Non sono Hélène e neanche Marco, ma posso azzardare un’ipotesi: questioni economiche! “Sono sempre questioni economiche!” Cit. dalla mia serie tv preferita.
Scherzi a parte: una pianta a cui è scaduto il brevetto, prodotta in batteria, impacchettata alla meno peggio, senza nemmeno una riga di cartellino/etichetta costerà poco e niente al vivaio, dovrà solo rinvasarla, o anche no. Se si trovano al supermercato a 5 €, quando è tanto, fate voi i conti...
Le rose con marchio registrato avranno ben altri costi e altri canali di distribuzione (vivai specializzati o addirittura i proprietari stessi del marchio, per esempio Austin). Il vivaio che frequento io mi dice che ordina direttamente da Austin UK.
I vivai fanno i loro conti/interessi, sta sempre al cliente essere informato, leggermente scaltro e con un minimo di senso critico e nel dubbio: chiedere! Se la risposta non è convincente...ciccia!
Poi c’è da dire che, se comunque “abbocchiamo”, non ci portiamo a casa scorie nucleari...sempre fiori sono.
p.s.: ormai tutto sta diventando usa e getta, cose inanimate ed esseri viventi, piante ed umani compresi. Se i vivai o la grande distribuzione ci trattano come clienti usa e getta, che tanto ci beviamo e compriamo tutto, sta a noi fare una scelta consapevole. Io non compro più al supermercato e ho sfoltito drasticamente il numero di vivai da frequentare.