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Eriocephala magnifica

Stefano De C.

Florello Senior
=Notocactus magnificus=Parodia magnifica=Eriocactus magnificus

Chi la ha? Com'è in tema di resistenza al freddo? E come fioriture fiorisce facilmente?
Lo chiedo eprchè sul libro (Il mondo delle cactacee) ho letto temp minima 10°C, però è originaria di una zona dove ci possono essere punte ben inferiori
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao,
ho un gruppo di Parodia magnifica (questo il nome attualmente accettato) da forse 30 anni in piena aria, anche se la media delle minime invernali è di 9-10 °C, ovviamente si possono avere temperature inferiori, inoltre non mancano grandinate e quindi si tocca lo zero anche se per pochi minuti. Fiorisce ogni anno. Penso però che il clima di Roma non sia adatto, a meno di non utilizzare una esposizione a sud riparata dalla pioggia e porre la pianta in ambiente protetto quando sono previsti abbassamenti di temperatura eccezionali.
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
le parodie non sono resistenti ai nostri climi freddi, non si può fare un raffronto diretto alle zone di origine perchè la climatologia completa è sempre diversa e non è rappresentata solo dalle temperature, basta pensare che spesso crescono in condizioni di secchezza d'aria e scarsissima piovosità. Se sono ben riparate forse a roma possono passare indenni l'inverno, ma c'è sempre la possibilità che macchie e marciumi primaverili facciano ampli danni.
 

Stefano De C.

Florello Senior
Ciao
le parodie non sono resistenti ai nostri climi freddi, non si può fare un raffronto diretto alle zone di origine perchè la climatologia completa è sempre diversa e non è rappresentata solo dalle temperature, basta pensare che spesso crescono in condizioni di secchezza d'aria e scarsissima piovosità. Se sono ben riparate forse a roma possono passare indenni l'inverno, ma c'è sempre la possibilità che macchie e marciumi primaverili facciano ampli danni.
Non sono però molto d'accordo su ciò, se riparate dalla pioggia molte parodie qualche gelata la reggono (anche altri appassionati di cactacee su questo forum hanno segnalato la resistenza al freddo delle parodia, più di quanto indicato su molti libri), la crisancathion del resto cresce sulle Ande dell'Argentina settentrionale, dove talvolta la neve può cadere.
L'Eriocephala magnifica (o Parodia), è originaria della Sierra Gretal, Tra gli stati di Santa Catarina e Paranà, in inverno qualche volta gela e qualche rara volta fiocca anche.
Certo, gli inverni sono con poche precipitazioni (da appasionato meteo e di climi lo so bene)
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
infatti ti ho scritto che se riparate possono passare anche l'inverno, il gelo non è il problema, ma la presenza di acqua e umidità, cosa che negli areali di crescita dei cactus sono bassi o scarsi. Poi avere un cactus che coltivi da 10 anni e perderlo per un inverno di troppo...
 

pedra

Giardinauta
La mia ha svernato in serra fredda 2 inverni,l'ultimo è stato piuttosto mite,il precedente abbiamo avuto -5-6per pochi giorni.

Purtroppo non ha mai fiorito,ma sta benone,l'ultima bagnatura la faccio a fine Settembre,poi più nulla fino ad Aprile.
 

Stefano De C.

Florello Senior
Ciao
infatti ti ho scritto che se riparate possono passare anche l'inverno, il gelo non è il problema, ma la presenza di acqua e umidità, cosa che negli areali di crescita dei cactus sono bassi o scarsi. Poi avere un cactus che coltivi da 10 anni e perderlo per un inverno di troppo...

Certo, anche se qualche forumista ha avuto i cactus sopravvissuti anche sotto la neve, ma dipende dalle specie
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
le piante giovani sono più resistenti, in serra fredda comunque potranno avere negli anni danni estetici e non solo. Che ci sia qualche sperimentatore che mette cactus sotto la neve non vi è dubbio, ma va anche sottolineato che i morti li ha sempre a ciclo, anche se uno usa cactus notoriamente rustici sono destinati ad un ciclo vitale breve, non solo per un discorso prettamente climatico, ma più logicamente legato alla proliferazione di patogeni che negli habitat dei cactus non ci sono o hanno cicli più brevi ; senza contare che nei deserti non ci sono distese di cactus come fossero un prato.
 

Stefano De C.

Florello Senior
Ciao
le piante giovani sono più resistenti, in serra fredda comunque potranno avere negli anni danni estetici e non solo. Che ci sia qualche sperimentatore che mette cactus sotto la neve non vi è dubbio, ma va anche sottolineato che i morti li ha sempre a ciclo, anche se uno usa cactus notoriamente rustici sono destinati ad un ciclo vitale breve, non solo per un discorso prettamente climatico, ma più logicamente legato alla proliferazione di patogeni che negli habitat dei cactus non ci sono o hanno cicli più brevi ; senza contare che nei deserti non ci sono distese di cactus come fossero un prato.

