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Prato pronto

giovannm

Aspirante Giardinauta
Abbiamo commissionato un giardino con relativo impianto di innaffiamento e prato pronto (circa 150 mq)ad un noto vivaista della ns città (Latina). Con qualche difficoltà il lavoro è terminato verso la fine di maggio e dopo qualche giorno il prato ha cominciato a manifestare qualche chiazza giallognola. E' intervenuto il vivaista con un prodotto specifico, asserendo che un fungo aveva attaccato il prato. Dal mese di giugno in poi la superficie erbosa ha cominciato a diventare sempre più di diradata, fino a diventare in brevissimo tempo una superficie di fieno ben secco. Ora abbiamo chiesto spiegazioni al vivaista, in quanto non è accettabile che dopo aver speso circa €2000 per un prato questo duri 3 mesi! La sua risposta è stata che il caldo eccezionale di quest'anno è il responsabile del danno, esonerandosi da ogni responsabilità! Preciso che il giardino è stato da noi amorevolmente curato giornalmente e che non è mai mancato di acqua. E' possibile che il vivaista si lavi le mani di quello che è successo? Non ci deve essere una sorta di garanzia anche su un prodotto del genere? Qualcuno sa dirmi come mi devo comportare considerando che il prato è completamente da rifare? Grazie
 

Vincenzo VA

Florello
Che tipo di erba era?
Come lo tagliavate? Quanti cm?
Quanto lo innaffiavate esattamente? In che ora del giorno?
I rotoli di prato pronto dove sono stati poggiati? Avete mai concimato? :confused:
 

giovannm

Aspirante Giardinauta
Il prato "era" composto da feluga e olietto. Il primo taglio e' stato fatto dal vivaista dopo un mese, altezza 6 cm e poi ogni 10 giorni circa con tagliaerba elettrico.
L'impianto di innaffiamento e' automatico (fatto dallo stesso vivaista) ed e' a zone, in totale il prato viene innaffiato x circa 30 min mattina e sera (8 - 20).
I rotoli sono stati portati dal vivaista e stesi lo stesso giorno,ma non so dirti dove siano stati appoggiati prima.
Si, abbiamo concimato un paio di volte.
Oggi ci siamo accorti che la terra e' piena di larve di bruchi.
Ciao, grazie
 

Vincenzo VA

Florello
Non intendevo chiedere dove fossero appoggiati prima di arrivare da voi, ma dove fossero stati appoggiati in fase di allestimento. Insomma, il vivaista cosa ha fatto al terreno prima di mettere i rotoli? Cosa c'è sotto l'erba? Ha lavorato il substrato?
 

Allegretto

Aspirante Giardinauta
ma la zona è uniformemente "bruciata" ?
vicino agli irrigatori ?


(solidarizzo : anch'io con il prato pronto :( (più che altro è un prato istantaneo... nel senso che se non fai una istantanea non rimane a lungo. )
 

Vincenzo VA

Florello
Se l'erba non si attacca alla terra sottostante, muore.
Pensandoci meglio, forse si doveva irrigare più abbondantemente, ma a distanza di due o tre gorni. Bagnando mattina e sera probabilmente le radici sono rimaste superficiali e non sono "scese" nel terreno.
Fino a due anni fa, bagnavo ogni giorno e l'erba stava male se solo saltavo un giorno. Adesso bagno molto bene ogni 4 o 5 giorni, ogni 3 -4 giorni in agosto. Il prato sta bene.

