico non riuscivo
a trovare lavoro come (allievo macchinista), per cui mi adattai ad imbarcarmi come (giovanotto macchinista) e lo trovai del lavoro, soltanto grazie a conoscenze.Da tener presente che chiaramente era un lavoro , lontano dalla famiglia e iniziavo a dover fare i sacrifici che riconosco che oggigiorno sareb-
bero difficile da farsi.Io abito anche in una realta' (SUD) dove i giovani sono la manodopera del domani e anche dell' oggi, per cui mi aggrappo alla speranza che i miei figli un domani possano anche loro effettuare dei sacrifici per il loro
avvenire, almento me lo auguro.Poi dico a Pinuccia che mi sembra molto logico il suo ragionamento poiche' vive il problema bilanciato, oero' in giro
conosco tante realta' dove per mancanza di lavoro i giovani devono adattarsi alle piu' svariate situazioni.Se volete rispondermi, saro' felice di dialogare ancora con chiunque.
Ciao Ciao dacat: cat: :lol: :lol: Saverio
(Il sorriso di un bambino,guarisce il pianto di un addio)
 

francesco saverio

Giardinauta Senior
Ciao a tutti i giardinauti e non,
devo mandare un affettuoso saluto a pinuccia (imprenditrice) a bob74
e a Starla che vivamente mi hanno risposto,e quindi ho avuto parecchie
notizie su questo problema.Per l' universita' ai miei figli, e' chiaro che io
faro' il sacrificio di mantenerli, dopodiche' saranno loro ad andare avanti nello studio.E se andranno bene e un domani si dovrebbero laureare, certamente si vedra'.Poi il mondo lavorativo e' un altro pianeta, sinceramente anche in anni
addietro (anni 70) inizi anni 80.Io che sono un diplomato nautico non riuscivo
a trovare lavoro come (allievo macchinista), per cui mi adattai ad imbarcarmi come (giovanotto macchinista) e lo trovai del lavoro, soltanto grazie a conoscenze.Da tener presente che chiaramente era un lavoro , lontano dalla famiglia e iniziavo a dover fare i sacrifici che riconosco che oggigiorno sareb-
bero difficile da farsi.Io abito anche in una realta' (SUD) dove i giovani sono la manodopera del domani e anche dell' oggi, per cui mi aggrappo alla speranza che i miei figli un domani possano anche loro effettuare dei sacrifici per il loro
avvenire, almento me lo auguro.Poi dico a Pinuccia che mi sembra molto logico il suo ragionamento poiche' vive il problema bilanciato, oero' in giro
conosco tante realta' dove per mancanza di lavoro i giovani devono adattarsi alle piu' svariate situazioni.Se volete rispondermi, saro' felice di dialogare ancora con chiunque.
Ciao Ciao dacat: cat: :lol: :lol: Saverio
(Il sorriso di un bambino,guarisce il pianto di un addio)
 

Tino1

Giardinauta Senior
Io ho 2 figlie che ora hanno 38 e 31 anni sposate con 1 figlio per una.Premetto che io ho fatto solo fino alla terza media e ho iniziato subito a lavorare perchè i miei non erano ricchi e avendo altri 3 figli prima di mè avevano bisogno di grana.Dicevo delle mie figlie,la prima non aveva tanta voglia di studiare e quindi dopo la terza media ha iniziato a lavorare.La seconda invece era un pò una secchiona e il suo sogno era di diventare veterinaria ma il mio stipendio di allora non mi permetteva di farla andare avanti negli studi,così finita la terza media aiutava mia moglie in casa.Oggi è sposa felice e suo marito ha un'azienda con 40 operai.Però il suo sogno era di andare avanti a studiare e io ora mi trovo veramente pentito di non avere fatto il possibile per realizzarlo.Tutto questo per dire che anche senza l'università si sono sistemate.Però erano altri tempi,ora so che è diverso.:Saluto:
 
