Qualche tempo fa ne avevo sentito parlare. Ma le notizie , riportate sulle pagine “scientifiche” dei quotidiani erano contrastanti : è nero, è blu , è biologico, è OGM , è italiano, è giapponese , è anticancro , è antiossidante ecc. Pensai fosse la solita bufala della pianta miracolosa, come il babaco , l’aloe o le fragole rampicanti . Oggi, alla Mostra agricolo-ecologica “Ruralia” nel Parco di Pratolino (Firenze), era in programma la presentazione ufficiale del “ Sun Black” ovvero la cultivar di pomodoro creata alla Scuola Superiore S . Anna di Pisa. Spinto dall’afa, più che dalla curiosità, ho dedicato la pausa pranzo ad una rapida visita nel magnifico parco di Pratolino.
Testimoni le foto (giuro che sono immuni da Photoshop!) il “ Sun Black” è di un color nero piuttosto inquietante. Ancor più sorprendente è stata la gentilezza e la competenza di due ricercatori della Scuola S.Anna che, con entusiasmo , mi hanno chiarito ogni dubbio.
Riassumo:
- Il “ Sun Black” NON è OGM , ma il risultato di lunghi e attenti incroci di varietà nostrali, allo scopo di incrementare il contenuto di antociani.
- Il “ Sun Black ” NON ha nulla a che fare con tutte le altre cultivar di pomodori “neri” , ( la cui colorazione è dovuta ad un mix di licopene e clorofilla), ed è finora l’unico a contenere antociani nella buccia.
- Gli antociani, insieme al licopene, formano una coppia di antiossidanti utili per contrastare i radicali liberi , causa di tutte o quasi le peggiori malattie.
- Esiste un'altra varietà di pomodoro (questa sì che è OGM) in cui gli antociani sono stati inseriti trasferendo due geni dalla pianta di Bocca di Leone (Antirrhinum majus). Ma i frutti di questa varietà “ingegnerata” non si sono ancora visti.
- Nessuna parentela neanche col misterioso “Kumato” (vedi : http://www.kumato.eu/index.php?lang=it ) che è piuttosto scuro di carnagione, ma che in Italia non è neanche commercializzato.
- Il “ Sun Black” è , ovviamente, brevettato. Il prossimo anno si spera di iniziarne la commercializzazione i cui proventi andranno alla ricerca scientifica .
- Il “ Sun Black” è riprodotto per seme , cioè col più naturale dei metodi di propagazione; niente clonazioni, dunque, ma garanzia di piante sane e con un’ampio bagaglio genico.
I due studenti mi hanno inoltre spiegato alcuni particolari che mi hanno mosso a commozione.
La Scuola S.Anna è un istituto universitario di altissimo livello di qualificazione. Prova ne sono i numerosi campi di studio in cui i suoi ricercatori primeggiano in campo internazionale.
La creazione di questo pomodoro ha richiesto finanziamenti irrisori. I due ricercatori ne sono orgogliosi. Insomma : un vero e proprio miracolo tutto italiano, fatto di studio, passione vera, genio, rispetto della tradizione, e….pochi soldi in tasca !
Testimoni le foto (giuro che sono immuni da Photoshop!) il “ Sun Black” è di un color nero piuttosto inquietante. Ancor più sorprendente è stata la gentilezza e la competenza di due ricercatori della Scuola S.Anna che, con entusiasmo , mi hanno chiarito ogni dubbio.
Riassumo:
- Il “ Sun Black” NON è OGM , ma il risultato di lunghi e attenti incroci di varietà nostrali, allo scopo di incrementare il contenuto di antociani.
- Il “ Sun Black ” NON ha nulla a che fare con tutte le altre cultivar di pomodori “neri” , ( la cui colorazione è dovuta ad un mix di licopene e clorofilla), ed è finora l’unico a contenere antociani nella buccia.
- Gli antociani, insieme al licopene, formano una coppia di antiossidanti utili per contrastare i radicali liberi , causa di tutte o quasi le peggiori malattie.
- Esiste un'altra varietà di pomodoro (questa sì che è OGM) in cui gli antociani sono stati inseriti trasferendo due geni dalla pianta di Bocca di Leone (Antirrhinum majus). Ma i frutti di questa varietà “ingegnerata” non si sono ancora visti.
- Nessuna parentela neanche col misterioso “Kumato” (vedi : http://www.kumato.eu/index.php?lang=it ) che è piuttosto scuro di carnagione, ma che in Italia non è neanche commercializzato.
- Il “ Sun Black” è , ovviamente, brevettato. Il prossimo anno si spera di iniziarne la commercializzazione i cui proventi andranno alla ricerca scientifica .
- Il “ Sun Black” è riprodotto per seme , cioè col più naturale dei metodi di propagazione; niente clonazioni, dunque, ma garanzia di piante sane e con un’ampio bagaglio genico.
I due studenti mi hanno inoltre spiegato alcuni particolari che mi hanno mosso a commozione.
La Scuola S.Anna è un istituto universitario di altissimo livello di qualificazione. Prova ne sono i numerosi campi di studio in cui i suoi ricercatori primeggiano in campo internazionale.
La creazione di questo pomodoro ha richiesto finanziamenti irrisori. I due ricercatori ne sono orgogliosi. Insomma : un vero e proprio miracolo tutto italiano, fatto di studio, passione vera, genio, rispetto della tradizione, e….pochi soldi in tasca !