Connie, un fico secco rilassati, agitati ma di brutto, muoviti, scekkerati, arrabbiati, dacci con la tastiera sul muso al comput, sfracella l’albicocco, arrotellati il filo del telefono al dito, gonfiati i muscoli di verde ulkiano, strapianta a male parole il gelso, salta sui calli del primo che incontri, prendi a calci in calo i passatisti, abbatti le colonne del tempio, fai pipi sul tappeto buono, taglia i biffi a giribildi, fanne di tutti i colori fino al punto che il tuo sangue ribolla come yogurt.
poi allora io credo, credo solo perchè non mi applico nel faticoso lavoro e la difficile arte e il sollazzoso passatempo di allevare piante; però appunto credo e paragono l’operato del giardiniere a quello dell’artista, è solo diverso il medium, terra al posto della tela e fiori al posto dei colori, che banalità si direbbe, e che ho detto!
insomma il giardino come mera opera di “Land Art” o “Earth Art”; oggi ho comprato un librino con i progetti e gli ultimi lavori di Christo (l’artista, non il figlio di Dio), che dopo aver impachettato il Reichstag o il Pont Neuf, ha impachettato degli alberi, ci son delle immagini dell’impacchettamento, un lavoro bellissimo. La natura è usata per l’opus, i giardini non sono che delle banali opere di Land Art, le lunghe siepi di bossi topiati in qualsiasi forma esse siano, sono come la Spiral Jetty di Robert Smithson
o come le opere di Christo, e il cane di fiori di Jeff Koons
che ci accoglie davanti alla facciata del Guggenheim di Bilbao è un giardino in verticale con la forma di cane.
Un mesetto fa si parlava dei lavori di alcuni architetti paesaggisti pubblicati su Gardenia, alcuni erano palesemente ispirate o almeno citavano opere minimaliste o Land Art, diciamo lavori di ricerca solo che erano bruttini, per mancanza di concetto e di ispirazione.
A Sissinghurst nel prato i percorsi verdi di erba rasata, disegnano spazi/aiuole gialle dove l’erba viene lasciata crescere e quindi seccare; l'aspetto è quello di un quadro informale quasi un Calder con forme gialle su fondo verde; un’immagine emozionante e concettuale: passeggiare tra l’erba secca; questa è un’opera di “Land Art” o è solo un giardino?
Di etica e più difficile parlarne ora qui, ma mi fanno molto più impressione i governanti, che ne dovrebbero assolutamente parlare ma fanno di tutto per non andare a Joannesburg.
Cara Connetta, brindiamo con l’Averna che è caldo, arrapante e ha preso tanto sole come te, il Braulio invece è proprio un’erbaccia amara e fa contorcere i denti.
[ 01-09-2002: Messaggio scritto da: trem ]