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azalea rossa, la vendetta!

N

nikita

Guest
Claudia,ti ho beccata!!! Vedo che ti sei ambientata come la tua azalea.Fantastica,ma prima o poi arrivo a Venezia,sai.A proposito quale esposizione consigli in Milano per due azalee che ora vorrei trasferire in un contenitore unico,grande ? Ovviamente con idoneo terra per acidofile:tu consigli a questi terreni precostituiti un ulteriore aggiunta di torba bionda ?Ciao,sai chi sono vero?
 
B

bumbo

Guest
Ciao Claudia,
la tua azalea è meravigliosa. Spero che anche le mie diventino così grandi. Io ho 6 piante proprio della stessa varietà che ho comprato in un vivaio sul Lago Maggiore.
Anche le mie quando fioriscono sono stupende anche se non raggiungono ancora la maestosità della tua. Complimenti!!! Tiziana
 

claudia cadoni

Aspirante Giardinauta
Hai fatto bene a comprarle lì, per conto mio i vivaisti di quella zona sono i migliori, nel Nord.
Vedrai che diventeranno sempre più belle, via via allungandosi i rami si fletteranno, in fioritura, sotto il peso delle corolle, così avrai quelle colline stracariche di fiori che tanto ammiriamo.


ciao e grazie a tutti

[ 10-06-2001: Messaggio scritto da: claudia_c ]
 

claudia cadoni

Aspirante Giardinauta
nikita! Ti ho risposto via mail chiedendoti una montagna di informazioni sulla tua terrazza, e case vicine e altre piante...
aspetto nuove.

L'esposizione è solo un fattore, nelle terrazze o nei giardini, che a mio parere, se considerato in astratto, non dice granché. Per esempio si sconsiglia sui manuali l'esposizione a est di queste piante nonché, ancora di più, delle camelie. E ciò per evitare che il sole, levandosi quando ancora la condensa non è evaporata, ustioni le foglie per l'effetto lente delle gocce di rugiada. Ma se davanti a noi, a est, il sole è intercettato da un'altro edificio, o una pianta più resistente scherma i suoi raggi non può certo prodursi nessun danno per le nostre protette.

[ 10-06-2001: Messaggio scritto da: claudia_c ]
 
Z

zia Lilli

Guest
Giusto per dimostrare ancora una volta il mio scetticismo, ma quanti secoli ha sempre se si tratta di una sola pianta?
Non è invidia, anzi sono felice per te, ma nessuno mi proibisce di credere che non si tratta di una sola pianta.
Per terrazzo io cosa intendo un terrazzo, sei tu che dovresti spiegarmi che estensione ha.
Ho stampato la foto e la sto guardando nei suoi minimi particolari, e ti confesso che sono sempre più incredula.
Inquanto al fatto di Torino che puoi averla le conosci le temperature di Torino e quelle di Venezia.
Chiedo cortesemente delucidazioni.
 
I

imported_Alberto

Guest
Cara Claudia e cara Niki ho abbandonato Grace per il mio nome perchè non mi ci trovavo.
Fine dell'interiezione.
Per l'azalea ho visto ieri sera a Milano terrazza in Corso Buenos Aires zona Loreto al 6 piano una azalea fantastica tipo quella di Claudia alta almeno 1,50 e di pari se non maggiore diametro.
Alle mia pressanti richieste la padrona di casa mi ha detto che è tutto questione di zona ( la terrazza è luminossisima ma esposta ad est ) e di un miscuglio di terriccio che ha fato a suo tempo con aghi di pino, foglie di castangno e terriccio di castagno mescolato oltre a torba bionda e a sa cos'altro.
Provvedere a concimanrla con un prodotto tedesco di cui li deve dare il nome a marzo ed ha luglio, a marzo per favorire la fioritura ed a luglio per favorire la formazione delle gemme.
Ha poi un oleandro di circa due metri.
Ma quiello l'ho più bello io e tra qualche giorni vi mando in onda la foto, ha 40 anni ( vero proprio 40) è in un vaso quasi ridicolo, vive in cultura idroponica ( secondo me perche di terra ormai non ne ha più) ed è irrigato a goccia per 6 ore al giorno e una volta a settimana con fertilizzanti.
Credo veramente che l'esposizione la cura nell'impianto e...anche la fortuna del soggetto che come tutti gli esseri viventi è più o meno forte e vigoroso siano la spiegazione di questi fenomeni.
 

