Datura rosa
Guru Master Florello
Nelle prossime settimane sarò piuttosto occupata ed ho pensato di anticipare il solito Vademecum integrato, però, con i lavoro in casa ed in terrazzo e con quelli nell'orto.
Buon lavoro a tutti!!!
LAVORI DEL MESE DI LUGLIO IN GIARDINO
A Luglio gran calura, a Gennaio gran freddura
Il mese di luglio è uno dei più caldi, se non il più caldo, dell’anno ed è proprio il caldo il nemico dal quale proteggere le nostre piante e, quindi, nonostante il desiderio di riposo e frescura occorre darsi da fare… Al lavoro, dunque!!!!!!!!!!!
Irrigazione:
Annaffiare le piante tutti i giorni, meglio se di sera. In caso di elevata siccità intervenire due volte al giorno, una di mattina ed una dopo il tramonto.
Annaffiare con regolarità le piante in vaso facendo attenzione a non far mai seccare il terriccio. Usare acqua a temperatura ambiente
Raccogliere acqua piovana in un contenitore, può essere una buona idea per aiutare l’irrigazione: ricordarsi però di coprirlo assolutamente dopo la pioggia e quando non lo si usa., altrimenti potrebbe trasformarsi in un vivaio di larve di zanzare.
Pacciamatura:
per limitare la traspirazione di arbusti e di siepi, zappettare il terreno alla base delle piante ed effettuare una pacciamatura di almeno 8-10 cm di spessore con terriccio torboso, corteccia di aghifoglie o altro materiale organico. Ricoprire la zona basale degli arbusti per un raggio di 50 cm dal tronco.
La pacciamatura va rinnovata quando lo spessore si riduce a meno di 3-4 cm.
La pacciamatura oltre a migliorare la penetrazione dell’acqua nel suolo e ridurre l’evaporazione, svolge altresì una funzione diserbante limitando la germinazione dei semi delle infestanti.
Concimazione:
aggiungere del concime per piante da fiore all'acqua delle annaffiature delle annuali nelle aiole, dei gerani e di tutte le piante da fiore in giardino o sul terrazzo, almeno ogni 15-20 giorni.
Nelle località più calde sarebbe opportuno sospendere le concimazioni per permettere alle piante
di entrare in riposo e resistere meglio al caldo.
Potatura(luna calante):
Accorciare le “fruste” cioè i lunghi e robusti getti nuovi del glicine; in questo modo il vigore della piante sarà tenuto sotto controllo. Cimare il falso gelsomino per favorire l’emissione di rami laterali; se necessario, contenere lo sviluppo delle siepi di ligustro e lauroceraso spuntano gli ultimi cm di vegetazione.
Potare energicamente la lavanda al termine della fioritura per contrastare la naturale tendenza della pianta a spogliarsi nella zona inferiore.
Gli arbusti cespugliosi (Spirea, Cydonia, Magnolia Stellata ecc.) che hanno terminato il periodo di fioritura, si devono potare di un terzo della lunghezza del germoglio per preparare la pianta alla fioritura del prossimo anno.
Moltiplicazione:
per semina (luna crescente)
è possibile seminare biennali e perenni come viole del pensiero, brassiche, digitali, aquilegie, campanule, ajuga, alissum, Centranthus ruber, garofano dei poeti, helenuim, nepeta, papavero orientale, viola mammola, lobelia, phlox panicolata, ecc. Collocare la se miniera in ombra leggera.
per talea:
prelevare rametti non fioriferi di erbacee perenni e piccoli arbusti (Rosmarino,Corydopsis, Iberis, Kolkwizzia, ortensie, pelargoni, fucsie, margherite – Chrysanthemum leucanthemum – Perovskia, Caprifogli, Clematidi, ecc) e farle radicare in substrato di torba e sabbia in parti uguali.
Stella di Natale: dall’apice della pianta prelevate talee erbacee lunghe 10/15 cm e per ogni talea lasciare solamente 5/6 foglie terminali che dovranno essere tagliate a metà; lavare la parte basale con acqua tiepida e inserire ogni talea in un vasetto riempito di torba. Non mettere il vaso a contatto diretto con il sole. In quattro mesi si ha una nuova stella in casa.
