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decorticazione anulare

MARCO??

Aspirante Giardinauta
buonasera a tutti.. sono Marco e sono nuovo del forum... ringraziando anticipatamente tutti coloro che decideranno di rispondere a questa discussione vorrei porre un quesito ai piu' esperti potatori.
il mio frutteto a problemi di produzione, e alcuni vicini hanno attuato la tecnica della decorticazione per implementare il raccolto con ottimi risultati. ne avevo gia' sentito parlare e ora vorrei chiedere se questa procedura in via sperimentale e' attuabile su tutte le branche della pianta per vedere la reazione e se non ha particolari controindicazioni. inoltre vorrei chiedere se gli ipotetici risultati si vedono (applicandola in primavera) nella stessa stagione oppure in quella futura..

grazie ancora
 
K

Kakugo

Guest
La decorticazione anulare è un'ottima tecnica per aumentare la produttività ma ha due controindicazioni.

La prima è che richiede tempo e abilità, non tanto per eseguirla quanto per scegliere i rami su cui effettuarla: applicarla indiscriminatamente significa far esaurire rapidamente i rami trattati e magari indebolire l'intera pianta. Insomma... va fatta con giudizio per non pentirsene dopo qualche anno.
Il secondo è che i risultati che ci si aspetta arriveranno l'anno successivo a quello in cui è stata effettuata. Se lo fai adesso, ne ricaverai benefici "pieni" nella stagione 2016.
 

MARCO??

Aspirante Giardinauta
cosa intendi quando dici con giudizio?
se la applico su di un ramo non penso che lo stesso poi debba essere soppresso.. inoltre vorrei chiederti un altra cosa.. su una pianta potata di riforma se la applico sulle secondarie (tutte) riusciro' ad averne giovamento oppure pensi che sia deleterio come dici per la pianta.. ovvio che e' una tecnica mai utilizzata quindi la pianta non e' sotto stress per questo..
 
K

Kakugo

Guest
Per giudizio intendo proprio di evitare di applicare la tecnica, da subito, a tutti i secondari.
Generalmente la si applica solo sui rami più vigorosi e/o su rami che si intende eliminare alla fine della seconda stagione per cavarne la maggiore resa prima della potatura.

Come detto tu da subito vedi solo i benefici ma se la applichi indiscriminatamente alla lunga indebolisci tutta la pianta a medio termine: magari per 3 anni ti da raccolti eccezionali, poi inizia a declinare e non recupera più. Se invece applichi la decorticazione in modo "ragionato" (ovvero sia scegliendo i rami più vigorosi il primo anno e poi valutando di anno in anno se e su quali altre branche intervenire) avrai un'ottima resa costante nel tempo.
Ti dico subito che se si punta ad una produzione costante nel tempo è quasi più un'arte che una scienza: di gente brava ad applicarla in modo corretto per la produzione a lungo termine non ce ne è tanta.
 

MARCO??

Aspirante Giardinauta
ho capito, qual' e' il modo corretto? se ho ben sentito la tecnica si applica intagliando la corteccia con un coltello in modo circolare togliendone circa 2-4 mmm, mentre l' anello tolto deve avere almeno un altezza pari al diametro del ramo da trattare. va inoltre ricoperta la ferita con del mastice.. e' cosi?
grazie ancora per la disponibilita'.
 
K

Kakugo

Guest
Su meli e peri generalmente l'altezza è di 3-5mm, non di più, ed è consigliabile sempre stare "scarsi". La profondità è fino al cambio (il che significa che varia a seconda dell'età e dimensioni del ramo che vuoi trattare), ovvero sia il tessuto che si trova tra la corteccia ed il legno vero e proprio. Il cambio non va asportato e va prestata la massima attenzione a non danneggiarlo. Non si usa il mastice: qualcuno lascia la ferita scoperta ma generalmente è consigliabile avvolgerla con diversi giri di nastro isolante (quello per elettricista, tanto per intenderci). In autunno la ferità sarà guarita ed il nastro può essere tolto.

In casi disperati (crescita molto vigorosa della pianta ma scarsa fruttificazione) ho visto applicare sui meli la decorticazione diretta sul tronco ma è una tecnica che sconsiglio a meno che non siano falliti tutti gli altri metodi perché è molto facile causare la morte della pianta.
 

MARCO??

Aspirante Giardinauta
ma non c'e' il rischio che la ferita si possa chiudere prima del tempo asportando solo un' anello di 5 mm?? l'altezza non si determina in base al daiametro del ramo?.. per intenderci: ramo da trattare con diametro di 4 cm / tolgo anello di corteccia alto circa 4 cm e profondo circa 2-3 mm??
cosa intendi per cambio? asportata la corteccia si trova subito l' alburno, intendi quello?
 
K

Kakugo

Guest
Puoi chiamarlo alburno o anche cambio, è la stessa cosa: è la parte dove scorre la linfa grezza tra floema e legno.

5cm sono letteralmente un'infinità: tieni conto che per le decorticazioni su tronco dei meli di cui ho parlato prima mai, mai eccedere i 10mm (la massima grandezza per piante molto grandi; solitamente si sta sui 5mm) se no si può uccidere la pianta. Devi solo interrompere il reflusso di linfa verso le radici, non raccogliere sughero. :ciglione: Inoltre vuoi anche che al ferita si sani nel più breve tempo possibile, non che stia aperta all'infinito.
La profondità, come già detto, va valutata al momento dell'intaglio: non esiste una "profondità standard".

Come ti avevo detto, più arte che scienza. E come tutte le arti, va praticata per capirla bene.
 
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