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Petizione Contro Il Lager Parrelli - Roma

laufi

Giardinauta Senior
fatto e speriamo bene!!!!!
che pa..e ma andesso anche chi dovrebbe sostenere la salute degli animali si vende!!!!!!

e sicuramente c'è chi sà tutto anche al comune di roma, figuriamoci, ma mandare a striscia la cosa?
 
P

Piera

Guest
fatto e speriamo bene!!!!!
che pa..e ma andesso anche chi dovrebbe sostenere la salute degli animali si vende!!!!!!

e sicuramente c'è chi sà tutto anche al comune di roma, figuriamoci, ma mandare a striscia la cosa?


sapessi quante volte abbiamo allertato Striscia ma non c'è nulla da fare, la signora che lo gestisce ha conoscenze in alto, così si dice e intanto gli animali che entrano là dentro non è più possibile vederli. Sinceramente mi auguro che schiatti al più presto e speriamo che non abbia eredi, il Parrelli è più di un lager.
 

mikado

Aspirante Giardinauta
Cosa dovrei firmare e pubblicare.
Leggo quello che c’è scritto.
Non si capisce chi dice che a Roma c’è un rifugio per ordine del comune di Roma.:eek:
Poi la Lav e l’Empa lo difendono.:confuso:
Dunque se la LAV e L’Empa e il comune li proteggono, come si fa a dire che è un Lager?
Fino a poco fa l’Assessore disposto al controllo era L’Onorevole Cirinnà, la quale non avrebbe mai avallato un fatto simile.
Nell’articolo che leggo non vedo prove.
Tutto è possibile ma una cosa del genere mi sembra strana. Il regolamento comunale a Roma è molto rigido al riguardo e proprio la Lav , L’Empa e il Comune appoggiano sti “assassini”? e che bisogna prendere le firme per far chiudere un lager come descritto?
Se cosi fosse dite a chi a scritto di chiamare i Vigili(esiste un reparto che si occupa solo di questo) o Le guardie Zoofile e il giorno dopo è chiuso.
Sono pronto a firmare ma datemi qualcosa di concreto, non solo perché Piera dice : FIRMARE E PUBBLICARE OVUNQUE ......
Piera scrivi alla Cirinnà e facci sapere http://www.cirinna.it/

Mirko
 

rootfellas

Florello
oggettivamente, anche se la petizione è scritta in un italiano agghiacciante, la situazione di suddetto "rifugio", è nota da anni, puoi trovare informazioni praticamente contattando qualunque associazione animalista seria, qualche anno ci fu anche una azione di liberazione di alcuni attivisti dell ALF che però non ebbe successo, per quanto riguarda LAI, LAV ENPA e affini, non dico quello che penso se no mi bannano.
 

marica

Apprendista Florello
mikado non capisco perche' devi per forza sottolineare che piera ha messo la discussione,anche se l'avessi messa tu avremmo firmato.
 
P

Piera

Guest
Cosa dovrei firmare e pubblicare.
Leggo quello che c’è scritto.
Non si capisce chi dice che a Roma c’è un rifugio per ordine del comune di Roma.:eek:
Poi la Lav e l’Empa lo difendono.:confuso:
Dunque se la LAV e L’Empa e il comune li proteggono, come si fa a dire che è un Lager?
Fino a poco fa l’Assessore disposto al controllo era L’Onorevole Cirinnà, la quale non avrebbe mai avallato un fatto simile.
Nell’articolo che leggo non vedo prove.
Tutto è possibile ma una cosa del genere mi sembra strana. Il regolamento comunale a Roma è molto rigido al riguardo e proprio la Lav , L’Empa e il Comune appoggiano sti “assassini”? e che bisogna prendere le firme per far chiudere un lager come descritto?
Se cosi fosse dite a chi a scritto di chiamare i Vigili(esiste un reparto che si occupa solo di questo) o Le guardie Zoofile e il giorno dopo è chiuso.
Sono pronto a firmare ma datemi qualcosa di concreto, non solo perché Piera dice : FIRMARE E PUBBLICARE OVUNQUE ......
Piera scrivi alla Cirinnà e facci sapere http://www.cirinna.it/

Mirko

Non c'è bisogno che io scriva alla Cirinnà, la signora in questione sa tutto come lo sanno anche le pietre che lastricano Roma cosa è il Parrelli ma anzicchè fare il Bastian contrario informati prima di scrivere.
 
