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vaso

3183martinat

Aspirante Giardinauta
Scusate la domanda probabilmente stupida, ma:
se ho una pianta malata in un vaso di coccio troppo grande e voglio rinvasarla in un vaso piu piccolo, è bene buttare via il vaso di coccio oppure va bene lavarlo e metterci un altra pianta? perchè non vorrei che si ammalasse anche quella
 

Elarsus

Aspirante Giardinauta
A intuito ti direi che forse sarebbe possibile lavarlo accuratamente con acqua e spazzola. Dopo averlo lasciato asciugare lo metti in forno a 130-150°C (aumentando la temperatura gradualmente per non farlo spaccare, e facendolo raffreddare altrettanto gradualmente) per un'oretta e mezzo e secondo me qualsiasi patogeno viene distrutto. La maggior parte delle spore sopra i 120°C non resiste, è più o meno il processo di sterilizzazione dei barattoli in forno per le conserve :D
Ovviamente a patto che il vaso sia di dimensioni gestibili, poi valuta tu se ne vale la pena :ciao:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Dipende malata di che cosa: ci sono malattie trasmesse attraverso il terrreno (es. certi marciumi radicali da funghi tellurici) ma molte altre da agenti atmosferici (vento, schizzi di pioggia) che colpiscono la parte aerea, o ancora da vettori come gli insetti (in particolare virus).
Quando si intende riutilizzare un vaso usato è comunque buona norma ripulirlo, ma per una normale disinfezione è sufficiente lavarlo con candeggina (mica sei in laboratorio che devi sterilizzare in autoclave).
 

Elarsus

Aspirante Giardinauta
Dipende malata di che cosa: ci sono malattie trasmesse attraverso il terrreno (es. certi marciumi radicali da funghi tellurici) ma molte altre da agenti atmosferici (vento, schizzi di pioggia) che colpiscono la parte aerea, o ancora da vettori come gli insetti (in particolare virus).
Quando si intende riutilizzare un vaso usato è comunque buona norma ripulirlo, ma per una normale disinfezione è sufficiente lavarlo con candeggina (mica sei in laboratorio che devi sterilizzare in autoclave).
Alessandro la candeggina si può usare sulla terracotta? Cioè voglio dire, non c'è il rischio che venga assorbita dal vaso che è poroso e poi rilasciata alla pianta?
Sono domande da profano, e la mia risposta precedente era altrettanto da neofita :D (forse la procedura che ho scritto io è un po' macchinosa in effetti!)
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
La candeggina è ipoclorito di sodio, un composto che si comporta da ossidante e per tale motivo ha azione disinfettante (da questo punto di vista funziona come l'acqua ossigenata).
In agricoltura si usa, solitamente al 5-7% del comune prodotto casalingo, ad esempio per disinfezione di bancali e strutture analoghe nonché contenitori riciclati: in quest'ultimo caso, che è il tuo, dopo la disinfezione si risciacqua e si lascia passa 24 ore prima dell'utilizzo.

Per sapere il comportamento dell'ipoclorito con la terracotta o l'argilla bisognerebbe consultare un super-esperto chimico. Io ti posso solo dire che lo studio dei sottoprodotti chimici da disinfezione con ipoclorito su materiale organico è roba da manuale di potabilizzazione delle acque: se interessa puoi trovare informazione in rete; si sa comunque che tra i vari sottoprodotti si formano anche composti clororganici (una famiglia chimica a cui sono appartenuti per parecchi anni molti insetticidi, ora revocati).
 
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