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Oidio e lonicera...

njnye

Florello Senior
Ciao,
ho un ibrido nano di lonicera che continua ad avere problemi di muffe. L'ho acquistata lo scorso anno con spedizione, quando ho aperto il pacco c'era muffa grigia (mi sembrava botrite) un po' ovunque.
Ho fatto i trattamenti, ho tenuto monitorato e ha superato l'inverno. A primavera ha perso quasi tutte le foglie per colpa dell'oidio (e mi è venuto il dubbio che in realtà avessi frainteso la botrite).
Ora di nuovo macchie di oidio.
Come mai accade? Che cosa posso fare per evitare continue ricadute?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Puoi p.f. mettere una foto? Su lonicera in Italia fu segnalato per la prima volta nel 2004 un mal bianco del sottogenere Pseudoidium, ma in altri Paesi europei ne sono state descritte una mezza dozzina di specie. Dovrebbero essere però tutti oidi ectoparassiti, cioè si dovrebbe vedere la patina farinosa bianca sulle foglie.
 

njnye

Florello Senior
Puoi p.f. mettere una foto? Su lonicera in Italia fu segnalato per la prima volta nel 2004 un mal bianco del sottogenere Pseudoidium, ma in altri Paesi europei ne sono state descritte una mezza dozzina di specie. Dovrebbero essere però tutti oidi ectoparassiti, cioè si dovrebbe vedere la patina farinosa bianca sulle foglie.
Ti mostro le foto dell'infestazione precedente, quella attuale è più limitata e al momento non documentata:
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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
In effetti è bruttina, non bisogna lasciar correre. Ti conviene cercare di bloccare l'infezione ai suoi esordi con un anti-oidico sistemico. Dal momento che la pianta è piccolina e in vaso è sufficiente un prodotto già pronto all'uso tipo Flint Max Al (contiene due sostanze attive dunque è concepito anche come anti-resistenza); ma penso puoi trovarne di simili anche nelle linee garden della Compo o della Zapi.
 

njnye

Florello Senior
In effetti è bruttina, non bisogna lasciar correre. Ti conviene cercare di bloccare l'infezione ai suoi esordi con un anti-oidico sistemico. Dal momento che la pianta è piccolina e in vaso è sufficiente un prodotto già pronto all'uso tipo Flint Max Al (contiene due sostanze attive dunque è concepito anche come anti-resistenza); ma penso puoi trovarne di simili anche nelle linee garden della Compo o della Zapi.
Grazie mille! L'oidio sta galoppando, nonostante siano giornate di sole. Domani mattina vado a cercare il prodotto indicato. Per evitare che si riproponga periodicamente, devo fare dei trattamenti preventivi? Appena supero la fase acuta, come mi consigli di procedere perché non si ripresenti a ogni cambio di stagione?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Per una pianta in vaso si va un po' a buon senso. Io direi di fare 2-3 trattamenti a distanza di 8-10 gg.: in teoria dovrebbero stoppare la malattia. Successivamente è opportuno intervenire alla primissima comparsa dei sintomi. Probabilmente il tuo mal bianco è una erisifacea (ce ne è una specifica della lonicera ma non so se sia presente in Italia, vd. link).
Se sulla patina bianca trovassi dei piccolissimi corpiccioli scuri sono i cleistoteci, che sono organi di conservazione ed entro cui si sviluppano gli aschi: questi copiccioli sono forniti di appendici di foggia che varia in rapporto alla specie e perciò ne consentono una identificazione morfologica (in questo periodo io ne sto osservando su diverse piante: ti metto una mia foto di cleistotecio, che schiacciato sul vetrino, si rompe mostrando gli aschi entro cui si formano le ascospore, elementi sessuati destinati a riprodurre il patogeno; l'oidio tuttavia si diffonde soprattutto con elementi non sessuati detti conidi prodotti direttamente dalle ife, la patina polverulenta).

Non so che specie di mal bianco si sia sviluppato sulla tua lonicera, ma se ti interessa capirne di più su questo tipo di patogeni puoi vedere questo link
http://jule.pflanzenbestimmung.de/erysiphe-lonicerae-var-lonicerae/

upload_2017-10-8_14-11-51.jpeg Aschi emergenti da rottura del cleistotecio (si vedono due ascospore all'interno); i filamenti sono chiamati fulcri. A seconda del genere di mal bianco i cleistoteci possono contenere uno o più aschi.
 

njnye

Florello Senior
Per una pianta in vaso si va un po' a buon senso. Io direi di fare 2-3 trattamenti a distanza di 8-10 gg.: in teoria dovrebbero stoppare la malattia. Successivamente è opportuno intervenire alla primissima comparsa dei sintomi. Probabilmente il tuo mal bianco è una erisifacea (ce ne è una specifica della lonicera ma non so se sia presente in Italia, vd. link).
Se sulla patina bianca trovassi dei piccolissimi corpiccioli scuri sono i cleistoteci, che sono organi di conservazione ed entro cui si sviluppano gli aschi: questi copiccioli sono forniti di appendici di foggia che varia in rapporto alla specie e perciò ne consentono una identificazione morfologica (in questo periodo io ne sto osservando su diverse piante: ti metto una mia foto di cleistotecio, che schiacciato sul vetrino, si rompe mostrando gli aschi entro cui si formano le ascospore, elementi sessuati destinati a riprodurre il patogeno; l'oidio tuttavia si diffonde soprattutto con elementi non sessuati detti conidi prodotti direttamente dalle ife, la patina polverulenta).

Non so che specie di mal bianco si sia sviluppato sulla tua lonicera, ma se ti interessa capirne di più su questo tipo di patogeni puoi vedere questo link
http://jule.pflanzenbestimmung.de/erysiphe-lonicerae-var-lonicerae/

Vedi l'allegato 410713 Aschi emergenti da rottura del cleistotecio (si vedono due ascospore all'interno); i filamenti sono chiamati fulcri. A seconda del genere di mal bianco i cleistoteci possono contenere uno o più aschi.
Grazie, ho trovato il prodotto indicato all'ipermercato e ho già fatto il primo trattamento. Non avevo funghicidi sistemici e sicuramente mi sarà utile anche per le rose :)
 
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