M

marco48

Guest
Purtroppo tutto quello che è stato detto è vero, l'euro non c'entra nulla con il fatto che siamo più poveri, la sua introduzione senza controlli è stata un disastro, ma è il quadro legislativo ad essere molto carente. Non mi spiego perchè una grande azienda possa avere dei lavoratori precari assunti ogni 4 mesi, ci vorrebbe un controllo, ovvero la possibilità di avere lavoratori precari solo nei periodi di punta lavorativa e non per tutto l'anno. Non si spiega il fatto che nella stessa azienda e con le stesse mansioni ci possano essere lavoratori assunti a tempo determinato ed anche a tempo indeterminato. Io non capisco come mai i lavoratori a tempo determinato non possono sommare i periodi lavorativi per avere gli scatti di anzianità. E' possibile lavorare periodicamente, 4 mesi l'anno, in aziende per un tempo anche di 10 anni ed essere assunti sempre al minimo dello stipendio.... Capisco la necessità dell'assunzione dei precari, ma essi andrebbero pagati con il salario massimo che si può raggiungere all'apice della carriera per quella mansione, il datore di lavoro sarebbe invogliato ad assumere a tempo indeterminato perchè pagherebbe il minimo, ed il lavoratore avrebbe un salario che gli permetterebbe di vivere un periodo di relativa tranquillità in caso di licenziamento. Ma stiamo parlando di lavori legali, il discorso cambia radicalmente se si parla di lavoro in nero. Non dobbiamo sottovalutare il problema, tutte le grandi aziende si servono di lavoro in nero, non direttamente ma attraverso il sistema di appalti e subappalti. Il lavoratore, ultimo chiodo del carro, in moltissimi casi è in nero, oppure messo in cassa integrazione dalla stessa azienda che poi lo fà lavorare dandogli un contentino...Se poi parliamo di licenziamenti la situazione si fà drammatica, le grandi aziende hanno capito come fare a licenziare il personale, creano una società dal nulla che assume i lavoratori esternalizzati, garantiscono le commesse per due anni, poi chiudono i rubinetti e zac il giochetto è fatto. La crisi dipende anche dalla mancanza di certezze, non si possono fare investimenti se non si ha almeno una speranza di introiti per il futuro, il presente purtroppo non è rosa, ci vorrebbero delle leggi chiare e la continuità legislativa mentre adesso la politica spazia dall'estrema destra all'estrema sinistra...Sono pessimista purtroppo.:Saluto:
 

milla04

Maestro Giardinauta
Approvo quanto è stato detto: il passaggio all'euro ha offerto una ghiotta occasione per aumentare prezzi e tariffe, quindi lo spropositato crollo del potere di acquisto è causato da chi non ha ritenuto necessario controllare e punire eventuali colpi di mano.:burningma
Riguardo al lavoro trovo che negli ultimi anni le condizioni dei lavoratori siano peggiorate visibilmente: gli imprenditori approfittano di ogni cavillo e possibilità di interpretazione delle disposizioni in tema di lavoro a tempo determinato pur di sfruttare la gente, che è diventata povera, ricattabile, deve sempre più ricorrere a indennità di disoccupazione, non può chiedere un prestito o fare finanziamenti per costruirsi una famiglia perchè ha incertezza del proprio futuro, le donne se decidono di avere figli si ritrovano con una bella pedata sul sederecat: ... e poi penso a quei lavoratori che, crescendo, riescono sempre meno a trovare lavoro, perchè agli imprenditori costa meno un ventenne.
Mancanza di rispetto verso persone trattate come oggetti da usare e buttare via a piacimento, mancanza di lungimiranza da parte di chi governa perchè, se i consumi si stanno riducendo sempre più, è perchè si stanno esaurendo i risparmi e il futuro fa paura.
Ma permettetemi di dire che quando il precedente governo ha cercato di dare una colossale spallata all'articolo 18 e quindi ad un grosso diritto dei lavoratori, ho visto sfilare per le strade e andare a votare padri e madri preoccupate, ho visto partecipare alle assemblee dipendenti pubblici non direttamente interessati al problema, mentre la stragrande maggioranza di giovani si preparavano beati ad andare in spiaggia (ricordo che si schiattava di caldo quando mi recai a votare al referendum quella domenica, in un seggio elettorale popolato solo da gente di mezza età:astonishe ).
Penso che certamente non è facile lottare contro la cecità di una manica di politici ciechi e sordi ai bisogni della gente, ma i diritti che via via sono stati acquisiti sono tutti frutto di lotte, di proteste, di scioperi, di giorni passati in piazza a gridare la propria rabbia e a dimostrare la propria determinazione: io vedo in giro ragazzi distratti, svogliati, preoccupati più al modello del proprio cellulare che al fatto che si stia rubando loro il domani.
 

