• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

acqua per acidofile

B

bobino

Guest
Personalmente non l'ho mai fatto. Va bene che le piante acidofile gradiscono un terreno più tendente all'acido che al basico, ma....da qui a mettere dell'acido citrico :rolleyes:
forse contro il raffreddore? :D
A parte gli scherzi, io ogni tanto nel periodo vegetativo somministro del ferro chelato che abbatte la durezza dell'acqua oltre ovviamente ad apportare ferro, elemento vitale a quel tipo di piante.
:Saluto::Saluto:
 

faxstaff

Giardinauta Senior
Concordo, mi sembra una cosa del tipo , mio nonno fuma , la locomotiva fuma ,allora mio nonno è una locomotiva..

un po di ferro chelato e qualche rabbocco di torba ogni tanto è più che sufficiente.. ;)
 

Zeta

Giardinauta
Mah io sapevo di aggiungere qualche goccia di aceto all'acqua, ma personalmente mi limiterei ad annaffiare con in ordina di mia preferenza:
1° acqua piovana
2° acqua di rubinetto decantata 1 giorno
3° acqua filtrata tipo quella dei filtri ad osmosi oppure acqua scaricata dai condizionatori oppure:D quella in bottiglia.

Se non si volessero utilizzare i chelati di ferro c'è un rimedio vecchio ma buono, interrare vicino alle radici una paglietta metallica di quelle che si usano per le stoviglie, nel giro di poco si trasformerà in ottimo ferro.

Ciao Zeta.
 

california

Florello Senior
mmm..la paglietta non mi convince..non si riesce a regolare la quantità di ferro che si libera..voi che ne dite?
 

faxstaff

Giardinauta Senior
che la paglietta serve a poco, a contatto con l'acqua la paglietta si ossida , formando appunto ossido di ferro (ruggine) che è un composto abbastanza stabile e quindi difficilmente assimilabile dalle piante, per quanto riguarda l'aceto , e il limone , rispettivamente acido acetico e acido citrico, non sono adatti, quello che semmai le acidofile gradiscono è l'acido carbonico ottenuto dalla decomposizione dei composti organici... (vedi torba e composta) e solo lui non sarebbe comunque sufficiente..

il fatto che l'acido acetico sciolga il calcare non significa che lo elimina, semplicemente lo discioglie.

Per farla breve il fatto che il terreno debba essere acido , non presuppone che un acido valga l'altro, un terreno diventa acido per una lunga e complessa catena di eventi biochimici che difficilmente puo essere riprodotta con tecniche così semplicistiche...

Altra cosa che sconsiglio è l'utilizzo dell'acqua di scolo dei condizionatori, in quando questi filtrando grandi volumi d'aria raccolgono una grande concentrazione di spore funginee e muffe varie , quindi si rischia di contaminare il terreno con organismi che troverebbero la combinazione umidità + materiale organico + calore irresistibile ed essendo molto concentrati metterebbero a dura prova il sistema di difese della pianta...

riassumendo, i composti chelati, apportano il ferro nella forma più adatta ad essere assimilata dagli organismi viventi e offrono anche un effetto di contrasto nell'azione dei metalli pesanti, somministrati in unione ad una aggiuta di torba e composta risulta più che sufficiente per contrastare l'effetto addolcente del calcare presente nell'acqua potabile che comunque per legge non può superare certi limiti. (nel caso di un pozzo il discorso cambia, ma non credo sia il tuo caso)
 
Ultima modifica:

lobelia

Florello Senior
Ossido qua, chelato là, allucinogeni vari (ho letto vecchi post...): Faxstaff è un "dottor kappa"? Scienziato in attesa di Nobel? Ricercatore al C.N.R.? Farmacista? Agronomo?
Puff, puff...
Sono una curiosona, vero?
 

faxstaff

Giardinauta Senior
Ok Ok , chiedo venia ci sono andato giù pesante, in effetti, ma mi sono lasciato prendere la mano, comunque sì , lo confesso, per un certo periodo della mia vita sono stato un infelice studente della facoltà di fisica dell'università di Bologna.. ma sto cercando di espiare questa mia colpa...

Siate Pazienti... :astonishe

ps. concedetemi ancora questa:

tra le altre cose poche gocce di limone o di aceto in un annaffiatoio d'acqua difficilemte sortiranno un qualche effetto avvertibile... a meno di non voler applicare una cura omeopatica alla propria adorata piantina, che al contrarrio degli esseri umani non potrà neppure beneficiare dell'effetto placebo, e quindi si limiterà ad ignorare l'intervento..
 
