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Le Nostre Donne Italiane Non Possono Girare Liberamente :e' Una Vergogna

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

=Todd=

Aspirante Giardinauta
Scusa, vedo che tu vivi in Svizzera, un paese neutrale dove per ottenere la nazionalità, mi sembra che devi viverci se non erro per 20 anni.....come residente, almeno era così quando lavorava mio padre, che ci ha lavorato per 35 anni a Bremgarten....Un paese, dove solo che passeggiavi e vedevano che non eri di quelle parti, ti chiedevano i documenti, e ti portavano in questura per accertamenti, un paese dove non fanno entrare neanche le mosche non autottone, sai se tu vivresti in Italia, o in Spagna ti renderesti conto di tante cose, Lugano è un paradiso...Ripeto, io conosco la Svizzera, non avevano nessuna pietà nei confronti degli stranieri....anzi, venivano trattati come stracci, e se non sbaglio tutti, o quasi tutti i nazionalizzati Svizzeri ne erano fieri, quindi a casa vostra va bene così!!! A casa mia noooo!?? E troppo bello e facile vedere le cose da fuori.....E in special modo da un paese come la Svizzera, che non fanno entrare neanche i parenti dei nazionalizzati...


Scusami, Giuseppe, ma che argomentazione è quella tua, me lo vuoi spiegare?


Io non sto dicendo che Piera, Scardan e Mauro siano le uniche persone ad assumere posizioni razziste, sto dicendo che lo deploro.

Che trovo orribili certe cose che sono successe e continuano tuttora a succedere in Svizzera, è dato per scontato, ma di quello non si parlava nel thread fino al tuo intervento della citazione di sopra.


Una curiosità: Come mai dovrebbe uno svizzero o italiano o turco che abita in Svizzera essere responsabile della politica adottata, dei suoi effetti negativi e di trattamementi deplorevoli di stranieri da parte di gente razzista?

E che cosa ti dice che io sia svizzero o italiano o arabo solo perché abito a Lugano?

Sono categorie quelle tue che io veramente ritenevo tramontate da un po'....


Sono impressionato.



@Piera: No comment.
 

cyberphal

Giardinauta Senior
Ciao Cyberphal,

i casi che citi sono riferiti a delle minoranze......

si parte da premesse non vere (perché le cifre a cui si fa riferimento non sono rappresentate come pubblicate da fonti attendibili...)

Specie le ultime tre parole della tua frase della citazione non sono ammesse in un argomentazione, perché fai ricorso ad una premessa non valida.

Trovo strano che Mauro e Piera se la passano liscia con quei goffi tentativi di manipolare la realtà, e che nessuno interviene per chiarire un po' di cose.

Allora, andiamo per ordine:
1) Ho detto io stessa che forse sono i media ad ingigantire i casi che hanno per protagonisti cittadini extracomunitari
2) Se io parto da premesse non vere perchè non cito dati attendibili, dove sono i tuoi di dati attendibili?
3) La mia "premessa non valida" era infatti preceduta da un "magari" che è una formula ipotetica, dubitativa, e non un'affermazione incontrovertibile.
4) Qui nessuno manipola la realtà. Il fatto è che tu, svizzero o no, non vivi in Italia. Stai in un posto dove se getti una cartaccia per terra ti portano in caserma, dove avete da tempo chiuso le frontiere agli stranieri e dall'alto del vostro bunker vi permettete di parlare di realtà che non conoscete.

Io avrei pensato che i problemi della Sicilia ed i rischi per il singolo a Palermo stessero altrove, sinceramente, ma forse mi sbaglio.

E poi chiami razzisti gli altri? Tu che dai dei mafiosi a tutti i siciliani? Parli così perchè non hai conosciuto il cuore dei siciliani. Ho degli amici lì che mi hanno aperto la loro casa prima ancora di conoscermi solo perchè ero presentata da una loro amica!

Questo lo dici tu, io non l'ho mai detto, parlare di mafia è complicato e non argomentazione da forum, dico solo che le cose stanno come stanno in Sicilia perchè a qualcuno ha fatto e fa comodo. per inciso non è che noi siciliani viviamo barricati a casa perchè ad ogni angolo c'è un mafioso con coppola e lupara pronto a sparare.

Purtoppo pare che fuori dall'Italia (ma anche solo poco fuori dalla Sicilia, questa sia l'opinione comune!

Io offendo le persone del forum?......

Manchi veramente di cultura, Piera, mi dispiace.

