Iacopo
Giardinauta Senior
In questi giorni sta per fiorire la mia Epiphronitis veitchii.
18/1/2005
Questa piccola orchidea molto famosa è uno dei primi ibridi ottenuti dall’incrocio fra generi diversi. I genitori sono infatti l’Epidendrum radicans* e la Sophronitis coccinea. Fu creata nel 1890 da John Seden, collaboratore della James Veicht & Sons, la celebre impresa vivaistica inglese, la prima a cimentarsi nell’impollinazione, e nell’ibridazione delle orchidee.
7/2/2005
L’Epiphronitis veitchii ha ereditato tutte le caratteristiche principali dall’Epidendrum radicans ma contemporaneamente ha le dimensioni miniaturizzate della Sophronitis coccinea ed il suo rosso brillante. La mia non supera i 20cm. di altezza.
7/2/2005
E’ una pianta poco esigente, adattabile in fatto di temperature, la coltivo in bark a dimensione medio/piccola. Da aprile a ottobre sta fuori in il giardino in un punto luminoso ma al riparo dai raggi diretti del sole che nelle ore più calde possono bruciare le foglie giovani. Quando è in casa è aiutata dall’illuminazione artificiale che consente alla pianta di non interrompere il ciclo vegetativo continuo e fiorire ripetutamente in stagioni differenti. In casa la nebulizzo ogni tanto perché ha numerose radici che spuntano direttamente dalle ascelle delle foglie.
James Veitch
Si dice che molte delle Epiphronitis veitchii che si trovano nelle collezioni siano state prodotte per divisioni successive dalla pianta madre del 1890. Non so quanto questo possa corrispondere al vero, sicuramente non è il mio caso. Però non mi dispiacerebbe possedere un’orchidea di quasi 115 anni!
* molti testi riportano come genitore della Epiphrinitis veitchtii l’Epidendrum ibaguense, specie la cui distinzione dall’E. radicans, a quello che so, non è stata ancora sufficientemente chiarita (avete qualche notizia in più? Sono o non sono sinonimi?)
18/1/2005
Questa piccola orchidea molto famosa è uno dei primi ibridi ottenuti dall’incrocio fra generi diversi. I genitori sono infatti l’Epidendrum radicans* e la Sophronitis coccinea. Fu creata nel 1890 da John Seden, collaboratore della James Veicht & Sons, la celebre impresa vivaistica inglese, la prima a cimentarsi nell’impollinazione, e nell’ibridazione delle orchidee.
7/2/2005
L’Epiphronitis veitchii ha ereditato tutte le caratteristiche principali dall’Epidendrum radicans ma contemporaneamente ha le dimensioni miniaturizzate della Sophronitis coccinea ed il suo rosso brillante. La mia non supera i 20cm. di altezza.
7/2/2005
E’ una pianta poco esigente, adattabile in fatto di temperature, la coltivo in bark a dimensione medio/piccola. Da aprile a ottobre sta fuori in il giardino in un punto luminoso ma al riparo dai raggi diretti del sole che nelle ore più calde possono bruciare le foglie giovani. Quando è in casa è aiutata dall’illuminazione artificiale che consente alla pianta di non interrompere il ciclo vegetativo continuo e fiorire ripetutamente in stagioni differenti. In casa la nebulizzo ogni tanto perché ha numerose radici che spuntano direttamente dalle ascelle delle foglie.
James Veitch
Si dice che molte delle Epiphronitis veitchii che si trovano nelle collezioni siano state prodotte per divisioni successive dalla pianta madre del 1890. Non so quanto questo possa corrispondere al vero, sicuramente non è il mio caso. Però non mi dispiacerebbe possedere un’orchidea di quasi 115 anni!
* molti testi riportano come genitore della Epiphrinitis veitchtii l’Epidendrum ibaguense, specie la cui distinzione dall’E. radicans, a quello che so, non è stata ancora sufficientemente chiarita (avete qualche notizia in più? Sono o non sono sinonimi?)
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