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Evoluzione Lentisco

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
oltre al silvestre, alla scuola ho continuato la lavorazione di questo lentisco, di non semplice intuizione ed impostazione.
la fa da padrone il secco frontale, lavorato a fresa e sclapelli dal sottoscritto, e trattato con catrame da innesti ( per conferire al legno quel sottofondo grigino), lavato via con acqua e spugna e dopo liquido jin.
il sole e l'acqua piovana hanno fatto i lresto.
la vegetazione è data da rami che nascono dal retro, portati sul fronte mediante l'applicazione del filo.
queste sono le ultime foto

prima della lavorazione

lentisco1.jpg

dopo la riduzione delle foglie, legatura e potatura dei rami in eccesso.

lentisco2.jpg

ho anche ridotto il secco alla base, perchè un pò pesante.
lo rifinirò dopo il rinvaso, per capire come sta nel futuro vaso bonsai.


lentisco3.jpg

la prosima mossa sarà, a primavera, il rinvaso in vaso bonsai, un buon regime di concimazioni, sole pieno per far infittire ed arretrare la vegetazione.
 
Ultima modifica:

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
oggi ho riattaccato il muso, in una operazione...estetica

lentisco4.jpg

ho usato colla vinilica da legno resistenta all'acqua e ho messo dei morsetti per fare presa

lentisco5.jpg

domani smonterò i morsetti, pulirò bene e riapplicherò il liquido jin.

lentisco6.jpg

e risistemerò i rami nella posizione ideale.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
queste le foto dopo l'operazione estetica
decisamente meglio e più accattivante.

lentisco7.jpg

il particolare della parte attaccata.

più avanti una fresata, dopo passata di polisolfuro e tutto ritornerà come prima.

lentisco8.jpg
 

aurex

Esperto di Bonsai
mi chiedo come si fà a fare una cosa del genere...un lavoro bellissimo...complimenti...mi piacerebbe capire come fare ad individuare le venature linfatiche in modo da non intaccare la vegetazione...
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
questo Aurelio non è difficile, perchè la parte frontale è tutta secca, la vegetazione viene dal retro impostata con filo.
la cosa invece non semplice, è scalpellare a mano il legno secco.
finchè vai lungo la linea della vena secca, allora viene bene e naturale, ma se trovi una curva di una vecchia vena, come ho trovato io in un punto un basso dove era presenta una curva secca a 90°, allora devi fare attenzione a non rompere tutto, perchè lavorando trasversalmente ne secco, si rischia rotture.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
ad esempio nella 3° foto del post, ad un certo punto, dove poi mi sono fermato per ora, la vena secca si divide in 2: una va in basso e l'altra in alto.
questo pezzo di pianta, era la parte interrata, la radica in pratica.
capita nel lentisco, come poi nel mirto, che sotto terra si sia una parte molto più consistente di legno.
in natura sui lentischi non vedi piante, fuori terra intendo, di queste dimensioni.
 

aurex

Esperto di Bonsai
io ho due olivastri di almeno 50 anni raccolti in natura....crescevano su delle pietre....per ora sono in coltivazione ma avrei una voglia pazza di lavorarli come hai fatto tu ...ovviamente le mie mani non sono sapienti come le tue ...per cui aspetterò ancora parecchio e poi quando sarà il momento vivrò questa esperienza al bonsai club..per imparare e non rischiare....
 
