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Dendrobium assiderato, foto per aiuto!

Piper

Maestro Giardinauta
Ecco come l'ho trovato questa sera, dopo 3 giorni che non gli facevo visita in cantina:
P1190009.jpg


purtroppo negli ultimi giorni la temperatura dev'esser scesa sotto lo zero anche all'interno della cantina stessa, considerando che fuori era - 9 con punte massime di + 4 gradi, poco da stupirsi.
Sono stata troppo ottimista e pur lasciandolo a secco o quasi, i tre fusticini più teneri sono andati al Creatore.
I fusti più vecchi non sembrano averne risentito, erano già piuttosto raggrinziti e quello in primo piano presentava già la macchia nera che si vede anche nella foto.
C'è da preoccuparsene?

P1190011.jpg


E poi... non avendo stanze con temperature intermedie, piuttosto di rischiare di vederlo morire ho preferito ricoverarlo in casa.
Lo so che è troppo caldo, ma che altro posso fare?
 
G

Giulio

Guest
Humm ... la foto mostra una situazione non eccessivamente grave.
Non è un danno da gelo, piuttosto un marciume fungino o batterico. E' più o meno lo stesso tipo di malanno che ha afflitto la Cattleya di AlePao. Ti consiglio di leggere i suggerimenti dati per l'occasione da Guido. Sono validi anche per il tuo caso.
Solo una cosa: se dai due bulbi malati riesci a tirarci fuori una parte sana, non buttarla. Metti il moncherino da una parte, fallo asciugare (che si secchi bene il taglio) e fra qualche settimana mettilo in un posto umido ... può anche darsi che decida di fare qualche keiki.
ciao
Giulio
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao Piper,
perchè in cantina? Tra una cantina (probabilmente poco luminosa) ed un posto dietro una finestra in casa direi che è preferibile la seconda posizione. Tra l'altro mi sembra che la pianta fosse in piena vegetazione (sbaglio o i pseud. 'colpiti' sono i nuovi?).
Pietro
 

Piper

Maestro Giardinauta
Ok, ho capito.
Rinvaso d'emergenza... bene, tanto era comunque previsto in primavera.
Una cosa non mi è chiara: il fusto che presenta quella macchia nera è malato? Devo tagliare anche lui?
Che tristezza... è l'unico che presenta dei bozzetti strani, diversi dagli altri keiki, bozzetti che speravo si tramutassero in qualche fiorellino...
 

Piper

Maestro Giardinauta
Pietro Puccio ha scritto:
Ciao Piper,
perchè in cantina? Tra una cantina (probabilmente poco luminosa) ed un posto dietro una finestra in casa direi che è preferibile la seconda posizione. Tra l'altro mi sembra che la pianta fosse in piena vegetazione (sbaglio o i pseud. 'colpiti' sono i nuovi?).
Pietro
Dunque, la cantina è abbastanza luminosa, la pianta era posizionata sul davanzale di una finestrella fuori terra (non bocca da lupo, per capirci) esposta ad est.
Tenevo lì questa pianta per via della temperatura, a detta degli esperti per farla fiorire servivano temperature più fresche di quelle normalmente presenti dentro casa.
Altre alternative non ne ho.
La pianta si trovava lì da Ottobre, gli pseudobulbi colpiti sono stati tutti emessi durante quest'ultima estate.
Ad ogni modo ora l'ho portata in casa, insieme alle phal.
 
G

Giulio

Guest
Piper, non mi pare che il bulbo vecchio abbia nulla di preoccupante ... la macchia nera sembra che sia sulla brattea secca piuttosto che sul fusto vivo.
Io lo lascerei stare.
Tra l'altro è probabile che sia una vegetazione 'fiorifera' come hai notato anche te ... e si, quei bozzetti verdi saranno i futuri fiori (a meno che tu non annaffi troppo la pianta ed allora probabilmente diventano keiki)
ciao
Giulio
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Il periodo 'fresco' che è necessario per molti D. (ma non per tutti) per la fioritura dovrebbe iniziare dopo che le nuove vegetazioni hanno completato la loro crescita, cosa che dalla foto non sembra. Durante il periodo fresco le temperature notturne non dovrebbero scendere in ogni caso sotto i 10-12°C o poco più a seconda della specie (naturalmente brevi puntate più sotto non hanno effetto), ma se la tua cantina non è riscaldata, dietro una finestra le temperature notturne a regime non si discosteranno molto da quelle esterne e se queste sono costantemente prossime o al di sotto dello zero......
Ciao
Pietro
 

