Salve a tutti. :Saluto:
Vorrei condividere con voi, considerato che è soprattutto in questo forum che ho trovato tantissime notizie utili, le mie esperienze degli ultimi due mesi alle prese con la realizzazione di un prato.
Verso metà giugno ho trovato alcune giornate da poter dedicare all’impostazione di un prato di circa 160 mq davanti casa: circa 480 m slm ben esposto ad est e sud, quindi sole fino al pomeriggio tardi, a 20 km dal mare, in Ogliastra .
Normalmente come epoca di semina sarebbe un po’ avanzata, ma data l’annata molto fredda e piovosa e quindi ritardata ho voluto comunque provare.
Non avendo mai avuto esperienze circa i tappeti erbosi, ho fatto una rapida ricerca in rete giusto per avere un quadro dei principali lavori da eseguire: ho quindi fresato, rivoltato ed eliminato pietre e residui vegetali. Non ho aggiunto sabbia, e questo in alcune zone sarebbe stato necessario, ho comunque livellato alla meno peggio.
Ancora non sapevo nulla di microterme e macroterme, mi sono dunque rivolto al mio rivenditore di materiale agricolo che, vista l’epoca avanzata, aveva solo qualche pacco da chilo ed un solo pacco da 5 kg della Blumen: io avrei voluto usare qualcosa con Festuca Ovina (mi piace l’erba a foglia fine) e quindi poteva andare bene Prato Facile, ma vista la grossa differenza di costi ho preso l’unica confezione disponibile da 5 kg: Prato Rustico (Poa + F. Rubra).
Non ho concimato, ho distribuito il seme cercando poi di interrarlo con un rastrello, ma ho notato che le irrigazioni (una volta al giorno per 20 min.) tendevano a scoprirlo; è quindi cominciata la guerra con le formiche: a malincuore (perché mi sono simpatiche) ho dovuto usare un insetticida a base di deltametrine all’ingresso dei formicai, seguendone le fila cariche dei miei semi, ma dopo qualche giorno si era daccapo.
Comunque dopo 10 gg. sono comparsi i primi fili d'erba, dopodichè impegni vari mi hanno costretto a seguire poco la faccenda, giusto dare acqua tramite irrigatore mobile.
Ad inizio agosto la situazione era questa (chi riconosce più infestanti vince un premio):
(Continua)
Nel frattempo le mie ricerche di notizie in rete mi hanno portato ad incontrare questo forum dove ho potuto apprendere molto circa il prato erboso e soprattutto sulle specie da utilizzare: l’incontro con la Zoysia è stato amore a prima vista, le descrizioni della Tenuifolia e questa discussione: http://forum.giardinaggio.it/prato/92118-zoysia-tenuifolia-vediamo-come-cresce.html
mi hanno convinto ad affrontare una bella sfida: il completamento del tappeto erboso già seminato e non troppo attraente con i “famosi” piantini del Vivaio di Rigoli.
Ho chiesto in vivaio le dovute informazioni, mi hanno assicurato che fino a settembre è possibile impiantare la Zoysia pertanto il 4 agosto ho ordinato 1.500 piante di Z. Tenuifolia, dopo due giorni dalla spedizione il 9 agosto sono regolarmente giunte due scatole ognuna contenente 5 vassoi da 160 minialveoli (il 6 % in più lo hanno considerato in conto fallanze e non me lo hanno fatto pagare) di Z. Matrella, in quanto la Tenuifolia l’avevano esaurita.
La prima impressione è stata ottima: buono stato vegetativo e lunghezza smisurata delle foglie.
Quando ho cercato di sfilare le piante però mi sono reso conto cosa può succedere a questo tipo di piante in pochi mesi di crescita: praticamente si era formato un forte intreccio dei vari stoloni per cui le piante si sfilavano tutte insieme dal vassoio.
Mi sono quindi munito di pazienza e forbici affilate per separare le singole piantine, il che ha perlomeno raddoppiato il tempo dell’intero lavoro.
(Continua: scusate ma sto allegando foto con il forum e quindi non posso fare post con più di cinque foto)
Il prato seminato era in condizioni varie: zone molto buone con discreta copertura, altre al 50 % ed altre ancora quasi prive di vegetazione; dopo aver diserbato a mano ho iniziato ad impiantare: nelle zone libere a 10-12 cm di distanza, a quinconce; nelle zone dove comunque c’erano microterme (a proposito, non ho rilevato alcuna “dormienza”, forse perché non c’è lolium ?) ho inframezzato con Zosya dove capitava.
Nel frattempo ho diserbato tutto a mano (scerbatura) , ora la situazione è questa:
Certo non è granchè, ma comunque è migliorata.
La Zoysia ha sofferto il trapianto, molti fili si sono seccati e anche qualche piantino, ma lentamente ci sono buoni segnali di ripresa, per le fallanze me ne occuperò a fine inverno utilizzando le piante che mi sono rimaste e che metterò in vasetto.
