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thuja orientalis

imperium

Aspirante Giardinauta
Sul mio terrazzo ho 21 alberelli di thuja sistemati a gruppi di tre per ognuno dei 7 contenitori da 100 x40.
Stranamente un alberello da circa 2 mesi lo vedo sofferente come se colpito dal colpo di fuoco autunnale cioè "ingiallimenti", e visto che non ho riscontrato parassiti animali l'ho trattato con Aliette della KB come uso ogni inizio stagione.
Oggi a distanza di un mese la situazione è peggiorata, mi domando che cosa gli può essere preso :confuso: il contenitore lo condivide con altri due alberelli i quali godono di ottima salute.
Non riesco proprio a capacitarmi anche perchè ho il terrore che la stessa malattia possa in qualche modo essere trasmessa anche alle altre 20 piante
Così ho tolto dal contenitore la pianta ingiallita e l'ho segregata in un altro vaso.
Che cosa mi suggerite di fare ancora?
Grazie a tutti
 
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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Così è impossibile far diagnosi.
Ti posso dire, non per allarmarti ma per farti comprendere come usualmente si procede, che ho seguito un caso di seccumi rameali di tuie (in piena terra) governate da un mio amico: dal campione portato al Laboratorio fitopatologico dell'Ente Regione è stato isolato e quindi identificato il patogeno, un fungo che si chiama Pestalotiopsis (Pestalotia) funerea, responsabile appunto di imbrunimenti e disseccamenti fogliari e rameali che possono portare anche alla morte, specie se si tratta di piantine giovani in vivaio (ci sono ulteriori patogeni che provocano quadri simili, come Kabatina thujae e altri, spesso associati)
pestalotiazweig.jpg

In quel caso sono stati consigliati almeno un paio di trattamenti rameici a distanza di 15 gg (sarebbero da proseguire fino ad autunno perchè è in quella stagione che ci sono le condizioni più favorevoli per l'instaurarsi dell'infezione).
Il mio amico mi ha fatto una domanda (che potresti fare anche tu): posso reimpiantare nuove tuie al posto di quelle morte? Io ho risposto: intanto, eliminate e bruciate le parte infette, lascerei la buca aperta (solarizzazione), e considerando che si tratta di un fungo che colpisce la parte epigea della pianta, lì si perpetua e da lì si diffonde attraverso agenti atmosferici, secondo me si può reimpiantare avendo cura di scegliere varietà resistenti (Thuja standishii) e osservando ove possibile alcune misure agronomiche: certo che poste a siepe le chiome risultano forzatamente poco arieggiate, ma almeno si possono evitare gli eccessi di concimazione azotata e la bagnatura con irrigatori a spruzzo (ossia con bagnatura della chioma).
Ciao
 
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imperium

Aspirante Giardinauta
Così è impossibile far diagnosi.
Ti posso dire, non per allarmarti ma per farti comprendere come usualmente si procede, che ho seguito un caso di seccumi rameali di tuie (in piena terra) governate da un mio amico: dal campione portato al Laboratorio fitopatologico dell'Ente Regione è stato isolato e quindi identificato il patogeno, un fungo che si chiama Pestalotiopsis (Pestalotia) funerea, responsabile appunto di imbrunimenti e disseccamenti fogliari e rameali che possono portare anche alla morte, specie se si tratta di piantine giovani in vivaio (ci sono ulteriori patogeni che provocano quadri simili, come Kabatina thujae e altri, spesso associati)
pestalotiazweig.jpg

In quel caso sono stati consigliati almeno un paio di trattamenti rameici a distanza di 15 gg (sarebbero da proseguire fino ad autunno perchè è in quella stagione che ci sono le condizioni più favorevoli per l'instaurarsi dell'infezione).
Il mio amico mi ha fatto una domanda (che potresti fare anche tu): posso reimpiantare nuove tuie al posto di quelle morte? Io ho risposto: intanto, eliminate e bruciate le parte infette, lascerei la buca aperta (solarizzazione), e considerando che si tratta di un fungo che colpisce la parte epigea della pianta, lì si perpetua e da lì si diffonde attraverso agenti atmosferici, secondo me si può reimpiantare avendo cura di scegliere varietà resistenti (Thuja standishii) e osservando ove possibile alcune misure agronomiche: certo che poste a siepe le chiome risultano forzatamente poco arieggiate, ma almeno si possono evitare gli eccessi di concimazione azotata e la bagnatura con irrigatori a spruzzo (ossia con bagnatura della chioma).
Ciao


Grazie Alessandro del suggerimento.
Se non troviamo una risposta porterò un campione della pianta al laboratorio della regione.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
L'insettino ha tutta l'aria di essere un tripide (forma giovanile non ancora alata): non riuscivo a capire bene la forma del muso per via di quelle due appendici arcuate, ma credo siano le antenne. Se i seccumi sono estesi, compresi anche i rametti, e sono comparsi già nello scorso autunno non credo sia lui la causa principale (inoltre non si capirebbe perchè solo una pianta).
A titolo precauzionale potresti tenere sotto controllo eventuali critogame con rameici: se le piante sono ancora piccole non è un gran lavoro, e la quantità di prodotto che impiegheresti sarebbe davvero poca e compatibile in ambiente semi-domestico.
Ciao
 

imperium

Aspirante Giardinauta
1- Perchè una sola pianta?