claudia cadoni

Aspirante Giardinauta
cara zia Lilli,
mi fa piacere, come sempre, leggerti e mi scuserai se non ho capito la domanda sul tipo di terrazzo. La domanda seguiva a tue considerazioni sulle piante vicine e non pensavo ti riferissi alle dimensioni.
Comunque è un terrazzo più o meno di 7 metri e mezzo, il fronte casa, per tre e mezzo di profondità.
Quell'azalea l'ho comprata già molto grande, una decina di anni fa.
E' difficile accedere alla sua base, perchè è molto piena in basso, non sono certa nemmeno io se sia una pianta unica, nè mi interessa granché appurarlo. Di solito separo le piante coltivate insieme, perchè voglio che crescano e si sviluppino ognuna per sè (mi sembra di liberarle, non sono interessata all'estetica) ma in quel caso l'ho presa e tenuta com'era perché, come ho detto, era già una piantona ed è inoltre un regalo di mio marito per un nostro anniversario di matrimonio.
Quanto alle temperature di Torino e di Venezia non capisco cosa c'entrino: nel genere rhododendron è compresa un'infinità di azalee perfettamente rustiche. Vai al parco della Burcina a Pollone, in Piemonte, o alla Panoramica Zegna e vedrai pendici di azalee in fiore, in montagna anche a una certa quota.
Ripeto che in una zona di azalee e rododendri ci sono nata (giardino in collina sopra Biella, Piemonte, 800 m. di altitudine) e ne so qualcosa, non sono piante di difficile coltura, nè a Torino nè ad Alessandria, salve un paio di precauzioni.
Temono particolarmente i venti freddi e secchi, le brinate col sole subito sopra, e non sopportano il terreno non acido, non le basse temperature.
Forse non le conosci, queste azalee, e le scambi con una specie delicata, che cresce infinitamente meno, di foglia tomentosa, e che, essendo da serra fredda, non vivrebbe certo a Venezia, che ha un clima ben diverso dalla Riviera Ligure. (Capita a volte che ghiacci una parte della laguna, e sono acque miste)

[ 11-06-2001: Messaggio scritto da: claudia_c ]
 

claudia cadoni

Aspirante Giardinauta
Caro Alberto,
anche la mia azalea è a est, è schermata a sud, per evitarle le durezze del sole estivo veneziano, da una nandina e da un oleandro.
E' tarchiata, non so quanto precisamente quanto sia alta, ma è larga più o meno un paio di metri, in fioritura.
Davanti a sè, a est, è protetta da una camellia alta un paio di metri, una camellia che, incredibilmente, resiste alla bora.
E' giusta la miscela della tua amica, ottima, trovando il materiale.
Mi permetterei di suggerire di evitare la concimazione in marzo, pre fioritura, perché la fa esplodere troppo velocemente, almeno la mia che fiorisce in aprile. Non concimo mai nelle immediate vicinanze della fioritura, a meno che non pensi ai frutti, proprio per evitare di accelerare questo processo. Penso sia meglio, quanto ai fiori, concimare nel periodo della formazione dei boccioli, e irrorare con il 66f. Io mi trovo bene col concime della Compo (quello in scatole nere, illustrate) per acidofile. Ma intervengo anche, non nel periodo di luglio, da noi troppo caldo, anche con una specie di Sequestrene granulare, della Ciba Geigy, di cui non ricordo il nome.

[ 10-06-2001: Messaggio scritto da: claudia_c ]
 

alex

Giardinauta Senior
Ciao cara Claudia, complimenti vivissimi, credo sinceramente che non ci sia davvero un aggettivo giusto per definire lo splendore e l'estasi nel vedere la tua incantevole azalea, la prima cosa che mi è venuta in mente è una montagna di panna, montata con il succo delle fragole!
Vorrei chiederti se la pianta dopo le magiche peonie, che sta quasi di fronte al delirio di azalea è una camelia, se sì di nuovo tantissimi complimente, sentiti davvero orgogliosa!
Volevo consigliarti se mi permetti, visto che hai parlato del tuo oleandro, se non ti converrebbe tagliarlo molto basso in primavera, butterebbe tantissimi getti e si rinfoltirebbe fin sotto, sai te lo dico per esperienza, i miei ogni due anni li svaso taglio un pò di radici e li taglio a 30-40 cm da terra e ti garantisco che diventano un cespuglio bellissimo e tra l'altro riescono a fiorire lo stesso anno, faccio questo trattamento perchè non mi paice che diventino lunghi e vuoti, ma purtroppo in vaso a lungo andare, se non si interviene fanno proprio così!
Un'ultima cosa, visto che mi dicono sempre che sono un gran osservatore, cosa sono i cupoloni che si intravedono sullo sfondo?
Grazie di averci fatto fare gli occhi, un bacione, ciao!
 

claudia cadoni

Aspirante Giardinauta
Alex sei proprio gentile!
E ti ringrazio per le note sull'oleandro, che c'entrano con la tua ultima domanda: l' ho potato basso basso, un anno, proprio per fargli formare quei fusti lunghi lunghi che poi ho preservato potando alto, perchè vorrei, proseguendo adesso con una potatura normale (più o meno alla metà della nuova crescita, dopo la fioritura - correggimi se sbaglio), fargli formare una chioma alta, che si apra a partire da quei quattro spuntoni disarmonici che vedi. Il tutto perchè altrimenti le cupole di San Marco sarebbero nascoste del tutto dalla vegetazione più accestita. Spero in un paio d'anni di riuscirci. Che dici? Aspetto il tuo parere.