Ultima modifica:

lobelia

Florello Senior
Una nuova scienza.

Ih! Ih! Omeopatia per piantine...mica male: c'è gente che fa miliardi spacciandosi per mago, i giardinauti del forum potrebbero lanciare la nuova branca dell'agraria: agraria New Age!!! :lol: :lol:
Faxstaff, potresti ben sfruttare quegli anni infelici rivendendo a prezzo d'oro intrugli risciacquati e fiori di Bach per piante complessate! :martello:
 

faxstaff

Giardinauta Senior
Sig!, Sono proprio quegl'anni infelici ad impedirmi di fare una cosa del genere..

però si potrebbe creare una nuova sezione del forum, Miti , leggende metroplitane e rimedi della nonna.. dove postare le riflessioni e scoperte su questi rimedi caserecci, alcuni hanno un senso e sono utili, altri innoqui, ma alcuni possono essere deleteri per le povere piantine... raccoglierli tutti in una sezione, con le relative esperienze (positive e negative) potrebbe portare sviluppi interessanti...
 

lobelia

Florello Senior
Non male, l'ideuccia: potrebbe diventare più divertente delle barze...
Come quella dei fondi di caffè per allontanare non mi ricordo che bestie e che fecero puzzare le piante sul terrazzo di mia zia per un po' di giorni....
 

faxstaff

Giardinauta Senior
sui fondi di caffè ne ho sentite di tutti i colori, basta tirare un occhio nelle fioriere messe al pian terreno per rendersi conto di quanto sia diffusa..

Anche se credo che del tutto priva di senso non sia, non credo sia quel toccasana universa per le piante.. anche se buttati ne mucchio della composta sicuramente apportano nutrienti e quindi sono riciclabili... se qualcuno a notizie (serie) in merito ...
 

lobelia

Florello Senior
E dei chiodoni arruginiti nella terra per dare ferro? Ne avete mai sentito parlare? Addirittura c'è chi li infila in una mela che poi mangia, pensando di assumere ferro!!! (Mia cognata)
 
P

Piera1

Guest
Sui chiodini conficcati nella terra ve ne parlero poi, ho un articolo di Luca Sardella che mi piacerebbe sapere dove piglia i consigli che poi propina a destra e a manca. Per quanto riguarda il limone nell'acua, è vero l'ho letto in un giornale di giardinaggio, così come l'aceto che ho usato fino all'anno scorso, le bustine da tè e il solfato di ammonio. Questo anno per rendere l'acqua adatta alle acidofile metto una bustina da tè, sono consgliate quelle usate ma io ne metto una nuova in 17 litri. Ho 4 ortensie enormi, una gardenia grandissima, 2 camelie e un'azalea, se dovessi innaffiarli con l'acqua di bottiglia dovrei aprire un mutuo. Ciaocià.
 

california

Florello Senior
lobelia ha scritto:
E dei chiodoni arruginiti nella terra per dare ferro? Ne avete mai sentito parlare? Addirittura c'è chi li infila in una mela che poi mangia, pensando di assumere ferro!!! (Mia cognata)

al limite assume il tetano..:D
piera1,anche io credo che sia utile il limone nell'acqua per le acidofile,non eliminera il calcio,ma almeno abbassa il ph..
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Piera1 ha scritto:
... Questo anno per rendere l'acqua adatta alle acidofile metto una bustina da tè, sono consgliate quelle usate ma io ne metto una nuova in 17 litri. Ho 4 ortensie enormi, una gardenia grandissima, 2 camelie e un'azalea, se dovessi innaffiarli con l'acqua di bottiglia dovrei aprire un mutuo. Ciaocià.
Interessante Piera... Ma la bustina la metti ad acqua fredda? Si "scioglie" lo stesso? Io l'anno scorso ho fatto un buco nella terra e ho interrato la bustina (usata) direttamente! :D
Per l'acqua ho letto spesso anch'io di aggiungere dell'aceto (un cucchiaio per annaffiatoio); ovviamente deve stare a decantare un giorno per far precipitare il calcare.
Per l'acqua dei condizionatori, mi pare strano che raccolga le sostanze filtrate, dato che i filtri sono "a secco". In ogni caso le eventuali "sostanze" disciolte sono meno dannose per le piante del calcare! :rolleyes:
Quella di infilare qualsiasi pezzo di ferro nella per farlo arrugginire sperando che le piante lo assorbano è una sciocchezza (quella della mela poi...)... :storto:
 
M

Mary74

Guest
Piera1 ha scritto:
Questo anno per rendere l'acqua adatta alle acidofile metto una bustina da tè, sono consgliate quelle usate ma io ne metto una nuova in 17 litri. Ho 4 ortensie enormi, una gardenia grandissima, 2 camelie e un'azalea, se dovessi innaffiarli con l'acqua di bottiglia dovrei aprire un mutuo. Ciaocià.