hpim6512bl4.jpg
 

Buxus

Aspirante Giardinauta
Ciao,
anche al mio vicino è successo un bel casino col prato pronto in rotoli...........a giugno ha fatto l'impianto di irrigazione, preparazione del fondo, posa del manto erboso..........inizio settembre: tutto giallo bruciato, nel giro di 3-4 giorni l'erba è diventata biancastra e poi è seccata tutta.......il prato del mio vicino, per me, ha preso un bel fungo!!!!
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Scusa il ritardo con cui intervengo i prati pronti composti da microterme in genere hanno grossi problemi qui da noi sinceramente sconsiglio vivamente l'uso di questo tipo di essenze, (ovvio è una cosa recente fino ad un paio di anni fa' erano l'unico tipo di prato pronto praticamente disponibile), Le microterme sono graminacee di origine nordica che hanno come unico vantaggio quello di rimanere verdi in inverno ma purtroppo per noi non tollerano temperature superiori a 25-26°C entrando quindi subito in sofferenza già all'inizio dell'estate, e rendendole più sensibili ad attacchi di funghi, muffe ed insetti. Ho paura che il tuo prato sia gravemente compromesso, come ho consigliato in un altro post fai una concimazione potassica mantieni il taglio a sei centimetri (considera che questa misura non dovrebbe essere fissa tutto l'anno ma variare di 1-2 cm in basso nei periodi primavera autunno per poi rialzarla in estate-primavera) dicevo lascia il taglio alto (più alta è la pianta più profonde vanno le radici) ed a primavera eventualmente effettua una trasemina. Però permettimi un consiglio nel caso il manto erboso dovesse presentarsi molto compromesso (più della metà) fossi in te opterei per la trasformazione del prato utilizzando essenze più idonee al nostro clima (Cynodon Dactilon Brermudagrass, Paspalum Vaginatum, Zoysia Japponica, Zoysia Metrella) solo per citare quelle che a me piacciono di più, a seconda della specie hanno la foglia molto sottile e più o meno morbida e soprattutto come nel caso del Bermudagrass hai la possibilità di acquistare solo il 25% della superficie del prato per poter in un paio di mesi coprire tutto lavoro chepuoi eseguire anche sul duro (senza lavorare il terreno). Altra cosa perle microterme sarebbe il caso di tagliare ogni settimana meglio se cinque giorni un talgio ogni dieci è un po' troppo lungo, nel caso delle macroterme su citate potresti tagliare ogni quindici giorni facendo seguire il taglio da una leggera concimazione ternaria il prato subito dopo il taglio si presenterebbe un po' decorticato ma nel giro di due o tre giorni sarebbe bello come prima del taglio. Potresti permetterti d'irrigare anche due sole volte la settimana in modo abbondante però (irrigatori dinamici 50-60 minuti a settore) sopporta benissimo la siccità a casa l'ho lasciato senz'acqua per quindici giorni quest'estate quando ho ripreso ad irrigare nel giro di pochi giorni si è riformato completamente. Altezza massima 20-25 cm. (misurata tagliato dopo due mesi). Il loro unico difetto (se così vogliamo chiamarlo) è che nella stagione inverale quando le temperature scendono sotto i 15 °C ingiallisce completamente andando in dormienza fino a primavera, si può comunque traseminare del Lolium perenne in autunno per rinverdirlo. Spero di esserti stato utile se hai ancora domande a disposizione.
 

blackbetty

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti, aggiungo questo messaggio per sottoporvi in visione tre foto del mio prato (loietto); dato che sono inesperta e il prato l'abbiamo seminato in Ottobre (a più riprese, dato che molti semi venivano portati via dalle formiche), adesso si presenta così:
prato3.jpg

prato2.jpg

prato1.jpg

non ho notato la circolarità tipica di un fungo ma, vorrei sapere se di fungo si tratta...
che ne pensate?
Provare con un trattamento in questo periodo risulterà efficace?
Infine ho letto pareri un pò discordanti circa la concimatura in questo periodo...cosa fare?
Tanti auguri di buone feste!
 

Silvio07

Florello
Io per il prato ho sempre concimato con concime chimico a lento rilascio, 15, 15, 10. Le esalazioni durano circa 3-4 mesi e il prato non risente carenze per 4-5 mesi. Il concime a lento rilascio lo utilizzo anche per altre piante. Ne sono rimasto veramente soddisfatto, meglio di quelli liquidi e in polvere.
Ciao,
Silvio
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
per ora ti conviene concimare leggermnte per rinforzare l'erba presente, a primavera farai un'arieggiatura dopo il primo taglio e una semina di rinfoltimento.

Ciao
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Ciao a tutti, aggiungo questo messaggio per sottoporvi in visione tre foto del mio prato (loietto); dato che sono inesperta e il prato l'abbiamo seminato in Ottobre (a più riprese, dato che molti semi venivano portati via dalle formiche), adesso si presenta così:
prato3.jpg

prato2.jpg

prato1.jpg

non ho notato la circolarità tipica di un fungo ma, vorrei sapere se di fungo si tratta...
che ne pensate?
Provare con un trattamento in questo periodo risulterà efficace?
Infine ho letto pareri un pò discordanti circa la concimatura in questo periodo...cosa fare?
Tanti auguri di buone feste!

In questo periodo la probabillità di attacchi fungini è ridotta al lumicino, a me sembra più un problema di asfissia (il terreno non drena bene) associato a problemi tipici dell'inverno (freddo).
Riseminare sul seminato è sempre un errore andrebbe prima controllato come e cosa nasce e poi eventualmente intervenire con trasemine per rinfoltire ma solo nel caso ce ne sia un reale bisogno, seminare ad esempio a 30gr. a mq. ed interrare leggermente il seme consente di soddisfare tutti, uccelli, formiche e occhio umano!!!:lol: Problemi veri si pongono in caso di piogge torrenziali che possono spostareil seme ma anche qui non si ripete la semina se non dopo aver valutato i danni reali.

