Salve a tutti
vi riporto la mia esperienza, ormai ad un anno di distanza dall'impianto di zoysia japonica el toro. Ne approfitto anche per ringraziare il gentilissimo, paziente e disponibile Green Thumb, che in tutte le occasioni mi è stato di aiuto e mi ha consigliato al meglio.
La situazione di partenza era la seguente: piccolo giardino a Napoli a circa 100-200 metri dal mare, temperature estive alte, inverni miti, zona USDA 10-11, buona esposizione al sole ma limitata in modo significativo dalla presenza di alberi ed arbusti di vario tipo (grossi alberi di limone, giuggiolo, siepi, cycas, e pareti di casa). L'esposizione diretta alla luce del sole varia da un massimo di 5 ore ad un minimo di pochi minuti (valori riferiti alla stagione calda).Tentativi con diverse microterme falliti negli anni successivi. La superficie da tapezzare era di circa 25 mq.
Il 5/6/09 mi sono messo in macchina (passat sw) e sono andato ad Aprilia da Bindi; ho caricato in macchina le zolle lavate sufficienti a coprire la superficie, con un eccedenza di 2-3 mq. Alle 9:30 ero da Bindi; alle 12:00 ero a casa e ho iniziato a posare le zolle, operazione relativamente semplice.
Nelle settimane precedenti alla posa avevo tenuto il terreno pulito da erbacce, estirpate a mano nei due mesi precedenti, rastrellato, livellato bene il terreno; non ho aggiunto sabbia o terriccio specifico per prati perchè il terreno era già di buona qualità, ben drenato ed in leggera pendenza. Il giorno prima della posa avevo sparso un poco di concime starter, coperto con un velo di terreno.
Alle 13:00 ho iniziato a posare le zolle iniziando dal fondo dell'aiuola, armato di pompa con cui bagnavo la terra mano a mano che posavo le zolle; ogni zolla la premevo un poco con le mani ed i piedi. In un'ora circa ho terminato il lavoro.
Ecco una foto del prato la mattina seguente la posa:
Per giugno-luglio-agosto il prato ha avuto un aspetto eccellente, direi fantastico; fittissimo e di un colore stupendo (mai visto un prato del genere!); ho effettuato due concimazioni con concime ad alto titolo di azoto e tagliato ogni 2 settimane ad una altezza di circa 60 mm (cosa dettata dalle esigenze di scarsa insolazione e dal fatto che mi piace alto il prato). Le innaffiature sono state come da programma: 3 al giorno per la prima settimana, due al giorno per la seconda settimana, una al giorno per la terza e quarta settimana, poi un giorno si ed uno no fino ad arrivare a settembre a due irrigazioni a settimana.
A fine settembre il prato ha inziato a mostrare alcuni segni di diradamento nelle zone meno esposte al sole:
come si vede (prato appena tagliato) alcune zone hanno perso il verde brillante e si vede un poco di giallino; le zone + fitte (4-5 ore di sole al dì) si mantenevano ancora fitte e belle, anche se qualche filetto secco si vedeva:
nelle zone invece a scarsa esposizione (tipo sotto la siepe o sotto la cycas) invece il diradamento era diventato + evidente.
A metà ottobre la situazione era la seguente: il 60% circa del prato era fittissimo, il 30% era diradato un pochino, il 10% era diradato molto.
