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Piante in difficoltà: meglio potare o aspettare?

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Volevo porre questo quesito e sapere quali sono le vostre esperienze a riguardo.

Tempo fa ci fu una discussione nella sezione rose a proposito di questo problema.
In pratica, quando una pianta è in difficoltà, in particolare ha problemi alle radici (per marciumi o perchè ha subito un rinvaso frettoloso o non nel periodo adatto) secondo voi è consigliabile ridurne la parte aerea o lasciarla come sta?

I dubbi nacquero perché alcuni sostenevano che il ridurre la parte aerea aiutava le radici a riprendersi e a concentrarsi più su se stesse, senza pesi esterni inutili.
Altri invece dicevano che il potare la pianta la portava automaticamente a vegetare di nuovo richiamando la linfa nel punto di potatura. In pratica veniva sostenuto che se la pianta ha difficoltà alle radici è meglio aspettare che si liberi autonomamente di ciò di cui non ha bisogno e poi si riprenderà da sè.

Io personalmente ho sempre applicato con un certo successo la pratica di ridurre la parte aerea, ma volevo chiedere il vostro parere e le vostre esperienze in merito:).
 
Ultima modifica:

steff

Florello
Ciao Hèlène ,anch'io spesso mi ponevo questa domanda ,poi essendo patita di talee ho fatto riferimento a questa pratica per dissipare i miei dubbi .Per dare possibilità maggiori ad una talea di radificare si cima il germoglio,e così difronte a piante sofferenti per attivare una rapida ripresa taglio la parte aerea anche fino ad un terzo .Non ho rose quindi non sò se la pratica abbia anche nel loro caso esiti positivi . ciao steff .
 

cesare

Giardinauta
per ringiovanire una pianta o per consentirle di rinfoltirsi in caso avesse subito stress, fino ad ora (per la verità poco tempo) anche io ho sempre ridotto la parte aerea e con discreti e buoni risultati, nel senso che le piante così trattate si sono riprese ma non vi erano, a mio avviso, difficoltà con le radici

circa dieci giorni fà ho applicato questo metodo con una piante proprio con problemi radicali (un pitosforo) e non sò ancora dirti se ha dato frutti poichè è passato poco tempo, però ho anche arieggiato le radici, tolto il marciume, applicato un prodotto, concimato la pianta
quindi ci sono troppe variabili temo per capire a cosa imputare i risultati (spero) futuri
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
se deve avvenire un rinvaso e le radici vengono potate o intaccate deve assolutamente avvenire una potatura delle chioma, questo per ridurre la perdita di acqua, cioè l'appassimento.
Se invece la pianta non viene toccata nelle radici la chioma può non venire ridotta.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Ti ringrazio molto della tua risposta. Io in effetti ho sempre visto che le piante trapiantate in cui magari le radici non erano rimaste intatte si riprendevano molto più facilmente potandole abbastanza basse. Penso infatti che continuerò a fare così e anche a consigliare di farlo.

Ringrazio tutti della partecipazione!
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Argomento interessante e controverso. Per cercare di dirimere la questione, ho riesumato un vecchio articolo di Gardenia (marzo 1989) che parla, tra le altre cose, di potature:
..."C'è anche la potatura chiamata "di trapianto" che ha luogo quando, cambiando sede a una giovane pianta le si accorciano i rami per facilitarle l'attecchimento."... a cura di Marcella Cordani.
Anch'io mi sono sempre attenuta a questo consiglio, non notando particolari difficoltà di ripresa delle piante.
 

frossie

Giardinauta
Argomento interessante e controverso. Per cercare di dirimere la questione, ho riesumato un vecchio articolo di Gardenia (marzo 1989) che parla, tra le altre cose, di potature:
..."C'è anche la potatura chiamata "di trapianto" che ha luogo quando, cambiando sede a una giovane pianta le si accorciano i rami per facilitarle l'attecchimento."... a cura di Marcella Cordani.
Anch'io mi sono sempre attenuta a questo consiglio, non notando particolari difficoltà di ripresa delle piante.