cancy

Aspirante Giardinauta
Ciao Saverio,non so se hai letto il mio sfogo sul 3D lavoro,comunque ti dico che ho 28 anni,mi sono diplomata al liceo classico e quando tutti si aspettavano l'iscrizione alla facoltà di lettere,ho stupito più di uno iscrivendomi alla facoltà di farmacia,corso di Chimica e Tecnologie farmaceutiche.Ora sono laureata e abilitata alla professione di farmacista,ma sono ancora "in cerca di prima occupazione"e qui in sardegna è la FAME.Aspetto con ansia che i supermercati si sveglino,nel frattempo ho cercato lavoro come farmacista e come chimico,solo risposte negative.
Ho provato a cercare altri lavori,ma sono prese in giro(vedi call center).Purtroppo vivo ancora con i miei genitori perchè cmq o hai 2 stipendi (quindi un fidanzato o simili) o resti dai tuoi per semplice calcolo matematico.Il mio ragazzo era un collega di università:alla fine ha mollato tutto,si è trasferito in veneto per 2 anni e poi finalmente ha trovato per cosi dire lavoro qui.E' come te,solo marinaio e non motorista.Ho passato gli ultimi tre anni praticamente senza di lui,in solitudine ma almeno ha guadagnato i soldi per la caparra della casa.Ora che io ho finito gli studi pensavamo di sposarci ma il suo solo stipendio per quanto buono non ci basterebbe.
Ai normali problemi lavorativi di cui si parlava sopra,qui in sardegna si aggiunge l'handicap dell'essere un'isola e mi accorgo della differenza di clima pensando a quanto facilmente in altre regioni si possa lasciare il lavoro per trovarne un altro più gradito.Qui da noi anche se devi mangiare m....a ti tieni il tuo misero lavoretto finchè dura!
E che la smettano tutti di dire che gli italiani sono mammoni!Siamo costretti a rimanere a casa dei genitori!
I tuoi figli spero che arriveranno nel mondo del lavoro in un momento migliore,se vogliono laurearsi fa capire loro che è dura e dovranno sacrificare molto.Non è bello essere senza un soldo mentre i tuoi amici sono emigrati per lavoro e possono godersi i frutti meritati.L'unico consiglio che posso darti è di guidarli a un percorso universitario in cui ci siano diversi sbocchi.
Io potrei fare la farmacista o l'informatore o il ricercatore o il chimico.Ma se voglio avere un futuro con il mio marinaio devo stare ferma in un posto o incontrarci sarebbe veramente impossibile.Tu lo sai.:Saluto:


PS per Milla:vedrai, il giorno che il paparino(che il cellulare glielo ha comprato)
schiatta e la pensioncina finisce,i cari giovanotti nati dall'84 in poi sbatteranno il loro morbido se de r ino.E impareranno cosa vuol dire sacrificio!I genitori salvino i bambini di oggi perchè non siano i pigri parassiti a cui tutto è dovuto come sono oggi
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Aggiungo se qualcuno ha visto la puntata di report in cui si parlava di lavori precari e contratti a progetto, che in molti casi (vedi aziende ospedaliere), per l'azienda che assume costerebbe di meno assumere a tempo indeterminato piuttosto che a progetto, eppure la prassi è quella perchè le cooperative che forniscono i lavoratori in pratica obbligano l'azienda a questo sistema, perchè dietro c'è tutto un giro di clientelismi vari...
 
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