Ho provveduto pertanto ad effettuare una trasemina; ho rimosso il feltro con l'apposito rastrello (che faticaccia anche per soli 25 mq!), sparso semi di festuca arundinacea 100% in modo molto abbondante (1 kg di seme sui 25 mq), ricoperto con qualche mm di terriccio per prati, concimato, irrigato. La scelta della festuca arundinacea è stata dettata sostanzialmente da esigenze di tipo estetico (le foglie della zoysia japonica e della festuca ar. sono molto simili), dai consigli di Green e di alcuni membri di forum statunintensi; la letteratura mi è stata parzialmente di aiuto (non c'è un granchè sull'argomento); per chi fosse interessato ecco qualche articolo in merito:
http://ucrturf.ucr.edu/publications/Field Day Procs/1997 Proceedings/t12_zoysia_overseed_eval.pdf
http://www.actahort.org/books/783/783_8.htm
Il prato ha continuato lentamente a diradarsi fino a novembre 2009; è rimasto verde fino a circa metà dicembre, quando è arrivato un poco di freddo in +; è stato dalle mie parti un inverno non certamente rigido ma molto piovoso e con poche giornate di sole/luce. In ogni caso da metà dicembre a fine febbraio il prato era diventato tutto giallo; alcune foglie di zoysia erano rimaste le stesse, larghe e belle, ma gialle, altre si erano seccate; la festuca era cresciuta malissimo, forse un 10% di tutta la superficie! In tutta franchezza ero convinto che l'80% circa del prato era morto o morente. Durante il periodo di dormienza non ho fatto nulla: mai irrigato, mai tagliato. Mi dispiace ma non ho foto di questo periodo, perchè ero convinto che era tutto morto e da rifare..................:confuso:.....
Ai primi di marzo è cominciato a tornare un poco il sole, le temperature si sono alzate e......il prato ha cominciato a dare segni di vita.....le foglie si sono cominciate a colorare di verde......alcune erano proprio metà gialle (la parte apicale) e metà verdi! :hands13: un lieve ottimismo mi ha preso........La festuca ha iniziato a farsi vedere di +, arrivando a coprire circa il 20-30% ma ci capivo poco perchè le foglie sono davvero uguali (toccandole con le dita si avverte la differenza, quelle della zoysia sono + dure e ruvide).
A fine marzo il prato stava diventando sempre + verde!! Era incredibile!
Subito dopo pasqua, ai primi di aprile, ho effettuato la prima concimazione (NKP 22-5-5), il prato migliorava di giorno in giorno, sia la zoysa che la festuca, ho iniziato a tagliarlo con frequenza.
Oggi la situazione è la seguente, a quasi un anno di distanza dalla posa. Vi mostro innanzitutto l'esposizione per farvi capire la situazione:
ore 9 del mattino
ore 10:30
ore 12:30
vi riporto la mia esperienza, ormai ad un anno di distanza dall'impianto di zoysia japonica el toro. Ne approfitto anche per ringraziare il gentilissimo, paziente e disponibile Green Thumb, che in tutte le occasioni mi è stato di aiuto e mi ha consigliato al meglio.
La situazione di partenza era la seguente: piccolo giardino a Napoli a circa 100-200 metri dal mare, temperature estive alte, inverni miti, zona USDA 10-11, buona esposizione al sole ma limitata in modo significativo dalla presenza di alberi ed arbusti di vario tipo (grossi alberi di limone, giuggiolo, siepi, cycas, e pareti di casa). L'esposizione diretta alla luce del sole varia da un massimo di 5 ore ad un minimo di pochi minuti (valori riferiti alla stagione calda).Tentativi con diverse microterme falliti negli anni successivi. La superficie da tapezzare era di circa 25 mq.
Il 5/6/09 mi sono messo in macchina (passat sw) e sono andato ad Aprilia da Bindi; ho caricato in macchina le zolle lavate sufficienti a coprire la superficie, con un eccedenza di 2-3 mq. Alle 9:30 ero da Bindi; alle 12:00 ero a casa e ho iniziato a posare le zolle, operazione relativamente semplice.
Nelle settimane precedenti alla posa avevo tenuto il terreno pulito da erbacce, estirpate a mano nei due mesi precedenti, rastrellato, livellato bene il terreno; non ho aggiunto sabbia o terriccio specifico per prati perchè il terreno era già di buona qualità, ben drenato ed in leggera pendenza. Il giorno prima della posa avevo sparso un poco di concime starter, coperto con un velo di terreno.
Alle 13:00 ho iniziato a posare le zolle iniziando dal fondo dell'aiuola, armato di pompa con cui bagnavo la terra mano a mano che posavo le zolle; ogni zolla la premevo un poco con le mani ed i piedi. In un'ora circa ho terminato il lavoro.
