www.firmiamo.it/noaicombattimentitracani
ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA
www.aidaa.net
direttivo.aidaa@libero.it - presidenza.aidaa@libero.it
segnalazionereati@libero.it
TELEFONI 3926552051-3478883546
Telefono unico nazionale 02.22.22.85.18
COMUNICATO STAMPA
AIDAA DENUNCIA SITO FACEBOOK CHE INCITA AL COMBATTIMENTO TRA CANI
Milano (8 maggio 2009) Il combattimento tra cani in Italia è vietato dall´articolo 544 del codice penale (appositamente modificato con la legge 189/2004) ed è punito con la reclusione da quattro mesi a 2 anni e con una multa da 3.000 a 15.000 euro se tali combattimenti portano alla morte del cane la pena è elevata della metà ed quindi può arrivare alla detenzione fino a 3 anni e ad una multa di 21.500 euro. Ora che in Italia il fenomeno dei combattimenti clandestini con i cani sia una pratica tutt´ora in uso gestita dalla criminalità organizzata e che i combattimenti nascondono un giro di scommesse di diverse centinaia di milioni di euro l´anno è cosa nota e risaputa cosi come è noto e risaputo che in diverse parti d´Italia i cani destinati ai combattimenti sono tenuti in accampamenti rom. Ma che adesso sorga un gruppo sul social-network Facebook intitolato "Si al combattimento tra cani" e che il medesimo venga considerato dai signori che gestiscono Facebook come uno
"sport estremo" non solo viola tutte le normative di legge in sede di tutela degli animali, ma è da considerare semplicemente vergognoso il fatto stesso che tale gruppo esista. Se poi pensiamo che questi signori che incitano i combattimenti tra cani hanno realizzato o sponsorizzino altri gruppi in cui si definisce il Lancio del Cane come "sport estremo-sport olimpici", oppure si definisce un gruppo che si chiama "Cuciniamo i cani ed i gatti" come gruppo di "interesse pubblico" non è solamente puerile e demenziale, ma assolutamente inaccettabile. Per questo motivo grazie ad una segnalazione arrivata allo sportello segnalazionereati@libero.it l´ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE ha deciso di sporgere denuncia alla polizia postale contro il
promotore o i promotori di questi siti e contro lo stesso socialnetwork Facebook per incitamento al compimento del reato di Combattimento per cani, ma soprattutto chiediamo l´immediato oscuramento di questo gruppo di discussione e di tutti i gruppi che richiamano ed incitano al compimento di reati contro gli animali.
"Siamo indignati ed incavolati- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA e presentatore della denuncia penale- che in Italia si ammetta la presenza in rete di simili gruppi di discussione che incitano alla violenza gratuita contro gli animali e che di fatto sono incitamenti al compimento di
reati penali che sono puniti con la reclusione. Occorre immediatamente oscurare questi siti e trovare il modo di proibire a questi provocatori di rango di continuare impunemente la loro sporca attività di incitamento alla violenza e di promozione dei reati contro gli animali per questo ho presentato l´ennesima denuncia penale alla procura di Milano sperando che cosi come avvenuto per gli annunci di richieste di prestazioni sessuali con animali i gestori di tali servizi si muovano in fretta chiudendo i gruppi di discussione e proibendo a questi squallidi personaggi di inserire le loro demenziali elucubrazioni in internet"
AIDAA ha aperto una petizione on-line per chiedere subito l´oscuramento del gruppo facebook intitolato SI AL COMBATTIMENTO TRA CANI la petizione può essere firmata collegandosi all´indirizzo www.firmiamo.it/noaicombattimentitracani
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AIDAA DENUNCIA SITO FACEBOOK CHE INCITA AL COMBATTIMENTO TRA CANI
Milano (8 maggio 2009) Il combattimento tra cani in Italia è vietato dall´articolo 544 del codice penale (appositamente modificato con la legge 189/2004) ed è punito con la reclusione da quattro mesi a 2 anni e con una multa da 3.000 a 15.000 euro se tali combattimenti portano alla morte del cane la pena è elevata della metà ed quindi può arrivare alla detenzione fino a 3 anni e ad una multa di 21.500 euro. Ora che in Italia il fenomeno dei combattimenti clandestini con i cani sia una pratica tutt´ora in uso gestita dalla criminalità organizzata e che i combattimenti nascondono un giro di scommesse di diverse centinaia di milioni di euro l´anno è cosa nota e risaputa cosi come è noto e risaputo che in diverse parti d´Italia i cani destinati ai combattimenti sono tenuti in accampamenti rom. Ma che adesso sorga un gruppo sul social-network Facebook intitolato "Si al combattimento tra cani" e che il medesimo venga considerato dai signori che gestiscono Facebook come uno
"sport estremo" non solo viola tutte le normative di legge in sede di tutela degli animali, ma è da considerare semplicemente vergognoso il fatto stesso che tale gruppo esista. Se poi pensiamo che questi signori che incitano i combattimenti tra cani hanno realizzato o sponsorizzino altri gruppi in cui si definisce il Lancio del Cane come "sport estremo-sport olimpici", oppure si definisce un gruppo che si chiama "Cuciniamo i cani ed i gatti" come gruppo di "interesse pubblico" non è solamente puerile e demenziale, ma assolutamente inaccettabile. Per questo motivo grazie ad una segnalazione arrivata allo sportello segnalazionereati@libero.it l´ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE ha deciso di sporgere denuncia alla polizia postale contro il
promotore o i promotori di questi siti e contro lo stesso socialnetwork Facebook per incitamento al compimento del reato di Combattimento per cani, ma soprattutto chiediamo l´immediato oscuramento di questo gruppo di discussione e di tutti i gruppi che richiamano ed incitano al compimento di reati contro gli animali.
"Siamo indignati ed incavolati- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA e presentatore della denuncia penale- che in Italia si ammetta la presenza in rete di simili gruppi di discussione che incitano alla violenza gratuita contro gli animali e che di fatto sono incitamenti al compimento di
reati penali che sono puniti con la reclusione. Occorre immediatamente oscurare questi siti e trovare il modo di proibire a questi provocatori di rango di continuare impunemente la loro sporca attività di incitamento alla violenza e di promozione dei reati contro gli animali per questo ho presentato l´ennesima denuncia penale alla procura di Milano sperando che cosi come avvenuto per gli annunci di richieste di prestazioni sessuali con animali i gestori di tali servizi si muovano in fretta chiudendo i gruppi di discussione e proibendo a questi squallidi personaggi di inserire le loro demenziali elucubrazioni in internet"
AIDAA ha aperto una petizione on-line per chiedere subito l´oscuramento del gruppo facebook intitolato SI AL COMBATTIMENTO TRA CANI la petizione può essere firmata collegandosi all´indirizzo www.firmiamo.it/noaicombattimentitracani