Piper

Maestro Giardinauta
Ringrazio nuovamente entrambi.
Questa sera, al termine del lavoro, rinvaserò, dopodichè io ed il mio dendry attenderemo con pazienza l'arrivo della bella stagione rigeneratrice.
Anche la padrona del dendry soffre il freddo (non gli attacchi fungini, per fortuna!)... ho un bel mal di schiena da colpo di freddo, speriamo di debellare presto anche quello.
 

Gianni.de

Maestro Giardinauta
x piper, scusa ma chi e`che ti a consiglito di mettere il Dendrobio in cantina? quello che ai tu e`sicuramente un ibrido, o un D. Phalaenopsis o un D. Nobile, e questi non abbisognano di cure radicali come alcune specie naturali, un abbasso di temperatura di circa 5-6 gradi ogni notte dovrebbe bastare, siccita`non ne occorre perche se non getta le foglie non deve fare periodi secchi. Ai un cartellino con il nome? Sarebbe utile.
Io sono quello nuovo
saluti
Gianni
 

Piper

Maestro Giardinauta
Ciao Gianni, benvenuto.
Chi mi ha consigliato è sicuramente una persona competente, probabilmente sono stata io che nel chiedere istruzioni non mi sono spiegata bene.
Del resto non immaginavo che le temperature andassero al di sotto dello zero in quel locale, ma tant'è... ed ora lo so.
Mea culpa.
Comunque è un ibrido discendente dal D. Nobile.
 
G

Giulio

Guest
Mi pare di ricordare che quel Dendrobium fosse un D. Stardust (tipo nobile, fiori gialli)
Il mio credo di avergli fatto passare un po' tutti i 'range' possibili di temperatura. Con minime sullo zero per un mesetto fece una fioritura spettacolare, con 10° buona, con 14° ...'nsomma.
Sicuramente non è un ibrido tipo D. phalaenopsis ... si vede anche dalla foto.
Il consiglio di tenerlo in un posto fresco e luminoso ed annaffiarlo pochissimo gliel'ho dato io, visto che questi li tengo così (3-4° di minima, in questo periodo) e mi pare che non si stiano lamentando.
Perchè, non va bene ?

Giulio
 
G

Giulio

Guest
Piper, putroppo via web non è che si capiscono bene le condizioni ambientali altrui.
Comunque ... ripeto, dalla foto, a me, non sembra affatto un danno da gelo, quanto da malattia fungina o batterica.
Con i danni da gelo, la prima cosa che parte sono le foglie che si decolorano e si ammosciano diventando di un acquoso verde oliva, mentre dalla foto si vede un bulbo marcio alla base (anzi, due) che però presenta la parte terminale con foglie verdi e apparentemente sane.
Non voglio mettere in dubbio le opinioni altrui, ma secondo me, quello non è un danno causato dal freddo.
ciao
Giulio
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao Giulio,
intervengo ancora non per contraddire, perchè per me sarebbe battaglia persa in partenza :) , ma perchè il problema è interessante (mi dispiace per il D. di Piper che fa da cavia). I dati certi sono che l'abbattimento dei 3 pseud. è avvenuto nell'arco di tre giorni, che questi sono tutti e solo quelli nuovi (se ho capito bene) che, sempre dalla foto, non erano ancora giunti a maturazione; inoltre la temperatura esterna in questi 3 giorni è scesa a -9 °C. Naturalmente potrebbe trattarsi di una serie di coincidenze, ma le basse temperature possono incidere in due diversi modi:

- facendo 'schiattare' le cellule al raggiungimento del punto di congelamento dei fluidi cellulari, temperatura che è in genere abbastanza bassa, ma che per i tessuti giovani, più ricchi d'acqua, è più alta dei tessuti maturi;