[ 10-06-2001: Messaggio scritto da: claudia_c ]
 

alex

Giardinauta Senior
Ciao cara Claudia, penso proprio che ci riuscirai, hai pensato magari di unire, legare stretti ed intrecciare, almeno per quanto possibile, gli astoni?
Così avrai tipo un'unico tronco robusto, mezzo intrecciato, che porta sopra una bell'ombrello rotondeggiante, sai ne ho visti alcuni in giro e sono davvero affascinanti!
Un bacione!
 
S

stefi

Guest
Ciao Claudia,

vedo solo ora la Tua azalea e, benchè Tu abbia ricevuto tanti complimenti, a costo di essere ripetitiva non posso fare a meno di associarmi perchè hai una pianta davvero bellissima. Complimenti davvero!

Non c'è paragone con le mie che sono ancora minuscole al confronto. L'ultima (ma di piccole dimensioni)l'ho comprata due anni fa presso un ottimo vivaista a Verbania. Si chiama "Compagnia del lago" e ha anche proprio un sito internet. Faccio volentieri pubblicità a questo vivaio (giuro che non intrattengo rapporti di parentela con il proprietario) perchè si sono rivelati veramente professionali e gentili, nonchè ricchi di consigli.

Sul fatto che si tratti di una o più piante convengo che non sia rilevante. Proprio recentemente un vivaista mi ha detto che è decisamente rara la situazione opposta, vale a dire che vengano vendute singolarmente. Infatti, spesso l'azalea che acquistiamo è in realtà costituita da molteplici piantine cresciute l'una accanto all'altra.

Posso porTi due domande e una preghiera?

In primo luogo mi piacerebbe sapere a quale specie e varietà appartiene la Tua azalea. Vista in fotografia, non riesco a trarre elementi (tipo grandezza dei fiori e delle foglie) per arrivarci da sola.

In secondo luogo, mi interessa approfondire l'argomento concimazione. Mi pare di aver capito che Tu concimi solo una volta all'anno. In che mese, precisamente?
Anch'io ho imparato a mie spese quali danni possa cagionare l'eccesso di azoto e quindi sono piuttosto parca, ma non a tal punto.

Uso come Te il granulare della Compo, solitamente nel mese di ottobre. Poichè quest'ultimo dura più o meno quattro mesi, a fine febbraio riprendo a concimare, circa una volta al mese con un prodotto liquido (seppur a dosi molto ridotte) e mi arresto nel periodo della fioritura (per me ad aprile). Dopodichè, più o meno a metà maggio distribuisco un' ultima irrorazione di concime liquido e poi più nulla sino ad ottobre. Ho provato a concimare ancora meno, ma sulla pianta sono comparsi evidenti segni di carenza di potassio, accompagnati da scarse fioriture. Quindi, qual'è il Tuo segreto? Forse cambi molto spesso il terriccio di coltura?

In ultimo, la preghiera. Quando Ti esprimi a volte fai riferimento a formule (tipo il 66f del Tuo precedente messaggio) che a me francamente dicono poco o nulla (posso solo intuire - magari sbagliando - che si tratti della concentrazione di un fertilizzante a base di ferro). Dovresti forse sforzarTi di essere un pochino più chiara nell'indicazione dei prodotti e delle tecniche di coltivazione che usi, che altrimenti (ovviamente parlo a titolo personale) rischiano di rimanere un pò criptiche.

Spesso ci capita di usare prodotti che tutti conosciamo (tipo l'ormai stracitato Confidor), ma se li menzioniamo riferendoci ai componenti (es l'imidacloprid) possiamo non farci capire.

Preciso che il mio non è un rimprovero ma, per l'appunto, solo una preghiera: se non trovassi più che interessante quanto scrivi - e quindi degno di essere compreso fino in fondo - non Ti chiederei maggiore chiarezza esplicativa.