Anche Coleus blumei e Dianthus barbatus possono essere propagati per talea: prelevate talee lunghe 7-8 cm., eliminate le foglie inferiori e mettetele a radicare all’ombra in vasetti colmi di sabbia e torba in parti uguali.
per propaggine:
propagare Euonymus, buddleja, cistus, leptosmermum, senecio greyi.
per margotta:
Ficus, la Bouganvillea, l'Hibiscus rosa sinensis e il limone.
per divisione:
estrarre dal terreno le piante di Aubretia e Primula e, dopo aver eliminato le parti rovinate, dividerle in sezioni provviste di radici e alcuni getti nuovi; ripiantare le nuove piantine alla stessa profondità di prima.
Tutori:
Collocare sostegni accanto ai fusti volubili di lonicera, clematis, passiflora cerulea, pisello odoroso, nasturzio e fornire di tutori rigidi le piante alte come delphinium. dalie, gigli, gladioli per evitare che il vento o eventuali temporali ne spezzino gli steli.
Messa a dimora (luna crescente):
in collina è possibile mettere a dimora Abies, Larix, Thuja, Juniperus e Chamaecyparis già allevate in vaso.
E, ovunque purché si abbia la possibilità di accudire le piante dopo il trapianto con annaffiature, frequenti spruzzature sulla chioma ed un eventuale ombreggiatura:agrumi, Ficus, lecci, magnolia, alloro, pittosporo, ecc.
Sbocciolatura:
Asportare sulle dalie i germogli secondari e i bottoni fiorali in soprannumero
Lotta alle avversità:
La Metcalfa produce delle secrezioni zuccherine e cerose che imbrattano ogni organo della pianta , su cui si instaurano delle fumaggini. Gli interventi sono da eseguirsi scalarmente (ogni 7-10 giorni) , impiegando delle piretrine naturali. Non si devono usare degli insetticidi chimici che potrebbero andare ad inquinare la melata di cui si nutrono le api.
Eseguire i trattamenti insetticidi per controllare gli attacchi di afidi, cocciniglie e di oziorrinco, mentre con i trattamenti fungicidi si combatte prevalentemente l’oidio. Per le conifere bisogna fare particolare attenzione alla “processionaria” che se si diffonde può portare ad una rapida morte della pianta. Per le altre piante si deve controllare anche la diffusione di “insetti rodilegno” che possono danneggiare la pianta scavando gallerie nei rami e nel tronco.
segue
Buon lavoro a tutti!!!
LAVORI DEL MESE DI LUGLIO IN GIARDINO
A Luglio gran calura, a Gennaio gran freddura
Il mese di luglio è uno dei più caldi, se non il più caldo, dell’anno ed è proprio il caldo il nemico dal quale proteggere le nostre piante e, quindi, nonostante il desiderio di riposo e frescura occorre darsi da fare… Al lavoro, dunque!!!!!!!!!!!
Irrigazione:
Annaffiare le piante tutti i giorni, meglio se di sera. In caso di elevata siccità intervenire due volte al giorno, una di mattina ed una dopo il tramonto.
Annaffiare con regolarità le piante in vaso facendo attenzione a non far mai seccare il terriccio. Usare acqua a temperatura ambiente
Raccogliere acqua piovana in un contenitore, può essere una buona idea per aiutare l’irrigazione: ricordarsi però di coprirlo assolutamente dopo la pioggia e quando non lo si usa., altrimenti potrebbe trasformarsi in un vivaio di larve di zanzare.
Pacciamatura:
per limitare la traspirazione di arbusti e di siepi, zappettare il terreno alla base delle piante ed effettuare una pacciamatura di almeno 8-10 cm di spessore con terriccio torboso, corteccia di aghifoglie o altro materiale organico. Ricoprire la zona basale degli arbusti per un raggio di 50 cm dal tronco.
La pacciamatura va rinnovata quando lo spessore si riduce a meno di 3-4 cm.
La pacciamatura oltre a migliorare la penetrazione dell’acqua nel suolo e ridurre l’evaporazione, svolge altresì una funzione diserbante limitando la germinazione dei semi delle infestanti.
Concimazione:
aggiungere del concime per piante da fiore all'acqua delle annaffiature delle annuali nelle aiole, dei gerani e di tutte le piante da fiore in giardino o sul terrazzo, almeno ogni 15-20 giorni.
Nelle località più calde sarebbe opportuno sospendere le concimazioni per permettere alle piante
di entrare in riposo e resistere meglio al caldo.