Sono veramente contento che in questo forum non ci sia solo gente del tuo stampo.....

E queste secondo te non sono offese?

Una curiosità: Come mai dovrebbe uno svizzero o italiano o turco che abita in Svizzera essere responsabile della politica adottata, dei suoi effetti negativi e di trattamementi deplorevoli di stranieri da parte di gente razzista?
A maggior ragione, non essendone responsabile, ha il diritto di lamentarsi delle conseguenze negative che deve subire sulla propria pelle!
 

=Todd=

Aspirante Giardinauta
Ma Cyberphal,

a differenza di Piera, Mauro e Scardan, ho messo il link del ministero dell'Interno che parlava esattamente di quelle cifre che loro manipolavano.

Vai qualche pagina indietro e lo vedrai.


Se razzismo si definisce con l'attribuzione di tratti caratteriali o comportamentali in base all'etnia, è sicuramente di stampo razzista una posizione che afferma che violenze sessuali vengono quasi unicamente commesse da cittadini non italiani.

Quindi non è assolutamente un'offesa personale se io deploro tale attribuzione, effettuata da poster di questo thread, il che è facilmente controllabile.

Se uno afferma che gli stipendi siciliani sono inferiori alla media europea, e che rispetto ad altre regioni d'Europa la criminalità organizzata presente sull'isola rappresenta un problema per l'individuo e per la società, non afferma con ciò che la maggioranza dei siciliani sia criminale, e che la criminalità esista unicamente in Sicilia (incredibile, ma come arrivi alla conclusione che io abbia affermato questo? E che equivalga al concetto di razzismo? Pensi veramente sia il caso?)


È vero che Lugano si trova a 12 km dalla frontiera, e io ci abito a 6, ciò non toglie che la frontiera non è blindata, che ci sono tanti italiani a vivere e lavorare in Svizzera e viceversa, e che un'infiltrazione di 'clandestini' avviene.
In più, ho vissuto anche in Italia per un po' di tempo, e la famiglia di mio nonno è di origine sarda. Per la maggior parte della mia vita non ho vissuto in Svizzera però.

Anche una persona con la residenza in Australia è in grado di informarsi sulle fonti a cui fa riferimento, italiane o no, ma si vede che né tu né Piera avevate voglia di farlo (dicendo ciò non voglio però mettervi su un livello).


Che io sono dell'opinione che Piera manchi di cultura (più che altro argomentativa, ma anche nell'assumere certe posizioni), è una reazione al suo stile di discussione e alle loro accuse avanzate. Controlla l'ordine dei post, se non mi credi.
 

cyberphal

Giardinauta Senior
Todd, prendo atto delle tue spiegazioni che devo verificare. Siccome però fra qualche minuto devo chiudere, e ritengo invece che l'argomento meriti una riflessione approfondita, ti prometto che lo riprendo appena ho la calma ed il tempo necessari. Non è una fuga nè un abbandono, ma non ritengo serio dare risposte affrettate di fronte ad affermazioni tanto convinte. Un saluto (naturalmente esteso anche a tutti gli altri!)
 

binuccio

Guru Giardinauta
Todd, a prescindere dalle opinioni, non credo che sia corretto dire a una persona 'manchi di cultura': non vuoi mettere livelli? non sembrerebbe..
e comunque dacci tu, allora, una definizione di cultura.
ognuno ha il diritto di formulare pensieri e opinioni. E credo che se tu vivessi in Italia ti renderesti conto che la nostra rispecchia l'opinione COMUNE.
E poi come fai a dire che i tuoi dati, chiamiamoli così, sono oggettivi?!
Ma lo sai che ognuno le statistiche le può gestire a modo suo?
 
S

scardan123

Guest
Todd, nella tua valle ricca e felice, fai fatica a vedere i problemi di persone come me che se escono per strada non negano la presenza di criminali italiani ma vedono una fortissima presenza di criminali stranieri, che ti offrono cocaina per strada, ti vengono vicino mettendoti le mani in tasca, girano con cani sciolti, etc.
La % di criminali extracomunitari sul totale non riflette la % di persone extracomunitraie sul totale: questo non è razzismo, ma un dato di fatto.
Con questo non dico che tutti gli stranieri sono disonesti perché non è vero, dico però che in % ci sono molto più extracommunitari che delinquono di quanti sono gli italiani che delinquono.
Sta sicuro che se uno spaccia o gestisce prostitute o fa di peggio, a me è antipatico indipendentemente dalla nazionalità. Ma quando un delinquente da fuori entra in Italia, mi chiedo chi ce lo ha fatto entrare e restare. Questo non mi sembra razzista: mi sembra buon senso non confondere l'ospitalità (giusta) con lassismo e illegalità (ingiusto).
Tra l'altro, proprio gli extracomunitari che delinquono sono la categoria che arreca il più grave danno di immagine agli extracomunitari che non deliquono.