Nei bonsai ad esempio è una pratica comune...in caso di trapianto si accorcia la parte area e si potano le radici..
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
@ frossie:
Potare le radici...oops! Ci vuole il coraggio... di un bonsaista. Io taglio le radici solo se sono danneggiate. Sapevo che nella pratica del bonsai si usa questa tecnica, ma a cosa serve? A sviluppare la parte aerea o la crescita di altre radici?
 

frossie

Giardinauta
@ frossie:
Potare le radici...oops! Ci vuole il coraggio... di un bonsaista. Io taglio le radici solo se sono danneggiate. Sapevo che nella pratica del bonsai si usa questa tecnica, ma a cosa serve? A sviluppare la parte aerea o la crescita di altre radici?

quando si rinvasa il bonsai è usanza accorciare le radici soprattutto fittonanti ovvero quelle più forti ma con poca presenza di radichette..
questo lo si fa insieme a una riduzione della chioma per far riprendere più velocemente la pianta..
inutile specificare che si rinvasa un bonsai per rinnovare la terra,cambiare il vaso o ridurre l'occupazione di radici "non produttive" per la pianta.
ciao,
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Grazie per la tua risposta. Mi interessa molto la tecnica del bonsai e leggo sempre il forum ad essa dedicato, anche se non ho mai avuto "il fegato" di tentarla su qualche pianta. Mah...chissà che una volta o l'altra non ci provi...;-)
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Argomento interessante e controverso. Per cercare di dirimere la questione, ho riesumato un vecchio articolo di Gardenia (marzo 1989) che parla, tra le altre cose, di potature:
..."C'è anche la potatura chiamata "di trapianto" che ha luogo quando, cambiando sede a una giovane pianta le si accorciano i rami per facilitarle l'attecchimento."... a cura di Marcella Cordani.
Anch'io mi sono sempre attenuta a questo consiglio, non notando particolari difficoltà di ripresa delle piante.

Grazie dell'apporto...confermi la mia esperienza!

Nei bonsai ad esempio è una pratica comune...in caso di trapianto si accorcia la parte area e si potano le radici..

quando si rinvasa il bonsai è usanza accorciare le radici soprattutto fittonanti ovvero quelle più forti ma con poca presenza di radichette..
questo lo si fa insieme a una riduzione della chioma per far riprendere più velocemente la pianta..
inutile specificare che si rinvasa un bonsai per rinnovare la terra,cambiare il vaso o ridurre l'occupazione di radici "non produttive" per la pianta.
ciao,

Molto molto interessante, infatti aspettavo proprio l'apporto di qualche bonsaista visto che so che vi intendete particolarmente di trattamento delle radici e della chioma e del rapporto che c'è tra di esse.

Grazie mille!!!!!!!
 

antylopenera

Apprendista Florello
Eheheheheheh...... io ho un bonsai da un paio di mesi, ho letto DI TUTTO su cura, manutenzione, rinvaso, potatura, cimatura....
Temo non siano FORZATURE adatte al mio carattere e temo ancor di più che il mio diventerà un CESPUGLIETTO!:martello2
So che tutti i tagli (radici e parte aerea) servono a mantenere l' aspetto PICCOLO, soprattutto delle foglie.
Pazienza: avrò il mio bel cespuglietto libero di diventare come vuole!:D
 

Antonella65

Maestro Giardinauta
difficile!
io ho la tendenza a potare quando vedo che ci sono grosse difficoltà.
due anni fa, però, piantai 10 piante di gelsomino (falso) per formare una siepe. Malauguratamente qualcosa è andato storto, credo un eccesso di concime (mea culpa) e le piante hanno sofferto tutto quello che potevano soffrire.
a fine inverno, vedendo i rami secchi, potai molto quasi tutte le piante. Ho poi visto che anche dai rami secchi (apparentemente secchi, a questo punto) sono spuntati i nuovi germogli. Vi assicuro che i rami erano secchi, non era neppure necessario usare le cesoie, bastava piegarli e si spezzano con un rumore secco. Forse, come dice Vincenzo, il rinco ha mille vite, ma questo mi ha insegnato che è meglio aspettare a potare per vedere come si mette la pianta.
Risultato: dopo quasi due anni la mia siepe non c'è ancora, i rinco hanno sofferto molto, solo adesso vedo un'abbondantissima germogliazione. speriamo!
 
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