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commesso viaggiatore molto abile

cleome

Giardinauta Senior
[h=1]Diario di un venditore di Folletto
«Il segreto? Convincere i mariti»[/h][h=2]Il re del porta a porta del 2014: il suo record è 1.266 apparecchi in un anno, cioè 3,4 al giorno contando anche Natale e Pasqua.[/h]Vi siete mai lasciati convincere a comprare qualcosa, di cui non avevate bisogno o molto cara? E le televendite?
Sono cascata due volte sulla "scopa rotante". Pessima esperienta


Diario di un venditore di Folletto «Il segreto? Convincere i mariti» - Corriere.it
 

garofano

Maestro Giardinauta
Hai tutta la mia comprensione,è successo anche a me,altrochè.Più che altro con l'acquisto di abbigliamento,o di scarpe,dal profumiere,un po' meno con le scarpe (sie i piedi fanno male,te ne accorgi subito).A volte ho beccato una commessa particolarmente abile,che è riuscita a rifilarmi un abito che poi,riguardato a casa con calma,non mi stava bene o non mi si addiceva come colore o modello o tutti e due.Oppure dalla profumiera uscivo con cartate di roba che in realtà non serviva poi comprare,anche perchè non sono così esperta di trucco e parrucco da saperle usare.Il fatto è che queste persone o si accorgono della timidezza del potenziale compratore,e io da più giovane ero timida a volte in modo tragico,oppure mirano allo sfinimento del cliente lavorandolo pazientemente ai fianchi.A volte mi succedeva anche dal parrucchiere,per cui tornavo a casa con un taglio di capelli ed un colore che risultavano poi,ad attento e calmo esame a casa,non starmi bene o non piacermi per niente:mi ero fatta persuadere a farmi conciare in quel modo sulla base del fatto che fosse di moda.Specialmente quando si è giovani si è tendenzialmente più insicuri,e quindi sensibili a certe molle emotive.A me poi, riuscivano a fregarmi perchè no sono un tipo troppo modaiolo e attento alle tendenze del momento.Grazie a Dio,invecchiando,sono diventata più "tosta" e resistente sulle mie posizioni.E poi,sono rimasta scarsamente modaiola,ma ho cambiato sistema,anche perchè ho trovato uno stile personalissimo che delle tendenze se ne frega,o le azzecca per caso:gli abiti li compro sulle bancarelle,nei negozi dell'usato o me li "accrocco",uso prevalentemente scarpe sportive,non vado dal parrucchiere da millenni e mi trucco ad ogni morte di papa.:lol:Magari un giorno finisce che qualcuno mi segnalerà alla trasmissione "ma come ti vesti?!" su Real Time come caso patologico,ma finora non s'è lamentato nessuno:lol::eek:k07:
Poi ho scoperto un sistema infallibile:quando c'è qualcosa che mi tenta,faccio una rapida conversione del suo prezzo da Euro in Lire...ti assicuro che,come deterrente o strumento di riflessione,serve,serve:D
 
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Don Camillo

Guest
attenta a non cadere la terza.
trovo che la vendita porta a porta sia ormai superata.
di solito guardo in internet dove inizio a farmi un'idea, poi se è il caso visto che diverse catene propongono l'acquisto ed il pagamento tramite internet ed il ritiro di persona uso questo metodo.
basti dire che un elettrodomestico nello stesso negozio viene venduto a 300€, acquistato e pagato in internet con ritiro al negozio 230€
ho sostituito il televisore visto che era ancora a tubo catodico e necessitava di intervento, dal negozio ad internet 130€ in meno,non nomino la catena per non fare pubblicità, ma è una di quelle note sempre presente in spot televisivi.
abbiamo fatto cosi per diversi oggetti, tra l'altro il centro è a 2 km da casa quindi puoi anche andare a vedere la merce, poi non ti rimane altro che un clik per completare l'acquisto e portartelo a casa.
se poi per caso ti capitano galantuomini come son capitati a mia madre, 88 anni, si sono dichiarati mandati dal comune, mia madre gli ha aperto gli hanno raccontato un sacco di balle e gli hanno rifilato 2 rivelatori di gas per la modica cifra di 400€.
al Brico costano 30 € l'uno.
 

Picantina

Fiorin Florello
Non sarà lo stesso che ha venduto ai miei l'ultimo folletto della serie!?!

