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Giardinaggio: contraddittorio per "natura"

C

Constance Spry

Guest
Già una volta abbiamo affrontato questo argomento nel post di Rita Finocchi "Ma è vero amore?", ed ora è ritornato a galla con "Spargendo sementi" di Lucia.
Non so voi, ma io trovo che il giardinaggio sia qualcosa di innaturale, una forzatura della natura. Nella maggior parte dei casi gradevole, pregevole, non invadente. Ma in ogni caso il giardiniere opera delle scelte su uno spazio, prediligendo questa o quella specie botanica.
Penso che nessun tipo di giardinaggio possa dirsi immune da considerazioni di tipo etico, neanche quello che viene abusivamente definito "biologico".
Voi cosa ne pensate?
 
R

RINO

Guest
Conny! bella scoperta! ;)
Già il fatto di potare una pianta , lo fai per chi!? per la pianta secondo alcuni.......
mah e vai a capire come ha fatto il mondo a formarsi senza l'aiuto dell'uomo! :D
Ciao e ... rilassati! :D
 
A

arrocco

Guest
Connie, ha ragione rino : rilassati.

La natura ha assoggettato l'uomo per millenni, adesso e' il contrario e certamente il giardinaggio e' una delle piu' evidenti e orribili prove.
Cosa facciamo ?! Semplice, se amiamo veramente la natura come andiamo a spifferare ai 4 venti, allora facciamo....niente !!!
Anzi, connie,..... rilassiamoci.

Abbraccione
 
C

Constance Spry

Guest
Sono rilassatissima, grazie! Come si fa a non essere rilassati dopo un piatto di penne al sugo con la ricotta salata?
Veramente ora che mi ci fate pensare mi piacerebbe un amaro Averna, ma non si può avere tutto...
Nessun'altra opinione da nessuno, oltre allo stato dei miei muscoli?
 
C

chicca

Guest
Credo che tu abbia detto tutto giusto: il giardinaggio è un operare delle scelte (egoistiche, per di più), e una forzatura. Ma secondo me, è comunque un "amare la natura", almeno se lo mettiamo a confronto con una bella gettata di cemento o di ghiaia, anche. In fondo anche questa è un'alternativa praticabile.
E poi come effetto collaterale delle nostre cure otteniamo anche il benessere delle piante, no? E' evidente che nessuno è trattenuto dal mettere una rosa in ombra perchè altrimenti magari ha freddo o si sente umida..la mettiamo al sole: siamo contenti noi perchè la rosa fiorisce, ed è contenta pure lei che sta al caldino.
Ovviamente per mantenerle il piede libero stradichiamo e infieriamo su tutta una serie di altre piante, che non abbiamo scelto.
Messa così, adesso che ci penso, potremmo anche estirpare rose, per dar aria alle infestanti..sarebbe sempre giardinaggio. E' la stessa cosa che con l'amore per gli animali: io adoro i gatti, ma detesto le pulci. Sono sempre animaletti, hanno pure un colore a loro dedicato, ma continuo a dare il Tivugon fra le scapole delle mie micie, pur di non vederle.
..mi sono infilata in un ragionamento che non funziona..mi sovviene che non considererei tanto "amante degli animali" uno che uccide il gatto per tenersi le pulci..mi sa che devo rifletterci un altro pò! ;)
 
A

arrocco

Guest
Chicca, dai retta a angelo tuo, .....rilassati....
 

Ornella.48

Maestro Giardinauta
Connie, invece dell'amaro Averna ti consiglierei un Braulio, che è più buono
Poi, seguirei il consiglio di Arrocco: rilassati!|
Se vai a fondo del tuo ragionamento, ci troviano a diventare vegetariani (e poi lo dice che il grano è contento di essere mietuto e le pesche di essere colte?), e poi a vivere in caverne perchè non possiamo abbattere alberi per fare palafitte ecc. ecc. ecc. ecc.!!!!!! :D
Accidenti a questa estate, sta facendo di nuovo temporale e io ho appena steso in giardino e mia figlia è andata ad un concerto all'aperto!!!
CIAO 1 :(
 
M

Maria A.