Potatura(luna calante):
Accorciare le “fruste” cioè i lunghi e robusti getti nuovi del glicine; in questo modo il vigore della piante sarà tenuto sotto controllo. Cimare il falso gelsomino per favorire l’emissione di rami laterali; se necessario, contenere lo sviluppo delle siepi di ligustro e lauroceraso spuntano gli ultimi cm di vegetazione.
Potare energicamente la lavanda al termine della fioritura per contrastare la naturale tendenza della pianta a spogliarsi nella zona inferiore.
Gli arbusti cespugliosi (Spirea, Cydonia, Magnolia Stellata ecc.) che hanno terminato il periodo di fioritura, si devono potare di un terzo della lunghezza del germoglio per preparare la pianta alla fioritura del prossimo anno.
Moltiplicazione:
per semina (luna crescente)
è possibile seminare biennali e perenni come viole del pensiero, brassiche, digitali, aquilegie, campanule, ajuga, alissum, Centranthus ruber, garofano dei poeti, helenuim, nepeta, papavero orientale, viola mammola, lobelia, phlox panicolata, ecc. Collocare la se miniera in ombra leggera.
per talea:
prelevare rametti non fioriferi di erbacee perenni e piccoli arbusti (Rosmarino,Corydopsis, Iberis, Kolkwizzia, ortensie, pelargoni, fucsie, margherite – Chrysanthemum leucanthemum – Perovskia, Caprifogli, Clematidi, ecc) e farle radicare in substrato di torba e sabbia in parti uguali.
Stella di Natale: dall’apice della pianta prelevate talee erbacee lunghe 10/15 cm e per ogni talea lasciare solamente 5/6 foglie terminali che dovranno essere tagliate a metà; lavare la parte basale con acqua tiepida e inserire ogni talea in un vasetto riempito di torba. Non mettere il vaso a contatto diretto con il sole. In quattro mesi si ha una nuova stella in casa.
Anche Coleus blumei e Dianthus barbatus possono essere propagati per talea: prelevate talee lunghe 7-8 cm., eliminate le foglie inferiori e mettetele a radicare all’ombra in vasetti colmi di sabbia e torba in parti uguali.
per propaggine:
propagare Euonymus, buddleja, cistus, leptosmermum, senecio greyi.
per margotta:
Ficus, la Bouganvillea, l'Hibiscus rosa sinensis e il limone.
per divisione:
estrarre dal terreno le piante di Aubretia e Primula e, dopo aver eliminato le parti rovinate, dividerle in sezioni provviste di radici e alcuni getti nuovi; ripiantare le nuove piantine alla stessa profondità di prima.
Tutori:
Collocare sostegni accanto ai fusti volubili di lonicera, clematis, passiflora cerulea, pisello odoroso, nasturzio e fornire di tutori rigidi le piante alte come delphinium. dalie, gigli, gladioli per evitare che il vento o eventuali temporali ne spezzino gli steli.
Messa a dimora (luna crescente):
in collina è possibile mettere a dimora Abies, Larix, Thuja, Juniperus e Chamaecyparis già allevate in vaso.
E, ovunque purché si abbia la possibilità di accudire le piante dopo il trapianto con annaffiature, frequenti spruzzature sulla chioma ed un eventuale ombreggiatura:agrumi, Ficus, lecci, magnolia, alloro, pittosporo, ecc.
Sbocciolatura:
Asportare sulle dalie i germogli secondari e i bottoni fiorali in soprannumero
Lotta alle avversità:
La Metcalfa produce delle secrezioni zuccherine e cerose che imbrattano ogni organo della pianta , su cui si instaurano delle fumaggini. Gli interventi sono da eseguirsi scalarmente (ogni 7-10 giorni) , impiegando delle piretrine naturali. Non si devono usare degli insetticidi chimici che potrebbero andare ad inquinare la melata di cui si nutrono le api.
Eseguire i trattamenti insetticidi per controllare gli attacchi di afidi, cocciniglie e di oziorrinco, mentre con i trattamenti fungicidi si combatte prevalentemente l’oidio. Per le conifere bisogna fare particolare attenzione alla “processionaria” che se si diffonde può portare ad una rapida morte della pianta. Per le altre piante si deve controllare anche la diffusione di “insetti rodilegno” che possono danneggiare la pianta scavando gallerie nei rami e nel tronco.
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