Detto questo, ognuno qua esprime delle opinioni, delle quali è convinto, ma in modo cortese, senza cioè sostenere che chi la pensa in modo diverso è ignorante o sciocco.
 
Ultima modifica di un moderatore:

=Todd=

Aspirante Giardinauta
Todd, prendo atto delle tue spiegazioni che devo verificare. Siccome però fra qualche minuto devo chiudere, e ritengo invece che l'argomento meriti una riflessione approfondita, ti prometto che lo riprendo appena ho la calma ed il tempo necessari. Non è una fuga nè un abbandono, ma non ritengo serio dare risposte affrettate di fronte ad affermazioni tanto convinte. Un saluto (naturalmente esteso anche a tutti gli altri!)


Tranquilla, non c'è problema, anch'io devo fare altre cose prima o poi....

... solo che oggi mi ero preso una giornata libera... quindi avevo un po' di tempo.


ciao :)
 
P

Piera1

Guest
Todd, io mi baso su quello che sento e leggo, e proprio al tg(sai essendo di poca cultura ascolto solo quello) su tre crimini due sono commessi da stranieri. Non cambio la mia posizione, in altri thread ho sostenuto che l'immigrazione e lo scambio di cultura ci arricchisce dentro(chissà dov'eri quando l'ho scritto, spunti adesso dal nulla a sentenziare) ma che occorre maggior controllo sugli immigrati che arrivano nel nostro paese perchè questo ho sostenuto e non mi pare di essere razzista.
 
S

scardan123

Guest
Poi voglio vedere se nella svizzera di todd se uno ti offre cocaina per strada, urina per strada, ti strattona i pantaloni, urla ubriaco, etc gli dicono poverino poverino o intervengono facendo rispettare le leggi e il comune pudore/decoro...
I miei ricordi di Berna ad esempio sono quelli di una città dove puoi camminare tranquillo anche la sera, non posso dire lo stesso di Bologna.
Né si può dire che la svizzera sia un paese che accoglie nel suo territorio chiunque senza il minimo controllo o che sia un paese permissivista dove sono tollerati reiterati comportamenti che violano la legge.
 

=Todd=

Aspirante Giardinauta
Todd, a prescindere dalle opinioni, non credo che sia corretto dire a una persona 'manchi di cultura': non vuoi mettere livelli? non sembrerebbe..
e comunque dacci tu, allora, una definizione di cultura.
ognuno ha il diritto di formulare pensieri e opinioni. E credo che se tu vivessi in Italia ti renderesti conto che la nostra rispecchia l'opinione COMUNE.
E poi come fai a dire che i tuoi dati, chiamiamoli così, sono oggettivi?!
Ma lo sai che ognuno le statistiche le può gestire a modo suo?


Vero, non è carino dire che una persona manchi di cultura, hai ragione.

Infatti avrei dovuto/potuto spiegare meglio:

Io stimo Piera veramente tanto ma tanto tanto per la cose che fa per gli animali, sia qualitativamente che in termini quantitativi. Perché un conto è avere la capacità e le competenze, un altro è la disponibilità e la disciplina. Lei ha tutt'e 2, e trovo assolutamente ammirevole, è veramente un caso assai raro.


Per un po' di settimane non guardo i thread di questa sezione, e una volta ritornato scopro un sacco di thread e post veramente razziste, e caspita mi dico: 'Com'è possibile che quelle persone davvero in gamba assumano delle posizioni così estreme....?'

... e che poi non c'è la voglia di discutere di ciò, perché quello che viene avanzato è che unicamente un italiano può giudicare questioni italiane....

... non capisco proprio.

Scusate il confronto (che so che ciò di cui si è discusso qua ha poco a che fare con il 3o Reich):
Devo aver capelli biondi e occhi azzurri (ho tutt'e 2, come anche la mia miglior amica, di origine palermitana) per parlare del nazismo? Devo essere nato prima del 1927 cioè devo aver avuto più di 17 anni alla sua fine per potermene fare un'opinione e parlarne?
Allora tra un po' ci sarebbe il silenzio assoluto su tanti temi, no?

