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Terricci e terra di campo

L

ludici

Guest
ciao a tutti,
giracchiando quà e la per il forum, ho notato che tutte le volte che si parla di rinvasi o cose del genere, si fa sempre riferimento a terricci di varia natura (per acidofile, o universali), ma mai miscelati con la semplice terra.....insomma se ho capito utilizzate sempre e solo terriccio.
chiedo perchè io ho notato che il solo terroccio ha una capacità di trattenere acqua mooolto ridotta ed inoltre la cosa mi appare strana xchè non mi sembra molto naturale nel senso che il terriccio assoluto non credo che esista in natura, in fondo alla fine le piante in natura radicano in terreni (anche se di diversa natura)....
mi dareste delucidazioni in proposito??
grazie anticipatamente
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
I terricci in commercio dovrebbero essere già preparati in base alle esigenze delle piante cui sono destinate e, soprattutto per le piante da appartamento, che provengono da zone totalmente diverse dalle nostre, è bene usare SOLO quelli, senza addizionarli con terra "normale" che dalle nostre parti spesso risulta molto argillosa e quindi traterrebbe troppa acqua, con il rischio di causare pericolosi ristagni attorno alle radici.

Per le piante "nostrane" e da esterno, se coltivate in vaso, anche io consiglio di miscelare il terriccio a terra normale (es. per le rose o arbusti vari), che gradiscono di più! :eek:k07:
 
S

SEBBY

Guest
Personalmente uso sempre mischiare terra "normale" a terriccio per le piante in vaso, perchè mi sembra che abbia più "struttura".
Per certe piante, poi, il terriccio non va assolutamente bene, le rose ad esempio che preferiscono di gran lunga mettere le radici in terra "normale" e anche un po' pesante.

Discorso diverso per le acidofile: mio nonno ha sempre tenuto le ortensie in terra presa da un castagneto....oggi difficilmente riusciremmo a fare altrettanto ed allora bisogna accontentarsi dei terricci.

Stesso discorso per chi ha il balcone/terrazzo, difficilissimo reperire e trasportare terra normale, da qui il giusto ricorso a terricci più o meno specifici.

Credo che chi ha disponibilità di terra possa benissimo fare a meno del terriccio od usarlo solo come ammendante nel caso di terreni troppo pesanti o troppo leggeri. (Escludendo dal discorso le piante che hanno esigenze particolari: grasse, acidofile, orchidee, piante da appartamento.....)
 
P

pollicina

Guest
SEBBY ha scritto:
Personalmente uso sempre mischiare terra "normale" a terriccio per le piante in vaso, perchè mi sembra che abbia più "struttura".
Per certe piante, poi, il terriccio non va assolutamente bene, le rose ad esempio che preferiscono di gran lunga mettere le radici in terra "normale" e anche un po' pesante.

Il problema si pone principalmente per chi (come me) coltiva in vaso, visto che in giardino le operazioni sul terreno sono molto più complesse e partono dal dato di fatto che ogni zona presenta caratteristiche specifiche.

Per chi opera in vaso, e quindi decide la composizione del terreno "a tavolino", consiglio comunque di mescolare sempre vari tipi di terriccio, tenendo in considerazione le esigenze della pianta (vedi acidofile, etc).
In particolare, tenendo conto che, a parte le rose, pochissime piante vengono vendute a radice nuda, il pane di terra che contiene le radici costituisce di per sè una significativa componente del terreno finale.
In maniera pragmatica, si può arricchire/ correggere il substrato di partenza all'atto dell'invaso, fornendo componenti nutritivi più o meni acidi a seconda delle preferenze della pianta.
Discorso a parte meritano invece i vasi da ripicchettamento, ovvero la piantumazione da semi germinati in semenzaio. In questo caso, occorre procedere a un mescolone di tutte le componenti ("tipi") di terriccio indicati dai manuali per assicurare il corretto sviluppo delle piantine.
In vaso, qualsiasi terreno può essere ulteriormente condizionato mediante l'utilizzo di fertilizzanti chimici e/o naturali, sempre per bilanciare il substrato nel suo complesso (e non dimentichiamoci l'acqua d'irrigazione, che può essere più o meno calcarea con ciò contribuendo ai parametri finali).
 

kiwoncello

Master Florello
Ludici ha posta una domanda molto interessante che ha avute varie risposte intelligenti. In genere non si usa la terra banale in vaso soprattutto perché in genere non se ne conoscono le caratteristiche di pH: di qui il rischio di miscelare una terra calcarea per acidofile ad es. Io peraltro faccio ampio uso quando il caso del terriccio da compost (la parte più bassa del cumulo) che ovviamente va arricchito in quanto non troppo "nutriente".
kiwo
 
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