In questoperiodo puoi solamente effettuare concimazioni "antimuschio" o rinverdenti utilizzando concimi a base di ferro a lenta cessione "Ironite" della Scott o "solfato di ferro" ma quest'ultimo scompare in pochi giorni ed occorre bagnare bene una volta dato perchè la reazione rapida potrebbe bruciare.

A primavera esegui un'arieggiatura , meglio se riesci a trovare della sabbia silicea (o qualunque materiale inerte) dimensioni 2/3 mm. che spargerai sul terreno in copertura della trasemina che effettuerai per circa 0.5/1 cm.
La sabbia peentrerà nel terreno per gravità con il tempo e consentirà di migliorare il drenaggio nel tempo, ovvio che è possibile che ti occorreranno diversi anni per raggiungere un drenaggio adeguato e non puoi accellerare questo metodo tranne che con il rifacimento totale del giardino.

Per la trasemian eseguirai una concimazione ricca in fosforo (es.N-P-K 18-24-12) in quanto questo elemento favorisce la formazione cellulare delle piante, un paio di mesi dopo la nascita (anche meno a seconda della stagione) effettuerai una concimazione di mantenimento con concimi a lenta cessione più azotati (es. NPK 28-3-12) e poi ci sono una montagna di altre cose che potrai fare ma le affronteremo mano a mano che si porrà il problema!:Saluto:
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Io per il prato ho sempre concimato con concime chimico a lento rilascio, 15, 15, 10. Le esalazioni durano circa 3-4 mesi e il prato non risente carenze per 4-5 mesi. Il concime a lento rilascio lo utilizzo anche per altre piante. Ne sono rimasto veramente soddisfatto, meglio di quelli liquidi e in polvere.
Ciao,
Silvio

Le concimazioni soprattutto peril prato variano molto durante l'anno ed utilizzare un solo tipo di concime per quanto a lenta cessione è sempre uno sbaglio, i titoli di quello che usi sono poi molto mal bilanciati non lo utilizzerei in nessuna delle concimazioni prevedibili nell'anno per capirci un buon equilibrio per concimazione da manutenzione potrebbe essere un rapporto 4-1-3 (sempre intendendo NPK) in primavera il prato ha bisogno di cibo, il consumo di Fosforo una volta nata la piantina è ridotto al minimo indispensabile ed è la sostanza che meno si consuma nel terreno, l'Azoto invece si dilava facilmente per questo bisogna apportarne in quantità maggiori.
 

Silvio07

Florello
Grazie green, sai, quel concime serve per il frutteto, uliveto e palmeto, il 10,10,15 pensa che è pochissimo per i miei usi, a volte uso il 20,20,25 ma sempre due volte l' anno al massimo. Io diciamo che noon ho avuto grandi esperienze col prato, ho concimato con i concimi agricoli che mi ritrovavo. Grazia mille green, sei stato utilissimo, peccato che non to posso quotare un altr volta, l' ho già fatto.
Ciao,
Silvio
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
vorrei prendere in esame alcune considerazioni, "Riseminare sul seminato è sempre un errore andrebbe prima controllato... " la trasemina o rinfoltimento è riseminare tra il prato a menochè uno nn voglia rifarlo exnovo, poi dici appena dopo di fare la trasemina...dunque è sbagliato perchè?
"...utilizzare un solo tipo di concime per quanto a lenta cessione è sempre uno sbaglio..." mi pare che un concime che apporti in misura equilibrata i 3 elementi sia alquanto indicato per le cure del prato, visto che un 15 15 10 apporta molto più azoto di un 4 1 3(ma è un rapporto tuo o di un concime che compri???) , l'uso dei concime è soggettivo visto che nn sai quando e quante volte viene distrubuito e su che terreno.
Il fosforo viene utilizzato al minimo dopo la nascita della piantina??? Intendi in percentuale o in quantità assoluta, il fosforo è importante fornirlo perchè diventa poco accesibile alle piante, anche se rimane nel terreno, se nn è utilizzabile è come se nn ci fosse.

Ciao
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Ciao
vorrei prendere in esame alcune considerazioni, "Riseminare sul seminato è sempre un errore andrebbe prima controllato... " la trasemina o rinfoltimento è riseminare tra il prato a menochè uno nn voglia rifarlo exnovo, poi dici appena dopo di fare la trasemina...dunque è sbagliato perchè?
"...utilizzare un solo tipo di concime per quanto a lenta cessione è sempre uno sbaglio..." mi pare che un concime che apporti in misura equilibrata i 3 elementi sia alquanto indicato per le cure del prato, visto che un 15 15 10 apporta molto più azoto di un 4 1 3(ma è un rapporto tuo o di un concime che compri???) , l'uso dei concime è soggettivo visto che nn sai quando e quante volte viene distrubuito e su che terreno.
Il fosforo viene utilizzato al minimo dopo la nascita della piantina??? Intendi in percentuale o in quantità assoluta, il fosforo è importante fornirlo perchè diventa poco accesibile alle piante, anche se rimane nel terreno, se nn è utilizzabile è come se nn ci fosse.