:Saluto: grazie Piera del suggerimento...stasera lo farò!
Pur avendo solo un'azalea e un'ortensia il consumo dell'acqua in bottiglia è notevole.
 

faxstaff

Giardinauta Senior
A costo di diventare antipatico, mi permetto di insistere,

Per quanto riguarda l'acqua in bottiglia, Intendete acqua minerale? se è cosi almeno per gli abitanti di roma consiglio una visita a questo link (la fonte è abbastanza autorevole)

http://www.wwfroma11.it/stili di vita/acqua.htm

se invece intendete acqua demineralizzata, allora è un altro paio di maniche , ma siete sicuri che ne valga la pena?

L'unico vero grosso problema della normale acqua del rubinetto mi sembra il cloro, cosa che comunque si puo facilemte risolvere lasciando l'acqua a decantare per qualche ora..

Insisto che con un po di torba nuova ogni tanto , è una bustina di composti chelati dal prezzo di pochi centesimi, si ottine quanto meno lo stesso effetto se non adirittura migliore, senza ricorrere a rimedi che non dico che non funzionino in modo assoluto, ma sono comunque dubbi è incerti e offrono uno scarso controllo dei risultati..

Per quanto riguarda i condizionatori, si i filtri sono a secco (ma nei condizionatori più vecchi non sempre è così) ma l'solamento tra la zona di filtraggio e quella di condensazione non sempre è poi così rigorosa.. alcune spore (i semi dei funghi e delle muffe) hanno dimensioni e caratteritiche tali che non sempre riscono ad essere bloccate, per non parlare di virus è batteri, avevo un link di uno studio commissionato da una associazione di consumatori americana che dava dati allarmanti in merito (e non solo per le piante), appena lo ritrovo ve lo posto; Certo non posso affermare con assoluta certezza che sia deleterio, ma nel dubbio...
 
Ultima modifica:

Echinodorus

Maestro Giardinauta
faxstaff ha scritto:
sui fondi di caffè ne ho sentite di tutti i colori, basta tirare un occhio nelle fioriere messe al pian terreno per rendersi conto di quanto sia diffusa..

Anche se credo che del tutto priva di senso non sia, non credo sia quel toccasana universa per le piante.. anche se buttati ne mucchio della composta sicuramente apportano nutrienti e quindi sono riciclabili... se qualcuno a notizie (serie) in merito ...
I fondi del caffè, messi nelle fioriere, servono a "cercare" di acidificare il terreno poichè tra le numerosissime sostanze contenute nel caffè tostato quelle di maggior importanza sono la caffeina e l'acido clorigenico, che è il principale responsabile della reazione acida del caffè (pH=5).
 

faxstaff

Giardinauta Senior
immagino che essendo composti abbastanza complessi aiutino.
Ma credo di dover ulteriormente chiarire una cosa che secondo mè non è ben chiara, il livello di acidità (ph) di un terreno è dato dalle reazioni chimiche che avvengono nel terreno a opera di moltissimi elementi (sostanze chimiche, batteri, ecc ).. non basta aggiungere un tot di acido qualsiasi al terreno, perche si, che si riporta il valore del ph ad un determinato valore, ma questo non basta. il ph deve essere a quel determinato valore perchè nel terreno avvengono quelle determinate reazioni fisiochimiche ..

Insomma a dirla in parole povere, non è il ph che determina la struttura del terreno , ma è la struttura del terreno che ne determina il ph.

i fondi del caffe potrebbero apportare molte delle sostanze necessaria a mantenere questo meccanismo, ma quante metterne, quanto tempo è necessario perche facciano effetto, come reagiranno con quel particolare terreno, a quelle particolari condizioni climatiche .. ecc ecc sono tutte domande a cui è difficile rispondere anche basandosi su esperienze altrui, perche le condizioni di roma sono diverse da quelle di valenza, se non procedendo a tentativi a discapito delle povere piantine..

e non vedo perchè si dovrebbe farlo, quando la soluzione è comodamente diponibile in qualunque supermercato ben fornito a pochi euro, con tanto di istruzioni e dosaggi.
 
Alto