Di solito mio padre si contorce a tal punto da formare con il corpo la parola NO. Invece quel giorno (quel giorno era mia madre a dire no) chissà per quale motivo gliel'ha comprato avendone in casa uno praticamente nuovo. :martello2
 

Pin

Master Florello
Circa ogni 15 anni mi faccio convincere a comprare il folletto, per ora sono a posto ancora per 12 anni.
In internet è mio marito che si sbizzarrisce a comprare t shirt, io sono troppo difficile.
Difficile che mi faccia convincere dalle commesse, poi ormai ho preso l'abitudine di andare sempre negli stessi negozi, quindi non si azzardano. La parrucchiera devo solo convincerla a tagliare di +.
L'unico negozio era la libreria, entravo per un libro uscendo con 5 o 6, ora vado di digitale
 

Delonix

Florello Senior
Io vendo occhiali...... sono un venditore formidabile.... il mio trucco? Fare arrivare ai tuoi neuroni il pensiero che a me non frega niente farti spendere tanto (io non lo dico mai), anzi... e tu ti lasci cullare dal pensiero..... e le banconote scivooolanooooooo e le carte striiiiiscianoooooooo.....
Scherzo.... il vero trucco nel vendere tanto e bene è essere fondamentalmente onesti ma nemmeno "fatebenefratelli". Ciò che contraddistingue le mie vendite è una padronanza linguistica e tecnica spiccata, faccio capire ciò che vendo a tutti, anche i più decerebrati, poi sceglie il cliente....o gli lasci credere di scegliere.... :cool:
 

garofano

Maestro Giardinauta
A proposito di occhiali,m'hai fatto ricordare che per due volte ho comprato una montatura sbagliata,cosa che mi dava motivi di sconforto.Per un miope,e un miope serio come me,l'occhiale è una seconda pelle,la prima cosa che ti metti quando ti alzi e l'ultima che ti levi prima di dormire.A volte gli occhiali mi scordo proprio d'averli addosso,per cui mi capita di lavarmi la faccia con gli occhiali (e me ne accorgo perchè non "sento" l'acqua e il sapone sul viso,o mi ci tuffo in acqua al mare...e mi accorgo che sott'acqua ci vedo benissimo...:D.Beh,cio' premesso,la prima volta comprai gli occhiali sbagliati che avevo diciassette anni ed ero un'aspirante talpa.Più che io,fu mia madre a farsi persuadere dall'ottico che,per una miopia come la mia,viste le lenti,che fra l'altro allora erano in vetro,diottrie e tutto il resto,necessitassi di una montatura pesante,a margini spessi .Ai mieti tempi,le diciassettenni non avevano troppa voce in capitolo su scelte di abbigliamento e affari simili,e io in particolare,con mia madre,non ne avevo per niente (ma la cosa non la feci durare molto a lungo)Mi tocco'inforcare una montatura spessa a lenti quadrate,marrone con sfumature rosa,e le lenti,sempre su consiglio dell'ottico,erano colorate di marrone:parevo la cieca di Sorrento.in più,con le lenti di vetro,era pesantissima,pareva la maschera di ferro del racconto di Dumas.Insomma,la odiavo,facevo di tutto,mancavano solo gli sport estremi,ma quella,orca miseria,NON SI ROMPEVA MAI.Per i miei non esisteva il cambiare un occhiale funzionante per un capriccio estetico.Insomma ero bruttarella,timida e infelice.Anni dopo,da un altro ottico,e,nel frattempo ero diventata talpa militante,stesso discorso,lenti spesse,ecc,ecc,occorre una montatura che sia spessa perchè senno' si vede il bordo delle lenti,che questa volta erano infrangibili,più leggere.E anche in questo caso,e stavolta è colpa mia,mi lascio persuadere a comprare una montatura spessa,a lenti quadrate, blu scuro con qualche sfumatura rosa,lenti questa volta colorate di un grigino pallido.Questa volta sembro Gino Paoli anni '60,e non mi piaccio proprio proprio per niente.Mesi dopo,guardandoli meglio,scopro che avevo preso LO STESSO MODELLO DEI MIEI DICIASETTE ANNI,MA IN BLU!DA SPARARSI!:muro:per fortuna, stavolta si ruppe,dopo poco tempo (eh eh):rolleyes::fischio: e la cambiai,ma allora,sempre per il problema tecnico,non avevo moltissime possibilità,ma sempre meglio di quella,pero',fu. Successivamente mi hanno salvato le lenti in policarbonato più sottili,che costano un botto,con antiriflesso e tutto il resto,ma mi permettono di scegliere,e sono diventata anche qui granitica sulle mie posizioni.Ora uso montature in metallo,tondeggianti o ovali,stile ottocento,dorate,azzurrine,rosate,che mi piacciono tanto,mi si addicono,e da li' non mi sposto manco a cannonate ,anche perchè,della moda,non me ne importa proprio nulla .Fra l'altro ho visto che adesso"vanno" di nuovo quelle famigerate montature in plastica...:squint::mazza:
 