Chi vi dice che non vado mai in Italia, che ho la bella villa a Lugano, che ho tanti soldi, che non ho problemi, che non ho amici in Italia, che non so nulla della realtà italiana solo perché abito vicino a Lugano? Anche chi abita a Como abita vicino a Lugano. Cosa vuol dire? Veramente non capisco.


E parte ciò, secondo voi non ci sono extracomunitari (a parte gli svizzeri ;) ) in Ticino o che cosa?
 
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GIUSEPPE GLADIATORE

Florello Senior
Scusami, Giuseppe, ma che argomentazione è quella tua, me lo vuoi spiegare?


Io non sto dicendo che Piera, Scardan e Mauro siano le uniche persone ad assumere posizioni razziste, sto dicendo che lo deploro.

Che trovo orribili certe cose che sono successe e continuano tuttora a succedere in Svizzera, è dato per scontato, ma di quello non si parlava nel thread fino al tuo intervento della citazione di sopra.


Una curiosità: Come mai dovrebbe uno svizzero o italiano o turco che abita in Svizzera essere responsabile della politica adottata, dei suoi effetti negativi e di trattamementi deplorevoli di stranieri da parte di gente razzista?

E che cosa ti dice che io sia svizzero o italiano o arabo solo perché abito a Lugano?

Sono categorie quelle tue che io veramente ritenevo tramontate da un po'....


Sono impressionato.

Sai come dicono qui....i Tori dalla barriera si vedono bene!!! Che vuol dire... è bello vedere i tori dalle gradinate, ma il torero purtroppo non la pensa uguale, perchè lui rischia la vita... così ti esprimi tu, parlando metaforicamente, mi vieni con una statistica, che poi, chi mi dice che è quella giusta??!, perchè io sapevo tutt'altro, per questo motivo, ho messo in mezzo il paese dove vivi tu, la Svizzera...la Svizzera!!!:eek: ripeto, non ho visto mai in nessun posto tanto razziso come lì, ( E i primi razzisti, sono propri gli Italiani che vivono lì da sempre, cioè i nativi di padri emigrati e bastonati...) quindi che mi stai a dì...Morale!!! Non accetto moralismo da uno che prima di tutto non vive nel posto dove altri opinano dversamente da te, perchè loro lo vivono quotidianamente, e tu NO...Ripeto io non ho letto nessun razzismo, in questo thread, solo opinioni differenti dalle tue, anzi....soprattutto differenti dalle tue, sei l'unico in cui stà mancando di rispetto verso alcuni utenti con offese varie di incultura etc...E se lo fà uno Svizzero di padre e madre Italiani sai che ti dico!?...:lol: :lol: :lol: (Dato che, come ho scritto più sopra, so beissimo come funziona lì....)scusami per il sarcasmo, ma quando ce vò..ce vò...Non la penso affatto come te....Comunque è bello, opinare e pensare le cose differentemente, per questo siamo qui..ciao.



Todd, a prescindere dalle opinioni, non credo che sia corretto dire a una persona 'manchi di cultura': non vuoi mettere livelli? non sembrerebbe..
e comunque dacci tu, allora, una definizione di cultura.
ognuno ha il diritto di formulare pensieri e opinioni. E credo che se tu vivessi in Italia ti renderesti conto che la nostra rispecchia l'opinione COMUNE.
E poi come fai a dire che i tuoi dati, chiamiamoli così, sono oggettivi?!
Ma lo sai che ognuno le statistiche le può gestire a modo suo?

QUOTO....
 
S

scardan123

Guest
Io credo che nessuno di noi ce l'abbia con gli extracommunitari IN GENERALE, ma con quelli che delinquono.
Cioè con OSPITI che accogli a casa tua ma inziano invece a fare danni, a stuprare tua figlia, rubare le tue proprietà etc.
Gli ospiti che si comportano bene diventano invece di famiglia.
Fa arrabbiare che gli ospiti che si comportano male non vengano puniti.
Fa arrabbiare sentire che tanti degli ospiti si comportano male.
Questo fa venire a molti il pensiero che ospite = si comporta male.
Ripeto, non è vero sempre, ma il fatto che sia vero spesso rende purtroppo poco ospitale e molto sospettose anche le persone più ospitali.

