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Fico!!!!! Chi l'ha visitato?

Datura rosa

Guru Master Florello
Una coppia di amici mi ha parlato entusiasticamente di un parco agroalimentare anzi, sembrerebbe essere il più grande parco agroalimentare del mondo) inaugurato a Bologna il 15 novembre dello scorso anno e che già si avvia a tagliare il traguardo del milione di visitatori:
Fico.jpg
Mi hanno raccontato che racchiude in 10 ettari la meraviglia della biodiversità italiana attraverso 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta con più di 200 animali, 2000 coltivazioni e 8 ettari coperti che ospitano: 40 fabbriche; oltre 40 luoghi ristoro; botteghe e mercato; aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche, 6 grandi giostre educative - dedicate al fuoco, alla terra, al mare, agli animali, al vino e al futuro -; un centro congressi e una Fondazione con 4 università.
L’itinerario può essere percorso a piedi o in bicicletta, libero o assistito da ambasciatori della biodiversità italiana.
Si può assistere alla preparazione della pasta fresca (nella "filiera" delle uova dalla deposizione all'utilizzo), alla spremitura delle olive, alla creazione di salumi, alla mungitura del latte...............

Ad ascoltarli mi sono entusiasmata anche io e abbiamo già preso un accordo di massima per farci una visita non appena il tempo si sarà stabilizzato al bello.


Ovviamente mi farebbe piacere conoscere l'opinione di chi l'avesse già visitato.
 

Picantina

Fiorin Florello
Io no, ma da come ne parli sarebbe bellissimo andarci con le classi.....peccato che è lontanuccio per i bimbi della primaria.
 

Olmo60

Guru Master Florello
guarda...io l'ho visitato e per me non è altro che un "mega- centro commerciale" di soli prodotti alimentari, cari arrabbiati rispetto a qualunque negozio , con degli animali in mostra come si potrebbero vedere in uno zoo..tutto "preconfezionato" artefatto, al limite del ridicolo. belle le fioriere e il soffitto a traverse di legno.
sul pasto consumato in loco: due forchettate di pasta di Gragnano al pomodoro senza formaggio perchè a nostra richiesta non ce l' hanno voluto mettere (per non alterare la ricetta:D) a circa 12/15 euro x piattino (plastificato e posate anche) caffè 1,50 nella plastica "anch'isso" ...stendo un velo pietoso:smoke: :giu:
però non ci siamo fatti tutta l'area..magari qualcosa avrei salvato.
 

Datura rosa

Guru Master Florello
guarda...io l'ho visitato e per me non è altro che un "mega- centro commerciale" di soli prodotti alimentari, cari arrabbiati rispetto a qualunque negozio , con degli animali in mostra come si potrebbero vedere in uno zoo..tutto "preconfezionato" artefatto, al limite del ridicolo. belle le fioriere e il soffitto a traverse di legno.
sul pasto consumato in loco: due forchettate di pasta di Gragnano al pomodoro senza formaggio perchè a nostra richiesta non ce l' hanno voluto mettere (per non alterare la ricetta:D) a circa 12/15 euro x piattino (plastificato e posate anche) caffè 1,50 nella plastica "anch'isso" ...stendo un velo pietoso:smoke: :giu:
però non ci siamo fatti tutta l'area..magari qualcosa avrei salvato.

Per questo sentire più opinioni su "fenomeni" che entusiasmano è utile.
Sono personalmente convinta che sia importante e interessante viaggiare verso una meta senza però dimenticare da dove si è partiti e quello che nel cammino abbiamo vissuto.

Per questo mi è piaciuta l'idea delle "filiere", mostrare, soprattutto ai ragazzi, che il cibo che si trovano nel piatto anche se uscito da una scatola brinata tolta da un freezer non è un prodotto strettamente industriale ma la conseguenza di azioni successive di trasformazione di quanto la natura ci offre da parte dell'uomo (un po' come nella canzone di Endrigo: Per fare un tavolo ci vuole il legno......per fare tutto ci vuole un fiore?).
C
ome pure che, se il vino si fa con l'uva (come è auspicabile che sia almeno :whistle:), di tipi di uva e di vini ce ne sono tanti legati alle diverse realtà del nostro territorio (terreno esposizione, cura del vitigno, fermentazione, imbottigliamento secondo le fasi lunari o le condizioni climatiche, ........................). E così per le olive, il pane, le mele, ............ la biodiversità agroalimentare unica del nostro Paese.
Un'esperienza che parta dall’inizio, dalla coltivazione e dall’allevamento, dal sapere e dalla tradizione contadina, passando poi per la trasformazione della materia prima in prodotto lavorato per l’alimentazione, e solo alla fine arrivando al piatto cucinato.

Ricordare e tenere sempre presente che tutto non è scontato e caduto dall'alto nella sua più o meno bella confezione e che ciascuno di noi anche se nato nel 1970 o nel 2012 è il frutto di un'evoluzione che parte da lontano.

La mia condivisione dell'entusiasmo partiva da questo e la richiesta di altre opinioni deriva dal voler conoscere come questo sia stato concretizzato nell'iniziativa al di là delle recensioni"ufficiali".

Già il tuo intervento ha toccato un argomento che mi creava qualche interrogativo: la presenza degli animali. Se tranquilli e mostrati da distante mentre il loro intervento nel ciclo "produttivo" viene illustrato da pannelli informativi o se i percorsi didattici previsti significhino che la folla dei visitatori venga posta a stretto contatto con mucche, galline, maiali, asinelli....... per tutto l'orario di apertura giornaliera:eek:.
 
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