Guest
Secondo me non è il fatto di essere più o meno rilassati. E' che a volte effettivamente dei dubbi vengono, la vita (e intendo tutte le cose che ne fanno parte, giardinaggio compreso) per me non è fatta di certezze assolute, non è tutto bianco o tutto nero, insomma. Proprio ieri davo l'acqua al mio melograno (in vaso) e mi dicevo: "Ecco, 'stò poveraccio - scusate, ma io penso in romanesco - stà qui nel vaso. Se io me scordo de innaffiallo, che fà? Va bè che piove, ma mica pò andà sempre bene. Perciò, faccio bene a tenello nel vaso?" Non mi sono ancora data una valida risposta. Però se non ce lo tengo che tristezza il terrazzo spoglio! E' una forma di egoismo, allora. Una necessità di autocompiacersi? Forse sì.
E' come per Benny, il mio passero, vi ricordate. Gli ho salvato la vita, stà benone. Però è in gabbia. Ha una spalla ancora fuori posto, non credo riuscirà mai a volare. E' valsa la pena salvarlo? C'è chi dice sì, c'è chi dice no, c'è chi dice: mah!
Io per ora continuo a dire: mah!
Il dubbio permane
Ciao
Maria Acquaria
 
R

RINO

Guest
Il dubbio è il tarlo del colto ;)
Però un po di relax veramente non fà male!

ciao
 
T

trem

Guest
Connie, un fico secco rilassati, agitati ma di brutto, muoviti, scekkerati, arrabbiati, dacci con la tastiera sul muso al comput, sfracella l’albicocco, arrotellati il filo del telefono al dito, gonfiati i muscoli di verde ulkiano, strapianta a male parole il gelso, salta sui calli del primo che incontri, prendi a calci in calo i passatisti, abbatti le colonne del tempio, fai pipi sul tappeto buono, taglia i biffi a giribildi, fanne di tutti i colori fino al punto che il tuo sangue ribolla come yogurt.

poi allora io credo, credo solo perchè non mi applico nel faticoso lavoro e la difficile arte e il sollazzoso passatempo di allevare piante; però appunto credo e paragono l’operato del giardiniere a quello dell’artista, è solo diverso il medium, terra al posto della tela e fiori al posto dei colori, che banalità si direbbe, e che ho detto!
insomma il giardino come mera opera di “Land Art” o “Earth Art”; oggi ho comprato un librino con i progetti e gli ultimi lavori di Christo (l’artista, non il figlio di Dio), che dopo aver impachettato il Reichstag o il Pont Neuf, ha impachettato degli alberi, ci son delle immagini dell’impacchettamento, un lavoro bellissimo. La natura è usata per l’opus, i giardini non sono che delle banali opere di Land Art, le lunghe siepi di bossi topiati in qualsiasi forma esse siano, sono come la Spiral Jetty di Robert Smithson

rsmithsonspiral.jpeg


o come le opere di Christo, e il cane di fiori di Jeff Koons

koonspuppy3.JPG


che ci accoglie davanti alla facciata del Guggenheim di Bilbao è un giardino in verticale con la forma di cane.
Un mesetto fa si parlava dei lavori di alcuni architetti paesaggisti pubblicati su Gardenia, alcuni erano palesemente ispirate o almeno citavano opere minimaliste o Land Art, diciamo lavori di ricerca solo che erano bruttini, per mancanza di concetto e di ispirazione.
A Sissinghurst nel prato i percorsi verdi di erba rasata, disegnano spazi/aiuole gialle dove l’erba viene lasciata crescere e quindi seccare; l'aspetto è quello di un quadro informale quasi un Calder con forme gialle su fondo verde; un’immagine emozionante e concettuale: passeggiare tra l’erba secca; questa è un’opera di “Land Art” o è solo un giardino?

Di etica e più difficile parlarne ora qui, ma mi fanno molto più impressione i governanti, che ne dovrebbero assolutamente parlare ma fanno di tutto per non andare a Joannesburg.
Cara Connetta, brindiamo con l’Averna che è caldo, arrapante e ha preso tanto sole come te, il Braulio invece è proprio un’erbaccia amara e fa contorcere i denti.

[ 01-09-2002: Messaggio scritto da: trem ]
 
A

arrocco

Guest
Io brinderei una volta con l'uno e una volta con l'altro; e non mi importa se mi trovo nel mio giardino, o nel sahara o davanti un quadro di (come dici trem ? ) di land art o earth art.
 
