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Pero appiccicoso

daria

Master Florello
Ma come? Fino a ieri sera prima delle nanne :sleep2: tutto bene, e oggi il mio piccolo pero, di recente acquisto è tutto appiccicaticcio :( :(
help me, please :storto: :) :)
 

nicola71

Guru Giardinauta
ciao daria,probabilmente mentre facevi nanna le uova di psilla si sono schiuse e le neanide hanno cominciato a far festa producendo quella sostanza appicicosa detta melata. Per ovviare a questo problema esistono prodotti da impiegare alla schiusura delle uova,ma nel tuo caso,avendo solo una pianta puoi usare del detergente,tipo quello per lavare i piatti,naturalmente ben diluito con acqua, spruzzandolo al mattino presto.Con il sorgere del sole e con le temperature alte,la melata si scioglierà e l'insetto che la prodotta non avendo più la sua protezione diventerà bello abbronzato e schiatterà.Lo so è una brutta fine ma che ci vuoi fare..... Alla sera poi ti puoi aiutare con un bel getto d'acqua eliminando la melata in eccesso.:Saluto: :Saluto:
 

daria

Master Florello
ciao daria,probabilmente mentre facevi nanna le uova di psilla si sono schiuse e le neanide hanno cominciato a far festa producendo quella sostanza appicicosa detta melata. Per ovviare a questo problema esistono prodotti da impiegare alla schiusura delle uova,ma nel tuo caso,avendo solo una pianta puoi usare del detergente,tipo quello per lavare i piatti,naturalmente ben diluito con acqua, spruzzandolo al mattino presto.Con il sorgere del sole e con le temperature alte,la melata si scioglierà e l'insetto che la prodotta non avendo più la sua protezione diventerà bello abbronzato e schiatterà.Lo so è una brutta fine ma che ci vuoi fare..... Alla sera poi ti puoi aiutare con un bel getto d'acqua eliminando la melata in eccesso.:Saluto: :Saluto:

Azie! Nicola, allora laverò i piat....il pero :D :love_4:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Donna Daria col Lasto provò,
con un pugno di psille restò.
Allor si rivolse al Messere,
il quale scrutò le sue sfere
e alla fine emise sentenza:
con le psille ci vuole pazienza,
per avere più energica azione
col biancolio fai buona lozione.
 
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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
mi dispiace contradditi messere Alessandro,ma con l'olio bianco la psilla ci "sguazza"

Mi sta bene il contradditorio se hai provato sia l'uno che l'altro e hai risultanze chiare e ripetute (non una singola 'personale' circostanza).
Io mi affido innanzitutto ai dati di letteratura e della pratica fitoiatrica di campo, vuoi perchè non sono un frutticoltore con esperienze lunghe e dirette che cerco però di compensare con forma mentis scientifica, vuoi perchè essi tengono conto di sperimentazioni e di ampia messe di dati.
Hai mai usato per caso, per andare su un prodotto consigliato nei disciplinari e un poco più tecnico del detersivo per piatti, il diottil solfosuccinato di Na?
Volendo stroncarle di sicuro, le psille, si impiega l'abamectina, ma non posso certo consigliarla fuor dell'ambito agrario.
Ciao
P.S. Beninteso: i lavaggi con sapone molle o altro prodotto idoneo sono sempre consigliabili in caso di abbondante melata.
 
