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Come pulire/disinfettare correttamente vasi di coccio

leostro

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti,

Ho recuperato una serie di vasi di coccio e vorrei riutilizzarli, li ho trovati abbandonati vicino ad un bidone dell'immondizia e non idea che piante abbiano ospitato in precedenza. Prima di riutilizzarli vorrei chiaramente trattarli nel modo corretto, per rimuovere eventuali funghi, muffe, schifezze che infestavano le piante contenute.
Di sicuro prima di fare qualsiasi cosa li spazzolerò con una bella spazzola a setole rigide, e questo dovrebbe risolvere l'aspetto "estetico" (macchie di calcare o similari)

Dopo di che non so come sia meglio procedere: ho fatto varie ricerche online ma trovo tanti (troppi) approcci: lasciarli in ammollo in soluzioni di acqua aceto (o limone), usare bicarbonato, alcool, varechina, candeggina (mi sembra una cosa sbagliata data la porosità della terracotta...), farli bollire in un pentolone, etc etc

Qualcuno più esperto di me sa darmi info certe?
(a me interessa più avere un vaso corettamente disinfettato piuttosto che il lato esterico)

Grazie in anticipo,
Leo
 

Amy

Guru Giardinauta
Io li strofino con una spugna imbevuta di candeggina; non so se sia corretto ma preferisco che il vaso non possa passare esseri viventi al terriccio (tipo funghi e batteri) piuttosto che il cloro che con il tempo evapora.
Dato che annaffio dall'alto, al massimo, la probabilità che la candeggina entri in contatto con le radici è infinitesima.
 
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