Io penso che tutti qua sosteniamo semplicemente una cosa, alla fine o in nuce a tutti i bla bla: che la legge va rispettata da tutti e che non esistono scusanti per il mancato rispetto delle leggi, chiuque tu sia e dovunque tu sia nato. E che chi non la rispetta DEVE essere punito come la legge prevede. Il che molto spesso non avviene, perché non si può certo sostenere che in Italia vi sia certezza della pena.
DIrei semmai che c'è una perversa quasi certezza dell'impunità.
 
M

*Mauro 77*

Guest
todd
ho letto i tuoi scritti in questo topic e ritengo che tu sia una persona ignorante(termine inteso come colui che ignora..)sui dati reali dell'effettivo problema dell'immigrazione in italia.ti posto le fonti che richiedi cosi' la finirai di scrivere cose non vere e come potrai ben leggere sono fonti autorevoli e assolutamente non confutabili.prima di postare il tutto deploro la tua arroganza e facilita' nel dare del razzista agli altri specialmente a piera ed a scardan ,GIUSEPPE(per esperienza diretta)che che sono tre utenti sicuramente piu' informati di quello che dimostra la tua (non)conoscenza.
E' ovvio che i miei topic sono basati su dati effettivamente letti non su sciocchezze.
ti posto alcune fonti se non ti bastano dimmelo cosi' te ne posto altre all'infinito....!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

prima recentissima autore antonio di pietro(EX MAGISTRATO,SINISTRE) :13 Ottobre 2007
http://www.antoniodipietro.com/2007/10/immigrazione_e_criminalita.html

Immigrazione e criminalità


L’immigrazione sta diventando un problema sociale. Due elementi in particolare hanno determinato questa situazione: l’indulto che ha messo in libertà almeno 30.000 persone, molte delle quali stranieri, e l’ingresso di alcuni Paesi dell’est nell’Europa comunitaria.

L’indulto è stato votato dalla maggior parte del Parlamento, in fretta, nel mese di agosto 2006, per la cosiddetta emergenza carceri. Il risultato è che un anno dopo le carceri si sono riempite di nuovo e che nel frattempo sono stati compiuti delitti, furti, stupri, omicidi che potevano essere evitati.
L’indulto, va ricordato, è stato fatto per evitare il carcere agli amministratori pubblici, ai finanzieri. Nessuna azione di recupero è stata attuata per gli ex detenuti.

Nell’ambito dei Paesi dell’est merita una particolare attenzione la Romania: si poteva agire diversamente, fare una moratoria come hanno fatto altri Stati comunitari. In Romania ci sono due milioni di rom, decine di migliaia sono già entrati in Italia. Vanno fermati.
Il Paese non è in grado di accoglierne ancora. Oggi anche i buonisti, per effetto dell’esasperazione dei cittadini, cominciano a diventare sceriffi. La parte più indifesa della popolazione si trova a dover convivere con una criminalità quotidiana di importazione.

Non si può più rinviare il problema. In Italia deve entrare solo chi ha un lavoro regolare o ci aspetta un nuovo razzismo dalle conseguenze imprevedibili. Siamo arrivati al paradosso di esportare capitali per investimenti in Romania e di importarne i disoccupati.

Antonio Di Pietro


http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/cronaca/dossiercaritas/pisanuimmi/pisanuimmi.html


Giuseppe Pisanu
ROMA - Il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, sceglie la festa della Polizia, a cui interviene anche il capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, per lanciare l'allarme criminalità. Che lega, sempre di più, all' immigrazione clandestina: "Siamo arrivati al punto - dice Pisanu - che in alcune regioni del paese l'incidenza dei reati attribuiti a immigrati clandestini supera il 50% del totale dei reati scoperti".

Per Pisanu su circa 611.000 persone arrestate o denunciate nel 2004, ben 171.811 erano extracomunitari privi di permesso di soggiorno. "Le cifre confermano una palmare verità - continua il titolare del Viminale - chi si affida ai trafficanti di esseri umani per violare le nostre frontiere finisce, nella migliore delle ipotesi, sul mercato ignobile del lavoro nero e, nella peggiore, tra le file della manovalanza criminale. Ecco perché il contrasto all'immigrazione illegale deve proseguire con immutata fermezza".
 