V

Veon Itil

Guest
Cara Connie, l'ecologia e' la scienza delle scelte e delle contraddizioni. Faccio una scelta oggi e chissa' cosa accadra' domani. Inoltre la natura tende a fare quello che vuole... e meno male... altrimenti noi ricercatori avremmo gia' scoperto tutto da un bel pezzo ed invece ogni giorno devi combattere con le cellule che fanno quello che gli pare, batteri che crescono dove non devono...
L'etica poi e' ancora peggio cerca soluzioni tra tendenze opposte.
Se vuoi sentirti a posto con la coscienza evita i rimedi chimici e spera che si instauri un ciclo nel tuo giardino (NB non e' detto che il ciclo ecologico corrisponda alla tua idea), pianta un bel gelso che cosi' produci ossigeno (e anche se serve solo a lui e non contribuisci a migliorare l'effetto serra, magari ne ottieni comunque un litro in piu' di ossigeno che puo' servire).
Lasciando perdere i discorsi morali e moralistici, voglio trarne insegnamento: Piccoli gesti possono cambiare radicalmente la vita.
Non sono certo io a produrre l'effetto serra, ma non mi faccio spaventare dall'immensita' del problema, mi rallegro per ogni litro in piu' di ossigeno che il mio giardino puo' produrre, mi rallegro per ogni litro in meno di h2o sprecata, e' una goccia nel mare ma....
Pensa sempre alle conseguenze e alle relazioni tra le cose ti aiutera' a scegliere (e' per questo che talvolta scompaio dal forum, sto pensando a concimare le piante e quindi penso alle conseguenze).
Infine fai come me: vado in montagna dove rimango abbagliato dalla bellezza della natura e dove imparo molte cose sul giardinaggio piu' che sui libri. Guarda come fa la natura e imitala, sicuramente farai qualcosa di ecologico e di bello.

M il giardino ordinato! ;)
W le infestanti! ;)
 
A

Andrea Nick

Guest
Il giardino, l'orto e la passione per la natura le abbiamo perhce' in fondo ci piacerebbe vivere molto piu'naturalmente, molto piu' a contatto con la natura, ma poi viviamo dentro case di cemento in "villaggi" di milioni di persone che corrono su strisce
d'asfalto che nulal hanno a che fare con verdi boschi e alberi di frutti. Cosi siamo costretti a riproddure nei nostri terrazzi e giardini quell'ambiente naturale che piu' ci piace. E' normale, fa parte della nostra cultura e del grado di civilizzazione della nostra societa', certo non possiamo andare a vivere in una capanna nel bosco e vivere di qeullo che la natura ci offre e magari continuare ad andare in ufficio la mattina... e' un compromesso che abbiamo instaurato e al quale non possiamo rinunciare. E' solo un fatto di cultura... avete mai pensato che un abitante di una foresta pluviale, o in una savana non gli passa per la testa di coltivare Rose o orchidee per il gusto di vederle crescere.... in mezzo alle piante e alla natura lui ci vive, anzi in qualche caso ne fa letteralmente parte!

un saluto
Andrea
 
M

mitcha

Guest
Condivido il punto di vista di Connie. Se è vero, come io credo, che l'uomo non è(più) un animale, o se preferite non è SOLO un animale, dobbiamo accettare il fatto che gli atti dell'uomo sono per lo più influenzati dal suo cervello, nel bene e nel male. Al contrario di quanto dice Andrea Nick, anche nella foresta pluviale si coltivano le orchidee, o altri fiori, proprio perché l'uomo tende ad utilizzare la natura in tutte le sue forme, per scopi pratici ma anche puramente estetici, che sono poi i motivi che ci spingono a coltivare un nostro spazio verde.
Questo naturalmente non implica che noi dobbiamo sfruttare, inquinare, distruggere...
giustissime le affermazioni di Veon, le nostre decisioni, anche le più piccole hanno effetto sull'ecosistema, ma la questione, a mio avviso, posta su un altro piano.
E' una contraddizione? Probabilmente si.
Ma allora tutta la storia dell'uomo (e scusatemi se mi lancio un po' troppo) è una storia di contraddizione, di lotta contro i limiti della propria natura...
O no?
 
L

LuciaR

Guest
Non condivido affatto questi inviti al rilassamento ogni volta che si propongono riflessioni più ampie sul senso del giardinaggio.
Per qualcuno sarà rilassante potare la siepe ascoltandosi in cuffia Ligabue e pensando alla pastasciutta che mangerà a cena, mentre qualcun altro preferirà fermarsi a riflettere sul senso delle cose. Ognuno ha la sua inclinazione e vive le proprie passioni a modo suo. Il "rilassati!" sottointende, anche se bonariamente, una disapprovazione (senza offesa per nessuno).
Personalmente trovo stimolante parlare anche di questi argomenti.
Certo, affrontando questioni importanti e difficili come queste, è facile essere generici, oppure estremizzare, ma confrontarsi può servire a trovare un punto di equilibrio.


Secondo me il giardinaggio non è amore per la natura, ma piacere individuale che deriva dal rapporto con la natura.
Il rispetto dell'ambiente, che non ha niente a che fare con il giardinaggio, invece varia estremamente da persona a persona, anche in relazione alla conoscenza che si ha dell'ecologia. Per questo confrontarsi può servire a capire meglio l'impatto che le nostre azioni, seppure banali come strappare un'erbaccia, hanno sulla natura.

[ 02-09-2002: Messaggio scritto da: Lucia Riccardi ]
 

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