- a temperature più elevate del punto di congelamento, ma comunque più basse di un valore soglia e per una durata che varia da specie a specie, si blocca la proliferazione cellulare, il che facilita lo sviluppo anche veloce di funghi e/o batteri.
Ripeto, si tratta di supposizioni, ma ritengo che un minimo di fondamento potrebbero averlo.
Pietro Puccio
 
G

Giulio

Guest
Ciao Pietro,
Certamente a basse temperature è importante non bagnare le piante proprio per non facilitare l'arrivo di malattie fungine/batteriche e contenere, per quanto possibile l'umidità relativa.
Per esperienza personale però le bruciature da congelamento si rendono visibili in brevissimo tempo sulle foglie ... che diventano come le costole delle bietole bollite (tanto per far capire). Solo in seguito si manifestano sui bulbi che diventano acquosi dopo qualche giorno.
Sono danni ben visibili e ben riconoscibili che dalle due foto non appaiono.
C'è stato in realtà il caso recentissimo della malattia della cattleya di AlePao ... a occhio e croce mi sembra che entrambe le piante .. anche se una è stata tenuta al freddo e l'altra no, presentano gli stessi sintomi, ossia marcescenza alla base dei bulbi che poi si estende verso la sommità.
Certamente le basse temperature possono aver contruibuito allo sviluppo della malattia, ma credo che non ne siano la causa in se. Quel tipo di Dendrobium lì, sono veramente resistenti al freddo, o almeno il mio lo è di certo.
Mumble ... domani devo fare le foto ai dendrobium ...
ciao
Giulio
 

Piper

Maestro Giardinauta
Qualunque sia stata la causa, io ho rinvasato ieri sera seguendo le istruzioni date ad AlePao.
Oltretutto il composto era mooooolto più bagnato di quanto non pensassi, nonostante le soppesature del vaso e le annaffiature scarse.
Le radici erano una matassa inestricabile, per quanto abbia cercato di non rovinarle, un po' di danni li ho fatti sicuramente.
Ho anche tentato la separazione di uno pseudobulbo dalla pianta madre, speriamo bene...
Ora che faccio?
Tengo le piante in casa a 16-20° C, e con le annaffiature mi tengo scarsa?
Immagino di sì... per quanto tempo secondo voi? :confused:
E questa parte l'ho messa in neretto perché ho veramente bisogno di indicazioni, illuminatemi please...

Ah, comunque, Giulio, ricordo anch'io uno Stardust, ma non è mio.
Il mio si chiamava "star class", fiori bianchi all'interno con sfumature rosa verso l'esterno, che diventano sempre più rosee con la maturazione del fiore.
Tanto per non creare equivoci. ;)
 
G

Giulio

Guest
Perfetto, piper ... mi son sbagliato con il dendrobium di qualcun'altro :)
'star class' è un nome che equivale a "non so che ibrido di nobile sia" ... un po' come "cambria" viene usato per qualsiasi ibrido lontanamente imparentato con un qualche odontoglossum.
Visto che hai rinvasato ed hai visto le radici ... numero a parte, in che condizioni erano?
Vive o ....?
Te lo chiedo perchè con basse temperature e composto bagnato (probabilissima causa della marcescenza) non so' quanto possano essere state contente le radici.
Ovviamente tieniti scarsa con le bagnature ma (in casa) spruzza le foglie ogni volta che ti pare. Se possibile cerca di non far rattrappire troppo i fusti rimasti. Di annaffiature vere e proprie, secondo me, nisba fino a che non spunteranno nuovi getti e radici.
ciao
Giulio
 

Piper

Maestro Giardinauta
Erano in ottimo stato le radici che stavano sul fondo del vaso, però erano veramente tante, formavano uno strato di due cm buoni di sole radici, ed ho l'impressione che impedissero il defluire dell'acqua.
Purtroppo queste radici sono quelle che ho massacrato di più, perchè dovendo togliere il composto degradato che stava al di sopra del loro groviglio, è stato inevitabile doverne tagliare una buona parte.
Le radici più superficiali invece erano secche e defunte da tempo, non mi è rimasto altro da fare che eliminarle.
 
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