Ecco una foto del prato la mattina seguente la posa:
Per giugno-luglio-agosto il prato ha avuto un aspetto eccellente, direi fantastico; fittissimo e di un colore stupendo (mai visto un prato del genere!); ho effettuato due concimazioni con concime ad alto titolo di azoto e tagliato ogni 2 settimane ad una altezza di circa 60 mm (cosa dettata dalle esigenze di scarsa insolazione e dal fatto che mi piace alto il prato). Le innaffiature sono state come da programma: 3 al giorno per la prima settimana, due al giorno per la seconda settimana, una al giorno per la terza e quarta settimana, poi un giorno si ed uno no fino ad arrivare a settembre a due irrigazioni a settimana.
A fine settembre il prato ha inziato a mostrare alcuni segni di diradamento nelle zone meno esposte al sole:
come si vede (prato appena tagliato) alcune zone hanno perso il verde brillante e si vede un poco di giallino; le zone + fitte (4-5 ore di sole al dì) si mantenevano ancora fitte e belle, anche se qualche filetto secco si vedeva:
nelle zone invece a scarsa esposizione (tipo sotto la siepe o sotto la cycas) invece il diradamento era diventato + evidente.
A metà ottobre la situazione era la seguente: il 60% circa del prato era fittissimo, il 30% era diradato un pochino, il 10% era diradato molto.
Ho provveduto pertanto ad effettuare una trasemina; ho rimosso il feltro con l'apposito rastrello (che faticaccia anche per soli 25 mq!), sparso semi di festuca arundinacea 100% in modo molto abbondante (1 kg di seme sui 25 mq), ricoperto con qualche mm di terriccio per prati, concimato, irrigato. La scelta della festuca arundinacea è stata dettata sostanzialmente da esigenze di tipo estetico (le foglie della zoysia japonica e della festuca ar. sono molto simili), dai consigli di Green e di alcuni membri di forum statunintensi; la letteratura mi è stata parzialmente di aiuto (non c'è un granchè sull'argomento); per chi fosse interessato ecco qualche articolo in merito:
http://ucrturf.ucr.edu/publications/Field Day Procs/1997 Proceedings/t12_zoysia_overseed_eval.pdf
http://www.actahort.org/books/783/783_8.htm
Il prato ha continuato lentamente a diradarsi fino a novembre 2009; è rimasto verde fino a circa metà dicembre, quando è arrivato un poco di freddo in +; è stato dalle mie parti un inverno non certamente rigido ma molto piovoso e con poche giornate di sole/luce. In ogni caso da metà dicembre a fine febbraio il prato era diventato tutto giallo; alcune foglie di zoysia erano rimaste le stesse, larghe e belle, ma gialle, altre si erano seccate; la festuca era cresciuta malissimo, forse un 10% di tutta la superficie! In tutta franchezza ero convinto che l'80% circa del prato era morto o morente. Durante il periodo di dormienza non ho fatto nulla: mai irrigato, mai tagliato. Mi dispiace ma non ho foto di questo periodo, perchè ero convinto che era tutto morto e da rifare..................:confuso:.....
Ai primi di marzo è cominciato a tornare un poco il sole, le temperature si sono alzate e......il prato ha cominciato a dare segni di vita.....le foglie si sono cominciate a colorare di verde......alcune erano proprio metà gialle (la parte apicale) e metà verdi! :hands13: un lieve ottimismo mi ha preso........La festuca ha iniziato a farsi vedere di +, arrivando a coprire circa il 20-30% ma ci capivo poco perchè le foglie sono davvero uguali (toccandole con le dita si avverte la differenza, quelle della zoysia sono + dure e ruvide).
A fine marzo il prato stava diventando sempre + verde!! Era incredibile!
Subito dopo pasqua, ai primi di aprile, ho effettuato la prima concimazione (NKP 22-5-5), il prato migliorava di giorno in giorno, sia la zoysa che la festuca, ho iniziato a tagliarlo con frequenza.
Oggi la situazione è la seguente, a quasi un anno di distanza dalla posa. Vi mostro innanzitutto l'esposizione per farvi capire la situazione:
ore 9 del mattino
ore 10:30
ore 12:30