P

Piera

Guest
altri 90 animali congelati
i corpi di cani e gatti scoperti dalla polizia nel " Rifugio Parrelli

------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ Quattro giorni fa il macabro ritrovamento in due cassonetti, ieri l' irruzione in un canile TITOLO: Altri 90 animali congelati I corpi di cani e gatti scoperti dalla polizia nel "Rifugio Parrelli" - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - di PIERO BONGINI

Altri novanta cani e gatti congelati, questa volta ancora chiusi in una cella refrigerante. Li hanno trovati gli agenti del Commissariato Prenestino durante un controllo in un rifugio per animali abbandonati gestito da Giuseppina Lacerenza, 70 anni, vedova del fondatore della Lai (Lega antivivisezionisti italiani), il veterinario Giuseppe Parrelli scomparso il 22 aprile dell' 88. Nessun collegamento ufficiale con l' anomalo ritrovamento di animali morti fatto nei giorni scorsi a Morena e a Verderocca: un centinaio di carcasse di gattini e cuccioli di cani soppressi con il Tanax, un potente veleno utilizzato dai veterinari, poi congelati e gettati in alcuni cassonetti della nettezza urbana. Ma tutto fa ritenere che gli agenti diretti dal commissario Giuseppina Croci siano andati al "Rifugio Parrelli" anche nel tentativo di acquisire qualche elemento che permetta di rintracciare lo sconosciuto "necroforo" visto fuggire da via Federico Verdinois. L' ispezione nel rifugio di via Prenestina 1085, in funzione da oltre 30 anni anche come pensionato per cani e gatti, e' stata ufficialmente motivata con presunte irregolarita' amministrative: la struttura voluta dal fondatore della Lai sarebbe sprovvista delle necessarie autorizzazioni. Pare inoltre che contro il rifugio giacciano da tempo alcune decine di denunce e querele. Le avrebbero sporte i proprietari di animali morti durante l' affidamento al pensionato. Per questo motivo, alla titolare del "rifugio" e' stata contestata la violazione dell' articolo 727 del Codice penale che parla di "maltrattamenti di animali fino a procurargli la morte". Giuseppina Lacerenza e' stata inoltre denunciata in base all' articolo 12 della Legge Martelli, in quanto tra i suoi collaboratori sono stati trovati due polacchi e un rumeno non in regola con il permesso di soggiorno. La cella refrigerante in cui erano conservate le carcasse trovate ieri (40 cani e 50 gatti) e stata sigillata e messa a disposizione dell' autorita' veterinaria del Comune. Nelle prossime ore, i responsabili del Canile municipale di via Portuense provvederanno a esaminare i reperti, per stabilire le cause di morte degli animali e la loro eta' approssimativa: cuccioli come quelli del Tiburtino e di Morena o cani e gatti adulti morti per cause naturali o soppressi perche' gravemente ammalati o feriti? L' irruzione della polizia nel "Rifugio Parrelli" e' stata accolta con incredulita' dai collaboratori di Giuseppina Lacerenza, dai soci della Lai e dalle molte persone che ieri sera si sono recate al 1085 di via Prenestina per lasciare in affidamento animali trovati abbandonati. Un ragazzo che aveva con se' tre gattini trovati in un cassonetto ha detto di essere stato indirizzato al rifugio da un veterinario: "Mi ha assicurato che qui gli animali vengono trattati bene". Un anziano, che si e' presentato come "un collaboratore volontario" ha assicurato: "La signora Giuseppina sta bene attenta a non affidare i suoi animali a persone qualsiasi, vuole sempre essere certa che si prenderanno cura di loro come si deve". All' ingresso del rifugio, un grosso cartello avverte: "Si prega di non lasciare cani morti dietro il cancello ma portarli al Canile comunale". Dentro, contro la porta dell' ufficio di segreteria, e' ben visibile un altro cartello che invita i visitatori a iscriversi alla Lai: "Contro la vivisezione, contro le pellicce, contro la crudelta' , i maltrattamenti, per i diritti degli animali". "Non credo affatto che chi si preoccupa tanto per le sorti dei nostri amici a quattro zampe possa fare loro del male", ha detto una cliente del pensionato: "Sono anni che mi servo di questa struttura e mi sono sempre trovata ottimamente". Non e' la prima volta che il "Rifugio Parrelli" e' oggetto di contestazione. In passato, quando il fondatore era ancora in vita, qualcuno lo accuso' di fornire animali per gli esperimenti. Un' accusa infamante per chi si era messo a capo di un' associazione contro la vivisezione. "La misero in giro altri animalisti gelosi", dicono ancora oggi quelli che hanno conosciuto di persona il fondatore della Lai.

Bongini Piero

(23 aprile 1994) - Corriere della Sera
 
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