Ciao

Probabilmente mi sono espresso male, ricominciamo:
Una volta eseguita la semina non ci si rimette mano più anche se è venuto giù un diluvio che ha palesemente spostato i semi, se la cosa accade la sera stessa si può provare a ripassare il rastrello per ridistribuire qualcosa (il lavoro comunque non sarà semplice e comunque è alta la probabilità di combinare un macello!) ma se accade già due giorni dopo è meglio lasciare perdere edaspettare che nasca per poi individuare le eventuali pecche e rifare il lavoro o decidere che si può intervenire in modo localizzato o valutare una trasemina (aspetta ora ci arrivo).
E' sbagliato fare tante piccole trasemine o, mentre sta nascendo, aggiungere seme di quando in quando.

Quando il prato è nato ha già ricevuto almeno 3/4 tagli si valutano i danni e si decide se eseguire una trasemina semplice o con uno scarificatore (qui intendo riseminare su prato esistente e formato o avviato alla formazione)

4-1-3 NPK è il rapporto che dovrebbe intercorrere tra i tre elementi per concimazioni bilanciate in fase di ripresa vegetativa, per meglio chiarire un concime NPK 20-5-15 è un concime bilanciato da dare preferibilmente in primavera o comunque alla ripresa vegetativa. Esistono delle tabelle che in base al terreno al tipo di essenza seminata consentono di sapere quanto Azoto viene "mangiato" dal prato nelle diverse stagioni ed è in base a queste che si effettuano i calcoli di quanto e quale concime dare.

Il Fosforo non è necessario ad un prato adulto o meglio un prato adulto ha bisogno di pochissimo fosforo mentre un prato che nasce ne ha bisogno in quantità ecco perchè le concimazioni "Strarter prevedono concimi con un alto titolo di P ed in seguito questo valore scende drasticamente per lo meno nei preparati specifici del prato, ad esempio silvio ha detto che lui usa indifferentemente un concime 15 15 10 per il prato è molto probabile che il suo prato sia un prato "rustico" o meglio autoctono che non ha bisogno di particolari cure, cosa purtroppo non vera per i prati di microterme.

Un prato di microterme senza grossi problemi e senza voler pesare troppo sul bilancio pur volendolo mantenere sano e di bell'aspetto richiede almeno 5/6 concimazioni all'anno utilizzando 4 tipi di concimi diversi.

Spero di essere stato più chiaro ora, in casocontrario a disposizione!:Saluto:
 
Ultima modifica:

Silvio07

Florello
Ciao Brand, non sei stato molto chiaro nel tuo ultimo messeggio. Non so se ti riferivi a me in certe cose comunque risponderò. Io i concimi li compro al consorzio agrario, lì trovo anche fitofarmaci molto più potenti e indicati di quelli dei normali negozi agrari. Io ho cercato per piante piccole combinazioni minori come 5 5 7 o 3 3 4 ma non esistono. Inoltre i concimi che compro sono tutti a grani e hanno una forte proprieta diffusiva. Il terreno dove lavoro è molto arido e roccioso,c' è anche molta sabbia.
Ciao,
Silvio
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
no nn mi riferivo al tuo post Silvio, ho riportato le frasi del post di Green appositamente.

Per green...
ma tutte le miscele dei prati venduti sono di microterme(sport, inglese, ornamentale, rustico...), solo quelli particolari che vanno bene nel sud italia sono di macroterme.
Esisitono sicuramente prati che hanno varietà più belle e delicate, altri con varietà meno belle e a crescita maggiore ma sono tutte microterme (lolium, agrostide, festuca e poa). Le tabelle del consumo degli elementi sono alquanto indicative, nn è possibile considerare tutte le variabilità dei vari terreni incrociati con i vari tipi di miscele di prati nei vari climi.
Non discuto sul fatto che un prato ornamentale sia molto impegnativo, sia dal punto di vista delle concimazioni, delle annaffiature, del terreno, dell'esposizione.... ma arrivare a dire che servono 4 tipi diversi di concime è alquanto opinabile, la pianta comunque assorbe nel terreno gli elementi che vuole nelle proporzioni fisiologiche, visto che il prato nn deve fiorire l'azoto che sia 20 o 15 poco importa, più importante è il tipo di azoto che viene fornito forse... ma se è a lenta cessione il problema è risolto dal produttore.
Il fosforo è fondamentale per l'apparato radicale se un terreno è pesante forse apportarne di più aiuterebbe, se un terreno è calcareo rende insolubile il fosforo... i casi sono tanti.
Per quanto riguarda i costi basta vedere i vari prodotti e tutto deve essere riferito alla superficie da concimare.

Ciao
 
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