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E' così rilassante...

milkshake

Giardinauta
... dedicare un'ora del proprio tempo alle amate piantine grassottelle :love:
Finalmente, ho avuto il tempo di fotografarle ad una ad una: le ho guardate da vicino, ho constatato lo stato di salute, ho cercato la luce e la posizione migliore per fotografarle, come farebbe un fotografo di fronte ad una modella :smok:
E clik dopo clik... il mondo non esisteva più. Non udivo le voci delle massaie, impegnate ad accudire casa con le porte spalancate per lasciare entrare il dolce sole che oggi ci accarezza....
Il rumore del traffico, dei bambini in strada, delle lavatrici al lavoro, giungeva alle mie orecchie attutito... come quando ci si immerge in acqua ed il mondo sembra non esistere più.
In questi attimi, ogni segnale che mi giunge dal mondo esterno sa di buono... ogni profumo, ogni rumore, ogni colore diventa perfetto... anche quei rompiscatole dei miei micioni, che per curiosare hanno fatto cadere un paio di vasetti :lol: :lol: :lol: :love:

Auguro a tutti gli amici del forum una buona giornata.
:Saluto:
 

DRAGON

Maestro Giardinauta
Mi capita sovente anche a mè di rilassarmi fotografando le mie orchidee (a volte posto foto dalla formazione dei bocci alla fioritura,come fanno a sopportarmi?:D )e in quei frangenti la mente si libera dei problemi rilassandosi come in una seduta Yoga.Amo il giardinaggio!!!!Mi unisco ai tuoi auguri di un sabato strepitoso Vedi l'allegato 5079
 

coccinella40

Master Florello
Anche x me è molto rilassante trascorrere il tempo tra le mie piante , curare il giardino, e accudire le mie amate grassineeeeeeeee:froggie_r :love_4:
 
R

riverviolet

Guest
E' rilassante, ma per me, è così umanizzante!!
Di tante faccende quotidiane in cui, mi accorgo di sentirmi alienare, in faccenduole assurde che nulla hanno a che vedere con la vita, immergermi nella cura delle piante, nel fotgrafarle o spolverare le loro foglie, par una distrazione ed invece credo sia il riallinamento di un'esistenza, di un essenza con quella concreta, reale e più biocompatibile.
C'è del rammmarico in me in questi giorni, perchè come un gatto io parteicpo ed osservo e nella immadiatezza, pur avvertendo sensazioni, è poi nel mio giardino, che queste traducono il loro significato.
Di quando la plastica non è solo nei vasi, di quando un trand di vita, trasforma ogni cosa e spesso la ditorce e la corrompe.

Spesso mi chiedo, Sonia perchè, perchè non hai voglia di far il sentiero, perchè t'impigrisci e lasci che il selvatico conviva con l'educato, con il coltivato e allevato?
Perchè intorno a me, tutto è senza ordine, senza legge?
Mi sono ritrovata a guardare le mie piante e chiedermi come potevano fiorire, quando non una sola tecnica è stata rispettata.

Poi, come il mio gatto che lecca il suo pelo, non certo solo per pulirlo, questa è la sola misera giustificazione di una stupida mente umana monodirezionata che tutto spiega, che tutto cataloga, finendo con l'uccidere le sfumature, le altre realtà, mi accoccolo sul selvatico e sull'allevato.
Mi siedo accanto a loro e semplicemente osservo, fuori e dentro, dentro e fuori, l'alienazione è solo un brutto ricordo, una perdita d'identità momentanea, una distrazione dal respiro.
Perdo me stessa nella revoluzione di un bocciolo che si dispiega, che espira sole e facendolo, mi ritrovo.
Ritrovo il selvatico e lo trovo sacro, inviolabile, rivoluzionario, esso non può essere che combattuto, ma mai vinto.
Ritrovo l'allevato nel selvatico e le dicotomie non hanno più senso d'esistere, è libertà, libertà di respirare, di inspirare la Luna ed espirare il Sole, di elevarmi a terzo elemento trasformato eppur fedele a ciò che realmente è, senza morsi da cavallo, senza redini.
Fiume che crea le sue sponde.
 
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xst84

Giardinauta Senior
riverviolet ha scritto:
E' rilassante, ma per me, è così umanizzante!!
Di tante faccende quotidiane in cui, mi accorgo di sentirmi alienare, in faccenduole assurde che nulla hanno a che vedere con la vita, immergermi nella cura delle piante, nel fotgrafarle o spolverare le loro foglie, par una distrazione ed invece credo sia il riallinamento di un'esistenza, di un essenza con quella concreta, reale e più biocompatibile.
C'è del rammmarico in me in questi giorni, perchè come un gatto io parteicpo ed osservo e nella immadiatezza, pur avvertendo sensazioni, è poi nel mio giardino, che queste traducono il loro significato.
Di quando la plastica non è solo nei vasi, di quando un trand di vita, trasforma ogni cosa e spesso la ditorce e la corrompe.

Spesso mi chiedo, Sonia perchè, perchè non hai voglia di far il sentiero, perchè t'impigrisci e lasci che il selvatico conviva con l'educato, con il coltivato e allevato?
Perchè intorno a me, tutto è senza ordine, senza legge?
Mi sono ritrovata a guardare le mie piante e chiedermi come potevano fiorire, quando non una sola tecnica è stata rispettata.

Poi, come il mio gatto che lecca il suo pelo, non certo solo per pulirlo, questa è la sola misera giustificazione di una stupida mente umana monodirezionata che tutto spiega, che tutto cataloga, finendo con l'uccidere le sfumature, le altre realtà, mi accoccolo sul selvatico e sull'allevato.
Mi siedo accanto a loro e semplicemente osservo, fuori e dentro, dentro e fuori, l'alienazione è solo un brutto ricordo, una perdita d'identità momentanea, una distrazione dal respiro.
Perdo me stessa nella revoluzione di un bocciolo che si dispiega, che espira sole e facendolo, mi ritrovo.
Ritrovo il selvatico e lo trovo sacro, inviolabile, rivoluzionario, esso non può essere che combattuto, ma mai vinto.
Ritrovo l'allevato nel selvatico e le dicotomie non hanno più senso d'esistere, è libertà, libertà di respirare, di inspirare la Luna ed espirare il Sole, di elevarmi a terzo elemento trasformato eppur fedele a ciò che realmente è, senza morsi da cavallo, senza redini.
Fiume che crea le sue sponde.
Ciao Sonia sulla completezza non ci giurerei ma tutti cerchiamo un equilibrio :Saluto:
@ Milkshake: può essere che ti sei svegliata contenta punto e basta ?:eek:k07:
 
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