Qui le Opuntia sono presenti in piena terra in alcune aiuole, si prendono la pioggia nella stagione invernale (e qualche rara volta pure la neve) e stanno benissimo.
Su "Il mondo delle cactacee" del resto, parla come alcuni cactus si stiano naturalizzando anche nei paesi mediterranei (molte Opuntia, qualche Mammillaria), seppur non sarebbero così favorevoli.
Gli Echinocereus ad esempio, nella zona del Mojave sono abituati a stare sotto la neve in inverno, così come l'Opuntia engelmannii in Canada
 

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Riporto la mia esperienza: ho diverse piante del genere Parodia/Notocactus (Eriocephala è veramente antico :D) e svernano da anni in serra fredda (7-8 anni), quindi riparate dalla pioggia e in maniera minore dal freddo, intendendo io per serra fredda uno scaffale con un telo di nylon sopra; qui da me è piuttosto umido in inverno e in estate non hanno un gran ricircolo di aria essendo ammassate negli scaffali, eppure non hanno riportato mai alcun danno.
Per questo penso che a Roma, zona da temperature mediamente più alte delle mie, non abbia alcun problema, adeguatamente riparata in inverno (non in piena terra, quindi, questo non posso assicurarlo).
 

Stefano De C.

Florello Senior
Riporto la mia esperienza: ho diverse piante del genere Parodia/Notocactus (Eriocephala è veramente antico :D) e svernano da anni in serra fredda (7-8 anni), quindi riparate dalla pioggia e in maniera minore dal freddo, intendendo io per serra fredda uno scaffale con un telo di nylon sopra; qui da me è piuttosto umido in inverno e in estate non hanno un gran ricircolo di aria essendo ammassate negli scaffali, eppure non hanno riportato mai alcun danno.
Per questo penso che a Roma, zona da temperature mediamente più alte delle mie, non abbia alcun problema, adeguatamente riparata in inverno (non in piena terra, quindi, questo non posso assicurarlo).

Eppure, da come mette, Eriocephala sembra sia il nome più recente.
In piena terra non penso nemmeno io che possa sopravvivere qui, a differenza di molte Opuntia e dei Cereus (qualcuno in piena terra c'è)
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Qui le Opuntia sono presenti in piena terra in alcune aiuole, si prendono la pioggia nella stagione invernale (e qualche rara volta pure la neve) e stanno benissimo.
Su "Il mondo delle cactacee" del resto, parla come alcuni cactus si stiano naturalizzando anche nei paesi mediterranei (molte Opuntia, qualche Mammillaria), seppur non sarebbero così favorevoli.
Gli Echinocereus ad esempio, nella zona del Mojave sono abituati a stare sotto la neve in inverno, così come l'Opuntia engelmannii in Canada

Ciao
per quale motivo per avvalorare un'ipotesi inverosimile si prendono casi estremi. Quante sono le famiglie e i generi o le specie di cacti? E quanti di loro possono dirsi rustici in italia? Io a roma non vedo distese di echinocerei e non ne vedremo prossimamente, che ci siano uno sparuto numero di specie rustiche si sa, ma che da qui si arrivi a dire che parodie e giunchiglie popoleranno le stesse praterie italiane ce ne passa. Sai quanti cacti in america vedono la neve e la subiscono, peccato che questa si scioglie e non lascia acqua nei terreni di origine, dove l'umidità relativa dell'aria è inferiore al 60% ma molto inferiore.
 

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Eppure, da come mette, Eriocephala sembra sia il nome più recente.
Sembra effettivamente che dal 2012 sia stata rinominata così :storto:... mah, una volta imparato un nome, difficilmente lo cambi, continuerai a chiamare una pianta con quel nome con cui sei abituato, alla fine sempre la stessa pianta è :D (quindi resiste al freddo ma riparata, sia come Parodia che come Eriocephala :lol:)
Sfido chiunque tra noi appassionati grassofili ad aggiornarsi costantemente con una tassonomia che cambia ad ogni alito di vento :( (io non ce la faccio di sicuro).
 

Stefano De C.

Florello Senior
Ciao
per quale motivo per avvalorare un'ipotesi inverosimile si prendono casi estremi. Quante sono le famiglie e i generi o le specie di cacti? E quanti di loro possono dirsi rustici in italia? Io a roma non vedo distese di echinocerei e non ne vedremo prossimamente, che ci siano uno sparuto numero di specie rustiche si sa, ma che da qui si arrivi a dire che parodie e giunchiglie popoleranno le stesse praterie italiane ce ne passa. Sai quanti cacti in america vedono la neve e la subiscono, peccato che questa si scioglie e non lascia acqua nei terreni di origine, dove l'umidità relativa dell'aria è inferiore al 60% ma molto inferiore.

La famiglia delle cactacee mi pare che abbia 1600 specie.
Posso dirti che le Opuntie riescono a proliferare qui in zone incolte.
Quelle che stanno mostrando di potersi naturalizzare nel Mediterraneo oltre a Opuntia ficus-indica (e qualcuna addirittura nell'Europa centrale, come Opuntia humifusa, engelmannii, monachanta), sono Mammillaria bocasana, Mammillaria elongata, Austrocylindropuntia tunicata, Cylindropuntia tunicata, Cereus hildmannianus, Chamaecereus (Lobivia) silvestrii (che si è naturalizzata anche in alcune zone prealpine), Mammillaria polythele, Thricocereus spachianus (Il mondo delle cactacee ne dedica una sezione apposita a ciò).
Ma comunque, come abbiamo detto già, diverse altre specie possono essere coltivate all'aperto in ambiente mediterraneo
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
appunto come ho scritto una rondine non fa ne primavera ne tanto meno inverno, una decina di specie su 1600... per di più si parlava di parodie sudamericane, poi si può parlare di tutto ma così confondiamo le idee.
 
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