B

Boostpolo

Guest
nonostante io sia molto piuì per il naturale,cioe' senza agire con questi metodi per modificare di fatto una pianta,ma cercare di modificarla piu naturalmente con legature e potature,perchè ritengo i bonsai come la modificazione naturale per eccellenza,mi piacerebbe imparare e forse cambierei anche parere,o meglio apprezzerei in toto l'arte bonsai.
Il bonsai del post sarebbe stato spettacolare anche se non fosse stato lavorato,ma cosi prende valore dal mio punto di vista grazie alla mano umana che con la sua voglia di render bello cio' che piu gli piace ,ci riesce in pieno.Quindi complimenti a franco!
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
concordo boostpolo con quello che dici.
pure a me sembrano farlocche certe piante che si vedono in giro, in particolare certi ginepri jappo, così perfetti che sembrano pettinati da una parrucchiera, senza un rametto di traverso, con secco troppo evidente e bianchissimo.

già l'acquisto della pianta è stato in dubbio ( non per il prezzo ma per il tipo di pianta ), ma dopo averla avuta fra le mani è scattato quacosa dentro e doveva essere mia, per riportarla al suo splendore e vigore che doveva avere in natura, per farle rivivere una...seconda giovinezza!!!!
per quello che non "forzo" la lavorazione, con innesti o cose estrose, ma solo legature per renderla ordinata.
già sono riuscito a conferire al legno secco un colorino quasi naturale ( quel bianco-grigiastro) come si vede in natura.
non il bianco accecante di alcune piante.
 
B

Boostpolo

Guest
perfetto...certe piante sembrano uscite con lo stampino...io non so lavorarle minimamente se non cimare potare e legare ma cerco sempre di indirizzare la pianta a qualcosa di piu'naturale possibile per il bene che gli voglio,ma non nascondo il gusto visivo che mi puo' offrire una pianta lavorata come la tua,o un bel ginepro a palchi piuttosto che un olmo.Quindi second me in una collezione anche piccola l'ideale è avere piante "naturali e piante lavorate" anche per carpirne le differenze e cercare sempre di migliorarsi
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
aggiorno questo post con il rinvaso del " Hippocampus ", che ho dovuto-voluto fare perche pensavo che il terreno fosse diventato troppo pesante.

la preparazione del vaso con la messa delle retine

lent1.jpg

metto il filo di ancoraggio, ASSOLUTAMENTE necessario in tutti i rinvasi per un buon ancoraggio della pianta

lent2.jpg

lo metto, negli appositi fori di passaggio del filo ( il vaso è giapponese di ottima fattura ), incrociandolo, per fare più resistenza agli spostamenti

lent3.jpg

questo il vaso pronto

lent4.jpg

e metto uno strato di pomice pura

lent8.jpg
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
estraggo la pianta dal vaso di coltivazione

lent5.jpg

e controllo lo stato delle radici, visto che mi facevano un pò temere, visto che non sapevo bene la composizione del terriccio in cui era
lateralmente

lent6.jpg

sotto

lent7.jpg

che, come si nota, sono sanissime ed abbondanti!!!!
nel posizionare la pianta nel nuovo vaso, mi accorgo che un pezzo di legno secco mi impedisce il giusto posizionamento, e così decido di tagliarlo.
per fissare la pianta in modo corretto, pratico, nella parte destra, un foro passante sotto il livello del terreno, per ancorare quella parte

lent9.jpg

e faccio passare il filo

lent10.jpg
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
tiro bene il filo ,ed ancoro la pianta.

lent11.jpg

il terreno che ho preparato, è un misto di : pomice, lapillo, akadama, kanuma ed un pò di torba

lent12.jpg

posiziono la pianta bene nel vaso, la ancoro con i fili ed aggiungo il terriccio, avendo cura di farlo entrare bene dappertutto.
metto un bastoncino posticcio, che toglierò più avanti, per tenere bene la pianta in quella angolazione, che è la sua che ho scelto.
facendo così, mi accorgo che la parte posteriore, piena di radici è allo scoperto

lent13.jpg

decido quindi di ripararle fino a quando la pianta non avrà reagito bene al rinvaso, mettendo torba ed una retina per tenerla ferma quando innaffio

lent14.jpg

la base da rifinire più avanti

lent16.jpg
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
questo l'ho acquistato alla scuola a cui sono iscritto.
gran pianta e ho avuto un più che ottimo prezzo.
 
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