Ciao. Stefania
 
I

imported_Alberto

Guest
Cara Stefi, rispondo al posto di Claudia ma con l'azeologa..ci conosciamo per motivi di ..passione di cucina e quindi accetterà che mi sostituisca provvisoriamente a lei.
l'F 66 è una stimolante fogliare molto in voga anni fà andato un po' in disuso senza un motivo da qualche anno.Serve molto quando la pianta deperisce o per fortificare le tale dopo la radicazione, per lo meno così lo adopero io
 
C

clara2

Guest
A dimostrazione che le azalee tollerano bene le basse temperature, ricordo che anni fa andai, a fine luglio, in vacanza in Val Badia e passeggiando, passeggiando, mi trovai in un "bosco" di azalee ancora fiorite. Non credo che la temperatura in inverno sia particolarmente mite lì.... E pensare che noi fatichiamo tanto...
 

claudia cadoni

Aspirante Giardinauta
Stefania cara,
ho scritto la schedina sul 66f per te e tornando qui vedo che Alberto, che ringrazio, ha già fatto, in parte, le mie veci.
Azaleologa io? Pochetto, e quel che ti dirò ti deluderà perché navigo a vista, quanto alle coltivazioni, e i miei tempi sono i tempi qualitativi dello sviluppo e delle esigenze delle piante, se li afferro nel loro senso, non i tempi assoluti del calendario.
Che dire sulla mia grande azalea? La varietà non la conosco ma se avrai bisogno di qualsiasi dettaglio sono qui. Sta in un vasone grande molto molto ben drenato, su piedini di terracotta, con uno strato (oltre i coccetti al fondo) di 20-25 cm di argilla espansa, i soliti pezzi di carbonella e terriccio acido, se ben ricordo della Compo, che, al momento del rinvaso, era stato addizionato di un prodotto, caro come l'oro, un migliorativo del suolo che si chiama Leonardite, e di cui, purtroppo, non ho più la scheda per dettagli.
La concimo con quel concime Compo per rhododendri nelle scatole nere quando mette i boccioli a fiore. Le aggiungo sempre, al pedale, del fogliame sfatto che raccolgo in terrazza, le sue stesse foglie, minute, che perde in gran quantità al rinnovo stagionale.
Finita la fioritura la lascio riposare, anche se è bruttina e assomiglia a un grosso cane spelacchiato. Ai primi accenni di ripresa la sollecito con lo stimolante ormonale e la concimo con del Bactosol (è il nome di un concime granulare)e/o con quel sequestrene granulare Ciba Geigy. Tieni presente che con un impianto a goccia il dilavamento dei concimi non è così massiccio come irrigando manualmente. Se poi la stagione è troppo piovosa allora provvedo integrando la concimazione, così come integro eventuali carenze che vedo manifestarsi.
Ma soprattutto la posizione è importante, e anche le giovano, come sui laghi, i nostri inverni più umidi, almeno fino a che non ci si mette la bora.
Quell'anno che abbiamo avuto, alla stazione meteorologica di Tessera, delle punte di 13 gradi sotto lo zero, e giornate soleggiate e di grande siccità, per la bora, ho dovuto sospendere ovviamente le irrigazioni ma non ho mancato di nebulizzare dell'acqua intorno alle piante (non sopra) approfittando delle ore più calde della giornata.
Così ho idratato alla meno peggio anche un rhododendro, le camellie, che sono alte ora più di due metri, gli olea fragrans e non ricordo più cos'altro.

[ 11-06-2001: Messaggio scritto da: claudia_c ]
 
L

LuciaR

Guest
Cara Claudia, mi scuso se intervengo solamente adesso a complimentarmi per la tua azalea, ma ho avuto bisogno di qualche giorno per riprendermi dallo shock che essa mi ha provocato.
Di fronte ad un siffatto ciclopico addensamento di fiori, non ho potuto far altro che provare un senso di materna tenerezza nei confronti delle mie minuscole piantine.
Penso che in futuro non avrò più il coraggio di usare la mia macchina digitale.

Dovresti dirmi, per favore, a che pianta appartengono quei rami con fiori bianchi che si intravedono sullo sfondo.
Grazie e ciao, Lucia.
 

claudia cadoni

Aspirante Giardinauta
Ciao Lucia,
non ci pensare nemmeno, a lasciare la macchina digitale nel cassetto!
E poi davvero questa azalea fa quasi tutto lei. Mica come quella Stewartia pseudocamellia che mi è morta stecchita dopo un paio d'anni, con quell'altra sua cugina, non ricordo come si chiamasse, sempre Stewartia... Consiglio comunque, per la bellezza di queste piante, decidue, di provarne la coltura (acidofila, rustica, sito ombroso).
La pianta che vedi fiorita in fondo è una Spiraea vanhouttei


[ 12-06-2001: Messaggio scritto da: claudia_c ]
 
L

LuciaR

Guest
Avrei dovuto riconoscere la Spiraea vanhouttei, dato che è una delle mie preferite. Qual'è la tua esperienza di coltivazione in vaso di questa pianta?
Prima o poi mi piacerebbe comprarne una.
Ciao, Lucia.
 
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