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Solfato ferrico e ferro chelato...esperienze e riflessioni

Roberto Rossi

Giardinauta Senior
Inizzio questa discussione per portare la mia esperienza e riflessioni sull'uso del solfato ferrico e del ferro chelato.

Vorrei chiarire subito, che questi prodotti non sono fertilizzanti, servono a compensare e a curare la carenza di ferro nelle piante. Tale deficienza è detta clorosi ferrica, si manifesta con il classico inggialimento foliare a nervature verdi.

Io alla fine dell'inverno inizio la somministrazione di solfato ferrico nella misura di un cucchiaino da caffè per vaso, cospargendo il terriccio dei vasi lontano dal colletto della pianta. Uso trattare le piante sensibili alla clorosi ferrica; Camelie, Azalea, Vinche e Rincospermo. Ripeto la somministrazione alla scomparsa dal terriccio del solfato.
Con l'avanzare della stagione, l'aumento delle innafiature in numero ed in quantità, inizio la somministrazione di ferro chelato. Poi in autunno ritorno al solfato ferrico.
All'ortensia do solo fe-chelato, la sola samministrazione del solfato ferrico non mi evita la clorosi.:eek:k07:

Il solfato ferrico, si scioglie molto lentamente con l'acqua delle innaffiature, e altrettanto lentamente viene assorbito dalla pianta.
Conferisce al terreno una leggera acidita data dall' azione dello ione solfato, che nel tempo è tamponata dalla formazione di sali, principalmente di calcio e magnesio, per l'apporto massiccio di questi due elementi, tramite irrigazione con acqua "dura" .
Il ferro rimane nel terreno, prima come ione ferrico, poi specifici batteri lo riducano a ione ferroso. Quest'ultimo, sempre tramite l'azione di altri batteri,forma comlessi organici con la materia organica contenuta nel terriccio, facilmente assimilabili dalle radici.
Questo significa tempi lunghi per l'assorbimento radicale, dal momento della somminisrazione, tempi lunghi nelle cure da carenza, ma costi molto contenuti.

Il ferro chelato è in una forma già pronta per essere assorbita.:food:
Tempi rapidi, risultati rapidi nella cura della clorosi, costi relativamente più elevati.:storto:

Con questi accorgimenti riesco a tenere sotto controllo la clorosi.

Attendo consigli, correzioni e precisazioni!!

:Saluto: Roberto
 
V

veleno65

Guest
nelle FAQ di questa sezione c'è un post di Pietro Puccio molto interessante: si potrebbe abbinare a questo,che mi sembra + semplice...
 

rossl

Giardinauta Senior
grazie Roberto!
Non ho mai usato finora il ferro chelato, ma la prossima stagione lo farò senz'altro; ma si trova facilmente nei garden center? esiste un prodotto specifico e di quale marca?
 

elleboro

Florello
si, lo trovi ovunque. L'unico inconveniente è che, se devi trattare un giardino, per quanto piccolo, risulta veramente costoso. Io non so niente di chimica, ma davo due volte il ferro semplice (ora e febbraio) perchè lo sapevo molto lento, poi con marzo/aprile inizio con il chelato, che smetto col caldo estivo.
Non mi sembra di dover fare grossi cambiamenti, salvo aumentare il solfato di ferro, che, però, dò a tutto il giardino, sennò vedo un po' ovunque segni di clorosi, siappur anche su parte solo di una stessa pianta (???).

Roberto, che ph hai tu? Io ho solo 7,5 (più o meno), ma la clorosi appare sempre un po' ovunque.

Mille grazie dellla spiegazione, Roberto, così adesso completo i miei trattamenti.
 
P

Piera1

Guest
Grazie Roberto ma ogni quanto si somministra il ferro chelato e il solfato ferroso?
 