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nicola71

Guru Giardinauta
Mi sta bene il contradditorio se hai provato sia l'uno che l'altro e hai risultanze chiare e ripetute (non una singola 'personale' circostanza).
Io mi affido innanzitutto ai dati di letteratura e della pratica fitoiatrica di campo, vuoi perchè non sono un frutticoltore con esperienze lunghe e dirette che cerco però di compensare con forma mentis scientifica, vuoi perchè essi tengono conto di sperimentazioni e di ampia messe di dati.
Hai mai usato per caso, per andare su un prodotto consigliato nei disciplinari e un poco più tecnico del detersivo per piatti, il diottil solfosuccinato di Na?
Volendo stroncarle di sicuro, le psille, si impiega l'abamectina, ma non posso certo consigliarla fuor dell'ambito agrario.
Ciao
P.S. Beninteso: i lavaggi con sapone molle o altro prodotto idoneo sono sempre consigliabili in caso di abbondante melata.
ciao Alessandro,il problema è che spesso ciò che sta scritto sulla confezione o ciò che consigliano i produttori di questi prodotti ,non siano del tutto attendibili.In campagna la realtà è diversa. E' vero che se uno possiede solo una pianta l'infezione della malattia puo essere meno virulenta e quindi puo bastare uno dei prodotti più banali (che faccia solo puzza) per allontanare gli insetti,o un getto d'acqua forte per impaurire gli afidi o la psilla,o un infuso di aglio ortiche peperoncino, un pizzico salvia e una spruzzatina di aceto balsamico per ubriacarli.....Il problema della psilla in frutticoltura,specie nel pero non è da sottovalutare,e negli ultimi anni sta provocando molti danni sopratutto al portafoglio degli agricoltori.Magari se con un semplice olio poco costoso si risolvesse il problema,cosi mentre si tratta per la psilla si elmina anche la cocciniglia,sarebbe una bella cosa,invece bisogna trattare in modo ripetuto e diverso sia l'una che l'altra.In questi ultimi anni è stato tolto dal comercio un buon prodotto,non perchè tossico o residuale ,ma per poca convenienza a produrlo(costava anche poco),sto parlando del famoso amitraz. Oggi ci sono prodotti vari specifici per la psilla ma che funzionano non sempre bene.Si usa il vertimec ,interessante perche ha un azione per 10 15 gg, e agisce sulle ninfe (ma non sull'adulto),e lo sai benissimo che le generazioni di questo insetto sono molte,fino ad ottobre.Si cerca di usarlo una sola volta perchè economicamente ha un costo altissimo,Si comincia ad usare alla schiusura delle uova che purtroppo non avviene in un solo giorno,ma spesso si protrae per svariati giorni,sopratutto se le condizioni metereologiche non sono favorevoli,e quindi spesso passano i 10 gg di efficacia del prodotto con ancora delle uova da schiudere.Ti ritrovi quindi con ninfe che non vengono colpite e che cominciano a produrre melata imbrattando i frutti.Cosa si puo fare allora: si usano detersivi o meglio bagnanti registrati in frutticoltura uguali identici al last. Si tiene lavata la pianta con scarsi risultati con il rischio poi di bruciare le foglie specie in varietà sensibili al brusone tipo conference e william.Si cerca poi di usare per le altre malattie,prodotti poco tossici per gli antocoridi,che sono l'unica vera arma per le sucessive generazioni.L'olio poi non è affine con prodotti che si usano normalmente nel pero ,tipo il pomarsol wg(tmtd),ma sono certo che contro la psilla non ha efficacia.Si potrebbe incrociare la tua super esperienza (e ti faccio i miei complimenti perchè ti leggo spesso e imparo moltissime cose) con la mia umile praticità.Mi son sempre affidato ai campi sperimentali e alle cose lette sui libri o disciplinari,ma ho notato anche che da un anno all'altro spesso si inverte il senso di marcia,spesso quello che è bianco diventa nero........ un esempio: il famoso e più buono dei prodotti(euparen) consigliato da tutti i tecnici e sperimentato per moltissimi anni da usare anche sotto raccolta perche poco carente e non tossico,da quest'anno è diventato molto tossico e non si può più usare,,,,ma come lo si dava per conservare meglio la frutta in frigo???? allora c'è qualcosa che "tragia":Saluto:
 
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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
So che il problema della psilla, in ambiente di produzione, preoccupa parecchio sia per la dannosità del parassita sia perchè veicola il fitoplasma della moria del pero.
Qui in Piemonte si è notato che la presenza degli antocoridi pur essendo buona è alquanto tardiva (gli ultimi dati di cui sono in possesso parlano di metà luglio; peraltro da più parti si consiglia di tener inerbito per favorire la biocenosi): la strategia di lotta più praticata consiste, anzi consisteva causa il motivo di cui hai detto, in lavaggi frequenti con bagnanti/schiumogeni -riferiti nel precedente messaggio- e 1-2 trattamenti con abamectina (nel disciplinare si indica max 2 trattamenti all'anno entro fine giugno) oppure, prima della revoca, amitraz miscelato in olio estivo; si sta provando anche il caolino da dare a maggio per frenare l'ovodeposizione della 2^ generazione.
Ho notizia anche di altre strategie più elaborate e tecnicamente più impegnative perchè si entra in logiche di posizionamento degli interventi in rapporto al ciclo biologico della psilla e alle fasi fenologiche del pero (mazzetti affioranti, uova gialle ossia prossime alla schiusa, 4-5 gg dopo sfarfallamento adulti) che si affidano agli IGR (es. teflubenzuron) alternandoli variamente con altri prodotti, per lo più quelli già menzionati.
Per la singola pianta a mio giudizio ci si può orientare in lavaggio seguito ad alcuni giorni di distanza da olio estivo.
Circa i tensioattivi, su questo forum qualche tempo fa mi sono sforzato di fare un'analisi comparata tra quelli registrati come Prodotti fitosanitari e quelli domestici. Posto che sempre di tensioattivi si tratta, ci sono evidentemente delle differenze nella scelta della/e sostanze di base (anfoteri, ionici) e nei coformulanti (ovviamente un agrofarmaco non ha bisogno di profumi o di 'accarezzare' la pelle), soprattutto nei detersivi per piatti non c'è etichetta con le dosi di impiego in agricoltura e indicazioni di miscibilità o fitotossicità.
E' stato un piacere scambiare opinioni approfondite.
Ciao
 
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