Un criterio che può essere usato per riconoscere i pini è quello di contare il numero di aghi riuniti in un singolo fascetto: se sono 2 o 3 il pino appartiene al gruppo Diploxylon (la gran parte dei pini europei, tranne il pino strobo), se 5 al gruppo Haploxylon ( a cui appartengono diverse specie di pini americani e asiatici).
Gli anglosassoni li suddividono per colore e durezza del legno: i Diploxylon li chiamano ''yellow pines'' o ''hard pines'', gli altri ''white'' o ''soft pines''.
In entrambi i casi la sezione degli aghi riuniti è sempre cilindrica, segno che probabilmente in passato, milioni di anni fa, i pini avevano solo un solo ago di sezione cilindrica e poi con l'evoluzione e la speciazione si è diviso in più aghi.
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Nel caso specifico il mugo ha 2 aghi per fascetto, il parviflora 5.
Il p. parviflora è abbastanza conosciuto e usato per fare bonsai, ma personalmente penso che il più bel pino giapponese sia il p. densiflora umbraculifera. Gli esemplari adulti, per scheletro e colora della corteccia, sono stupendi:
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