Roberto Rossi

Giardinauta Senior
Bruna, non ho un misuratore del pH; sinceramente non ho mai pensato di misurarlo, ma mi hai incurisito, lo misurerò nei terricci dei vasoni dove stanno le piante più sensibili alla clorosi.:confused:

Piera, non è semplice determinare la "posologia" di somministrazione del solfato ferrico. Dipende molto dalla quantità d'acqua che attraversa il terriccio, se bagni molto, più rapido è il dilavamento e più frequente deve essere la somministrazione. Può aiutarti l'osservazione, io ripeto la somministrazione quando ogni traccia di solfatoFe non è più visibile nel terriccio (in media 30-40 giorni).
Il Fe-chelato da maggio a settembre lo somministro ogni 20-25 giorni,
cerco di evitare la somm.ne di antrambe i prodotti nello stesso periodo.
Il Fe-chelato ha la caratteristica di essere trattenuto più a lungo nel terreno, anche in presenza di annafiature giornaliere abbondanti come necessarie, alle ortensie nella stagione calda.:eek:k07:

:Saluto: Roberto
 
P

Piera1

Guest
Io sapevo che il solfato ferroso va somministrato in autunno mentre il chelato dalla primavera in poi. In questo periodo sto somministrando solfato ferroso in forma liquida a dei gerani che hanno una forte clorosi.
 

Roberto Rossi

Giardinauta Senior
Piera, perchè non somministri ad alcunui Fe-chelato e ad altri solfato ferrico in soluzione?
Penso che i tuoi gerani "anemici", gradiranno molto entrambi.

Così facendo potrai sapere quale prodotto è stato più efficace!:eek:k07:

:Saluto: Roberto
 

elleboro

Florello
molto interessante Piera, se puoi farlo.

Roberto, tu sai perchè prendono la clorosi solo alcuni rami, a volte?
Mi è successo così con l'abelia, una rosa rugosa, e altre che non ricordo.
 

elleboro

Florello
@Kiwo,
fonte di conoscenza, saggezza e sorrisi,

forse lo sai tu come mai nel mio giardino, alcune piante prendono la clorosi solo su alcuni rami?

(secondo mio figlio ci sono delle vene di più forte basicità nel terreno. Quando l'ho comprato era praticamente un immondezzaio. Ma io ho provato il ph in più punti e le variazioni sono minimali, ferma restando la
sicura approssimazione dello strumento).
 
P

Piera1

Guest
Grazie Roberto, proverò col ferro chelato, il solfato in soluzione non ha portato nessun cambiamento.
 

nicola71

Guru Giardinauta
io uso esclusivamente il chelato di ferro,perche viene assorbito facilmente dalle piante sia in primavera che in autunno.Ho totalmente eliminato il solfato ferroso per mia esperienza e consigli di esperti.:Saluto:
 

daria

Master Florello
Grazie Roberto, chiaro e conciso, io pure uso il ferro regolarmente , per molte piante anche in modo preventivo, anche la magnolia stellata risponde molto bene alla somministrazione del ferro chelato, io la sto lentamente guarendo da un forte attacco di clorosi.
 

kiwoncello

Master Florello
@Kiwo,
fonte di conoscenza, saggezza e sorrisi,

forse lo sai tu come mai nel mio giardino, alcune piante prendono la clorosi solo su alcuni rami?

(secondo mio figlio ci sono delle vene di più forte basicità nel terreno. Quando l'ho comprato era praticamente un immondezzaio. Ma io ho provato il ph in più punti e le variazioni sono minimali, ferma restando la
sicura approssimazione dello strumento).

Ecchecheche domanda mi fai Elleboro!
Almeno due cause. La prima è che la traslocazione di acqua+sali dalle radici a tronco-rami-foglie non è uniforme ma varia: ad es. se nei vasi legnosi (i più veloci) entra aria per qualche motivo (ad es. puntura di qualche parassita) si altera o addirittura si blocca la circolazione con sofferenza e carenza minerale (Fe incluso) nel ramo servito a differenza degli altri con circolazione normale. Inoltre i rami più vecchi, a causa della limitata durata temporale (1-2 anni) dei vasi legnosi sono quelli più soggetti a carenze minerali del terreno ove la circolazione sussidiaria non sia efficiente. Infine il Fe in particolare a differenza di altri elementi è poco mobile nella pianta tanto che in carente assorbimento di Fe (per varie cause) quello disponibile nell'insieme della pianta stessa viene poco distribuito dove servirebbe. Ecco quindi che certi rami diventano più clorotici di altri.........
Ciao ciao
kiwo
 
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