Bisognerebbe un poco capire se si vuol andare, diciamo, alla buona, oppure tentare di dare una impostazione più tecnica alla difesa delle piante da frutto.
Intanto i termini:
-verderame è sinonimo tradizionale di poltiglia bordolese, che un tempo si faceva all'occorrenza con solfato di rame neutralizzato con calce spenta;
oggi viene venduto già formulato e migliore; ha una attività anticrittogamica contro molte malattie (non idoneo contro il mal bianco);
-lo zolfo è il più antico fitofarmaco e trova attualmente ancora buon impiego contro il mal bianco (= oidio);
-ramato, almeno in senso tecnico, indica una aggiunta di rame, segnatamente per gli zolfi: gli zolfi ramati, contenti rame tipicamente come ossicloruro, uniscono quindi le proprietà del rame e dello zolfo.
Per riprendere, nel 1° caso, può starci un trattamento con rameici prima della schiusura gemme sulla generalità delle piante legnose da frutto, non lo zolfo che si dà in vegetazione.
Nel 2° caso, anche a livello di orto domestico e limitandosi all'ambito delle avversità crittogamiche, si seguono criteri di lotta non necessariamente coincidenti:
- per le drupacee, un paio di trattamenti a caduta foglie e a gemme ingrossate possono essere sufficienti;
- per il melo generalmente si deve successivamente intervenire con trattamenti anti-ticchiolatura (e qui bisognerebbe aprire un apposito capitolo);
- l'olivo ha altre avversità la cui incidenza varia da zona a zona, cmq un trattamento con rameici dopo la potatura o a fine inverno ci sta benissimo;
- sul kaki può comparire la muffa grigia, nel qual caso occorrono prodotti e un calendario di interventi specifici;
- sul fico, ch'io sappia, non si fanno trattamenti anticrittogamici di routine.
Ciao