ciao Paoletta, rispondo a questo tuo post.
parti dal presupposto che io amo in modo spropositato i miei bonsai, come poi il mondo vegetale.
mi piace dire che quando l'uomo sarà estinto, i vegetali la faranno da padroni su ciò che rimarrà...
ritornando ai bonsai, mi capita spesso di sentirmi chiedere o dire che "le piante soffrono", che siamo " crudeli a forzare le piante in questo modo" che "rimangono piccole perchè soffrendo non possono crescere" e così dicendo....
io posso assicurarti che le piante, almeno le mie, non soffrono, e lo si vede da come reagiscono alle mie cure, espandendo la chioma, fiorendo, fruttificando, facendo un apparato radicale enorme ecc... è solo grazie allo spirito di adattamento dei vegetali ( più la conoscenza della botanica applicata in modo corretto e mirato), che rimpiccioliscono le foglie.
poi mi piacerebbe conoscerti e farti fare un giro fra i miei bancali presentandoti le mia creature, e così potresti capire cosa io cerco di trasmettere loro e viceversa.....basta solo che tu ascolti ciò che ti spiego, e capiresti....
poi scusa, andando sul diretto, ma perchè io dovrei spendere denaro, tempo e energie per far soffrire o magari far morire una pianta a cui tengo tanto??
fare bonsai potrebbe pure sembrare una sorta di "onnipotenza" dell'uomo sulla natura, in questo caso il vegetale, perchè, costringendolo in un vaso piccolo, potandolo, legandolo, innestandolo, si vorrebbe dimostrare la superiorità dell'uomo sulla natura.
invece è sbagliatissimo!!!!!!!!!!!
fare bonsai è un amare la natura, portando cure, e amore su un suo figlio ( la pianta ).
l'unico vezzo di un bonsaista:è poter sapere cosa si prova a tenere un albero sul palmo di una mano!!!!!!!!
parti dal presupposto che io amo in modo spropositato i miei bonsai, come poi il mondo vegetale.
mi piace dire che quando l'uomo sarà estinto, i vegetali la faranno da padroni su ciò che rimarrà...
ritornando ai bonsai, mi capita spesso di sentirmi chiedere o dire che "le piante soffrono", che siamo " crudeli a forzare le piante in questo modo" che "rimangono piccole perchè soffrendo non possono crescere" e così dicendo....
io posso assicurarti che le piante, almeno le mie, non soffrono, e lo si vede da come reagiscono alle mie cure, espandendo la chioma, fiorendo, fruttificando, facendo un apparato radicale enorme ecc... è solo grazie allo spirito di adattamento dei vegetali ( più la conoscenza della botanica applicata in modo corretto e mirato), che rimpiccioliscono le foglie.
poi mi piacerebbe conoscerti e farti fare un giro fra i miei bancali presentandoti le mia creature, e così potresti capire cosa io cerco di trasmettere loro e viceversa.....basta solo che tu ascolti ciò che ti spiego, e capiresti....
poi scusa, andando sul diretto, ma perchè io dovrei spendere denaro, tempo e energie per far soffrire o magari far morire una pianta a cui tengo tanto??
fare bonsai potrebbe pure sembrare una sorta di "onnipotenza" dell'uomo sulla natura, in questo caso il vegetale, perchè, costringendolo in un vaso piccolo, potandolo, legandolo, innestandolo, si vorrebbe dimostrare la superiorità dell'uomo sulla natura.
invece è sbagliatissimo!!!!!!!!!!!
fare bonsai è un amare la natura, portando cure, e amore su un suo figlio ( la pianta ).
l'unico vezzo di un bonsaista:è poter sapere cosa si prova a tenere un albero sul palmo di una mano!!!!!!!!
