permettetemi un'ulteriore domanda.
Io che ho invasato diverse piante la primavera scorsa con solo terriccio come consigliatomi da sti cavoli di vivaisti e simili, dopo un anno che dovrei fare?
Devo cambiare tutto il terriccio e mettere terriccio + terra o cosa?
E per le acidofile come ci si dovrebbe comportare?
E ancora, esiste un substrato ideale e adattabile a ogni tipo di pianta o quasi, che onguno di noi può prepapare per il rinvaso?
Facciamo che, indichi quali piante sono?
Se noti, che la terra dentro ai tuoi vasi, tende ad essere polverosa, si asciuga molto in superficie, ma se infili un dito, sotto i primi cm risulta bagnata, se noti che si distacca dai bordi del vaso, dopo un po' che non bagni, significa che, non è un buon terriccio, che la quota in torba è troppo elevata e che mancano gli inerti ad ossigenare il tutto.
Se noti queste cose, cambia, rinvasi appena la stagione lo consente, (è comunque una buona abitudine quasi sempre). Bagni qualche giorno prima, poi estrai la pianta con il suo pane di terra e delicatamente raschi via quanto più terriccio possibile. A parte avrai preparato una miscela di terriccio di buona qualità (fra i migliori economici, mi sono trovata bene con quello della Compo e della Virgorplant, soprattutto quest'ultima, la termcomposti però ha ancora prodotti decisamente pessimi) a cui aggiungi, agriperlite, se la trovi oppure argilla espansa a picocla pezzatura e prodotta per il florovivaismo e non per l'edilizia ed ancora, sabbia di fiume (questa la puoi trovare dai grossisti edili, magari le dai una sciacquata prima di utilizzarla) e stallatico ben maturo. Se puoi, misceli anche terra da giardino.
Le percentuali dipendono dal tipo di pianta. A grandi linee le piante con profilo mediterraneo, quelle che se la spassano nelel riviere o in climi caldi, che vogliono sole e terra asciutta o quelle a foglia grigia o ancora aromatiche (anche se non tutte vogliono le stesse cose, ad esempio le salvie vogiono un terreno più grassottello rispetto ad un rosmarino) devono avere una maggioranza in sabbia e argilla, più stallatico ed una piccola quota di terriccio.
Coloro che, pur non essendo acidofile, sono piante che rifuggono il sole, chiedono un ambiente ed un suolo umido, che trattenga di più acqua, richiedono più terriccio, più torba, inerti a granulometria fine e stallatico.
Non esiste una composizione valida per tutte, nemmeno in piena terra. Io ammendo ogni volta a seconda del tipo di pianta, anche in piena terra.
Il metro generale te lo dà il tipo di esposizione che la pianta chiede. Poi, ci sono problema riferiti al clima per cui quella pianta, nonostante il miglior letto possibile, non si sviluppa come dovrebbe.
Esistono piante di bocca buona, che si fano piacere un po' tutto e sono quelle painte che poi, rischiano di venire a noia, proprio per la loro adattabilità e robustezza.
Le acidofile, tenendo presente le differenti zone climatiche di cui necessitano, perchè una Kalmia , posso fare i salti mortali, ma quì da me, non si sviluppa causa mitezza del clima. Stessa cosa ottengo con i Cornus in genere, seppur non sono acidofile schiette. Per non parlare del dolor che consegue al non poter coltivare genziane.
Una buona miscela per loro terrà conto delle loro origini, del bosco. La terra lì, è costantemente lavorata, costantemente sottoposta a decomposizione, ma in ambienti acidi sono pochi gli esseri viventi che vi possono vivere e sono specie-specifici. Quindi, terriccio acido, torba bionda o torba bionda di sfagno, a cui si devono aggiungere materiali ienrti che non innalzino mai il ph, quindi niente argilla espansa, ma agriperlite e cortecce di conifere a pezzatura media (ma queste ultime sono pericolose proprio per via della decomposizione, quindi sì se poi si rinvasa ogni anno, no se l'intervallo è maggiore). Si possono aggiungere aghi di pino sminuzzati che abbassa ancora il livello di ph, proprio quando si pensa di reinvasare per oltre un anno e se, l'acqua di irrigazione non è delle più dolci.