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Don Camillo

Guest
[QUOTE .Fra l'altro ho visto che adesso"vanno" di nuovo quelle famigerate montature in plastica[QUOTE


Garofano, nella moda è difficile inventare qualcosa, si ricicla, si pesca nel passato, recente , prossimo e trapassato.
nei dipinti di F. Bouchet MADAME DE POMPADOUR porta delle scarpe con i tacchi a rocchetto, negli anni 90 li abbiamo rivisti.
bellissimi i mocassini americani a tubolare, peccato che li abbiano inventati gli indiani d'america.
prima dell'avvento delle materie sintetiche per il fondo della scarpa per evitare di bagnarti i piedi si usava la lavorazione G.Y.attorno a fine secolo eccola rispuntare, nella maggior parte dei casi lavorazione finta visto i costi ma l'aspetto finale era quello .
negli anni 60 si usavano le montature allora non in plastica visto che l'ingegner Natta non l'aveva ancora scoperta ma bachelite o materiale simile , quadrate come ora , alla Peppino di Capri si diceva, ora sono ritornate.
 

garofano

Maestro Giardinauta
Se ritornasse la moda dell'Ottocento,anche del Novecento,non mi dispiacerebbe affatto,anzi...le donne allora erano eleganti e femminilissime (sotto il mio aspetto "grintoso" e essenziale,sonnecchia una donna d'altri tempi:ros::eek:k07:),e anche gli uomini erano belli.Qualcosa di me, comunque,è ottocentesco:eek:ltre gli occhiali,avendo i capelli molto lunghi e ricci,li raccolgo su con acconciature molto sul genere,un po' di civetteria,non guasta:rolleyes:
 
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Don Camillo

Guest
attualmente vedere una donna con la gonna è come vedere la mosca bianca.
si usano pantaloni , leggins ecc. attillatissimi che su qualche fisico servono ad evidenziare quello che noi uomini piace ma su altre persone , haimè stendiamo un velo pietoso.
fino al periodo decò le donne erano molto eleganti, attualmente anche per questioni di praticità è andata persa una parte di femminilità ed in certi casi la donna è diventata mascolina.
inoltre ormai è una mostra di c... e t.... ovunque ti giri.
non sono certo un bacchettone ma ritengo che una donna possa esprimere la sua femminilità ed anche la sua sensualità perfino con addosso un sacco di iuta, tutto sta nel come lo porti il sacco di iuta.
 

garofano

Maestro Giardinauta
Sono d'accordo con te,la moda d'adesso è tale per cui, spesso,non sai se una ferma all'angolo sta "ad aspettare l'autobus che non viene mai"come diciamo a Roma,o se effettivamente...sta ad aspettare l'autobus che non viene mai perchè qui a Roma la situazione dei mezzi è da piangere.c'era una canzone di Vecchioni,il cui ritornello fa "voglio una donna,donna,donna,con la gonna"che ha scatenato tante polemiche femministe,ma che secondo me dice una verità.Io le gonne le metto,ho una certa predilezione per quelle lunghe fino ai piedi,strette o larghe,le indosso con ballerine,scarpine col tacco basso,stivali e stivaletti d'inverno,sono vezzose e comunque pratiche come i pantaloni.Sul lavoro vado rigorosamente in pantaloni,perchè a volte capita di dover fare manovre di rianimazione o comunque manovre terapeutiche che richiedono libertà di movimento:lo faccio dal giorno in cui,in clinica, dovetti procedere a rianimare d'urgenza una persona cui si era arrestato il cuore .Per fare il massaggio cardiaco ti devi mettere letteralmente a cavalcioni sulla panza della persona,ovviamente senza sedercisi sopra:D.Quel giorno indossavo la gonna e scarpe con un tacco un po' più alto perchè poi,a fine turno dovevo andare da una parte.Insomma,dovetti sollevare la gonna parecchio su,una vergogna che non vi dico,e lavorare malamente coperta dal camice,che per fortuna quel giorno avevo addosso.Mi sembrava una situazione da "dottoressa del distretto militare",ma senza l'avvenenza di Edvige Fenech:lol:
 
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Don Camillo

Guest
lavorare in un ambiente del genere non deve essere molto allegro,qualche episodio strano aiuta ad evadere dalla routine quotidiana.
 

garofano

Maestro Giardinauta
Si,Don,certe volte accadono cose che ti fanno piangere sul serio,ma certe volte ci son dei momenti veramente comici.
 
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