Aspetto le vostre osservazioni, critiche, consigli...
Vorrei condividere con voi, considerato che è soprattutto in questo forum che ho trovato tantissime notizie utili, le mie esperienze degli ultimi due mesi alle prese con la realizzazione di un prato.
Verso metà giugno ho trovato alcune giornate da poter dedicare all’impostazione di un prato di circa 160 mq davanti casa: circa 480 m slm ben esposto ad est e sud, quindi sole fino al pomeriggio tardi, a 20 km dal mare, in Ogliastra .
Normalmente come epoca di semina sarebbe un po’ avanzata, ma data l’annata molto fredda e piovosa e quindi ritardata ho voluto comunque provare.
Non avendo mai avuto esperienze circa i tappeti erbosi, ho fatto una rapida ricerca in rete giusto per avere un quadro dei principali lavori da eseguire: ho quindi fresato, rivoltato ed eliminato pietre e residui vegetali. Non ho aggiunto sabbia, e questo in alcune zone sarebbe stato necessario, ho comunque livellato alla meno peggio.
Ancora non sapevo nulla di microterme e macroterme, mi sono dunque rivolto al mio rivenditore di materiale agricolo che, vista l’epoca avanzata, aveva solo qualche pacco da chilo ed un solo pacco da 5 kg della Blumen: io avrei voluto usare qualcosa con Festuca Ovina (mi piace l’erba a foglia fine) e quindi poteva andare bene Prato Facile, ma vista la grossa differenza di costi ho preso l’unica confezione disponibile da 5 kg: Prato Rustico (Poa + F. Rubra).
Non ho concimato, ho distribuito il seme cercando poi di interrarlo con un rastrello, ma ho notato che le irrigazioni (una volta al giorno per 20 min.) tendevano a scoprirlo; è quindi cominciata la guerra con le formiche: a malincuore (perché mi sono simpatiche) ho dovuto usare un insetticida a base di deltametrine all’ingresso dei formicai, seguendone le fila cariche dei miei semi, ma dopo qualche giorno si era daccapo.
Comunque dopo 10 gg. sono comparsi i primi fili d'erba, dopodichè impegni vari mi hanno costretto a seguire poco la faccenda, giusto dare acqua tramite irrigatore mobile.
Ad inizio agosto la situazione era questa (chi riconosce più infestanti vince un premio):
(Continua)
Nel frattempo le mie ricerche di notizie in rete mi hanno portato ad incontrare questo forum dove ho potuto apprendere molto circa il prato erboso e soprattutto sulle specie da utilizzare: l’incontro con la Zoysia è stato amore a prima vista, le descrizioni della Tenuifolia e questa discussione: http://forum.giardinaggio.it/prato/92118-zoysia-tenuifolia-vediamo-come-cresce.html
mi hanno convinto ad affrontare una bella sfida: il completamento del tappeto erboso già seminato e non troppo attraente con i “famosi” piantini del Vivaio di Rigoli.
Ho chiesto in vivaio le dovute informazioni, mi hanno assicurato che fino a settembre è possibile impiantare la Zoysia pertanto il 4 agosto ho ordinato 1.500 piante di Z. Tenuifolia, dopo due giorni dalla spedizione il 9 agosto sono regolarmente giunte due scatole ognuna contenente 5 vassoi da 160 minialveoli (il 6 % in più lo hanno considerato in conto fallanze e non me lo hanno fatto pagare) di Z. Matrella, in quanto la Tenuifolia l’avevano esaurita.
La prima impressione è stata ottima: buono stato vegetativo e lunghezza smisurata delle foglie.
Quando ho cercato di sfilare le piante però mi sono reso conto cosa può succedere a questo tipo di piante in pochi mesi di crescita: praticamente si era formato un forte intreccio dei vari stoloni per cui le piante si sfilavano tutte insieme dal vassoio.
Mi sono quindi munito di pazienza e forbici affilate per separare le singole piantine, il che ha perlomeno raddoppiato il tempo dell’intero lavoro.
(Continua: scusate ma sto allegando foto con il forum e quindi non posso fare post con più di cinque foto)
Il prato seminato era in condizioni varie: zone molto buone con discreta copertura, altre al 50 % ed altre ancora quasi prive di vegetazione; dopo aver diserbato a mano ho iniziato ad impiantare: nelle zone libere a 10-12 cm di distanza, a quinconce; nelle zone dove comunque c’erano microterme (a proposito, non ho rilevato alcuna “dormienza”, forse perché non c’è lolium ?) ho inframezzato con Zosya dove capitava.
Nel frattempo ho diserbato tutto a mano (scerbatura) , ora la situazione è questa:
Certo non è granchè, ma comunque è migliorata.
La Zoysia ha sofferto il trapianto, molti fili si sono seccati e anche qualche piantino, ma lentamente ci sono buoni segnali di ripresa, per le fallanze me ne occuperò a fine inverno utilizzando le piante che mi sono rimaste e che metterò in vasetto.
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