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M

*Mauro 77*

Guest
AUTORE VINCENZO SUPPA STUDIOSO DI QUESTI FENOMENI

TODD!!!!!DIMMI SE NON TI BASTA NE HO ANCORA...ALLORA SIAMO TUTTI 'FUMATI'CHE CI INVENTIAMO LE COSE???MA DAI!!!!!!!!!!!!!DI LA VERITA' ,DI QUELLO CHE E'!

http://criminologia.advcom.it/suppaimmi.htm

Connessioni tra immigrazione e criminalità



E’ estremamente complesso delineare in maniera sintetica e, nello stesso tempo esaustiva, l’insieme delle connessioni che legano l’immigrazione clandestina al mondo della criminalità.



Per comodità e chiarezza di analisi, le tipologie delittuose riconducili, direttamente e/o indirettamente, al fenomeno migratorio possono essere raggruppate in tre categorie generali.



Nella prima, che è quella più pericolosa e difficile da contrastare, troviamo le ipotesi di associazionismo criminale di matrice straniera, il cui numero e la cui complessità organizzativa sono in costante aumento.



Sullo scenario delinquenziale italiano si sono affacciati nuovi protagonisti, provenienti da Paesi con un tenore di vita più basso dal nostro, che cercano di orientare le loro attività verso quelle zone ove vi è più ricchezza da depredare, giungendo anche a sfidare le organizzazioni criminali italiane per il controllo del territorio.



Tra queste potenti consorterie malavitose, un ruolo di primo piano è svolto dai gruppi criminali di origine russa, turca, cinese, nigeriana ed albanese, che dispongono di ramificate basi operative nell’Europa centrale ed occidentale.



A tal proposito, l’attività investigativa ha rivelato, in più occasioni, che questi sodalizi hanno differenti soggettività funzionali e strutturali, diversi interessi criminali e modus operandi, pur sussistendo, tra loro, collegamenti sempre più frequenti, stabili e collaudati.



Un dato estremamente significativo, peraltro, li accomuna: gli effetti distorsivi prodotti sull’assetto economico del territorio in cui operano.



Tali conseguenze, note da tempo per quanto riguarda le tradizionali organizzazioni criminali del nostro Paese, risultano evidenti anche per le organizzazioni criminali originarie di altri paesi, laddove vengono a costituire "soggetti di prelievo parallelo" che tendono a colpire gli operatori economici legali.



E’ il caso, ad esempio, dei cinesi il cui ingresso in Italia è stato favorito dall’esistenza di complesse organizzazioni dedite all’immigrazione clandestina, che gestiscono l’intero movimento migratorio illegale verso l’Europa. La comunità cinese è venuta, così, occupando ampie porzioni di territorio, ove oggi vi sono veri e propri "quartieri cinesi".



Parallelamente, nel settore produttivo, tali soggetti hanno nel tempo rilevato un gran numero di ristoranti e laboratori di confezione di abbigliamento e pellame.



Queste attività sono state impiantate particolarmente nelle aree industriali – ove, tradizionalmente, erano già presenti analoghe iniziative di imprenditori italiani – e sono entrate in competizione con queste u1time, che non sono in grado di reggere la concorrenza dei loro antagonisti cinesi, i quali utilizzando manodopera clandestina, sono in grado di praticare prezzi molto più bassi di quelli richiesti dalle ditte italiane.



L’immigrazione clandestina rappresenta, quindi, il "volano" di tutte le attività impiantate sul territorio ed il mezzo attraverso cui le organizzazioni criminali tendono a realizzare uno stretto controllo delle strutture imprenditoriali gestite da cittadini cinesi.



Le organizzazioni criminali di matrice cinese, infatti, lucrano cifre esorbitanti facendo leva sulla disperazione e sul desiderio di quanti aspirano a far fortuna all’estero, costituendo, in tal modo, un fertile terreno di reclutamento di manovalanza criminale e di forza lavoro a prezzi irrisori.



E’ stato, inoltre, accertato che la criminalità associata cinese si avvale del traffico illegale di immigrati per introdurre in un determinato territorio persone consapevoli fin dall’inizio che, per pagare il viaggio, saranno costretti a commettere reati di ogni tipo per conto delle organizzazioni.



Un’altra pericolosa minaccia proviene dalla criminalità albanese, la cui presenza è andata fortemente aumentando in concomitanza con il massiccio flusso di immigrati clandestini provenienti da quel Paese.



Fra le principali attività illecite dei gruppi criminali albanesi vi sono lo sfruttamento della prostituzione giovanile, il traffico di anni e lo sfruttamento di manodopera minorile e, negli ultimi tempi, il riciclaggio del denaro provento delle attività illecite.



