Sto scoprendo le fasi della vita del sig. Araneus compreso il diverso comportamento fra prede piccole e grandi nella loro cattura (calabrone e mosca).
Il sig. Araneus, come ho già scritto, si è ormai stabilito in pianta stabile sotto una foglia della mia Clematis Kiri Te Kanawa (che sta perdendo le foglie e lo costringerà presto ad un trasloco: spero mi lasci il nuovo indirizzo!!!) e questo mi consente di studiare da vicino…. vicino, il suo comportamento.
Ho notato che di giorno sta sempre rintanato sotto la suddetta foglia (diversamente da quanto letto per la specie circa la permanenza degli Araneus al centro della tela in attesa delle prede – che non sia un Araneus??)) salvo rapide incursioni sulla tela non appena questa vibra a causa dell’impatto di una preda o dei suoi tentativi per liberarsi.
Col buio, invece, sta molto tempo sulla tela quasi prendesse aria dopo cena, come l’altra sera!!!!
Per quanto riguarda la cattura delle prede, lo spettacolo più affascinante e, nel contempo, orripilante me lo ha fornito ieri pomeriggio quando un malcapitato calabrone si è impigliato nella rete
Conoscendo l’aggressività dei calabroni quando vengono “disturbati”, ho subito pensato che il ragno avrebbe avuto la peggio. Errore!!!!
Il ragno si è immediatamente precipitato accanto alla preda che, dimenandosi per liberarsi, si era ancor di più avviluppata nei fili e l’ha penetrata con gli artigli dei cheliceri, paralizzandola con il veleno.
Ha, poi, avvolto completamente il calabrone con la miriade di fili che espelle velocemente dalle ghiandole filifere dell'addome arrotolandola con le zampe anteriori, dotate di pettini uncinati, con una velocità stupefacente. Il povero calabrone si è ritrovato completamente avvolto in un drappo di seta trasparente, senza potersi muovere.
Il ragno ha poi inoculato nel calabrone gli enzimi digestivi che rendono liquido l'interno della preda. Una sorta di predigestione "esterna" che gli permette di assumere il suo cibo succhiando e traendone tutto il nutrimento possibile.
Se la preda è piccola la “imbozzola” e avvelena come sopra ma se la porta subito sotto la foglia e consuma il suo pasto.