Credo di parlare a nome di molti che hanno scritto in quella discussione dicendo che non si vuole scoraggiare la semina a prescindere, ma che le esperienze fatte vanno in questo senso. Se leggi i post di Fabiaoit (#309 e altri), puoi renderti conto che invece c'è anche chi ci riesce.
I semi di peonia erbacea necessitano di periodi di caldo/freddo alternati per svilupparsi correttamente; leggendo in rete esperienze di forumisti americani mi pare di aver capito che, nel primo periodo di vernalizzazione, le radichette dei semini in germinazione devono raggiungere una lunghezza di almeno una decina di cm prima di passare alle condizioni di luce-calore favorevoli allo sviluppo delle prime foglioline (ovviamente nel substrato di coltura). Non serve dire che le piccole piantine sono molto delicate e facile "preda" di attacchi fungini o delle avversità atmosferiche e climatiche.
Quindi non è proprio una passeggiata, non è impossibile, ma solo difficile: serve pazienza, dedizione, conoscenza delle tecniche e dei trucchetti per accelerare i varii passaggi, e non ultimo un buon fattore C.