2- Che faccio la elimino del tutto?
http://i15.tinypic.com/54bx4xc.jpg

Adesso come vedi dalla foto l'ho rimessa con le altre, dove si nota come siano diverse.

Ho notato parecchie uova schiuse che potrebbero appartenere all'animaletto in questione, anche nelle piante accanto.


x Alessandro 2005
Hai parlato di Laboratorio fitopatologico dell'Ente Regione sai se posso avvalermi delle loro competenze anche qui nel Lazio?
Le ho trattatate con la poltiglia bordolese e olio bianco nell'inverno con alliette della KB ad inizio primavera
 
Ultima modifica:

feliceconfuso

Aspirante Giardinauta
Così è impossibile far diagnosi.
Ti posso dire, non per allarmarti ma per farti comprendere come usualmente si procede, che ho seguito un caso di seccumi rameali di tuie (in piena terra) governate da un mio amico: dal campione portato al Laboratorio fitopatologico dell'Ente Regione è stato isolato e quindi identificato il patogeno, un fungo che si chiama Pestalotiopsis (Pestalotia) funerea, responsabile appunto di imbrunimenti e disseccamenti fogliari e rameali che possono portare anche alla morte, specie se si tratta di piantine giovani in vivaio (ci sono ulteriori patogeni che provocano quadri simili, come Kabatina thujae e altri, spesso associati)
image
In quel caso sono stati consigliati almeno un paio di trattamenti rameici a distanza di 15 gg (sarebbero da proseguire fino ad autunno perchè è in quella stagione che ci sono le condizioni più favorevoli per l'instaurarsi dell'infezione).
Il mio amico mi ha fatto una domanda (che potresti fare anche tu): posso reimpiantare nuove tuie al posto di quelle morte? Io ho risposto: intanto, eliminate e bruciate le parte infette, lascerei la buca aperta (solarizzazione), e considerando che si tratta di un fungo che colpisce la parte epigea della pianta, lì si perpetua e da lì si diffonde attraverso agenti atmosferici, secondo me si può reimpiantare avendo cura di scegliere varietà resistenti (Thuja standishii) e osservando ove possibile alcune misure agronomiche: certo che poste a siepe le chiome risultano forzatamente poco arieggiate, ma almeno si possono evitare gli eccessi di concimazione azotata e la bagnatura con irrigatori a spruzzo (ossia con bagnatura della chioma).
Ciao

Ciao Ale,
ho un problema. Da circa 7 anni ho piantato nel mio giardino tre pini argentati che però adesso scopro chiamarsi Thuja che ora sono diventati piuttosto alti (circa 4 mt.). Da un po' di tempo, tuttavia, accusano un problema: vaste zone sono diventate piuttosto marroncine, piuttosto che verdi. Sembra quasi che siano bruciate. Chiaramente, poi, tendono a cadere. Quindi l'albero si sta sfoltendo pericolosamente. Cosa posso fare per rimediare a questo problema?
grazie
Ho anche foto per chi volesse vedere il problema in modo più preciso.
basta andare in questo link: http://giardinaggio.efiori.com/foru...argentato-con-aghi-marroncino.html#post142225


GRATO A VITA
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
ma senza foto dovresti fornire delle spiegazioni alquanto tecniche sulla patogenesi, senza foto diventa una situazione alquanto elencative di tutte le possibili cause.
 

peppone69

Esperto in Macchine agroforestali e da giardino
Così è impossibile far diagnosi.
Ti posso dire, non per allarmarti ma per farti comprendere come usualmente si procede, che ho seguito un caso di seccumi rameali di tuie (in piena terra) governate da un mio amico: dal campione portato al Laboratorio fitopatologico dell'Ente Regione è stato isolato e quindi identificato il patogeno, un fungo che si chiama Pestalotiopsis (Pestalotia) funerea, responsabile appunto di imbrunimenti e disseccamenti fogliari e rameali che possono portare anche alla morte, specie se si tratta di piantine giovani in vivaio (ci sono ulteriori patogeni che provocano quadri simili, come Kabatina thujae e altri, spesso associati)
image
In quel caso sono stati consigliati almeno un paio di trattamenti rameici a distanza di 15 gg (sarebbero da proseguire fino ad autunno perchè è in quella stagione che ci sono le condizioni più favorevoli per l'instaurarsi dell'infezione).
Il mio amico mi ha fatto una domanda (che potresti fare anche tu): posso reimpiantare nuove tuie al posto di quelle morte? Io ho risposto: intanto, eliminate e bruciate le parte infette, lascerei la buca aperta (solarizzazione), e considerando che si tratta di un fungo che colpisce la parte epigea della pianta, lì si perpetua e da lì si diffonde attraverso agenti atmosferici, secondo me si può reimpiantare avendo cura di scegliere varietà resistenti (Thuja standishii) e osservando ove possibile alcune misure agronomiche: certo che poste a siepe le chiome risultano forzatamente poco arieggiate, ma almeno si possono evitare gli eccessi di concimazione azotata e la bagnatura con irrigatori a spruzzo (ossia con bagnatura della chioma).
Ciao

è sempre interessante leggerti. imparo dai tuoi post un sacco di cose che ignoravo, pur facendo il contadino da quando avevo 8 anni (cioè da quando mio nonno mi ha messo alla guida di un trattore...). grazie di cuore Alessandro. e non hai nemmeno bisogno di sfinirici tutti con continue e petulanti richieste di foto, quando molte volte una buona descrizione è più che sufficiente.
grazie ancora.
saluti
peppone
 
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