Ma l’attività sicuramente più diffusa e remunerativa è costituita dal traffico di sostanze stupefacenti. L’Albania è un grande produttore di cannabis, ma non anche di eroina e cocaina, di cui i gruppi criminali sono invece abili trafficanti. L’eroina trafficata è per la totalità di provenienza turca, mentre la cocaina proviene dall’America del sud e dagli U.S.A..



Va però rilevato che in alcuni casi sono stati effettuati anche sequestri di eroina di scarsa qualità, il cui processo di trasformazione da morfina base a eroina risultava incompleto, per cui si ritiene che in Albania siano in corso esperimenti di raffinazione della predetta sostanza stupefacente, allo scopo di allestirvi laboratori clandestini. Alcune notizie fiduciarie, poi, segnalano tentativi di coltivazione in Albania della pianta di coca.



Tali elementi inducono a ritenere che l’Albania, in connubio con la criminalità organizzata italiana, in particolare quella contrabbandiera pugliese, possa giocare, in un futuro non troppo lontano, un ruolo di primo piano anche nello scenario internazionale del grande traffico di droga, proponendosi, tra l’altro, come snodo di una nuova rotta degli stupefacenti, alternativa alla vecchia "rotta balcanica".



Il traffico di droga fra l’Albania e l’Italia è particolarmente attivo. La rotta che attraversa il Canale d’Otranto è ormai consolidata: dai porti di Valona, Saranda e Durazzo partono ogni notte, gommoni e pescherecci, stipati di droga e clandestini, che vanno a sbarcare i loro carichi di stupefacente e di disperazione nei porti del versante adriatico italiano, Trieste, Ancona, Pescara e, più in particolare, nei porti della Puglia, Bari, Brindisi, Lecce, Otranto.



I sequestri di droga, effettuati a bordo di natanti, stipati unitamente ai clandestini, dimostrano in modo inequivocabile che il traffico di droga e di esseri umani vanno di pari passo.



In alcuni casi, infatti, gran parte dello stupefacente è trasportato dai clandestini stessi ed è utilizzato quale merce di scambio per il viaggio.



La seconda tipologia di criminalità connessa all’immigrazione riguarda l’affiliazione di immigrati clandestini da parte di gruppi già organizzati ed operanti, per l’impiego in compiti di manovalanza delinquenziale (spaccio di stupefacenti, vendita al minuto di sigarette di contrabbando) e/o a fini di sfruttamento illecito (prostituzione, attività lavorative in "nero" svolte in condizioni degradanti o illegali presso fabbriche, aziende agricole, ristoranti, ecc.).



Uno dei fenomeni più diffusi è proprio quello dello sfruttamento della prostituzione delle immigrate. In Italia, dal 1991 vi è stato un costante incremento nel numero di persone denunciate per reati connessi alla prostituzione. Dallo stesso anno, sono aumentati anche gli stranieri denunciati per questo reato (come emerge dal grafico che segue).


Image2.gif

Fig. 1 – Stranieri denunciati per sfruttamento o favoreggiamento della prostituzione per i quali l’A.G. ha iniziato l’azione penale. Italia. ANNI 1990-1996 (Dati ISTAT).



Questa crescita è collegata all’aumento dei flussi migratori verso l’Italia, soprattutto dai Paesi dell’Europa dell’Est, e al coinvolgimento nel mercato della prostituzione "da strada" delle organizzazioni di reclutamento e delle prostitute di origine straniera.



Dopo due prime fasi (dal 1980 agli inizi degli anni 90 e dal 1992 al 1995) che hanno visto, soprattutto, l’arrivo nel nostro Paese di cittadine sudamericane e dei paesi dell’Est, attualmente siamo di fronte ad un ulteriore progresso nell’evoluzione dello sfruttamento della prostituzione femminile di ragazze straniere, questa volta provenienti maggiormente dall’Albania e dalla Nigeria, in entrambi i casi di età molto giovane. Da rilevare il fatto che si intravede con sempre maggiore frequenza la catena organizzativa criminale che lega il Paese d’origine (adescamento e reclutamento delle ragazze) con il Paese di destinazione (prima accoglienza ed avviamento sulle strade o in luoghi privati).



Altrettanto significativo è il fenomeno dell’impiego di cittadini extracomunitari nello spaccio di sostanze stupefacenti. Basti pensare che dal 1987 al 1998 il numero degli stranieri deferiti alle Autorità Giudiziarie si è incrementato del 582%; inoltre, se nel 1987 era indagato per reati di droga uno straniero ogni quindici cittadini italiani, nel 1998 tale rapporto è diventato di uno a tre.


