spiego meglio quella frase: il tuo dire "Divina in quanto sua creatura. altrettanto creativa da tramutare l'acqua in vino no" io l'ho letto così: "non sono capace di fare miracoli e sono divina solo in quanto sono stata creata da dio, non perché io possa essere divina come lui". per cui, prendendo la tua frase con quel significato che ci avevo letto, siccome io credo nella divintà degli esseri umani in modo diverso (cioè come non inferiori a quello che dio viene immaginato essere) ti trovavo allora più che modesta nel non reputarti capace non solo della creatività di cui parlavi ma pure di far 'miracoli'.. ovvero: credo che ognuno ne sarebbe capace.
il resto era per dire che credo anche che il fatto stesso di non crederci è qualcosa che di per sé blocca la possibilità, dato che la realtà di ognuno ha i contorni, le dimensioni e la sostanza di ciò in cui crede, non di più e non di meno. e aggiungevo che non avevo comunque intenzione di farti cambiare idee su una cosa del genere o qualsiasi altra. io vivo bene con le mie credenze e non mi dispiace altri abbiano le loro, soprattutto se pure le loro sono tali da farli vivere bene