Image3.gif

Fig. 2 – Stranieri deferiti all’Autorità Giudiziaria per reati di droga – Italia – ANNI 1987-1998 (Dati DCSA).



Quanto alla percentuale di indagati, italiani e stranieri, deferiti all’A.G., a piede libero ovvero in stato di arresto, le tavole seguenti evidenziano che gli stranieri sono più frequentemente colpiti da provvedimenti restrittivi (l’87%) rispetto agli italiani (65%). Fig. 3. Italia – ANNO 1998 (Dati DCSA).
 
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M

*Mauro 77*

Guest
Maggio 2007 dati istat fonti fonti fonti.....................fonti fonti.............

http://www.antiproibizionisti.it/notizia.asp?n=6436

Piu' della meta' dei detenuti stranieri, il 55 per cento, risulta avere a suo carico reati previsti dalla legge sugli stupefacenti. E' un dato emerso da un'indagine Istat del 2006 dal titolo 'Stranieri in carcere', che rileva come il mercato della droga, in Italia, veda come protagonisti un numero assai elevato di stranieri, che contribuiscono a rafforzare la centrale dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Ma dall'indagine emerge soprattutto un elemento che permette ai pusher stranieri di sfuggire con piu' facilita' ai controlli delle forze dell'ordine. Infatti non disponendo di documenti e non avendo molti di loro una fissa dimora, vengono identificati piu' volte con generalita' diverse.

Ma se gli stranieri vantano un primato nei reati in materia di stupefacenti e sono piu' inclini degli italiani a gesti, a volte estremi di autolesionismo, vantano un record positivo in fatto di recidiva. ...............

PENSO SIA SUFFICIENTE..SOTTOLINEO UNA COSA ...NOI ITALIANI SIAMO PIU' DI SESSANTA MILIONI QUINDI LA PROPORZIONE DEGLI IMMIGRATI IN CARCERE RISPETTO A QUELLA ITALIANA E' ALTISSIMA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
HAI LETTO TODD????COSA NE PENSI E' RAZZISTA ANCHE L'ISTAT O SEI TU CHE TI SBAGLI?CON QUESTO CHIUDO(SCRIVO IN MAIUSCOLO PER DIFFERENZIARE LE SCRITTURE DAL MIO PENSIERO)SALUTI
 
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=Todd=

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,


ehhhmm

fonti? link?


Non ho capito cosa siano le scritte pubblicate da te, Mauro.

Io avevo inserito il link del Ministero dell'Interno, e tu mi arrivi sul serio con quelle scritte?




...


la Svizzera...la Svizzera!!!:eek:
ripeto, non ho visto mai in nessun posto tanto razziso come lì, ( E i primi razzisti, sono propri gli Italiani che vivono lì da sempre, cioè i nativi di padri emigrati e bastonati...) quindi che mi stai a dì...Morale!!! Non accetto moralismo da uno che prima di tutto non vive nel posto dove altri opinano dversamente da te, perchè loro lo vivono quotidianamente, e tu NO...E se lo fà uno Svizzero di padre e madre Italiani sai che ti dico!?...:lol: :lol: :lol: (Dato che, come ho scritto più sopra, so beissimo come funziona lì....).....


Allora se io non posso parlare dell'Italia perché secondo te "Svizzero di padre e madre Italiani" (?), che abito a 6 km troppo in là, allora scusami tu lo puoi secondo la tua stessa logica, abitando a 2000 km troppo a sud ovest? In più parlando della Bremgarten non so di quale decennio, nemmeno di esperienza propria?

Dicendo ciò ripeto non voglio dire che apprezzo alcuni capitoli bui della storia svizzera o addirittura della vita di oggi. Ma perché sarebbe significativo secondo voi? Ditemi che cosa c'entra con il fatto che continuate a dire che la natura di alcuni crimini (tra cui quello indicato nel titolo del thread) sia di quasi esclusività straniera.
 
M

*Mauro 77*

Guest
Ciao a tutti,


ehhhmm

fonti? link?


Non ho capito cosa siano le scritte pubblicate da te, Mauro.

Io avevo inserito il link del Ministero dell'Interno, e tu mi arrivi sul serio con quelle scritte?



scusa ma ci fai o ci sei?tu hai detto che non ho citato le fonti quindi le ho messe..allora che ne pensi?sono vere o no?rispondi non divagari..neghi cio' che e' scritto ?
 
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